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COMPOST BARN

Adottato circa vent'anni fa da USA e Israele, questo metodo comunque innovativo prevede la lavorazione della lettiera per favorire il rimescolamento e il compostaggio delle deiezioni con il materiale organico utilizzato come lettiera. Oggi il compost barn sta conoscendo una interessante diffusione anche in Europa.

La stalla a stabulazione libera con zona di riposo a cucce è indubbiamente quella più adottata oggi per l'allevamento delle vacche da latte. Le motivazioni di questa scelta, con abbandono progressivo della soluzione tradizionale a lettiera permanente, sono:

  • eliminazione delle lesioni da schiacciamento
  • la maggiore tranquillità per gli animali
  • la maggiore pulizia della zona di riposo
  • i minori problemi di inquinamento nel latte (batteri)
  • i minori rischi di mastite
  • il risparmio di manodopera per la cura della zona di riposo
  • il minor costo per il lettame

I problemi delle cucce:

È indubbio che...

Questa forma di stabulazione, rispetto a una leAera permanente, comporta maggiori problemi ai piedi delle bovine a causa dell'aumentato tempo trascorso in stazioneere9a su pavimenti duri di calcestruzzo, spesso in condizioni igieniche non oAmali (pavimenti bagna3 e carichi di liquame).

La stabulazione in cucce9e, inoltre, provoca agli animali un certo disturbo arrecato dalla presenza di gradini e a9rezzature di contenimento (baAfianchi e tubi di posizionamento), oltre a creare maggiori difficoltà di ada9amento per le manze gravide provenien3 dalle stalle aleAera.

COMPOST BARNTecnica di stabulazione innova3va per le vacche da la9e, che prevede un'ampia area di riposo le6era regolarmente lavorata. Il sistema, denominato "compost bedded pack barn", o più semplicemente "compost barn", ma anche "cul3vated pack barn" (Cb), prevede la lavorazione della le6era allo scopo di favorire il rimescolamento e il compostaggio delle deiezioni con

il materiale organico utilizzato come lettiera. L'obiettivo principale di questa soluzione stabulativa è il miglioramento del benessere animale. È innegabile che le vacche possono avere notevoli benefici dalla disponibilità di un'area di riposo ampia di grande superficie, nella quale camminare comodamente, esprimere in modo naturale i comportamenti tipici dell'estro, avere normali interazioni sociali, sdraiarsi e alzarsi senza costrizioni e riposare nelle posture desiderate. Diretta conseguenza di ciò è la riduzione dei problemi podali, evidenziata da molti allevatori che sono passati da stalle a cucce a stalle CB, così come il miglioramento delle performance riproduttive grazie all'aumento del tasso di rilevamento dei calori e di gravidanza. Benessere animale e ambientale In alcuni studi sono stati evidenziati anche aumenti della produzione di latte da attribuirsi probabilmente a un miglioramento dello stato generale di benessere ambientale. Ancora,fra i possibili vantaggi vengono citati i seguenti: 1. Riduzione del tasso annuo di rimonta e, quindi, aumento della longevità delle vacche. 2. Riduzione della presenza di mosche in stalla. 3. Migliore qualità del compost come fertilizzante. Se il sistema funziona in modo adeguato (compostaggio avviato), gli ulteriori vantaggi riguardano: 1. Riduzione del consumo di materiale da lettiera e, di conseguenza, del costo annuo imputabile a questa voce di spesa. 2. Limitazione delle emissioni ammoniacali e degli odori molesti. 3. Riduzione dei fabbisogni di opere esterne per lo stoccaggio degli effluenti zootecnici, in quanto una quota delle deiezioni degli animali viene stoccata nella stalla insieme al materiale da lettiera. D.lgs. N 331/1998 - benessere vitelli Nessun vitello di età superiore alle 8 settimane deve essere rinchiuso in un recinto individuale, a meno che non sia sottoposto a qualche trattamento diagnostico o terapeutico. Il recinto individuale o box deve avere: Pareti solide e prive di sporgenze per evitare lesioni al vitello.

Divisorie che consentano un contatto diretto, visivo e tattile tra i vitelli:

  • Una larghezza pari all'altezza al garrese del vitello (circa 0,85 m)
  • Una lunghezza pari alla lunghezza dell'animale, misurata dalla punta del naso all'estremità caudale della tuberosità ischiatica, moltiplicata per 1,1 (circa 1,35 m)

D.Lgs. N 331/1998

Allevamento in gruppo:

Spazio libero disponibile per ciascun vitello deve essere pari a almeno:

  • 1,5 m2 per ogni vitello di peso vivo inferiore a 150 kg
  • 1,7 m2 per ogni vitello di peso vivo tra 150 e 220 kg
  • 1,8 m2 per ogni vitello di peso vivo superiore a 220 kg (a decorrere dal 31 dicembre 2006, queste disposizioni si applicano a tutte le aziende)

Queste disposizioni non si applicano alle aziende con meno di sei vitelli e ai vitelli mantenuti presso la madre ai fini dell'allattamento

Deve essere presente un'illuminazione adeguata naturale o artificiale e in quest' caso dovrà essere almeno

equivalente alla durata di illuminazione naturale normalmente disponibile tra le 9.00 e le 17.00. Deve essere disponibile un'illuminazione adeguata (fissa o mobile) di intensità sufficiente per consentire di controllare i vitelli in qualunque momento. I vitelli allevati in locali di stabulazione devono essere controllati dal proprietario o dalla persona responsabile almeno due volte al giorno e quelli allevati all'esterno almeno una volta al giorno. I locali di stabulazione devono essere costruiti in modo da consentire ad ogni vitello di coricarsi, giacere e alzarsi ed accudire a se stesso senza difficoltà. I pavimenti non devono essere sdrucciolevoli e non devono presentare asperità per evitare lesioni ai vitelli; devono essere costruiti in modo da non causare lesioni e sofferenze ai vitelli in piedi o coricati. La zona di riposo in cui si coricano i vitelli deve essere confortevole, pulita, adeguatamente prosciugata; per tutti i vitelli di età inferiore a due.se6mane deve essere prevista una le6eraadeguata.Ogni vitello deve ricevere colostro bovino quanto prima possibile dopo la nascita e comunqueentro le prime sei ore di vita.

I materiali u3lizza3 per la costruzione dei locali di stabulazione, e in par3colare dei recinti edelle aKrezzature con i quali i vitelli possono venire a conta9o, non devono essere nocivi per ivitelli e devono poter essere puli? e disinfeKa?.

L’installazione delle apparecchiature e dei circui3 ele9rici deve essere conforme allaregolamentazione nazionale in vigore.

L’isolamento termico, il riscaldamento e la ven?lazione devono consen3re di mantenere entrolimi3 non dannosi per i vitelli la circolazione dell’aria, la quan3tà di polvere, la temperatura,l’umidità rela3va dell’aria e la concentrazione di gas.

Ogni impianto automa3co o meccanico indispensabile per la salute e il benessere dei vitellideve essere ispezionato almeno una volta al giorno. I difeA riscontra3 devono essere

elimina3immediatamente e se ciò non è possibile, occorre prendere le misure adeguate per salvaguardare la salute e il benessere dei vitelli fino a che non sia effettuata la riparazione, ricorrendo in particolare a metodi alternativi di alimentazione.

I vitelli non devono essere legati, ad eccezione di quelli stabulati in gruppo che possono essere legati per un periodo massimo di un'ora al momento della somministrazione di latte o succedanei del latte; gli attacchi non devono causare lesioni al vitello e devono essere regolarmente esaminati; ogni attacco deve essere concepito in modo tale da evitare il rischio di strangolamento o ferimento e da consentire ai vitelli di muoversi.

Ai vitelli deve essere fornita un'alimentazione adeguata alla loro età e al loro peso.

I vitelli non devono indossare la museruola.

I vitelli devono essere nutriti almeno due volte al giorno. Se i vitelli sono stabulati in gruppo e non sono alimentati "ad libitum" o mediante un sistema

automa3co di alimentazione, ciascun vitello deve aver accesso agli alimen3 contemporaneamente agli altri vitelli del gruppo. A par3re dalla seconda seAmana di età ogni vitello deve poter disporre di acqua fresca inquan3tà sufficiente.

7VITELLIPrimo periodofino a 30 – 50 giorniLa stabulazione dei vitelli nel primo periodo prevede l’adozione di box singoli colloca3:1. In apposito locale (vitelleria)2. All’aperto, in stru9ure adeguate prote9e dal vento edalle intemperie8Per il giaciglio dei vitelli è preferibile l’impiego di abbondante leAera di paglia (obbligatoria peri vitelli di età inferiore a 2 seAmane)Controllo ambientale: coibentazione, ven3lazione, riscaldamento9VitelliPavimento dei box individualiSopraeleva? su pavimento fessurato di legno, metallo o plas3caA terra su pavimento di calcestruzzo con pendenza del 4 – 6% verso la cune9a di raccolta deiliquami1012Box individuali da esterno: Te9oia di fibrocemento o pannelli

sandwichStru9ura a capannina di vetroresina o altro materiale sinte3co

Ristagni idrici

Corren3 d’aria

Possibili rischi

VITELLI

Secondo periodo

Da 30 – 50 giorni fino allo svezzamento e per la successiva fase fino a 6 mesi

La stabulazione dei vitelli nel secondo periodo prevede l’adozione dei box colleAvi colloca3:1. In stalla2. All’aperto, in stru9ure adeguatamente prote9e dal ventoe dalle intemperie

Sono box a leAera permanente o inclinata1516

Box a le6era integrale:

Prevedere su tu9a la superficie di stabulazione des3nata ai vitelli un’abbondante leAera dipaglia

BOX colle6vo

Sul mercato sono disponibili 3pologie prefabbricate di box colleAvo da collocarsi all’aperto,dotate o meno di recinto scoperto e realizzate con materiali diversi

Di norma vengono appoggiate dire9amente sul terreno e rifornite di abbonante leAera dipaglia

Criteri ProgeKuali

Monitoraggio condizioni microclima?che: Strumen? e Applicazione

Soluzioni impian?s?che e costru6ve• Controllo

Ambientale • Difesa dal caldo• Soluzioni tecnico-costruttive di tipo passivo sono: - Ventilazione naturale;- Isolamento termico;- Pianta ed orientamento del fabbricato• Soluzioni tecnico-costruttive di tipo attivo sono: - aumento della velocità dell'aria;- raffrescamento evaporativo;- irrorazione degli animali con acquaOrientamento ed esposizione• Orientamento, esposizione, forma dell'edificio e scelta dei materiali influenzano l'illuminazione e la temperatura all'interno della struttura.• L'orientamento migliore dell'asse longitudinale per le stalle di bovine da latte è est-ovest, questa collocazione infatti permette di favorire la ventilazione naturale dell'edificio.

Dettagli
A.A. 2022-2023
72 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/10 Costruzioni rurali e territorio agroforestale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mattia.ferrario9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Costruzioni rurali e territorio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Riva Federica.