Anteprima
Vedrai una selezione di 13 pagine su 56
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Calciolari Stefano, libro consigliato Corso di economia aziendale (parte 1), Airoldi, Brunetta, Coda Pag. 1 Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Calciolari Stefano, libro consigliato Corso di economia aziendale (parte 1), Airoldi, Brunetta, Coda Pag. 2
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Calciolari Stefano, libro consigliato Corso di economia aziendale (parte 1), Airoldi, Brunetta, Coda Pag. 6
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Calciolari Stefano, libro consigliato Corso di economia aziendale (parte 1), Airoldi, Brunetta, Coda Pag. 11
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Calciolari Stefano, libro consigliato Corso di economia aziendale (parte 1), Airoldi, Brunetta, Coda Pag. 16
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Calciolari Stefano, libro consigliato Corso di economia aziendale (parte 1), Airoldi, Brunetta, Coda Pag. 21
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Calciolari Stefano, libro consigliato Corso di economia aziendale (parte 1), Airoldi, Brunetta, Coda Pag. 26
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Calciolari Stefano, libro consigliato Corso di economia aziendale (parte 1), Airoldi, Brunetta, Coda Pag. 31
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Calciolari Stefano, libro consigliato Corso di economia aziendale (parte 1), Airoldi, Brunetta, Coda Pag. 36
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Calciolari Stefano, libro consigliato Corso di economia aziendale (parte 1), Airoldi, Brunetta, Coda Pag. 41
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Calciolari Stefano, libro consigliato Corso di economia aziendale (parte 1), Airoldi, Brunetta, Coda Pag. 46
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Calciolari Stefano, libro consigliato Corso di economia aziendale (parte 1), Airoldi, Brunetta, Coda Pag. 51
Anteprima di 13 pagg. su 56.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Calciolari Stefano, libro consigliato Corso di economia aziendale (parte 1), Airoldi, Brunetta, Coda Pag. 56
1 su 56
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

-> GOVERNO ECONOMICO DELLE FAMIGLIE

Sono membri del soggeFo d'is;tuto (come anche del soggeFo economico) della famiglia tuFe le persone che la

compongono. Gli interessi economici di persone di altre famiglie (con rappor; di parentela) si considerano non

is;tuzionali, a meno che non si configuri un gruppo economico di aziende familiari.

Il governo economico dell'azienda familiare comporta un ar;colato insieme di decisioni complesse poiché implicano

significa; non solo economici (ripar;zione del lavoro tra i membri, lavoro interno/esterno, livelli di consumo e di

risparmio, modalità di impiego del risparmio, eredità e donazioni, ecc.). Le preroga;ve di governo economico

speFano a tuFe le persone della famiglia in funzione di età, esperienza e competenza. Spesso il governo economico è

delegato al/ai "capo/i-famiglia", anche se molte decisioni avvengono in forma collegiale.

-> GOVERNO ECONOMICO DELLE IMPRESE

Differen; imprese richiedono differen; struFure di governo economico e le diverse struFure di governo

aFribuiscono rilevanza a differen; categorie di portatori di interessi. L'ipotesi di riferimento è quella dell'impresa

nella quale il soggeFo d'is;tuto ed il soggeFo economico sono forma; dall'insieme dei conferen; di capitale di

rischio e dei prestatori di lavoro.

Nel mondo occidentale la grande maggioranza delle imprese è configurata secondo il modello capitalis.co (ruolo

centrale del capitale), anche se:

- la forma e la sostanza non sempre coincidono;

- alcuni ordinamen; (es. Germania) prevedono esplicitamente la partecipazione dei prestatori di lavoro nel governo

dell'impresa;

- la disciplina della "Società Europea" prevede la possibilità di scegliere tra un modello monis;co o dualis;co della

struFura di governo.

Qualunque sia la scelta sulla struFura di governo, alcuni temi assumono uniforme rilevanza in tuFe le imprese:

- il fine immediato delle imprese è rappresentato dalla produzione di remunerazioni per il soggeFo d'is;tuto, che

non deve confliggere con vita duratura ed autonomia d'impresa (che richiedono presidio di interessi non is;tuzionali

per mantenere legiJmazione sociale).

Le preroga/ve di governo economico riguardano:

- scelte di asse8o is0tuzionale (organi di governo e loro struFura; scelte di fusioni, scorpori, concentrazioni, accordi;

relazioni interaziendali etc.);

- scelte di configurazione delle combinazioni produ9ve (oggeFo sociale, dimensione, diversificazione, integrazione,

internazionalizzazione, etc.);

- scelte basilari di asse8o tecnico, asse8o organizza0vo, patrimonio.

-> NOTA: IL SOGGETTO ECONOMICO IMPROPRIO

Nella realtà può accadere che l'insieme dei soggeJ che dovrebbero esercitare il governo economico (il soggeFo

economico) non coincide con l'insieme di coloro che di faFo lo esercitano. I casi più frequen; nelle imprese sono:

- il governo è esercitato da insiemi di persone che non rappresentano l'intero soggeFo economico, ma solo una parte

di esso (es. azionis; di controllo che trascurano quelli di minoranza);

- iI governo è esercitato da insiemi di persone che non fanno parte del soggeFo economico (es. esponen; poli;ci che

vogliono interferire nelle strategie di un'impresa).

In questo caso si parla di sogge9o economico improprio.

Si traFa di una potenziale minaccia per l'impresa, e presenta aspe@ di iniquità (non rispeFa il contemperamento

degli interessi).

-> GOVERNO ECONOMICO DELLO STATO

Lo Stato si ar;cola in complesse struFure di is/tu/ pubblici, tra cui hanno par;colare rilievo le ar.colazioni

territoriali: Stato, Regioni, Province, Comuni. L'ordine economico di tali is;tu; è definito azienda composta pubblica.

Sono portatori di interessi is.tuzionali tuJ i ciFadini dello Stato e sono membri del sogge4o economico tuJ i

membri della colleJvità e coloro che prestano lavoro nelle aziende composte pubbliche.

I fini economici is.tuzionali delle aziende composte pubbliche sono:

- iI soddisfacimento dei bisogni pubblici di tuJ i membri della colleJvità;

- la remunerazione dei prestatori di lavoro. 25

Il governo economico si esercita in via indire9a per mezzo di organi collegiali i cui membri sono scel; tramite

elezione: si traFa di organi che prioritariamente svolgono compi; di ;po poli;co (ruolo poli;co).

La dis;nzione e l'integrazione di ruoli poli;ci e ruoli economici si aFua:

- a livello di stru4ura complessiva dell'amministrazione pubblica (es. aziende municipalizzate, imprese pubbliche);

- a livello di singoli is.tu. dell'amministrazione pubblica, con la dis;nzione tra organi poli;ci (i cui membri sono eleJ

in base a preferenze) ed organi amministra;vi (i cui membri sono seleziona; in base a competenze professionali).

-> GOVERNO ECONOMICO DEGLI ISTITUTI NON-PROFIT

Negli is/tu/ non-profit il soggeFo d'is;tuto può far capo a tre categorie di soggeJ:

- gli associa; delle associazioni (chiuse ed aperte);

- i donatori (priva; e pubblici);

- i prestatori di lavoro.

Sono interessi is.tuzionali economici:

- le aFese di soddisfacimento dei bisogni comuni degli associa;;

- le aFese di remunerazione dei prestatori di lavoro non volontario;

Sono interessi is.tuzionali non economici quelli dei donatori.

In defini;va, negli is;tu; non-profit l'insieme delle persone che compone il soggeFo d'is;tuto può essere

notevolmente diverso (molto più ampio) rispeFo al soggeFo economico

-> PRIORITÀ DEGLI INTERESSI E DEI LORO PORTATORI

Una possibile classificazione di portatori di interessi:

- primari (indispensabili in quanto hanno aspeFa;ve assolute verso l'is;tuto e senza i quali esso non realizzerebbe le

sue finalità dominan;);

- secondari (influenzano e/o sono influenza; dall'is;tuto, ma non sono essenziali per la sua sopravvivenza e il

perseguimento delle finalità dominan;);

- deriva0 (non streFamente lega; alle sue vicende ma capaci di influire indireFamente sull'is;tuto mobilitando

l'opinione pubblica o altri canali indireJ es. i mass media, gli aJvis; poli;ci o ambientalis;, i concorren;). 26

5 EQUILIBRIO ISTITUZIONALE ED ECONOMICITÀ

Quando un is.tuto funziona bene?

È un ambito di studio che ci avvicina all'idea di valutare se/come un is;tuto opera. Il giudizio in merito a questo si

basa sul conceFo di equilibrio. Questo conceFo si applica sia all'is/tuto sia alla sua astrazione denominata azienda

(ossia l'ordine economico), che si svolge nell'is;tuto e che da quest'ul;mo eredita importan; aFribu;. Nelle due

applicazioni, esso assume denominazioni diverse.

-> EQUILIBRIO ISTITUZIONALE

Si ha equilibrio is/tuzionale quando tu@ i membri del soggeFo di is;tuto:

- condividono i valori e gli obieJvi che ispirano la vita dell'is;tuto, le sue struFure e modalità di governo, le logiche

organizza;ve;

- considerano eque le ricompense ricevute rispeFo ai contribu; forni;.

L'equilibrio is;tuzionale è di lungo periodo, coerentemente con due aFribu; d'is;tuto:

- durabilità = (i) gli is;tu; nel tempo accumulano patrimoni di relazioni e di competenze che sono rela;vamente

indipenden; dalle persone; (ii) le persone che partecipano alla vita di un is;tuto (fondatori e membri) si aFendono

che questo perduri nel tempo;

- autonomia = libertà di scegliere i propri fini e le proprie modalità di governo, senza soFostare alla volontà di altri

is;tu;.

-> DURABILITÀ E AUTONOMIA DELL’AZIENDA

L'azienda eredita i due aFribu; di durabilità ed autonomia dell'is;tuto.

-> EQUILIBRIO ECONOMICO (O ECONOMICITÀ)

È dunque importante stabilire una regola di condo9a che, se rispeFata, consenta all'azienda di operare in condizioni

di durabilità e di autonomia. Questa regola di condoFa è il principio di economicità, inteso come condizione di

funzionamento dell'azienda per perseguire, durevolmente ed autonomamente, le finalità generali di is;tuto. Questo

principio assume poi configurazioni diverse a seconda della classe d'is;tuto di cui l'azienda è astrazione.

Si ha equilibrio economico, ossia economicità, quando l'is;tuto è in grado di a4rarre risorse sufficien. per

remunerare tuFe le condizioni di produzione e di consumo su cui si fonda lo svolgimento delle proprie combinazioni

economiche; ossia, quando l'is;tuto è capace di operare senza accumulare perdite. Equilibrio is;tuzionale ed

equilibrio economico sono interconnessi, ma non sincroni.

L'economicità è condizione necessaria di vita degli is;tu;: dunque, rappresenta contemporaneamente un principio

ed un obieJvo fondamentale di buon governo di ogni is;tuto.

-> NOTA SULLA SINCRONIA TRA EQUILIBRI

Si può manifestare equilibrio is;tuzionale in condizioni di disequilibrio economico (perdita) pro tempore. In questo

caso, alcuni soggeJ d'is;tuto rinunciano a una parte delle remunerazioni e la ges;one finanziaria può riuscire a

garan;re la solvibilità dell'is;tuto.

TuFavia, si traFa di situazioni temporanee, il cui protrarsi con rela;vo accumulo di perdite sfocia in: (a) cessazione

dell'is;tuto, (b) acquisizione da parte di un altro is;tuto, (c) perdita di autonomia rispeFo a soggeJ disponibili a

ripianare sistema;camente le perdite. 27

-> ECONOMICITÀ COME PERSEGUIMENTO DI FINI E COME RISPETTO DI CONDIZIONI

Il principio di economicità si declina in due forme complementari.

1) Perseguimento dei fini economici is/tuzionali

- imprese = remunerazioni (monetarie e di altra specie) per i prestatori di lavoro e per i conferen; di capitale di

rischio;

- famiglie = appagamento dei bisogni delle persone che le compongono;

- Stato = appagamento dei bisogni di beni pubblici dei ciFadini e remunerazione dei prestatori di lavoro;

- is;tu; non-profit = appagamento dei bisogni di varie categorie di associa; e fruitori, e remunerazione dei prestatori

di lavoro.

2) Rispe9o simultaneo di un insieme di condizioni di svolgimento dell'a4vità economica, cioè di un insieme di

condizioni che si differenzia a seconda della classe d'is;tuto di cui l'azienda è ordine economico. In generale le

condizioni di svolgimento si ar;colano in cinque dimensioni:

- equilibrio reddituale

- efficienza e flessibilità

- congruenza delle remunerazioni

- capacità di risparmio

- equilibrio monetario

*assumono configurazioni diverse a seconda della classe d'is;tuto di cui l'azienda è astrazione.

-> ECONOMICITÀ DELLE IMPRESE: EQUILIBRIO REDDITUALE

L'equilibrio reddituale (equilibrio tra componen; posi;vi e nega;vi di reddito) esprime l'aJtudine della ges;one di

rimunerare, con i componen; posi;vi di reddito e alle condizioni di mercato, tuFe le condizioni di produzione

(compresi il capitale di pres;to ed il capitale di rischio). Esso deve es

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
56 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bea.morelli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Calciolari Stefano.