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IL METODO DELLA PARTITA DOPPIA E LE REGOLE OPERATIVE DI RILEVAZIONE
- i fatti di gestione osservati dalla contabilità generale
- il sistema della partita doppia (che rappresenta il metodo per effettuare queste
rilevazioni)
1. i fatti di gestione osservati dalla contabilità generale
la gestione può essere definita come l’insieme delle operazioni compiute dall’azienda
nell’arco della sua vita. Quando le operazioni presentano tratti analoghi vengono classificate
in processi. La dottrina economico aziendale individua quattro processi di gestione:
1. i processi di finanziamento: mettono l’azienda in contatto con l’ambiente esterno
nello specifico con i mercati dei capitali che sono finalizzati all’ottenimento delle
risorse finanziarie necessarie al funzionamento dell’azienda
2. successivamente si individuano i processi di acquisizione con i quali le risorse
finanziarie vengono investite e trasformate in fattori produttivi specifici. Questi
processi di acquisizione mettono l’azienda in contatto con i mercati di acquisto /
acquisizione.
3. successivamente l’azienda realizza i processi di trasformazione o produzione con i
quali otterrà i prodotti o i servizi per i quali svolge l’attività produttiva. Questi processi
vengono svolti interamente all’interno dell’azienda e non prevedono alcun contatto
con l'esterno.
4. infine, si avranno i processi di cessione con cui i prodotti o i servizi verranno
scambiati con i consumatori finali che mettono l'azienda in contatto con i mercati di
vendita.
La contabilità generale segue la regola di individuare unicamente i processi gestionali che
mettono in contatto l’azienda con le terze economie, ovvero con i tre mercati. Per questa
ragione le uniche operazioni che saranno oggetto di rilevazione nell’ambito della contabilità
generale saranno quelle appartenenti ai processi di finanziamento, di acquisizione e di
cessione. Il motivo di questa scelta è dovuto al fatto che i processi che mettono in contatto
l’azienda con i mercati non necessitano di valutazioni per poter pervenire ai valori oggetto di
rilevazione, e per questo non sono caratterizzati dalla sua soggettività che invece è riferibile
ai processi di trasformazione interna. Questa regola viene eseguita nell’ambito di contabilità
generale.
Gli aspetti della gestione: la natura dei valori secondo “Il Sistema del Capitale e del
Risultato Economico”.
I fatti di gestione provocano degli impatti sui valori aziendali. Questi impatti vengono
osservati nell'ambito della finanza e nell’ambito della ricchezza dell'azienda.
Con riferimento all'ambito finanziario, si osservano le variazioni prodotte dai fatti di
gestione sotto il profilo:
- monetario
- numerario
- finanziario
Diversamente, quando si osservano gli impatti prodotti dai fatti di gestione sulla
ricchezza dell'azienda, ovvero nel suo profilo economico andremo a vedere quali sono gli
impatti prodotte dall’effetto di fatti di gestione inerente al:
- reddito
- capitale
Aspetto finanziario
L’aspetto finanziario è composto di tre prospettive di osservazione:
la prospettiva di osservazione più ristretta, nell’ambito della finanza dell’azienda è
quella attinente al denaro che denominiamo aspetto monetario della gestione. L’aspetto
monetario della gestione osserva dunque, le variazioni che vengono prodotte nell'ambito dei
movimenti di cassa o di banca, detti anche movimenti di tesoreria. Ovvero, appunto, i
movimenti del denaro.
Il secondo aspetto è quello numerario e osserva, non solo l’aspetto monetario ma
anche la dinamica dei crediti e dei debiti di funzionamento, che sono valori numerari che
insorgono nell’ambito della compravendita di prodotti o servizi quando vi è una dilazione di
pagamento. In particolare, possiamo osservare che i crediti di funzionamento
sostituiscono temporaneamente le entrate di denaro, affinché il soggetto debitore non
adempie alla propria obbligazione. Analogamente, i debiti di funzionamento sostituiscono
temporaneamente le uscite di denaro, almeno fino a che, non sarà compito dell’azienda
adempiere all'obbligazione nei confronti del proprio fornitore.
L’aspetto finanziario, che è quello più ampio, comprende sia l’aspetto monetario, che
quello monetario, sia aggiunge un’ulteriore profilo di osservazione che è quello riferito alla
dinamica dei crediti e dei debiti di finanziamento.
Diversamente dal caso precedente, i crediti e i debiti di finanziamento sussistono
quando l’oggetto della negoziazione non è un prodotto/ servizio ma è il denaro.
I crediti di finanziamento danno luogo alle uscite di denaro. Uscite di denaro iniziali, a
cui seguiranno entrate successive in modo da poter vedere rimborsato il credito di
finanziamento che l'azienda ha concesso ai propri clienti. Tali entrate di denaro saranno
riferite sia agli importi del denaro da rimborsare sia, saranno comprensive degli interessi
attivi che in questo caso sono espliciti e rappresentano il ricavo che l’azienda richiede per
aver concesso un prestito di denaro.
In maniera analoga e speculare, i debiti di finanziamento danno luogo a entrate di
denaro e sussistono quando la nostra azienda prenderà a prestito del denaro da terze
economie. A seguito di queste entrate vi saranno delle uscite di denaro comprensive sia
della cifra da rimborsare sia degli interessi passivi espliciti, che rappresentano il costo del
denaro.
L’aspetto economico della gestione ovvero, all’aspetto inerente alla ricchezza
dell’azienda, si distinguono due profili di osservazione:
1. aspetto reddituale
2. aspetto relativo al capitale di dotazione, ovvero il capitale conferito dai soci
all’azienda.
L’aspetto reddituale ci mostra come varia il reddito dell’azienda, ovvero quali sono i
componenti che possono incidere positivamente o negativamente sul reddito dell’azienda. I
componenti positivi di reddito sono denominati i ricavi, mentre quelli che incidono
negativamente sono i costi.
I costi sono sacrifici volontari di ricchezza o investimenti in attesa di ritorno. Quando
questi sacrifici non sono volontari e non prevedono un ritorno di ricchezza vengono definite
perdite. Le perdite, infatti, sono sacrifici involontari di ricchezza.
I ricavi rappresentano invece i ritorni di ricchezza che fanno seguito agli investimenti
effettuati dall’azienda.
Il capitale netto rappresenta invece l'aspetto di osservazione inerente al capitale di
dotazione. Andremo dunque ad analizzare nella prospettiva della ricchezza e dunque che
concerne all’andamento del capitale, tutte le variazioni positive che possono essere prodotte
sul capitale di dotazione.
Le variazioni positive consistono ad esempio negli apporti del capitale dei soci
oppure nel conseguimento di utili dovute alla gestione dell’azienda. Al contrario, le riduzioni
del capitale di dotazione seguono al rimborso del capitale al conseguimento di perdite o alla
distribuzione di utile.
Rimborsi e aumenti di capitale, sono dovuti ad azioni poste in essere dai soci o
comunque dall’imprenditore dell’azienda questo significa che non sono fatti inerenti alla
gestione dell’azienda e per questo motivo si definiscono come fatti extra-gestionali,
diversamente dalle operazione che invece concorrono alla formazione dell'utile che è il
risultato della gestione dell’azienda.
Ogni fatto di gestione determina alcuni movimenti, questi movimenti possono
intervenire sui valori finanziari oppure sui valori economici. Si chiamano dunque variazioni
finanziarie tutti quei movimenti provocati da ogni fatto di gestione sui valori che hanno natura
finanziaria. Si definiranno dunque variazioni economiche tutti quei movimenti che i fatti di
gestione avranno prodotto sui valori economici siano essi inerenti al reddito o al capitale.
Le variazioni dei valori che andremo a registrare in contabilità generale.
Le variazioni saranno di due tipi:
1. variazioni finanziarie
2. variazioni economiche
Ogni tipologia di queste variazioni può avere segno positivo o negativo. Si delineeranno
dunque le variazioni finanziarie positive quando osserviamo un incremento del denaro
oppure un incremento dei crediti siano essi di funzionamento oppure di finanziamento.
Infine, si avranno variazioni finanziarie positive quando i fatti di gestione
provocheranno una diminuzione dei debiti, siano essi di funzionamento o di finanziamento.
Le variazioni finanziarie negative avranno invece andamento contrario a quello
appena descritto. Avremo quindi, variazioni finanziarie negative quando si manifesteranno
uscite di denaro, riduzione dei valori dei crediti di funzionamento o di finanziamento, o
incremento dei debiti di funzionamento o di finanziamento.
Le variazioni economiche invece, saranno positive quando assisteremo
all’insorgenza di ricavi o all’incremento di capitale netto. E se saranno invece negative,
quando assisteremo all’insorgenza di costi o alla riduzione del capitale netto.
è degno di nota il fatto che le variazioni finanziarie presentino un segno davanti alla
tipologia di valore che viene movimentato.
Diversamente, le variazioni economiche aperte ai costi e ai ricavi, non hanno bisogno
di segni per rappresentare il valore che viene movimentato perché il ricavo, in quanto ritorno
di ricchezza rappresenta già rappresenta la positività della variazione, così come il costo, in
quanto sacrificio di ricchezza rappresenta già il segno negativo della variazione economica.
- qual è lo strumento che ci consente di rilevare le variazioni?
Lo strumento che ci consente di rilevare le variazioni è il conto, definito come
un “oggetto semplice” di cui si osservano i movimenti e si pone in evidenza la
variabile e la misurabile grandezza.
Il conto è un documento o registro che tiene traccia di transazioni finanziarie di una
persona o un’azienda. Può essere utilizzato per registrare entrate, uscite, saldi e altre
informazioni inerenti alle variazioni economiche e finanziarie.
Ogni conto ha una denominazione, ad esempio: banca c/c, acquisti, impianti e così via.
Il conto è uno strumenti finalizzato alla rilevazione di operazioni aventi segno opposto, per
questo motivo il conto si compone graficamente con una forma simile a quella della T, dove
in alto andremo ad indicare il nome dell’oggetto semplice di cui osservaimo la vairabile e la
misurabile grandezza. E poi, avremo due sezioni una a destra che verrà denominata AVERE
e una a sinistra che coincide con il DARE.
Dove verranno correttamente posizionate le variazioni dipenderà dalla natura economica o
finanziaria dell’operazione che andremo a rilevare.
Ogni con