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IL PRESUPPOSTO.
Sono redditi fondiari quelli che derivano da un immobile iscritto o iscrivibile nel catasto e
quindi situato nel territorio dello Stato. - I redditi che non sono determinabili
catastalmente e quelli degli immobili situati all’estero sono redditi diversi.
Producono reddito fondiario solo i terreni atti alla produzione agricola. - Non lo
producono i terreni che costituiscono pertinenze di fabbricati urbani, quelli dati in a tto
per usi non agricoli e quelli che appartengono a società commerciali.
I redditi fondiari concorrono a formare il reddito complessivo dei soggetti che
possiedono gli immobili in quanto proprietari o titolari di altro diritto reale. — Se la
disponibilità di fatto del bene pertiene al nudo proprietario, questi può concedere
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l’immobile in locazione e i canoni concorrono a formare il suo reddito complessivo.
Dato il carattere catastale dei redditi fondiari, la tassazione prescinde dall’e ettiva
produzione o percezione del reddito. - C’è tassazione anche se un fabbricato non è
abitato o se un terreno non è coltivato.
Quando si ha il possesso del terreno o del fabbricato che genera reddito fondiario?
In genere il reddito fondiario colpisce il proprietario o altri titolari di diritto reale.
Nel caso di usufrutto, il titolare è l’usufruttuario e non il nudo proprietario. — Se c’è
comproprietà, la titolarità è pro quota.
Eccezione per i redditi agrari: è colpito chi svolge l’attività agricola, anche se non
proprietario o titolare di diritto reale; è su ciente che sia agricoltore.
reddito inerente ai terreni; reddito
I redditi fondiari si distinguono in due sottotipologie:
inerente ai fabbricati.
Il catasto e i redditi dei terreni.
Il catasto descrive la proprietà terriera. —> L’unità del catasto è la particella, che
rappresenta una porzione continua di terreno appartenente ad un medesimo possessore
e omogenea per qualità e classe.
La formazione del catasto prevede il rilevamento delle proprietà e delle particelle:
quali cazione dei tipi di coltivazione e classi cazione per classi.
Le tari e d’estimo indicano la rendita attribuibile ai terreni, divisi in particelle, in
base alla loro qualità e classe. — Le operazioni catastali culminano nel classamento, cioè
nell’attribuzione ad ogni particella della qualità/classe/reddito.
Ai ni scali, il catasto fornisce la misura del reddito imponibile da utilizzare ai ni
dell’Irpef. — Il catasto serve anche per l’applicazione dell’imposta di registro e per
l’applicazione dell’Imu.
Alla base del sistema c’è il concetto che il reddito dei terreni è suddivisibile in quattro
parti, che remunerano: la terra al suo stato naturale; il capitale di miglioramento investito;
il capitale di esercizio; il lavoro.
Il reddito dei terreni si distingue in reddito dominicale e reddito agrario. —> Il reddito
dominicale comprende ciò che corrisponde alla remunerazione della proprietà del fondo e
al capitale di miglioramento che vi è investito. - Il reddito agrario comprende ciò che
corrisponde alla remunerazione del capitale di esercizio e del lavoro.
Questi sono tassati nella misura media ordinaria, risultante dalle tari e d’estimo
catastale. — Il reddito catastale: è un reddito ordinario, ottenuto da un coltivatore di
capacità normale che applichi le tecniche produttive generalmente adottate nella sua
zona; è reddito medio, perché calcolato per una media di più anni.
Si prevede per entrambe le tipologie la revisione delle tari e d’estimo e la riduzione
dell’imponibile in caso di mancata coltivazione. - Si prevede anche che non vi sia reddito
imponibile nel caso di perdita del prodotto per eventi naturali.
Il reddito agrario è reddito dell’impresa agraria, cioè quello derivante dall’esercizio di
attività agricole e di attività connesse. - Ma cosa vuol dire attività agricola?
attività agricole in senso stretto
• Le sono diverse:
È agricola la coltivazione del terreno; questo vale sempre, a prescindere dai
- macchinari utilizzati.
È agricola anche la silvicultura.
- È attività agricola anche l’allevamento di animali. —> Ma, a nché l’allevamento di
- animali resti attività agricola, è necessario che gli animali vengano alimentati con
prodotti ottenibili astrattamente per 1/4 dal terreno su cui insistono. — Il reddito
eccedete è reddito di impresa commerciale.
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Es. galline: se X ha un terreno con 10 galline e le galline sono potenzialmente
alimentate con prodotti derivanti da 1/4 della super cie di terreno su cui insistono,
allora si avrà reddito agrario. - Se X ha una torre di gabbie di galline, non si ha reddito
agrario perché il terreno su cui insistono non produce abbastanza prodotto per
alimentare quel numero di animali.
attività agricole per connessione
• Le sono quelle elencate dall’art. 2135, co.3 c.c., dirette
alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e
valorizzazione di prodotti ottenuti prevalentemente da attività agricole.
• Terreni che non generano reddito agrario. —> Terreno dato in a tto per un campeggio
(genera reddito di impresa); terreno che è di pertinenza di un fabbricato (reddito
fondiario ma inerente al fabbricato); terreno usato come strumentale per un’impresa
(come un magazzino a cielo aperto, per cui genera reddito di impresa).
La tassazione su base catastale si applica alle persone siche, alle società semplici e agli
enti non commerciali. — I redditi delle società commerciali sono redditi d’impresa per
regola generale, per cui il reddito agrario è d’impresa quando è prodotto da società o da
altri enti commerciali ed è determinato secondo le norme relative al reddito d’impresa.
Possono optare per l’imposizione dei redditi su base catastale le società di persone, le
S.r.L. e le cooperative che rivestono la qualità di società agricola e cioè che svolgono in
via esclusiva le attività agricole indicate nel 2135 c.c. - Devono rientrare nei limiti previsti
dall’art. 32 T.u.i.r.
Sono poi ex lege imprenditori agricoli (e quindi producono reddito agrario) le società di
persone e le S.r.L. quando: sono costituite da imprenditori agricoli; svolgono
esclusivamente attività di manipolazione, conservazione, trasformazione,
commercializzazione e valorizzazione di prodotti agricoli ceduti dai soci.
Il catasto e il reddito dei fabbricati.
Il catasto dei fabbricati comprende sia quelli urbani che quelli rurali.
Le singole unità immobiliari sono contraddistinte per zona censuaria, categoria e
classe. —> Le categorie sono cinque: abitazioni (A); edi ci ad uso collettivo (B, es.
caserme e scuole); fabbricati commerciali (C, es. negozi); immobili industriali (D); immobili
speciali (E). — Le categorie sono divise in classi. — Il territorio urbano è diviso in zone
censuarie.
Questi tre elementi costituiscono i dati da cui scaturisce la tari a, che fornisce un valore
che, moltiplicato per la grandezza dell’immobile, determina la rendita catastale.
Per i fabbricati a destinazione speciale o particolare, la redita viene attribuita caso
per caso con una stima diretta.
L’accatastamento (inserimento di un fabbricato nel catasto) deve essere richiesto dal
possessore, che deve dichiarare le nuove costruzioni e proporre la rendita.
All’accatastamento provvede l’Agenzia delle entrate, che può far propria la proposta del
possessore o modi carla.
Anche il reddito imponibile dei fabbricati è (con eccezioni) un reddito medio ordinario,
determinato secondo le tari e d’estimo del catasto urbano. — Per gli immobili non
censiti, il reddito è determinato mediante comparazione con quello catastale delle unità
similari.
Il reddito catastale della casa (non di lusso) adibita ad abitazione principale non è
tassato, in quanto si applica una deduzione del reddito complessivo pari alla rendita
catastale. — Particolarità: la prima casa non genera reddito fondiario.
Il reddito catastale delle c.d. seconde case è maggiorato di un terzo, se si tratte di
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abitazioni non locate ma tenute a disposizione.
Il reddito degli immobili locati è determinato in base al canone di locazione, se
questo è superiore al reddito catastale. — I redditi delle locazioni vengono tassati anche
se non percepiti.
I redditi derivanti dalla locazione di immobili ad uso abitativo possono essere assoggettati
ad imposta sostitutiva (c.d. cedolare secca) con aliquota del 21%. — La cedolare secca
deroga alla progressività, perché i canoni di locazione non concorrono alla
determinazione del reddito complessivo.
Non producono reddito fondiario gli immobili che non generano reddito in modo
autonomo. —> Ciò vale per i fabbricati rurali che concorrono alla produzione del reddito
dei terreni e per i fabbricati usati per l’esercizio di attività commerciali o di arti e
professioni (immobili strumentali) che concorrono alla produzione del reddito di impresa
commerciale e di lavoro autonomo.
Gli immobili possono essere strumentali per destinazione (sono tali,
indipendentemente dalle loro caratteristiche, se utilizzati esclusivamente per un’attività di
lavoro autonomo o d’impresa commerciale, da parte del loro possessore) o per natura
(sono tali quelli relativi ad imprese commerciali che per le loro caratteristiche non sono
suscettibili di diversa utilizzazione senza radicali trasformazioni, anche se non utilizzati o
dati in locazione/comodato).
Altri immobili non producono reddito fondiario. —> Es.: immobili da culto; immobili
usati come beni strumentali alle imprese o ai lavoratori autonomi (come u cio
dell’avvocato o sede dell’impresa o magazzino di Amazon, perché rientrano nel reddito di
impresa); costruzioni rurali che insistono su un determinato terreno agricolo.
LA MISURA.
La regola generale di quanti cazione dei redditi fondiari è quella di non essere tassati in
modo e ettivo (cioè ciò che il proprietario/titolare di diritto reale/agricoltore percepisce),
ma in misura forfettaria in misura medio-ordinaria. —> Questo vuol dire che il reddito
viene predeterminato dal legislatore; nel forfettizzare il reddito si tiene conto delle
capacità ordinarie dell’agricoltore e si fa una media perché ci sono i cicli di coltivazione
(anno in cu