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CAPITOLO 1: COSTITUZIONE E POTERE COSTITUENTE

La Costituzione: prime definizioni

La Costituzione è costituita da norme che rappresentano il fondamento dello Stato. Queste norme sono stabili nel tempo e hanno una forza superiore rispetto alle altre norme giuridiche. La Costituzione contiene principi e valori condivisi e stabilisce il modello organizzativo di distribuzione dei poteri dello Stato.

Elementi delle Costituzioni Moderne:

  • Stabilità: la Costituzione è progettata per durare nel tempo e non per disciplinare equilibri transitori. È fatta per "guardare lontano".
  • Superiorità: tutte le altre norme devono rispettare la Costituzione in quanto norma fondamentale dello Stato.
  • Valori e principi generalmente condivisi: la Costituzione esprime principi che la maggior parte dei cittadini condivide, come i diritti fondamentali. Le altre norme sono espressione "solamente" di una maggioranza politica.
  • Modello organizzativo della distribuzione dei poteri: la Costituzione disciplina e limita i vari poteri.

Tutti questi elementi sono legati tra loro.

stabilità è conseguenza della superiorità e dei valori condivisi. I principi e i valori non sarebbero stabili se non vi fossero poteri in grado di renderli stabili. La Costituzione, a differenza delle altre norme, contiene principi generali, per adattarsi a situazioni storiche, sociali e politiche diverse rispetto al momento in cui la Costituzione è stata approvata. Nelle Costituzioni Antiche (Magna Charta) mancano tutti e quattro i presupposti descritti sopra. Manca la stabilità perché erano rapporti transitori tra monarchia, nobiltà e clero; manca la superiorità perché nessuna parte voleva delegare a un terzo (Costituzione) la regolamentazione di un rapporto che non sarebbe durato a lungo; non vi sono principi condivisi visto che si tratta di accordi tra élite sociali; infine non vi sono discipline che regolano i poteri dello Stato. Riassumendo, quando vi è un dualismo per la sovranità, la Costituzione non

Può intendersi come moderna perché non sarà mai stabile, duratura e superiore.

L'ORIGINE DELLA COSTITUZIONE COME LIMITE AL POTERE

Le Costituzioni moderne nascono dopo circostanze eccezionali: caduta monarchia assoluta francese, a seguito della guerra di secessione anglo-americana, a seguito della caduta del fascismo in Italia, a seguito della caduta dell'URSS in alcune ex repubbliche sovietiche.

Le Costituzioni sono state create dall'Assemblea Costituente, titolari del potere costituente, ovvero il potere di creare ex novo una Costituzione. È un potere illimitato, infatti è di carattere eccezionale visto che viene utilizzato in circostanze eccezionali.

Il potere costituente si estingue con l'approvazione della Costituzione.

I poteri che ne derivano sono poteri costituiti, ovvero che trovano legittimazione della Costituzione. Sono poteri che non scaturiscono da situazioni eccezionali ma fisiologiche; non possono trasformarsi in

potericostituenti.Principi costituzionalismo modernoa) superiorità della Costituzione in quanto conseguenza dell’esercizio del potere costituenteb) la legge, potere costituito, è inferiore alla Costituzionec) l’ordinamento deve prevedere un organo che abbia il potere di giudicare se una legge è contrastantecon la Costituzione.

LA COSTITUZIONE NELLE MONARCHIE DUALISTE E NEL PRIMO DOPOGUERRA

Dopo i moti rivoluzionari francesi i sovrano iniziano a concedere Costituzioni dualiste, perché il potere èconteso tra il Re e una determinata classe sociale (borghesia). Rispetto alle Costituzioni più antiche si è fattoun passo avanti, dato che cominciano a essere disciplinati alcuni diritti di libertà, e l’organizzazione di alcunipoteri.

Queste Costituzioni non sono espressione del potere costituente, perché, in un sistema dualistico, ognunadelle due parti ritiene di possedere la sovranità.Non è dalla

Costituzione che deriva il potere, ma dal Re. Il potere del Re è superiore alla Costituzione. La Costituzione non è superiore (e quindi nemmeno rigida), ognuna delle due parti vuole avere il potere di modificare la Costituzione man mano che accresce il proprio potere. Non può esserci una giustizia costituzionale, dato che il potere è conteso tra i due soggetti. Nel primo dopoguerra le Costituzioni non riescono ad affermarsi in senso moderno a causa della sovranità indecisa. Questo perché il suffragio universale aveva portato sulle scena politica masse popolari, sindacati, partiti, che si scontravano con i conservatori. In questa situazione le Costituzioni (Weimar 1919) dovevano mediare tra queste due forze: concedevano molti diritti ma rinviavano la loro attuazione a legislature successive.

LE COSTITUZIONI CONTEMPORANEE E LA RIGIDITÀ COME TRATTO CARATTERIZZANTE

Dopo la Seconda Guerra mondiale le Costituzioni hanno un carattere nuovo, era

necessario ricostruire la società, rifondando l'ordinamento giuridico. Ciascuna forza politica dà il proprio contributo, tipico dello Stato pluralista, caratterizzato da pluralità di forze politiche e pluralità di valori. Tutte le forze politiche accettano il compromesso costituzionale (viene meno la lotta alla sovranità), di fatto evitando dualismi come in passato. Questo non significa che non ci sono più scontri tra le forze politiche, ma che questi scontri avvengono all'interno di uno spazio designato dalla costituzione approvata dalle stesse forze politiche. - La Cost. diventa garanzia dell'ordinamento giuridico - superiorità della Cost. garantita dalla sua rigidità, possono essere modificate solo con un procedimento aggravato - superiorità: conseguenza del potere costituente (natura dell'atto) - rigidità: regole di modifica della Cost.; permette di preservare il compromesso istituzionale e il patto

Il sociale tra le varie forze politiche.- giustizia costituzionale è conseguenza della superiorità e della rigidità. Se una legge deriva dalla Cost. ne deve rispettare il contenuto, se non lorispetta significa che la modifica. Ma la Cost. (espressione del potere costituente) non può essere modificata da una legge (potere costituito) → superiorità. La Cost. è rigida, e quindi deve essere modificata con un procedimento diverso da quello delle leggi ordinarie. Dunque una legge approvata con procedimento ordinario non può modificare la Costituzione. → rigidità

TIPOLOGIE COSTITUZIONE

flessibili: modificabili attraverso legge ordinaria; tipiche del dualismo, perché le parti non volevano delegare alla Cost. le modalità di risoluzione dei conflitti per la sovranità.

rigide: modificabili attraverso un procedimento aggravato; venuta meno la lotta alla sovranità, si vuole che le nuove norme del compromesso

istituzionali al potere). La Costituzione materiale può essere diversa dalla Costituzione formale, in quanto puòessere influenzata da fattori politici, sociali ed economici.politiche al potere). Permette al testo scritto in passato di adattarsi a fenomeni nuovi e imprevedibili.

CAPITOLO 2: ALLE ORIGINI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA

LO STATUTO ALBERTINO E LA SUA EVOLUZIONE

1848 - Statuto Albertino - Carlo Alberto di Savoia promulga la carta costituzionale per il Regno di Sardegna.

1861 - la carta fu estesa a tutto il Regno d'Italia.

Lo Statuto Albertino era stato concesso dal Re, era una costituzione liberale dualistica. Era flessibile e breve.

  • il re nominava i ministri e li revocava (in caso in cui si discostassero dall'indirizzo dettato dal Sovrano)
  • Il parlamento aveva due camere, una a nomina regia, una a suffragio censitario (borghesia)
  • il sovrano aveva il potere di sanzione, cioè poteva bloccare una legge votata dal parlamento
  • essendo breve prevedeva poche libertà
  • caratterizzato dalla sovranità indecisa, i poteri tra Re e Parlamento dipendevano dall'andamento storico, il quale infine è stato favorevole al
Parlamento.↓col tempo il Governo dovette ottenere la fiducia del Parlamento,per il Re era sempre più difficile revocare ministri, senza entrare in contrasto col Parlamento→Monarchia Parlamentare IL PERIODO FASCISTA Il fascismo si instaurò con il colpo di Stato a seguito della Marcia su Roma del 28 ottobre 1922, il Re affidò a Mussolini l'incarico di formare il nuovo Governo. Era una violazione dello Statuto Albertino visto che Mussolini non aveva la maggioranza in Parlamento. 1924 - Legge Acerbo: il partito che otteneva più del 25% dei voti otteneva ⅔ dei seggi in Parlamento. 1925 - Leggi sulle attribuzioni al capo di Governo, il primo ministro non era più "uno fra pari" tra i ministri. 1928 - Gran Consiglio del Fascismo, maggior organo del partito divenne organo dello stato dipendente dal Capo del Governo. 1939 - la Camera dei Deputati fu sostituita con la Camera dei fasci e delle corporazioni 1943 - il Gran Consiglio del

fascismo dimette Mussolini e nomina Badoglio Primo Ministro.

IL PERIODO TRANSITORIO

Alla caduta del fascismo l'Italia era divisa in due parti: sud con badoglio e il Re, a nord con l'occupazione tedesca e la lotta partigiana.

1944 - Patto di Salerno, finita la guerra una Assemblea Costituente avrebbe deciso la forma di Stato e la nuova costituzione.

Successivamente si scelse il referendum come via per definire la forma di Stato, atteggiamento più cauto.

Permise all'assemblea di distaccarsi dalla scelta politica tra monarchia e repubblica, e di concentrarsi solamente sullo stilare la Costituzione in grado di "guardare lontano".

2 giugno 1946 - referendum istituzionale

ASSEMBLEA COSTITUENTE

L'Assemblea Costituente decide:

Forma parlamentare: caratteristiche dell'Italia del dopoguerra: Paese disomogeneo spaccato in grandi blocchi.

La forma presidenziale presupponeva una omogeneità maggiore.

Decentramento politico: aumentare le autonomie territoriali.

Regioni, che non avevano solo funzione amministrativa, ma anche le
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
8 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bagiotino di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Mancini Marco.