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RIFERIMENTO ALL'APPELLO INCIDENTALE MA ALL'APPELLO PRINCIPALE

Possasanare il vizio, poiché la mancata costituzione dell'appellante toglie rilievo al comportamento dell'altra parte.

Nel merito, la sentenza di secondo grado può essere di accoglimento o di rigetto dell'appello e comunque si sostituisce a quella di primo grado, nei limiti della domanda di appello, determinandone la caducazione, inclusa la pronuncia sulle spese del primo grado, da stabilirsi secondo la regola della soccombenza con riferimento ai due gradi.

La sentenza di accoglimento può anche disporre la restituzione di quanto fosse stato corrisposto in esecuzione della sentenza di primo grado, se richiesta con l'atto di appello e, secondo altro orientamento, anche se non richiesta e comunque come conseguenza automatica della riforma.

Anche il giudizio di appello può chiudersi per rinuncia, che dà luogo al passaggio in giudicato della sentenza appellata e che,

in concreto, può verificarsi come:Rinunzia agli atti dell'appello: postula l'accettazione dell'altra parte Rinunzia all'impugnazione: fa venire meno il potere-dovere del giudice di pronunciare. Per quanto, infine, concerne la pronuncia di estinzione del giudizio – che pure dà luogo al passaggio in giudicato della sentenza appellata – il meccanismo di rinvio alla disciplina del giudizio di primo grado, di cui all'art. 359, esige che la pronuncia avvenga in camera di consiglio nei modi e con le forme dell'art. 308, 2° comma, c.p.c. E dunque, in sede di appello davanti al tribunale, l'estinzione va pronunciata con sentenza e, se pronunciata con ordinanza, essa ha natura di sentenza ed è ricorribile per cassazione. Capitolo 18C Il ricorso per cassazione 1. Considerazioni generali L'altro grande mezzo generale di impugnazione delle sentenze è il ricorso per cassazione. La Corte di cassazione: 1) Assicura

L'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge,

Assicura l'unità del diritto oggettivo nazionale;

Assicura il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni.

La Corte di cassazione è un giudice centralizzato, con sede in Roma.

La Corte di Cassazione è giudice di legittimità, chiamato a porre rimedio:

1) agli errores in procedendo, cioè agli errori che si sono verificati nello svolgimento del giudizio, e

2) agli errores in judicando, cioè agli errori nell'applicazione delle norme di diritto sostanziale.

Il ricorso per cassazione è un mezzo di impugnazione ordinario (non ha effetto devolutivo) e la sua proposizione impedisce il passaggio in giudicato della sentenza.

2. Funzione Nomofilattica

Le decisioni delle Corte vengono condensate da un apposito ufficio massime (massimario) in che costituiscono dei precedenti, benché non vincolati, per i giudici che si trovano a dover risolvere le medesime questioni.

Il primo presidente della Corte può disporre che la stessa pronunci a Sezioni Unite sui ricorsi che presentano una questione di diritto decisa in maniera differente dalle singole sezioni o su quelli attinenti a una questione di massima importanza.

Il PM (procuratore generale presso la Corte di Cassazione) può chiedere che la Corte enunci nell'interesse della legge il principio di diritto al quale il giudice di merito avrebbe dovuto attenersi, sia quando le parti non hanno proposto ricorso nei termini di legge o vi hanno rinunciato, sia quando il provvedimento non è ricorribile in Cassazione e non è altrimenti impugnabile. Tale istituto è qualificato con riguardo al suo operare "legge", perché la decisione su di esso non influisce più sui rapporti tra le parti e viene provocata con funzione di guida della giurisprudenza.

La Corte può pronunciare d'ufficio il principio di diritto.

anche quando il ricorso proposto dalle parti sia dichiarato inammissibile, qualora ritenga che la questione da decidersi sia di particolare importanza. La pronuncia non ha effetto sul provvedimento del giudice di merito che resta vincolante tra le parti. All'opopo, la Riforma Cartabia ha inserito il nuovo art. 363 bis rubricato "rinvio pregiudiziale" il quale prevede la possibilità per il giudice di merito, quando debba decidere su una questione di diritto sulla quale abbia preventivamente provocato il contradditorio tra le parti, di sottoporre direttamente la questione alla Cassazione per la risoluzione del quesito posto. Il rinvio può essere disposto qualora concorrano le seguenti condizioni: 1. La questione è necessaria alla definizione, anche parziale, del giudizio e non è ancora stata risolta dalla Cassazione; 2. La questione presenta gravi difficoltà interpretative; 3. La questione è suscettibile di porsi in numerosi giudizi.Primo Presidente, entro 90 giorni dal ricevimento dell'ordinanza: assegna la questione alle Sezioni Unite o a quelle Semplici per l'enunciazione del principio di diritto; dichiara con decreto l'inammissibilità della questione per mancanza di una delle condizioni di cui sopra. La Corte pronuncia in pubblica udienza, con la requisitoria del P.M. e facoltà delle parti di depositare brevi memorie fino a 10 giorni prima dell'udienza Il principio di diritto è vincolante nel procedimento nell'ambito del quale è stata rimessa la questione e, se questo si estingue, anche nel nuovo processo in cui è proposta la medesima domanda tra le stesse parti. 3. Le sentenze impugnabili Sono ricorribili per cassazione: 1) Le sentenze pronunciate in grado di appello; 2) Le sentenze pronunciate in unico grado, ovvero quelle per le quali non è ammesso l'appello; 3) Le sentenze pronunciate dal tribunale di primo grado, se le parti

Sono d'accordo per omettere l'appello (ma solo per violazione o falsa applicazione di norme di diritto);

Ogni altro provvedimento, avente natura decisoria, emesso in forma diversa dalla sentenza ex art. 111, comma 7, Cost. e che incida su diritti soggettivi e non sia altrimenti impugnabile.

4. I motivi di ricorso 148

Il ricorso per Cassazione è specifica impugnazione che potremmo chiamare "impugnazione a motivi obbligati".

Per essere ammissibile, il ricorso deve poter ricondurre le censure mosse alla sentenza ad uno, o più, dei motivi ammessi dall'art. 360 c.p.c.

L'avvocato della parte soccombente deve quindi indagare in che termini, e in che limiti, il vizio della sentenza possa tradursi in uno dei motivi elencati dall'art. 360.

La Corte dovrà verificare se la censura alla sentenza corrisponda ad uno dei motivi ammessi ex art. 360.

Le censure non inquadrabili in alcuno dei motivi contemplati dalla legge verranno dichiarate

inammissibili.

I motivi di ricorso sono i seguenti:

  1. Motivi attinenti alla giurisdizione (art. 360, n.1);
  2. Per violazione delle norme sulla competenza quando non è prescritto il regolamento di competenza (art. 360, n. 2). Questo motivo di ricorso può aver luogo solamente quando la sentenza ha pronunciato anche sul merito. La pronuncia sulla sola competenza è, infatti, impugnabile soltanto con il regolamento necessario di competenza
  3. Per violazione o falsa applicazione di norme di diritto (art. 360, n.3). Il terzo motivo ricomprende l'errore attinente alla formulazione del giudizio. In particolare, si riferisce all'interpretazione e all'applicazione delle norme che regolano il rapporto giuridico oggetto del processo e della decisione e all'interpretazione e all'applicazione delle norme che regolano il processo. Alla violazione e falsa applicazione delle norme di diritto, l'art. 360 n.3 assimila altresì le norme poste

dai contratti ed accordi collettivi di lavoro.

4) Per nullità della sentenza o del procedimento (art. 360, n. 4).

La norma si riferisce alla ricorribilità per mancato rispetto delle norme che regolano tanto l'attività processuale delle parti quanto l'attività del giudice.

5) Per omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che è stato oggetto di discussione tra le parti (art. 360, n. 5).

Il quinto motivo di ricorso, tutela non più l'errore di diritto, bensì i vizi di motivazione della sentenza.

In altre parole, ci si riferisce ai difetti di giustificazione di quanto deciso dal giudice.

La norma con la locuzione "omessa motivazione" non si riferisce alla totale assenza di motivazione della sentenza.

Difatti, qualora la sentenza fosse priva della motivazione, la nullità rilevata ricadrebbe nel n.4 dell'art. 360 cpc.

Ciò perché la sentenza difetterebbe di uno dei requisiti

  • l'insufficiente motivazione, che si ha quando la sentenza prospetta una giustificazione della conclusione che non appare plausibile a causa dell'incompleto sviluppo logico o argomentativo;
  • la contraddittoria motivazione, che si verifica quando le conclusioni appaiono logicamente incompatibili con le loro premesse.
  • Quando la pronuncia di appello conferma la decisione di primo grado per le stesse ragioni, inerenti ai medesimi fatti, poste a base della decisione impugnata, il ricorso per cassazione può essere proposto esclusivamente per:
    • Motivi attinenti alla giurisdizione (art. 360, n.1);
    • Per violazione delle norme sulla competenza quando non è

    prescritto il• regolamento di competenza (art. 360, n. 2).

    Per violazione o falsa applicazione di norme di diritto (art. 360, n.3).

    Per nullità della sentenza o del procedimento (art. 360, n. 4).

    Altri casi di ricorso:“possono essere impugnate con ricorso per cassazione:art. 362:le decisioni in grado di appello o in unico grado del giudice• amministrativo o di un giudice speciale per motivi attinenti allagiurisdizione.

    Possono essere denunciati in ogni tempo con ricorso per cassazione:

    1. I conflitti positivi o negativi di giurisdizione tra giudici speciali o tragiudice amministrativo e giudice speciale, o tra questi e i giudiciordinari;
    2. I conflitti negativi di attribuzione tra la P.A. e il giudice ordinario.

    Le decisioni dei giudici ordinari passate in giudi

    Dettagli
    Publisher
    A.A. 2022-2023
    294 pagine
    SSD Scienze giuridiche IUS/15 Diritto processuale civile

    I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lolloenc di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto processuale civile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Passanante Luca.