Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
RNA I
Regione promotrice costituito da
circa 60 nucleotidi che può essere a
cavallo dal sito di inizio della
trascrizione (es. -45 +20)
Elementi di controllo UCE (upstream
control elements), che possono
servire alla regolazione della
trascrizone
RNA II
Sito di inizio sempre rappresentato
da una adenina seguita da delle
piramidine (PX)
a questa si associa la regione del
TATA box, accompagnata a volte da
una regione chiamata BRE che
serve per alcuni fattori di
trascrizione
In alternativa al TATA box, facente
parte del promotore core, si può
avere un DPE (downstream),
elemento promotore a valle
RNA III
caratterizzate da delle regioni completamente a valle dal sito di inizio
RNA POLIMERASI II
Fattori di trascrizone generali:
sempre presenti per l’attività dell’RNA pol II e anche dei fattori
regolativi che andranno ad associarsi alle regioni a monte che
regoleranno la trascrizione
Primo fattore: TFIID è il primo fattore che si lega al promotore,
contiene una subunità TBP, TATA Binding Protein, (causa
distorsione del DNA e funge da segnale di inizio) che riconosce e
lega il TATA box, ma che può legare anche altri promotori privi di
TATA Box
Ultimo fattore: TFIIH possiede sia un’attività elicasica, in grado si
separerà le due eliche di DNA rompendo il legame a idrogeno, con
la quale svolge il promotore un’attività chinasica che catalizza la
fosforilazione dell’estremità carbossiterminale dell’RNA polimerasi
che rappresenta un segnale per l’inizio della trascrizione.
FATTORI DI TRASCIZIONE SPECIFICI
Oltre alla regione core si hanno degli elementi di regolazione prossimale (entro i 200 nucleotidi) di
natura proteica, o distali chiamati potenziatori o silenziatori (enhancer e silencer) della trascrizione
che agiscono facilitando il legame dell’RNA polimerasi favorendo la trascrizione o inibendola
Possono essere anche molto lontani dal sito di trascrizione e per questo è stato proposto un
modello del loro funzionamento
TERMINAZIONE
Inizio delle tre modificazioni a cui fa incontro l’RNA per diventare mRNA
A livello del DNA e conseguentemente dell’RNA viene trascritta una sequenza chiamata segnale di
poliadeninazione costituita da AAUAAA.
Dopo che questa sequenza viene trascritta, avviene un taglio e poi l’aggiunta di una serie di
nucleotidi contenenti adenina (coda di poli A)
Negli eucarioti l’RNA appena trascritto dall’rRNA polimerasi II viene chiamato premRNA perchè
deve andare incontro ad alcune modifiche attraverso fosforilazione che rappresentano segnale per
il reclutamento di elementi necessari per la maturazione dell’ RNA
MATURAZIONE DEGLI RNA
Costituisce una serie di eventi che servono per la formazione dell’RNA funzionale
In E. Coli, troviamo 7 unità di trascrizione, elementi trascritti in blocco, sparse nel genoma ciascuna
delle quali contiene l’informazione per i tre rRNA e per diversi tRNA
La maturazione consiste in tagli che separano i vari tipi di RNA
Negli eucarioti maturano premRNA, tRNA, rRNA
Il nucleolo è quella regione della cromatina
intensamente colorabile con presenti zone del DNA
che codificano per gli rRNA. Questi geni sono
presenti nella zona fibrillare del nucleolo e sono
ripetuti molte volte, mentre i ribosomi si formano nella
parte granulare insieme a delle proteine. Dal punto di
vista fisico questi geni sono situati su 5 cromosomi
diversi.
Unità di trascrizione sono delle regioni del DNA che
verrà trascritto separate da degli spaziatori non
trascritti.
Ognuna di queste conterrà delle parti che portano
l’informazione delle parti ugualmente trascritte ma
che fungono da spazio
Con la trascrizione fatta dall’RNA pol I, si trascrivono
tutte queste sequenze formando un filamento di pre
rRNA.
La maturazione prevede una serie di tagli che servono per arrivare ad isolare le sezioni.
Nel ribosoma maturo le parti 28S e 5,8S rimangono associate dalla
maturazione mediante legami H
Questi tagli sono guidati da modifiche dell’rRNA, che avvengono
contemporaneamente alla formazione di pre-rRNA, che consistono in
cambiamenti di basi e del nucleotide nel complesso.
Es. metilazione dell’ OH a livello del ribosio in posizione 2’
La base uracile viene convertita in una base pseudo-uracile quindi si
chiamerà pseudo-uridina
A livello del nucleolo di hanno dei piccoli snoRNA che si complessano a
proteine che servono per individuare le regioni che devono essere
modificate
snoRNA complementare ad una regione del pre-rRNA che subisce la
metilazione
La regione centrale non complementare che forma un’ansa dove
avviene la modificazione dell’uracile.
Associati a questi snoRNA si hanno delle proteine per formare
piccolo ribonucleo proteine nucleolari responsabili delle
modificazione (RNP)
MATURAZIONE DEI tRNA
Maturano nel citoplasma ad opera di diversi enzimi
Prevede:
la rimozione di una sequenza al 5’
Modifica del 3’ ossidrile così che ci siamo in tutti i tRNA
prodotti le basi CCA
Modifiche a livello delle basi che identificheranno delle
regioni modificate
tRNA maturi presentano delle regioni di complementarità
MATURAZIONE DEGLI mRNA
Gene: regione del DNA che contiene delle sequenze che vengono trascritte che possono essere
utili per la sintesi proteica, esoni, e sequenze eliminabili, introni.
Gene corrisponde ad una regione ereditarie del genoma
Capping
Quando l’RNA inizia ad essere sintetizzato e fuoriesce dal bolla di
trascrizione, avviene una modifica al 5’ che servirà a proteggere
l’RNA dall’attacco delle ribonucleasi che sono enzimi che si attaccano
all’aggancio dell’RNA messaggero al ribosoma
Costituzione del camping o cappuccio:
Nucleotide con guanina modificata mediante metilazione: 7 metil
guanosina
Attacco della guanina modificata non mediante attacco fosfodiesterico
ma attraverso fosfato-fosfato
5’ fosfato dell’RNA si lega ad un nucleoside bifosfato con un legame
5’-5’ trifosfato
Questo legame non viene rotto dall’ RNAasi o dalle ribonucleasi
(enzimi che degradano acidi nucleici rompendo il legame
fosfodiestere)
Splicing
Nel 1977 Roberts e Sharp dimostrano l’esistenza di introni
I geni presentano delle sequenze non più presenti negli mRNA
Introni: sequenze non codificanti (trascritti e non tradotti)
Esoni: sequenze codificanti (trascritti e tradotti)
Si nota che a livello delle giunzioni introne-esone, esistono delle sequenze dette consenso, simili
tra di loro per le regioni di giunzione
esone-introne rappresentate con la
dimensione di nucleotide che indica la
probabilità di trovare quel nucleotide a
livello della giunzione
Alla congiunzione si ha sempre AG
nell’esone e GT/U all’inizio dell’introne
Nel sito di ramificazione si ha sempre un
adenina e poi basi variabili
Nel sito di splising al 3’ che presenta AG
e nucleotidi variabili
Queste regioni vengono individuate dagli spliceosomi, complessi costituiti
da snRNA e proteine, detti snRNP (piccole ribonucleo proteine nucleari)
riconosciute per abbondanza di U, che si associano durante lo splicing per
dissociarsi nuovamente
I piccoli snRNP guidano il complesso dello splicing per l’individuazione delle
regioni importanti per rimuovere l’introne
Ruolo delle snRNP
Complementare alle regioni importanti per lo splicing stesso perché
riconoscono le regioni del taglio al 5’ e una regione prossimale all’estremità
3’ dov’è presente l’adenina del sito di ramificazione
Catalisi delle reazioni e eliminazione definitiva dell’introne
Dopo che lo spliceosoma ha trovato la regione di congiunzione tra introne e
esone e l’adenina sito della ramificazione, inizia il vero e proprio
meccanismo di taglio.
Primo taglio al 5’ dell’introne con la
formazione di un legame estere tra
il 5’ fosfato dell’introne del G e il 2’
ossidrile dell’adenina del sito di
ramificazione formando una
struttura a cappio
Adenina: ha il 3’ ossidrile utilizzato per il legame
fosfodiesterico
Ossidrile 2’ del ribosio libero
Legame estere: rottura del legame fosfodiestrico tra
l’esone e la G dell’introne che rimane con un 5’ fosfato
che si lega con il 2’ ossidrile dell’adenina formando un
intermedio chiamato lariat
Si ha un taglio al 5’ dell’altro esone (3’ dell’introne) e le
due estremità degli esoni vengono ricollegati
dall’apparato di splicing
Poliadenilazione
Alla fine della trascrizione, si ha una regione dell’RNA contenente
basi ricche di adenina AAUAAA
Questa viene riconosciuta da un enzima di taglio che determina
prima un taglio in prossimità di questa regione e poi attraverso un
altro enzima, responsabile della poliadenilazione, si avrà
l’inserimento di una serie di nucleotidi contenenti adenina
La coda di poliA protegge il filamento di RNA e favorisce la
fuoriuscita dell’RNA dal nucleo e la formazione del complesso di
inizio della traduzione
SPLICING ALTERNATIVO
Meccanismo secondo il quale, partendo da un trascritto primario, si possono ottenere, mediante
meccanismi diversi che contengono esoni, dei prodotti di messaggeri diversi
Stesso gene e stesso pre mRNA, ma diversi mRNA maturi
Per questo non si ha un numero corrispondente tra geni e proteine
Si possono avere anche più sequenze consenso scelte in maniera alternativa.
IL CODICE GENETICO
Relazione tra genotipo e il fenotipo
Relazione tra DNA e RNA immediata perchè sono entrambe sequenze di nucleotidi
La relazione tra l’mRNA e la proteina è più complesse perché non c’è l’uso dello stesso linguaggio
Corrispondenza tra mRNA e amminoacidi è la base del codice genetico
Diverso dal genoma
Codice genetico = insieme di regole che spiegano la relazione tra i nucleotidi e gli amminoacidi
Crick e Brenner dimostrano che:
La correlazione tra nucleotidi e amminoacidi è data da triplette di nucleotidi chiamati codoni
Ogni codone codifica per un amminoacido
RNA: alfabeto di 4 lettere (A,C,G,T,) Non sufficienti perchè al tempo di
Parole di 1 lettera: 4 combinazioni = 4 possibilità era già a conoscenza del fatto che
Parole di 2 lettere: 4x4 combinazioni= 16 possibilità gli amminoacidi sono 20
Parole di 3 lettere: 4x4x4 combinazioni = 64 possibilità
64 era un numero sufficiente di possibilità per identificare gli
amminoacidi
Codice non sovrapposto e senza punteggiatura
Codice so