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GIURISDIZIONE CIVILE

Nella giurisdizione civile il giudice è chiamato a risolvere:
  • una giurisdizione contenziosa quando vi è una controversia tra parti
  • l'intervento del giudice è prescritto dalla legge una volontaria giurisdizione quando a garanzia delle parti o terzi o della collettività.
La giurisdizione civile riguarda:
  • le questioni di diritto civile che comprende non solo i contratti, ma anche il diritto di famiglia, il diritto delle locazioni, il diritto delle successioni.
  • le questioni di diritto commerciale che riguardano le società, i rapporti tra i soci, sono decise dal giudice civile.
  • le questioni di diritto del lavoro, quindi le controversie tra datore di lavoro e dipendente ad esempio nel caso in cui non venga pagata la tredicesima o non vengono concesse ferie.
All'interno della giurisdizione civile abbiamo giudici monocratici (un solo giudice) o collegiali. In primo grado il giudice è monocratico (GDP e Tribunale),

la corte d'appello (3 giudici), la corte di cassazione (5 giuridici) e il tribunale per i minorenni.

GIURISDIZIONE PENALE

La giurisdizione penale è il potere attribuito a determinati organi dello Stato (giudici penali) per accertare, secondo regole e garanzie ben precise, se un determinato fatto commesso da un uomo corrisponde o meno alla sua previsione generale contenuta in una legge penale.

I giudici penali sono chiamati a giudicare su una serie di accuse che sono mosse da parte del pubblico ministero, cioè il magistrato che indaga, raccoglie le prove e decide se far processare una certa persona, è attraverso la richiesta del pubblico ministero si esercita la giurisdizione penale.

Anche nella giurisdizione penale distinguiamo giudici monocratici e collegiali. I giudici che giudicano sull'omicidio, ovvero la Corte d'Assise sono giudici collegiali (2 magistrati).

di ruolo e 5 cittadini estratti a caso da una lista che vengono chiamati a svolgere il ruolo di giuria).

RESPONSABILITÀ DEI MAGISTRATI:

Il nostro ordinamento prevede diverse forme di responsabilità dei magistrati. Per responsabilità si intende la situazione in cui un soggetto viola un proprio obbligo, per cui è la natura dell’obbligo a definire il tipo di responsabilità.

Responsabilità disciplinare:

Gli appartenenti all’ordine giudiziario hanno innanzitutto una RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE per quanto riguarda la loro condotta professionale e le eventuali violazioni ai doveri imposti dalla carica. La procedura disciplinare può essere iniziata dal ministro di giustizia oppure dal procuratore generale presso la Corte di cassazione ma è il CSM a giudicare la sezione disciplinare. La disciplina degli illeciti disciplinari dei magistrati è stata modificata da un dgls nel 2006, tramite l’individuazione con cui si

Sono definiti i comportamenti che costituiscono illecito di fattispecie tipizzate e le rispettive sanzioni (ammonimento, censura, incapacità temporanea a esercitare un incarico direttivo, sospensione funzioni, trasferimento d'ufficio, rimozione dall'incarico).

Responsabilità civile: Tutti i giudici hanno una responsabilità civile regolata dalla legge del 1988 in cui vigeva il principio di responsabilità indiretta, per cui il cittadino che ha subito un danno ingiusto (per dolo, colpa grave o diniego di giustizia) a causa di un magistrato dovrà agire, tramite azione risarcitoria, esclusivamente nei riguardi dello Stato, il quale si rifarà (se vorrà) in un secondo momento sul giudice responsabile.

La disciplina della responsabilità civile è stata riformata nel 2015 a fronte di alcune sentenze della Corte di giustizia dell'UE. Le sentenze riguardavano l'incompatibilità della normativa italiana con il

diritto dell'UE, per cui si è stabilito il divieto di azione diretta contro il magistrato, distinguendo la responsabilità dello Stato e la responsabilità del singolo magistrato.

Responsabilità penale:

Il magistrato ha anche una responsabilità penale ma nella sua qualità di pubblico ufficiale, il magistrato potrà essere chiamato a rispondere dei reati propri, riguardanti a tale qualifica soggettiva nell'esercizio delle funzioni. Così si potrà integrare il reato di "corruzione in atti giudiziari", che si verifica quando il giudice riceve indebitamente denaro o altra utilità al fine di favorire o danneggiare una parte in un processo civile, penale o amministrativo, compiendo un atto contrario ai doveri del suo ufficio.

Se un magistrato commette un reato, non viene giudicato dalla Corte d'Appello della sua regione, ma dalla corte di appello vicina come se un magistrato di Milano finisse sotto processo.

questo verrà processato dalla Corte d'Appello di Brescia.

MAGISTRATO ORDINARIO: -> I magistrati sono nominati solo dopo il superamento di un pubblico concorso, per cui si tratta di una carriera meritocratica. Normalmente vengono banditi 300 posti e le prove sono molto complesse e si svolgono sul diritto civile, penale e amministrativo. Chi passa è sottoposto ad un orale in cui porta tutte le materie che si studiano nei percorsi universitari. È solo al termine di questo concorso che vengono selezionati i magistrati.

assicurare l'autonomia: Il magistrato ha il compito di gestione carriere e potere disciplinare.

La CARRIERA DEL MAGISTRATO: ogni 4 anni è sottoposto a una valutazione della sua professionalità dal consiglio giudiziario e poi trasmessa al CSM. Se la valutazione è positiva c'è una progressione retributiva nella carriera (8 classi stipendiali) che permette di arrivare alle funzioni

direttive.—> che svolgono in quanto c’èI magistrati si distinguono solo per le funzioniun’ASSENZA Ciò non significa che nell’ordine giudiziario non vi sianoDI GERARCHIA.figure apicali, in quanto sono presenti degli incarichi direttivi come il Presidente ditribunale, di corte d’appello, delle sezioni della Cassazione, Primo Presidente della Corte dicassazione e il Procuratore della Repubblica.—> I magistrati sono INAMOVIBILI: non possono essere dispensati o sospesi dal servizioné destinati ad altre sedi o funzioni se non in seguito a decisione del Consiglio superioredella magistratura, adottata o per i motivi e con le garanzie di difesa stabilitedall'ordinamento giudiziario o con il loro consenso.CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA (CSM):—> La durata in carica è di 4 anni e una volta scaduto il mandato non si può essere subitorieletti.—> Il CSM agisce tramite commissioni, tra cui lacommissione per il conferimento degli incarichi e la commissione delle sezioni disciplinari. I magistrati si distinguono tra loro soltanto per diversità di funzioni (no gerarchia). FUNZIONI:
  • gestisce la CARRIERA e lo STATO GIURIDICO dei magistrati, si occupa delle assunzioni, della assegnazioni a sedi e funzioni, dei trasferimenti, delle promozioni e delle sanzioni disciplinari
  • dà PARERI al ministro sui disegni di legge nelle materie concernenti la giustizia, per cui il CSM può esprimersi di sua autonoma iniziativa sulle proposte del Governo oppure si può esprimere su pareri direttamente richiesti dal ministro
  • decide l'eventuale IMPUTAZIONE DELLA SANZIONE prevista dalla legge nei confronti di singoli magistrati, giudicati responsabili di comportamenti contrari ai doveri d'ufficio o comportamenti non conformi all'appartenenza all'ordine giudiziario.
Il procedimento disciplinare può essere iniziato su richiesta del

Il processo è strutturato. Tutti i provvedimenti che vengono adottati dal CSM sono impugnabili davanti alla Cassazione.

COMPOSIZIONE MISTA:

  • 3 componenti di diritto:
    • il presidente della Repubblica
    • il primo presidente
    • il procuratore generale della Corte di Cassazione
  • 2/3 dei componenti elettivi, chiamati membri togati, eletti dai magistrati ordinari e ripartiti in categorie:
    • 2 magistrati con funzioni di magistrato di cassazione
    • 4 con funzioni requirenti
    • 10 giudicanti
  • 1/3 dei componenti elettivi, chiamati membri laici, eletti dal parlamento in seduta comune tra professori ordinari in materie giuridiche e avvocati con almeno 15 anni di professionalità.

Attualmente i componenti sono 24: 16 togati, 8 laici e 3 di diritto.

ORGANIZZAZIONE INTERNA:

  • presieduto dal Capo di Stato (presidente), il quale ha funzione di garanzia dell'equilibrio e di imparzialità.

Vicepresidente eletto tra i membri non togati, il quale svolgerà su delega la maggior parte delle prerogative del presidente.

Quando tutti e 27 membri si riuniscono abbiamo il PLENUM del CSM, ciò accade soprattutto quando vengono scelti gli incarichi direttivi.

Il CSM opera attraverso delle COMMISSIONI che si occupano di compiti differenti, la più importante è la commissione per il conferimento degli incarichi direttivi e la sezione disciplinare.

PUBBLICO MINISTERO:

È un magistrato particolare che svolge:

  • indaga e qualora ravvisi l'esistenza di una responsabilità in funzioni inquirenti, capo all'indagato esercita l'azione penale.
  • funzioni requirenti
  • funzioni non giudicanti

Tra la carriera di giudice e la carriera di PM non vi è differenza, la differenza è solo delle funzioni.

passare da una carica all'altra

Dal 2005 è possibile per

un massimo di 4 volte nellacarriera.—> che sono contenute all’interno dell’art.73 del Regio Decreto delIl PM ha funzioni1941:- Svolgere le indaginiRappresentare l’accusa nel processi penali- Vegliare l’osservazione della legge- Controllare l’amministrazione della giustizia-- Tutelare i diritti dello stato, delle persone giuridiche e degli incapaciPromuovere l’obbligatorietà dell’azione penale, svolgendo tramite la polizia- giudiziaria gli accertamenti e le indagini che reputa utili al fine del processo—> Il PM ha la stessa autonomia e indipendenza degli altri giuridici ma questo nonavviene negli altri ordinamenti, per esempio in Francia si è mantenuta una situazione in cui ilPM dipende dal ministro di giustizia oppure è eletto dal popolo (procuratore distrettuale)come

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
109 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Eliss10 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Bonetti Paolo.