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CONFIGURAZIONE ELETTRONICA
1) Costruisci la tabella del metodo aufbau
2) Riempi seguendo l’ordine prima con verso parallelo tutti i quadratini per livello energetico e poi per verso
opposto e sempre da sinistra verso destra.
3) Riporta gli orbitali utilizzati con all’esponente i num di elettroni messi.
STRUTTURA DI LEWIS E VSEPR
1) Calcolare il numero di doppietti elettroni dt: somma num di valenza- gruppo, e aggiungi per anioni e
togli per i cationi, diviso per 2.
2) Individuare l’atomo centrale, il meno elettronegativo e disegnare la struttura con prima i doppietti di
legame, poi i solitari. In caso di ossiacidi l’H attaccato all’O.
3) Calcolare le cariche formali : num valenza- n doppietti di legame – n doppietti solitari da considerare x
2.
4) Se necessario trasformare la struttura creando legami doppi o tripli per ridurre la differenza di carica e
ridisegnarla nuovamente con il nuovo calcolo delle cariche.
5) Calcolare il numero sterico NS dell’atomo centrale : num doppietti di legame (doppi e tripli valgono
come 1)+ num di eventuali doppietti solitari.
6) Scrivere l’ ibridazione corrispondente e la geometria teorica e disegnare secondo la VSEPR
7) Se ci sono doppietti solitari, teorica e reale non sono le stesse, infatti il doppietto solitario è invisibile;
indicare dunque la nuova geometria.
8) Calcolare la polarità attribuendo carica positiva al meno elettronegativo e viceversa, poi disegnando i
vettori dal meno verso il più. Calcolare il vettore somma e se nullo è detto apolare, in caso contrario
polare.
ORBITALI LCAO
CONSIDERAZIONI
1) Si possono creare legami solo tra livelli energetici simili, senno riporta orbitali allo stesso livello degli
elettronici e sono detti di non legame, da non considerare per l’o.l.
2) Il legame sigma ha energia minore dei pigreco, il legame pigreco necessita degli orbitali p e con z≤7 c’è
l’inversione tra sigma e pigreco in loro corrispondenza. Gli orbitali di antilegame hanno energia
maggiore di quelli di legame e i pigreco di antilegame hanno meno energia dei sigma di antilegame.
ITER
1) Scrivi configurazione elettronica degli elementi
2) Disegna le due frecce ed esternamente gli orbitali con gli elettroni seguendo l’aufbau degli elementi; al
centro il numero di orbitali totali, dividendo tra sigma e pigreco. Di legame sotto all’orbitale elettronico,
antilegame sopra.
3) Riempi gli orbitali molecolari con gli elettroni totali tenendo conto delle cariche agg o rimosse dagli ioni
in caso e dal basso verso l’alto.
4) Calcola l’ordine di legame come la metà della differenza tra gli elettroni negli orbitali di legame e quelli
di antilegame.
5) Analizza la proprietà magnetica: elettroni spaiati rendono la molecola attraibile da un campo
magnetico per una molecola paramagnetica, in caso contrario diamagnetica.
SOLUZIONI E CONCENTRAZIONI
MISURE DI CONCENTRAZIONI
BILANCIAMENTI
REAZIONI ACIDO- BASE
Ossia in cui non avviene una variazione dei numeri di ossidazione. Sono bilanciate quando sono bilanciate la
massa (con i coefficienti stechiometrici) e in caso di ioni anche le cariche.
METODO PER TENTATIVI
1) Individua l’elemento preso meno volte e inizia a bilanciare da quello;
2) Lascia per ultimo l’H e poi effettua il controllo finale sull’ossigeno.
3) In caso di ioni controlla che le cariche sono bilanciate
REAZIONI REDOX
In cui avvien una variazioni dei num di ossidazioni attraverso lo scambio equo di elettroni.
riducente Ossidato + no -e
ossidante ridotto -no +e
METODO GLOBALE
1) Calcola il num di ossidazione
2) Controlla che le specie che cambia il no sia nella stessa quantità di massa e aggiusta in caso
3) Collega le specie che cambiano con frecce e scrivi il num di elettroni persi/ acquistati
4) Calcola il mcm tra questi numeri e moltiplica entrambi in modo da ottenere come risultato di e- il mcm
5) Bilancia gli altri elementi
6) Se ci sono ioni utilizza OH- e H+ per bilanciare le cariche in ambiente basico o acido
7) Bilancia l’H con l’acqua
8) Controlla l’O.
METODO DELLE SEMIREAZIONI
1) Calcola il num di ossidazione
2) Dividi la reazione nelle due singole di riduzione e ossidazione
3) Controlla che le specie che cambia il no sia nella stessa quantità di massa e aggiusta in caso
4) Aggiungi nella reazione gli elettroni ceduti nell’ox nei prodotti e acquistati nella red tra i reagenti
5) Bilancia gli altri elementi
6) Se ci sono ioni utilizza OH- e H+ per bilanciare le cariche in ambiente basico o acido
7) Bilancia l’H con l’acqua
8) Controlla l’O.
9) Calcola il mcm tra gli elettroni e moltiplica entrambi in modo da ottenere come risultato di e- il mcm
10) Somma le semi reazioni e semplifica le specie uguali o tra loro se i coef sono multipli di un num
uguale.
REAZIONI DI DISMUTAZIONE O DI DISPROPORZIONE
Sono particolari reazioni redox in cui la specie nei prodotti si ossida e riduce allo stesso tempo. Si effettua il
bilanciamento riproponendo la specie nei reagenti ben due volte e seguendo il metodo delle semi reazioni.
RELAZIONI PONDERALI IN REAZ. IRREVERSIBILI
RAPPORTI STECHIOMETRICI
Riportano i rapporti molare che devono essere presenti tra i reagenti e i prodotti. Detto ciò, è possibile produrre
quantità maggiori o minori di prodotto e valutarne le differenze nelle quantità di reagenti tra previsti ed
utilizzate. Le quantità in moli sono presentate attraverso i coeff. Stechiometrici all’interno di una proporzione
tra i reagenti e i prodotti.
- Se il rapporto tra le moli utilizzate è uguale a quello teorico presentato dai coeff. Stechiometrici, i
reagenti sono in rapporti stechiometrici e saranno completamente consumati.
REAGENTE LIMITANTE
Talvolta, se un reagente è presente in quantità minore a quella stechiometrica e viene completamente
consumata, viene detto limitante, mentre gli altri sono definiti in eccesso e le loro moli finali restanti si
calcolano come differenza tra quelle date dai dati (con la conversione da g a mol) e quella ricavata dalla
proporzione col reag. limitante.
RESA DELLA REAZIONE
Le quantità in moli dei prodotti si calcola con una proporzione in cui il reagente Resa %= r. reale / * 100
limitante è obbligatoriamente un termine di paragone, ottenendo la resa teorica. La r. reale
resa reale di un prodotto isolato (ricavata dai dati in g ) e al termine della reazione è
di solito più bassa della teorica ( calcolata con la proporzione). Dal rapporto tra la
resa reale e teorica moltiplicata per 100 si ottiene la resa %.
SISTEMI GASSOSI
LEGGI DEI GAS
BOYLE (TEMPERATURA COSTANTE)
P1 * V1= P2* V2= cost
PRIMA LEGGE DI CHARLES-GAY LUSSAC (PRESSIONE COSTANTE)
V1/ T1= V2/T2= cost
SECONDA LEGGE DI CHARLES- GAY LUSSAC (VOLUME COSTANTE)
P1/T1= P2/T2=cost
EQUAZIONE DI STATO DEI GAS
P*V= n*R* T
CONVERSIONE UDM
- Temperatura sempre in K quindi da ° C + 273,15
→
- Pressione da torr in atm se richiesto 1 atm=760 torr/ atm = 760 mmHg
- La costante universale R ha valori diversi in base alle udm:
0,08206 L atm/mol K 8,314 J/ mol K 1,987 cal/ mol K
- Volume 1 l = 1 dm3
MASSA MOLARE E DENSITÀ
È possibile sostituire all’equazione di stato n con m/MM e e il rapporto m/V con la densità d per calcolare la
massa molare MM. PV= n R T→ PV= m/MM RT→ MM= m RT/ PV MM= d RT/ P
→
Nota la densità del gas possiamo rapportarla alla MM e mettere questa in relazione con quella dell’altro gas a
P eT uguali di cui è nota la MM e d. MM/ d= RT/ P MM/d = RT/ P = MM2/ d2 MM1/d1 = MM2/ d2
→ →
MISCELE GASSOSE
LEGGE DI DALTON DELLE PRESSIONI PARZIALI P tot= P1+ P2= n1* RT/V + n2* RT/V
Un gas che sa da solo o in miscela all’interno di un contenitore
esercita la stessa pressione; dunque, la pressione della miscela sarà P tot = n tot * RT/ V
uguale alla somma delle pressioni delle singole componenti e la P1= X1 * Ptot
pressione parziale delle singole componenti è uguale al prodotto tra la
sua frazione molare (mol componente/ mol totali) e la pressione totale
LEGGE DI AMAGAT XA= VA/ V tot
Inoltre la frazione molare è anche uguale al rapporto tra il volume XA *100 = VA/V tot *100= %(V/V)
parziale di un componete fratto il totale e alla percentuale in volume %
(V/V ) se moltiplichiamo per 100.
COMPOSIZIONE ARIA SECCA
- N2 78,08%
- O2 20,95 %
- Ar 0,93 %
- CO2 0,33 %
MASSA MOLECOLARE MEDIA MM= m gas/ n1+n2
È uguale alla somma delle frazioni molari dei gas per le loro masse molari e alla MM=X1* MM1 + X2* MM2
massa totale dei gas, fratto il numero di moli totali nella miscela. MM= d * RT/P
PROPRIETÀ COLLIGATIVE
QUANTITÀ PARTICELLE OTTENUTE DALLA DISSOCIAZIONE
Ottenibile moltiplicando la concentrazione come molarità o moli per il coefficiente di van’t Hoff i= 1+ α (v-1),
dove v corrisponde al numero di frammenti formati e α al grado di dissociazione (uguale al rapporto tra moli
dissociate e quelle iniziali) con valore uguale a 0 per i non elettroliti, che non si dissociano, 1 per gli elettroliti
forti, che si dissociano completamente e gli elettroliti deboli un valore tra 0 e 1.
LEGGE DI RAOULT
La tensione di vapore di una soluzione liquida è uguale alla somma delle tensioni P= P1+P2
di vapore delle sue componenti, calcolabile moltiplicando la sua frazione molare P= X1* P° 1+ X2* P°2
per la sua tensione di vapore allo stato puro P° , dai valori costanti e tabulati.
- Il valore della tensione di vapore della soluzione sarà compreso tra quelli
dei P° utilizzati.
- P° di sostante non volatili è uguale a 0
EBULIOSCOPIA E CRIOSCOPIA
Aggiungendo una sostanza a una pura, aumenta la sua temperatura di ebollizione Δt eb= keb *m*i
e diminuisce quella di congelamento. La variazione di temperatura di ebollizione Δt cr= k cr*m*i
o congelamento si calcola dalla differenza tra la temperatura della soluzione e
quella del solvente, da cui solo dipendono le costante ebullioscopica e
congelamento. Π
PRESSIONE OSMOTICA
È la pressione necessaria da esercitare per impedire il flusso dell’acqua dalla Π= C * R*T* i
soluzione più diluita alla più concentrata. La tonicità delle soluzioni può essere
riportata come molarità o osmolarità, ossia alla molarità C moltiplicata al
coefficiente di Van’t Hoff i.
- Isotonica uguale concentrazione
→
- Ipotonica→ pressione + bassa
- Ipertonica pressione + alta
→
EQUILIBRIO CHIMICO.
COSTANTE D’EQUILIBRIO KC
Si calcola sulle concentrazioni molari, ossia con la molarità (mol/V). K = (C) (D) / (A) (B)
C D A B
C
- La concentrazione all’equilibrio si