CS.
Può deliberare validamente solo con quorum più elevati rispetto a quelli dell’assemblea Competenza Gestione, esclusione, Bilancio, nomine, modifiche
ordinaria, e le sue decisioni hanno e etto solo dopo l’iscrizione nel Registro delle Imprese. modifiche contrattuali statutarie, capitale, fusioni
La CONVOCAZIONE deve essere fatta nel comune della sede sociale, con modalità previste
dallo statuto.
Nelle società non quotate, i soci possono essere convocati mediante lettera
raccomandata, PEC o altro mezzo idoneo, da inviarsi almeno otto giorni prima
dell’adunanza.
Nelle società quotate, la convocazione avviene tramite avviso pubblico sul sito
internet e sui canali previsti dalla Consob.
X.39 QUORUM COSTITUTIVI e DELIBERATIVI nelle assemblee societarie Tipo di Assemblea Tipo di Quorum costitutivo Quorum
Società deliberativo
Perché una deliberazione assembleare sia valida, è necessario che l’assemblea sia Non quotata ½ del capitale sociale
Ordinaria (1ª conv.) Maggioranza assoluta
regolarmente costituita e che la proposta ottenga il voto favorevole di una determinata delle azioni
parte del capitale sociale. rappresentate
I quorum, si distinguono in:
QUORUM COSTITUTIVO, che indica la parte del capitale sociale che deve essere Non quotata Nessun quorum minimo
Ordinaria (2ª conv.) Maggioranza delle
rappresentata in assemblea a inché questa possa validamente riunirsi e deliberare; azioni votanti
QUORUM DELIBERATIVO, che rappresenta la parte del capitale che deve esprimere Non quotata ½ del capitale sociale ⅔ del capitale
Straordinaria (1ª conv.)
voto favorevole a inché la delibera sia approvata. rappresentato
I quorum sono fissati dalla legge o dallo statuto, che può solo innalzarli, ma mai ridurli, per
garantire la tutela delle minoranze. Non quotata ⅓ del capitale sociale
Straordinaria (2ª conv.) ⅔ del capitale
Assemblea ordinaria rappresentato
(Ex art. 2368 c.c.)
SPA non quotate: Quotata ⅕ o ½ del capitale sociale (a ⅔ del capitale
Unica convocazione
1A convocazione: l’assemblea è regolarmente costituita con la presenza di
o seconda dello statuto) rappresentato
(quotate)
almeno la metà del CS avente diritto di voto. X.40 CONFLITTO DI INTERESSI dei soci nell’esercizio del diritto di voto
Le deliberazioni sono adottate con il voto favorevole della maggioranza
assoluta delle azioni rappresentate in assemblea. Il socio, nell’esercizio del diritto di voto in assemblea, deve agire nell’interesse della società e
2A convocazione: non è previsto un quorum costitutivo minimo.
o non per perseguire scopi personali o extrasociali che possano arrecare danno al patrimonio
Le deliberazioni sono approvate con il voto favorevole della maggioranza sociale. L’art. 2373 cc prevede che le deliberazioni assembleari sono ANNULLABILI quando:
delle azioni votanti, qualunque sia la parte di capitale rappresentata. il voto di un socio (libero di votare o di astenersi) che si trovi in conflitto di interessi
SPA quotate: (interesse personale contrastante con quello della società) con la società sia stato
si tiene un’unica convocazione tenendo conto della maggiore di usione determinante per l’approvazione della deliberazione; questa può essere impugnata
dell’azionariato e del fenomeno dell’assenteismo nelle società quotate. da:
L’assemblea è costituita con la presenza di almeno 1/5 del CS, e le deliberazioni altri soci assenti, dissenzienti o astenuti, oppure
o
sono approvate con il voto favorevole della maggioranza assoluta del capitale da amministratori o sindaci, nei termini di legge.
o
rappresentato. la deliberazione possa arrecare danno al patrimonio sociale.
Assemblea straordinaria (ex artt. 2368 e 2369 c.c.)
La prova dell’annullabilità richiede:
SPA non quotate: il voto determinante del socio in conflitto;
1A convocazione: l’assemblea è validamente costituita con la presenza di la consapevolezza del contrasto d’interessi (cioè la “resilienza” del socio, la
o
almeno la metà del CS; le deliberazioni richiedono il voto favorevole di consapevolezza del proprio vantaggio a scapito della società).
almeno 2/3 del capitale rappresentato in assemblea. un danno concreto o potenziale al patrimonio della società.
2A convocazione: è su iciente la partecipazione di almeno 1/3 del CS; i soci amministratori non possono votare le delibere che riguardano la loro responsabilità verso la società;
o nei sistemi dualistici, la stessa regola si applica ai consiglieri di gestione rispetto alle deliberazioni
anche in questo caso la delibera è approvata con il voto favorevole di concernenti la responsabilità dei consiglieri di sorveglianza. Tali voti sono vietati per legge, non solo
almeno 2/3 del capitale rappresentato. impugnabili.
Per le modifiche particolarmente rilevanti (ad esempio, variazioni dell’oggetto sociale,
trasformazioni, scioglimento anticipato), la legge può richiedere quorum più elevati. Il conflitto può manifestarsi anche in forma collettiva, quando la maggioranza abusa del
SPA quotate: proprio potere deliberativo per perseguire fini estranei all’interesse sociale, arrecando
si tiene un’unica convocazione valida con la presenza di almeno la metà del CS,
pregiudizio ai soci di minoranza con l’aumento di capitale a pagamento deliberato con lo
mentre la delibera è approvata con il voto favorevole di almeno 2/3 del capitale scopo di diluire la partecipazione dei soci minoritari. In tali casi non si applica l’art. 2373
rappresentato. c.c., poiché il danno non riguarda direttamente il patrimonio sociale, ma i diritti individuali
dei soci. Si avrà annullamento per abuso di maggioranza, fondata sul principio generale di
buona fede e correttezza.
X.41 NULLITÀ e ANNULLABILITÀ delle deliberazioni assembleari X.42 I modelli di AMMINISTRAZIONE e CONTROLLO nelle SPA
La distinzione, introdotta con la riforma del 2003, ha abrogato la categoria intermedia delle Nel sistema societario italiano disciplinano la ripartizione dei poteri gestori e di vigilanza
all’interno della società per azioni.
“delibere inesistenti”, riconducendo tutti i vizi alla nullità o all’annullabilità, a seconda della
gravità del vizio. Questa categoria era utilizzata per sanzionare gravi vizi di procedimento che Originariamente, il codice civile del 1942 prevedeva un solo modello di amministrazione, detto
privavano la delibera dei requisiti minimi di esistenza (ad esempio, mancanza totale tradizionale, ma con la riforma del diritto societario del 2003 (D.Lgs. 6/2003) sono stati
dell’assemblea o del quorum costitutivo). introdotti due modelli alternativi: il dualistico e il monistico (ex art. 2409-octies cc)
La riforma del diritto societario del 2003 ha superato tale incertezza, limitando le ipotesi
patologiche alle sole figure della nullità e dell’annullabilità, per garantire maggiore certezza IL SISTEMA TRADIZIONALE
giuridica e stabilità dei rapporti societari. È il modello più di uso in Italia. Si caratterizza per la netta separazione tra la funzione di
NULLITÀ DELLE DELIBERAZIONI (art. 2379 c.c.)
gestione e quella di controllo.
si configura come sanzione eccezionale, applicabile solo nei casi tassativamente previsti Gli organi sociali sono 3:
dalla legge. 1. Assemblea dei soci, con funzioni deliberative e di indirizzo generale;
Una deliberazione assembleare è nulla quando presenta un vizio di contenuto che rende 2. Consiglio di amministrazione (C.d.A.) o amministratore unico, con funzioni gestorie;
illecito o impossibile l’oggetto deliberato, oppure quando manca l’atto costitutivo della 3. Collegio sindacale, organo di controllo sull’amministrazione.
deliberazione stessa. In questo modello, quindi, la gestione della società è a idata esclusivamente agli
Le cause tipiche di nullità sono: amministratori, mentre il controllo di legalità e correttezza della gestione spetta ai sindaci.
mancanza assoluta di informazione o inesistenza della convocazione dell’assemblea; È un sistema semplice, chiaro e flessibile, adatto a società di ogni dimensione, poiché
oggetto impossibile o illecito, ossia contrario a norme imperative, all’ordine pubblico mantiene un equilibrio tra e icienza gestionale e tutela dei soci.
o al buon costume;
mancanza del verbale (in quanto elemento essenziale ai fini della prova della IL SISTEMA DUALISTICO di origine tedesca
deliberazione). È strutturato su 2 organi distinti, oltre all’assemblea dei soci:
Possono essere impugnate da chiunque vi abbia interesse, < 3 anni dalla loro iscrizione nel 1. Il consiglio di sorveglianza, nominato dall’assemblea, che esercita funzioni di
registro delle imprese, salvo che siano eseguite e abbiano prodotto e etti irreversibili nei controllo e di nomina dell’organo gestorio;
confronti dei terzi di buona fede, o senza limiti temporali per le modifiche dell’oggetto sociale. 2. Il consiglio di gestione, nominato dal consiglio di sorveglianza, che ha poteri di
amministrazione e di gestione ordinaria e straordinaria.
La nullità può essere dichiarata anche d’u icio dal giudice e non è soggetta a convalida,
trattandosi di vizi che incidono direttamente sulla validità dell’atto. la gestione e il controllo sono rigidamente separati, con forte indipendenza dei due organi: il
consiglio di gestione non risponde direttamente ai soci, ma al consiglio di sorveglianza.
ANNULLABILITÀ DELLE DELIBERAZIONI (ART. 2377 C.C.)
Questo modello è adottato soprattutto da società di grandi dimensioni o a partecipazione
Ricorre nei casi di vizi procedurali o formali, ossia quando la delibera: pubblica, dove è opportuno un controllo più articolato e tecnico.
non è stata assunta in conformità alla legge o allo statuto,
a etta da irregolarità nel procedimento di convocazione, costituzione o votazione. IL SISTEMA MONISTICO di origine anglosassone
Può essere promossa da: Si caratterizza per la fusione tra gestione e controllo all’interno di un unico organo, oltre
soci assenti, dissenzienti o astenuti,
o all’’assemblea dei soci, che mantiene funzioni deliberative
amministratori,
o L’ organo sociale è:
collegio sindacale o consiglio di sorveglianza,
o 1. Il consiglio di amministrazione, al cui interno viene istituito un comitato per il
ma non dai soci che hanno votato a favore né dai creditori sociali.
o controllo sulla gestione, composto da amministratori indipendenti e dotati di
Per poter impugnare, il socio deve dimostrare entro 90 giorni dalla deliberazione di possedere specifica prof
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