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Ricerca in ambito simbolico, cogn,epistem: le attivate dall’insegnante per

la curiosità,la tensione e l’astrazione.

- pratiche condizioni di app,

Ricerca in ambito gestionale: l’insieme delle per garantire tipo

spazi, tempi e attività.

l’organizzazione di

I formati della comunicazione

Ogni atto di insegnamento/apprendimento atto di comunicazione.

costituisce un

• Nel contesto formativo tre forme di comunicazione:

di distinguono principali

1. La comunicazione faccia a faccia. linguaggio verbale,

In questo tipo di comunicazione interagiscono contemporaneamente il più

non verbale,

e cace per esprimere idee astratte e complesse, e quello più adatto a esprimere

emozioni e sentimenti (gli si possono attribuire più interpretazioni, anche se è più veritiero)

linguaggio non verbale

Nel possiamo distinguere:

- caratteristiche paralinguistiche

Una componente vocale non linguistica: comprende le (il

tono, l’intensità, le pause, la velocità, etc.)

- prossemica*

Una componente non vocale-cinestetica: comprende la (disposizione dei corpi e

cinetica**

degli oggetti nello spazio) e la (espressioni del volto, sguardi, gesti, postura).

*La prossemica disciplina che studia la posizione

è una e le distanze tra i corpi degli ind

durante la comunicazione e si guarda la regolazione degli spazi in relazione anche con gli

oggetti (nell’interazione didattica sono signi cativi la disp degli arredi, la distanza tra interlocutore

e altri, per esempio l’insegnante deve prestare attenzione a come si mette nell’aula evitando di

privilegiare la vicinanza di alcuni allievi)

**La cinesica come comunichiamo con il corpo

studia e come esso è un dispositivo

comunicativo molto potente. micro mimica facciale

Si distingue in Microcinesica (comportamenti come e comp visivo) e

postura, gestualità)

Macrocinesica (unità più ampie es

2. La comunicazione testuale e multimediale.

supporti multimediali

La comunicazione didattica si avvale di vari (LIM, computer).

• anni 60’ uso banalmente decorativo

Almeno no agli si è avuto un e stereotipato delle

immagini (nei manuali scolastici venivano ridotte a semplice cornice decorativa delle parole).

• anni 90’, si è aperta una ri essione

A partire dagli con l’esplosione della multimedialità, sul

rapporto testo-immagini

multimedia consente di utilizzare più codici espressivi

Un è un ambiente che e combinare oltre

a quelli presenti solitamente nei libri e può essere usato sia in presenza sia nella formazione

online. (Es. primi multimedia cinema e televisione)

indiscriminato può

Le ricerche hanno però dimostrato che l’uso di immagini o animazioni

intralciare i processi di apprendimento.

• Clark Lyons distinguere caratteristiche super ciali

Secondo le studiose e è importante tra le

e le funzioni comunicative; funzioni

di un’immagine sue inoltre occorre considerarne anche le

psicologiche per valutare quando la comunicazione visiva diventa facilitatrice di un processo

cognitivo signi cativo.

L’uso dell’immagine, in particolare di organizzatori gra ci o mappe concettuali, va collocato nel

processo di strutturazione e ristrutturazione cognitiva dell’alunno.

3. La comunicazione mediata dal computer (CMC).

• forma di comunicazione reti telematiche

Parliamo della resa possibile dalle grazie a strumenti

asincrona sincrona

di comunicazione (ad esempio la posta elettronica e i social network) e (ad

esempio la videolezione, Chat ecc...).

svantaggi:

Però ci sono anche degli

- Nella comunicazione mediata dal computer vengono meno gli aspetti paralinguistici, mimico-

gestuali e prossemici che arricchiscono la comunicazione verbale.

- minore capacità di adattamento

Vi è una 9

ffi ff fi fi fi fi fl fi

- incomprensioni

Rischio di

- mancare il piano emozionale

E poi viene a

L’interazione didattica nelle sue componenti simboliche,cognitive ed epistemologiche

• classe in uno spazio simbolico

Nella vita di l’interazione avviene all’interno del quale si

ruoli, gesti e parole

sviluppano dando vita a delle routine.

classe equilibri

Possiamo, quindi, rappresentare la come un sistema dotato di un complesso di

interni ecologia non può

e una propria che in base alla classe cambia quindi l’insegnante

adattare sempre le stesse soluzioni.

• Brousseau contratto didattico, dei

introduce il concetto di indicando così l’insieme

comportamenti dell’insegnante attesi dall’allievo

che sono e l’insieme dei comportamenti

dell’allievo che sono attesi dall’insegnante.

In classe esistono, quindi, reciproche aspettative di ruolo che, acquistando regolarità, diventano

regole di comportamento.

• routine educative, strategie

A tal proposito assumono particolare rilievo le cosiddette cioè

didattiche come strumento per promuovere l’apprendimento.

impiegate dall’insegnante

Quale ruolo svolgono le domande all’interno delle routine educative più comuni?

domande chiuse domande aperte

Innanzitutto dobbiamo distinguere tra e (quest’ultime

generare routine diverse

possono a seconda del grado di ambiguità della domanda fatta

dall’insegnante)

- Le routine educative strategie utili sostenere la tensione cognitiva

sono a alimentare e e il

veri care se stanno comprendendo

coinvolgimento degli allievi e di

Autoe cacia, motivazione e autoregolazione

cacia credenze che il soggetto nutre proprie capacità

L’autoe rimanda alle circa le di

controllo.

• Bandura, tre tipi di

Secondo il primo ad averla concettualizzata, si possono distinguere

convinzione di e cacia rilevanti per lo sviluppo delle competenze cognitive che governano il

successo scolastico:

- Le convinzioni degli studenti circa la propria e cacia nel padroneggiare diverse materie

scolastiche.

- Le convinzioni dell’insegnante circa la propria e cacia nel motivare e promuovere

l’apprendimento dei propri studenti.

- Il senso di e cacia collettivo dei membri del corpo insegnante rispetto alle capacità

dell’istituzione scolastica in cui operano.

Le convinzioni di auto e cacia in uenzano: corso d’azione

la scelta del da prendere, la

quantità di impegno perseveranza

da investire,la di fronte a ostacoli ecc...

- motivazione: sistema orientano il comportamento verso una

La è un dinamico di fattori che

determinata meta. motivazione funzione

Le teorie socio-cognitive dell’apprendimento interpretano la come una

cognitiva dell’individuo e sostengono che aumenti i livelli di attività del soggetto, dirigendolo

verso determinati obiettivi.

- comprendere e controllare il proprio

L’autoregolazione è la capacità dello studente di

processo di apprendimento.

L’insegnante, in ogni caso, ha il compito di motivare i propri studenti dando loro ducia per

promuovere la loro autonomia e fornendo informazioni chiare sugli obiettivi.

La trasposizione didattica e la negoziazione dei contenuti

struttura mentale dello studente cognitivo

L’apprendimento avviene quando la e il suo bagaglio

dialogano tra loro.

• mediazione sui contenuti

Il docente opera una per facilitare l’avvicinamento degli allievi ai

**

saperi da imparare, si parla quindi di trasposizione didattica.

• trasposizione didattica processo il sapere sapiente diviene

La riguarda il mediante il quale

sapere insegnato per poi essere appreso dagli studenti.

insegnato ricostruzione sapiente

Il sapere è una del sapere

• trasformazione saperi scienti ci

La trasposizione didattica viene de nita come una dei alla

struttura mentale i saperi scienti ci

di chi apprende; dunque devono essere trasformati per

poter essere insegnati. 10

ffi ffi ffi ffi ffi fi fl fi ffi ffi fi fi fi

**La mediazione operare sempli cazioni

è un’attività molto complessa che consente di per

facilitare il passaggio del sapere.

Bruner attivi iconici analogici

classi ca i mediatori in (esp diretta) (rapp gra che e spaziali)

simbolici

(basati sulla simulazione) e (tramite codici di rapp)

Il management: aspetti, problemi e strategie

• gestione della classe

La (classroom management) può essere attuata o in termini di

anticipazione comportamenti non

imposizione di controllo diretto oppure come dei

desiderati.

In quest’ultima prospettiva, l’e cacia dell’insegnamento viene misurata in un’ottica di

management, creare e di mantenere le

ovvero in relazione alle capacità del formatore di

condizioni adeguate al lavoro degli allievi.

• Una gestione e cace della classe non comprende solo la gestione della condotta, ma anche la

gestione degli spazi, dei tempi, delle attività delle relazioni interpersonali.

e

Froyen Iverson distinguono tre principali aree nel classroom management:

e gestione degli spazi, dei tempi, delle attività, dei

La gestione del contenuto:

• riguarda la

materiali attrezzature

e delle che sono parte di un programma di studi. (Lo spazio va a

condizionare i movimenti,deve esserci una gestione dei tempi

- saper a rontare

Una capacità fondamentale che l’insegnante dovrebbe avere è quella di

simultaneamente una molteplicità di eventi: withness,

si tratta della cosiddetta un termine

Kounin

coniato da per descrivere la consapevolezza dell’insegnante di ciò che sta accadendo in

ogni area della classe. capacità di sovrapposizione saper

A questa abilità si collega la (overlapping), che consiste nel

tenere sotto controllo più eventi contemporaneamente.

• La gestione della condotta:

• In contesto scolastico il termine disciplina si fa riferimento all’adattabilità e all’adattamento

dell’allievo norme

all’insieme delle che regolano il suo comportamento,intendo l’obbedienza e

a tali norme.

il rispetto de nisca

Per promuovere comportamenti idonei in classe è importante che l’insegnante n da

regole chiaro esplicito,

subito le in modo ed sia quelle che riguardano l’organizzazione

dell’attività didattica che quelle di comportamento sociale. strategie dissuasive

Di fronte a comportamenti di disturbo è opportuno attuare e non punitive.

gruppo-classe

La gestione delle relazioni interpersonali:

• si focalizza sul come sistema socio-

relazionale che possiede proprie caratteristiche di cui l’insegnante deve tenere conto quando

gestisce le relazioni interpersonali.

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
17 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Educazione.it di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica dei processi educativi e formativi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Viviani Alessandra.