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La determinazione della base imponibile dell'imposta

Lo spazio temporale in base al quale misurare l'entità del reddito oggetto di imposizione è costituito dal periodo d'imposta, per le persone fisiche coincidente con l'anno solare (art. 7 TUIR) o con periodi inferiori in casi particolari. L'imputazione del reddito segue le norme relative alla specifica categoria alla quale questo appartiene e può avvenire in base al principio di cassa, dando rilevanza al momento della percezione, oppure in base al principio di competenza, assumendo rilievo la maturazione del reddito. La determinazione dell'imposta dovuta dal soggetto passivo in relazione a ciascun periodo d'imposta deve essere operata attraverso il procedimento descritto dagli artt. 8 ss. TUIR: - Determinazione del reddito complessivo. Si determina sommando i redditi delle singole categorie che concorrono a formarlo e sottraendo le perdite di esercizio di imprese commerciali.

incontabilità semplificata e quelle derivanti dall'esercizio di arti e professioni. Non tutti i redditi però concorrono al reddito complessivo della persona fisica, sono infatti esclusi dalla base imponibile: i redditi esenti, quelli soggetti a ritenuta alla fonte e quelli soggetti ad imposta sostitutiva; gli assegni periodici corrisposti al coniuge separato o divorziato per il mantenimento dei figli, assegni familiari; le borse di studio corrisposte dal Governo a cittadini stranieri in forza di accordi e intese internazionali.

I corrispettivi, proventi e spese in valuta estera sono calcolati secondo il cambio del giorno in cui sono stati percepiti, i redditi in natura sono valutati in base al valore nominale dei beni e servizi di cui sono costituiti.

Calcolo del reddito imponibile. Occorre portare in diminuzione dal reddito complessivo gli oneri deducibili indicati all'art. 10 TUIR secondo il principio di cassa. Si distinguono tre categorie di oneri deducibili:

spese necessarie alla vita, spese giuridicamente necessarie (assegni al coniuge, contributi previdenziali...), spese socialmente utili (donazioni). Rileva poi la deduzione per l'abitazione principale prevista dall'art. 10 co. 3bis, pari alla rendita catastale dell'immobile e relative pertinenze.

Liquidazione dell'imposta lorda. Sull'imponibile così ottenuto si applicano le aliquote dell'art. 11c) TUIR, crescenti per scaglioni di reddito, ottenendo l'imposta lorda.

Individuazione dell'imposta netta. Si scomputano dall'imposta lorda le detrazioni di imposta, soggettive o oggettive.

Le soggettive sono riconosciute al contribuente con coniuge, figli o familiari a carico, diminuiscono progressivamente all'aumentare del reddito complessivo sino ad annullarsi.

Le oggettive sono previste per i percettori di reddito di lavoro dipendente e di pensione, lavoro autonomo e d'impresa minore. Vi rientrano...

anche le "detrazioni per oneri", come quelle afronte di spese universitarie, quelle derivanti da mutui ipotecari per l'acquisto dell'abitazione principale, spese sanitarie... Nei confronti dei non residenti sono riconosciute solo alcune detrazioni. Quantificazione dell'imposta dovuta. Occorre sottrarre dall'imposta netta i crediti d'imposta per lee) imposte pagate all'estero, eventuali acconti versati e le ritenute alla fonte a titolo di acconto. Se il saldo è a credito, l'eccedenza può essere usata chiedendone il rimborso nella dichiarazione dei redditi o compensandola. LA TASSAZIONE SEPARATA Alcune tipologie di redditi, anche se erogati in unica soluzione, derivano da attività volte in lungo periodo di tempo (es. indennità di fine rapporto), e che se venissero tassati nelle forme ordinarie concorrerebbero a formare il reddito imponibile per l'anno solare in cui sono percepiti, sottoponendoli ad

FONDIARI

In base all'art. 25 TUIR, i redditi fondiari sono quelli "inerenti ai terreni e ai fabbricati situati nel territorio dello Stato che sono o devono essere iscritti, con attribuzione di rendita, nel catasto dei terreni o nel catasto edilizio urbano".

Un reddito è fondiario, quindi, se deriva da un immobile che è iscritto o iscrivibile nel catasto ed è situato nel territorio dello Stato.

Il Testo Unico suddivide i redditi fondiari in tre categorie: i redditi dominicali dei terreni, i redditi agrari e i redditi dei fabbricati e per queste tre categorie l'art. 26 prevede comuni criteri generali di imputazione temporale e soggettiva.

Tutti concorrono a formare il reddito complessivo del possessore dell'immobile indipendentemente dalla percezione, quindi a prescindere dall'esistenza di un reddito e dal momento in cui questo è, eventualmente, percepito. Quindi anche un fabbricato non abitato o non locato ed un terreno

incoltodaranno origine ad un reddito tassabile.Il reddito fondiario è imputato ai possessori degli immobili a titolo di proprietà, enfiteusi, usufrutto o altro diritto reale, per il periodo d’imposta in cui si è verificato il possesso, tranne quando il terreno è dato in affitto ad uso agricolo, per cui il relativo reddito agrario concorre a formare il reddito complessivo dell’affittuario, anziché quello del possessore.In caso di comproprietà il reddito concorre a formare pro quota il reddito complessivo di ciascun proprietario.Per la dottrina, il termine “possesso” cui fa riferimento l’art. 26 viene ricondotto all’istituto civilistico del 1140 c.c. che tuttavia non indicherebbe la relazione intercorrente tra reddito ed il soggetto passivo, ma tra il soggetto ed il cespite (immobile) che li produce, costituito da una res materiale.Altra caratteristica comune è quella di essere determinati in base alle

Le risultanze del catasto rappresentano un inventario dei beni immobili presenti sul territorio nazionale. A ciascun immobile quindi è attribuita una rendita catastale, calcolata tenendo conto della classificazione del cespite, della categoria, classe, particella. Le operazioni catastali cessano con il classamento, cioè con l'attribuzione a ciascun terreno e fabbricato una classe, categoria o particella, in modo da poterne calcolare la rendita.

Il reddito attratto a tassazione è quindi quello potenzialmente ritraibile dal cespite secondo il c.d. reddito medio ordinario. Tale sistema non viola il principio della capacità contributiva, esprimendo pur sempre un reddito che, sebbene virtuale, è volto a tradurre in concreto le potenzialità della fonte.

La riforma del catasto (2014) ha previsto la revisione dei criteri di valutazione delle rendite catastali, basati non più su vani catastali ma sui metri quadrati dell'immobile.

REDDITO

Il reddito dominicale è imputato al possessore del fondo a titolo di proprietà o altro diritto reale ed è determinato attraverso l'assunzione di un reddito medio ordinario, basato sull'applicazione delle tariffe d'estimo, previste dalla legge per ciascuna qualità e classe di terreno.

Non si considerano produttivi di reddito dominicale i terreni che costituiscono pertinenze di fabbricati urbani, quelli dati in affitto per usi non agricoli né quelli produttivi di reddito d'impresa.

Anche se il reddito dominicale è potenziale e non effettivo, alcuni eventi causano delle variazioni nella sua determinazione; possono dipendere dalla sostituzione della qualità di coltura o dalla diminuzione della capacità produttiva del terreno. Le variazioni devono essere comunicate all'Agenzia delle Entrate entro il 31 gennaio dell'anno successivo a quello in cui si sono verificate.

Il reddito agrario è quello derivante dall'esercizio dell'attività agricola ed è costituito dalla parte del reddito medio ordinario dei terreni imputabile al capitale d'esercizio ed al lavoro di organizzazione impiegati nell'esercizio di attività agricole. Tale reddito è imputato a chi coltiva il fondo.

A norma dell'art. 32 TUIR sono qualificate come attività agricole:

  1. Coltivazione e silvicoltura
  2. Allevamento di animali con mangimi potenzialmente ottenibili per almeno 1/4 dal terreno
  3. Manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione di prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo

L'attività di coltivazione del fondo, a prescindere dalle concrete modalità di svolgimento, è considerata sempre produttiva di reddito agrario. L'allevamento ed attività connesse all'agricoltura solo quando sussiste particolare collegamento con.

Il terreno.REDDITO DEI FABBRICATI è costituito dal reddito medio ordinario ritraibile da ciascuna unità immobiliare urbana ed è determinato in base alle tariffe d'estimo del catasto, previa attribuzione a ciascuna unità della categoria e classe.

Per unità immobiliari devono intendersi tutti i fabbricati e costruzioni stabili suscettibili di produrre reddito autonomo.

L'attuale sistema di calcolo della rendita dei fabbricati si basa sul numero dei vani catastali del fabbricato, a ciascuno dei quali corrisponde un reddito attribuito a ciascun comune. La prossima riforma rivedrà il sistema di calcolo in favore di uno fondato sugli effettivi metri quadrati.

Il titolare del reddito dei fabbricati è il proprietario dell'immobile, l'usufruttuario e colui che ha il diritto di uno dell'abitazione; non, invece, l'affittuario il quale, nel caso di sublocazione, percepisce un reddito classificabile fra i redditi diversi.

omica, il reddito del fabbricato sarà pari al canone contrattuale. Se invece il canone risultante da contratto è inferiore alla rendita catastale, il reddito del fabbricato sarà pari alla rendita catastale stessa.
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Scienze giuridiche IUS/12 Diritto tributario

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dafne.91 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Tributario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Girelli Giovanni.
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