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CONDICIO SINE QUA NON

Giudizio di eliminazione mentale, elimino la condotta e mi chiedo se l'evento si sarebbe verificato lo stesso e giudizio controfattuale, si basa su ipotesi contrarie ai fatti (devo ipotizzare che l'azione non fosse avvenuta, quindi contraria alla realtà).

Art. 40, nessuno può essere punito se l'evento da cui dipende il reato non è conseguenza dell'azione ad omissione (definizione apparente) – dato che è un concetto pre giuridico gli altri ordinamenti non inseriscono una definizione.

Aspetti problematici csqn:

  1. Problemi di conoscenza: Germania negli anni 70, viene commercializzato un nuovo farmaco consigliato per le donne incinte per ridurre il senso di nausea. Dopo l'uscita del farmaco aumenta la nascita di bambini deformati. Se non ci fosse stato il farmaco? Per applicare la csqn si ha come presupposto che si sappiano già da prima le conseguenze collaterali del farmaco. È un...

criterio chemi serve per attribuire ad un evento una condotta non di conoscenza dellarealtà; pag. 362. Problemi di soddisfacimento del diritto penale: tizio spara al piede di Caio,l’ospedale in cui viene ricoverato va in fiamme e muore. Di cosa risponde Tizio?La condotta è csqn, se non avesse sparato Caio non si troverebbe in ospedale,non risponderà di omicidio ma non è un problema di conoscenza, il problema ècapire se le conseguenze della csqn sono soddisfacenti per il diritto penale.Tornando al primo caso, il giudice deve avere già conoscenza a monte, ma dove lerecupera?Es. una industria chimica in seguito ad alcuni malfunzionamenti ha perdite dagliinceneritori, tra coloro che vivevano nei dintorni della fabbrica si nota l’insorgere dieruzioni cutanee di colore bluastro che spariscono dopo qualche settimana.Oggi diremmo che servirebbe una consulenza scientifica, ma negli anni 70 non vennechiesta consulenza, non era chiaro quali

fossero le sostanze rilasciate ma a rigor dilogica, giudicando la circostanza non vi era bisogno di consulenza tecnica per capire che la causa delle macchie fosse il malfunzionamento dell'industria.

Venne adottato il metodo individualizzante dell'accertamento della casualità, ovvero in base alle mie conoscenze arrivo al nesso di casualità e decido sul caso. Questo metodo venne criticato dalla Cassazione che con la Sentenza del 1990 relativa al disastro di Stava.

Introduce il metodo generalizzante, il giudice non può procedere sulla base delle proprie conoscenze personali. Se si trova di fronte a problemi naturali deve affidarsi alla scienza (sussunzione sotto leggi scientifiche).

Quello che ci impedisce di affidarci all'intuito del giudice è la lesione del principio di legalità, mi impone di condannare quando non ho certezza oggettiva. Il focus è l'oggettività, la scienza occidentale è caratterizzata da risultati

(differenza con lo stregone africano). La caratteristica metodologica della scienza è il metodo sperimentale, conoscenza della realtà rivolgendosi alla scienza. La scienza moderna, a partire da Popper, non ha nulla a che vedere con la certezza, la teoria è scientifica quando è confutabile (si sottopone continuamente a falsificazioni). Le leggi scientifiche possono essere: - Universali, ad un determinato antecedente segue sempre una certa conseguenza; - Statistiche. È necessaria la legge universale? Non potrà mai bastare nei casi di diritto penale, mi devo accontentare anche di leggi statistiche a condizione che consentano di raggiungere un altro grado di probabilità (quante volte ho verificato che fosse corretta). La Cassazione voleva sapere la probabilità rispetto al caso singolo, con la probabilità logica intendiamo il grado con cui posso dire nel caso singolo che si sia effettivamente concretizzata la relazione causale ipotizzata dalla scienza.

legge scientifica. pag. 37

Come si arriva alla probabilità logica? Si sviluppa da quella sentenza degli anni 90 riguardante la responsabilità in medicina e del datore di lavoro. Si sviluppa un orientamento specifico in ambito di causalità omissiva, ovvero la mancata azione che cagiona un evento, siamo sempre nell'ambito della csqn. La Cassazione dice che le causalità commissive sono diverse da quelle omissive in quanto la prima ha una natura maggiormente ipotetica.

Cosa sarebbe successo e quali comportamenti avrei dovuto tenere? È un concetto giuridico importante quello di ciò che hai fatto e ciò che dovevi fare (la scienza si occupa solo di ciò che accade non di ciò che dovrebbe accadere).

Devo necessariamente accontentarmi di un grado di certezza minore, in ambito omissivo posso accertare che il nesso di causalità ha causa l'evento. Viene introdotto il concetto di aumento del rischio: es. del tetano, la mancanza

del medico ha aumentato il rischio quindi è sufficiente per condannare per omicidio. Critiche: - Serve la certezza oltre ogni ragionevole dubbio, innocente fino a prova contraria; - Violazione del principio di legalità, non punisco per un reato d'evento, ma è un reato di condotta, l'aumento del rischio tramuta il reato d'evento in reato di condotta. 02/11/2023 Negli anni 2000 le sentenze della Cassazione adottano l'orientamento della probabilità prossima al 100%, oltre ogni ragionevole dubbio. Andava in contrasto con l'orientamento adottato negli anni 90 dell'aumento del rischio. Si va alle sezioni unita con la sentenza del 2002 Franzese. Critica entrambi gli orientamenti, l'aumento del rischio viola la presunzione di innocenza e il principio di legalità mentre la probabilità prossima al 100% non solo smentisce l'aumento del rischio ma chiede leggi universali e non statistiche, sarebbe un passo indietro. Le
  1. Causalità generale, prima devo individuare una legge scientifica che sia idonea al caso;
  2. Causalità individuale, ovvero l'esclusione di decorsi alternativi.

Es. contagio di HIV, un soggetto malato e un soggetto sano hanno un rapporto e il soggetto sano si ammala. Il rapporto è stata la causa?

Causalità generale, si può trasmettere tramite rapporto sessuale? Si, la percentuale è molto bassa, intorno all'1%.

Causalità individuale, ci sono state altre condotte che possono aver causato l'evento? Devo escludere decorsi alternativi. pag. 38

La probabilità non è decisiva, ciò che è decisivo è che io riesca ad escludere altre condotte. Utilizziamo quindi un ragionamento per abduzione, per esclusione. Non si usa solo in termini di causalità ma è una modalità tipica del processo.

giudiziario.Questo modello funziona bene nei casi commissivi mentre trova difficoltà nei casiomissivi. Le Sezioni Unite sostengono invece che possa funzionare anche nei casiomissivi, ma la dottrina dimostra che non è così.

Es. tetano, per generale abbiamo il 30% di probabilità ma è possibile escludere decorsialternativi? Il paziente muore di tetano ed è un fatto certo, interessa sapere sel’intervento avrebbe salvato il paziente.

La giurisprudenza sostiene che si possa usare comunque l’esclusione, se non possousarla diventa di rilievo la probabilità statistica, ma avere a che fare con i numeri e laprobabilità diventa difficile per un giudice.

Non posso mettere numeri sulla colpevolezza, non posso quantificarla o risulterebbeingiusto, il dato statistico è troppo difficile da gestire e vuole ignorare il problema. Ilgiudice condanna non avendo certezza, ma semplicemente non quantifica e dice che

èragionevolmente certo (in questo modo diventa socialmente accettabile).Con questo concludiamo i problemi di conoscenza del nesso di causalità e affrontiamoi problemi di soddisfacimento del diritto penale.Troviamo due problemi principali:
  1. Lacuna di tutela;
  2. Eccesso di tutela.
1) Lacuna.
Es. soggetto condannato a morte che viene strozzato prima che faccia effettol’iniezione letale dal compagno di cella – causalità alternativa o ipotetica.Basandoci sulla csqn sarebbe morto lo stesso quindi la condotta è nulla, dobbiamoabbandonarla? Dobbiamo precisare le modalità in cui è morto, non abbandoniamo lacsqn, funziona a condizione che l’evento non sia astratto ma sotto il criterio di HIC ETNUNC, qui ed ora.L’evento è identico nello stesso momento? No, l’iniezione letale sarebbe avvenuta inun secondo momento, si guarda l’evento concreto.Se si ragionasse in termini astratti magari sarebbe morto lo steso ma la

Tua condotta ha fatto sì che la morte fosse anticipata, ciò è sufficiente per accertare la causalità in termini concreti. Troviamo altre due tipologie di causalità: addizionale o cumulativa. Es. due soggetti (indipendenti) avvelenano un soggetto con una quantità letale di cianuro. pag. 39

La conseguenza non è sufficiente, se uno solo avesse avvelenato il soggetto sarebbe morto lo stesso, la condotta di uno non è condannevole se mentalmente lo togliamo. In questo modo non potrei imputare la morte a nessuno dei due e potrebbero rispondere di tentativo ma non è sufficiente dato che il soggetto è morto.

Il caso viene risolto applicando il criterio hic et nunc analizzando le circostanze rilevanti, devo vedere come è morto, se sparo e il soggetto muore non devo vedere chi lo ha vestito in un certo modo. Se ciascuno dei due killer versa 1 grammo di veleno nel bicchiere la morte è per aver ingerito 2 grammi di veleno. Caso

diverso se uno avesse versato 1 grammo e l'altro 0,1 grammi (dose non letale).

2) Eccesso.

Torniamo all'esempio del colpo di sparo al piede e incendio dell'ospedale. Condanniamo per omicidio? No, ma così abbandoniamo la csqn?

Qui parliamo di casi di decorso casuale atipico, la dottrina introduce due teorie dellacausalità:

a. Teoria della causalità adeguata, ai fini del diritto penale perché una condotta sia causa non basta la csqn, devo verificare che l'evento fosse lo sviluppo prevedibile di quella condotta. Non è una alternativa ma parte della csqn e intende ridurne gli effetti, ci vuole un requisito ulteriore, ovvero la prevedibilità;

b. Teoria della causalità umana, non sono intervenuti fattori eccezionali che possano far escludere la csqn, assolvo non per mancanza di colpevolezza ma per mancanza di nesso di causalità.

Es. soggetto ferito alla gamba, ma muore per errore del medico che interviene per salvarlo. La

condott

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Publisher
A.A. 2023-2024
93 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher B.Cavalleri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto penale I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Masera Luca.