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CITODIERESI
Nel caso delle cellule animali la ripartizione del citoplasma è detta divisione (cleavage) ,il solco che
strozza la cellula è costituito fasci di microfilamenti di actina e la forza necessaria per dividere il
citoplasma è generata dall’interazione dell’actina con la miosina. Il solco è un anello contrattile di
actina che strozza la cellula madre lungo un piano che passa attraverso la regione centrale del fuso
(equatore del fuso), dando vita alle due cellule figlie che andando in fase G iniziano a crescere per
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raggiungere quel rapporto nucleo-citoplasmatico tipico per quel tipo cellulare.
Nelle cellule vegetali sarebbe impossibile dividere in due la madre con un anello contrattile sulla
superficie per la presenza della parete cellulare rigida quindi in corrispondenza della piastra
metafasica arriveranno vescicole (che contengono polisaccaridi e altri composti tipici della parete
cellulare, provenienti dal golgi) che si fondono e costituiscono la parete cellulare.
Come fanno?
Queste vescicole si accumulano e si fondono in un'unica grande vescicola formando la così detta
piastra cellulare. Queste vescicole provengono dal golgi, viaggiano su dei binari di microtubuli che
prendono il nome di FRAGMOPLASTI. Dopo la formazione della piastra cellulare si forma la
parete vera e propria.
N.B.
• Anche a livello dei centromeri si hanno delle sequenze di DNA ripetute dette ‘’CEN’’.
• A livello dei centromeri anche la proteina istonica H3 è sostituita da un’altra.
Quali sono le forze che in anafase permettono la divisione dei cromatidi?
Sono le forze date dei microtubuli
REGOLAZIONE DEL CICLO CELLULARE
Soprattutto in un organismo cellulare il ciclo cellulare deve essere regolato in modo preciso.
Un’ irregolarità della regolazione del ciclo cellulare è per esempio causa di tumori.
Le nostre cellule o quelle degli organismi complessi hanno bisogno di FATTORI DI CRESCITA per
dividersi oltre che della presenza di nutrienti.
Questi fattori di crescita si dicono MITOGENI.
Lungo il ciclo cellulare ci sono tre punti che sono dei punti di controllo detti PUNTI DI
TRANSIZIONE
1) G S primo punto di transizione è quello che permette alla cellula di passare dalla fase G
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alla fase S. Nei lieviti è chiamato punto di start o punto di restrizione. Questa transizione
dalla fase G alla fase S dipende da:
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-presenza di fattori di crescita
-presenza di nutrienti
-dimensione della cellula
-presenza di danni al DNA
2) G M secondo punto di transizione dove si decide se la cellula può entrare in mitosi e
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dipende da:
-dimensioni della cellula
-presenza di danni al DNA
-replicazione del DNA
3) METAFASEANAFASE terzo punto di transizione in cui la cellula controlla che il fuso
mitotico sia stato costruito correttamente. Dipende da:
-attacco dei cromosomi al fuso.
Cosa sono i fattori di crescita?
Sono dei mediatori chimici che stimolano la proliferazione cellulare
In genere questi sono di natura PROTEICA (polipeptidi) secreti da cellule specializzate.
La progressione attraverso il ciclo cellulare è guidata da proteine chinasi (che sono enzimi che
catalizzano il trasferimento di un gruppo fosfato dall’ATP ad altre proteine bersaglio) che mostrano
attività enzimatica solo quando sono legate a speciali proteine attivatrici dette cicline. Per questo
motivo queste chinasi del ciclo cellulare si chiamano CdK: K sta per chinasi e cd sta per ciclina
dipendenti.
Chi sono le cicline?
Sono proteine la cui concentrazione varia in maniera ciclica. Esistono per la fase G , per la fase S e
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per la mitosi.
Queste chinasi quindi sono attive solo quando la concentrazione di ciclina è alta.
Com’è regolata l’attività di questi complessi proteici?
Il controllo si basa sulla disponibilità di cicline e sullo stato di fosforilazione del complesso
ciclina-cdk.
Nelle varie fasi del ciclo ci sono vari tipi di CdK e di cicline.
Questi complessi cicline CdK fanno si che si passi da una fase all’altra.
Ci sono meccanismi del complesso ciclinaCdK
1) La chinasi deve avere la ciclina ad una giusta concentrazione per formare il complesso MA
anche quando si forma questo complesso la chinasi non è ancora attivata perché servono dei
processi di fosforilazione della chinasi stessa su un particolare amminoacido
Nel caso della ciclina mitotica tre molecole di ATP si fosforilano cedendo tre fosfati alla
chinasi ma ancora è inattiva perché ci sono due gruppi fosfato attorno al sito inibitore della
chinasi.
A questo punto la fosfatasi toglie i due fosfati attorno al sito inibitore ATTIVANDO la
chinasi.
2) A questo punto la chinasi attiva fosforila le proteine bersaglio.
Chi sono le proteine bersaglio?
•le lamine dell’involucro nucleare per la sua disgregazione.
•proteine che contribuiscono alla condensazione dei cromosomi
•le MAP ovvero le proteine associate ai microtubuli.
Alla fine della mitosi la ciclina viene degradata e quindi le chinasi dipendenti dalla ciclina smetterà
di funzionare.
La ciclina CdK permette anche il passaggio dalla metafase all’anafase.
C’è un complesso detto ACP che promuove il passaggio dalla metafase all’anafase.
Come?
In anafase i cromatidi fratelli sono uniti e per separarli bisogna degrada la coesina.
LE coesine vengono degradate dalle separasi ma esse sono inbite dalle secuire perché i cromatidi
solo in anafase devono dividersi.
Quini è proprio il complesso ciclina CdK che degrada le securine per attivare le separasi e
degradare a sua volta le coesine.
Anche tra fase G e fase S ci sono delle cicline CdK che agiscono e sono dette cicline G -CdK.
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Se tutti questi checkpoints non vengono superati la cellula va incontro ad apoptosi in cui la cellula
si divide in modo preciso in piccoli frammenti detti ‘’corpi apoptotici’’ che vengono spazzati via dai
macrofagi che li ingeriscono per fagocitosi.
N.B. Quando ci sono dei danni al DNA viene attivata una proteina p53 detta ‘’il guardiano del
genoma’’ a livello del punto di transizione tra G e S, e tra G ed M.
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Questa proteina P53 è attiva come fattore di trascrizione solo quando è fosforilata (la fosforilazione
che è un evento post traduzionale).
Un danno al DNA attiva una chinasi che fa fosforilare la P53. Quando tutto va bene la P53 viene
degradata. Quando è attiva la P53 si accumula e si lega ai promotori di specifici geni.
A quali geni si lega?
-al gene per la proteina P21 che inibisce la cilcinaCdK e il ciclo cellulare viene arrestato,
-al gene per la proteina PUMA (modulatore dell’apoptosi regolato da p53)che induce la cellula
all’apoptosi.
Nel primo caso viene usato per vedere se la cellula riesce a correggere l’errore del DNA.
Nel secondo viene usato se la cellula non riesce a correggere l’errore.
MEIOSI
La riproduzione sessuata permette il rimescolamento dell’informazione genetica dei due organismi
parentali e genera progenie di individui geneticamente diversi sia tra loro che dai genitori.
Tutti gli organismi che si riproducono sessualmente a un dato stadio del loro ciclo vitale devono
avere cellule che contengono due copie di ogni cromosoma, una ereditata dal padre e l’altro dalla
madre.
I due membri della coppia di cromosomi sono chiamati cromosomi omologhi.
I due cromosomi omologhi portano la stessa serie di geni ma le due forme di ogni singolo gene
possono avere basi leggermente diverse.
Una cellula o un organismo sono due serie di cromosomi si dice diploide e contiene due copie del
genoma. Una cellula o un organismo con una sola serie di cromosomi si dice aploide. Il numero
aploide di cromosomi di una specie si indica con n e il numero diploide con 2n.
Locus genico=posizione occupata sul cromosoma dalla sequenza di DNA di un particolare gene
Nel genoma diploide sono presenti due loci ovvero due copie del gene che potranno essere
identiche o lievemente diverse.
Alleli=sono le due forme del gene e la loro combinaizione determina l’espressione nell’organismo
controllato da quel gene.
Un organismo potrà essere per quel determinato gene o carattere:
omozigote se i due alleli sono identici
eterozigotese i due alleli sono diversi.
In un individuo eterozigote un allele potrà essere dominante e l’altre recessivo. Questi termini
indicano che l’allele dominante sarà quello che si manifesterà.
Genotipo≠fenotipo
Genotipo è la composizione gentica (determinazione possibile solo attraverso studio del DNA o
dedotta indirettamente attraverso informazioni sul fenotipo di genitori e progenie)
Fenotipo è la manifestazione fisica del genotipo (determinazione possibile attraverso semplice
osservazione)
Dalla riproduzione sessuale si generano organismi diploidi quindi il contributo di ciascun genitore
deve essere aploide. Le cellule apoloidi che si fondono per formare la progenie diploide sono
chiamate gameti, e il processo della loro formazione è detto gametogenesi.
I gameti sono prodotti attraverso un particolare processo di divisione cellulare chiamato meiosi,
dove il numero dei cromosomi viene ridotto da diploide ad aploide.
La meiosi prevede un ciclo di replicazione del DNA cromosomico seguito da due divisioni nucleare
successive.
La meiosi porta al DIMEZZAMENTO DEI CROMOSOMI.
La meiosi è costituita da due meiosi:
-MEIOSI I divisione riduttiva, viene ridotto il numero di cromosmi da diploide ad aploide
-breve interfase
-MEIOSI II equazionale (simile alla mitosi, si generano 4 cellule aploidi)
MEIOSI I
Avviene: la segregazione dei cromosomi omologhi in due cellule figlie, scambio fisico di materiale
genetico.
PROFASE I (più complessa rispetto alla profase mitotica)
Suddivisibile in più fasi:
1. LEPTOTENE (inzia la condensazione delle fibre cromatiniche)
2. ZIGOTENE (cromosomi omologhi si appaiano mediante il processo di sinapsi, formando i
bivalenti)
3. PACHITENE (i cromosomi omologhi si appaiano completamente formando il complesso
sinaptonemale. Avviene il crossing over)
4. DIPLOTENE (i cromosomi iniziano a dividersi ma solo a livello del centromero.
Rimangono uniti a livello dei CHIASMI, ovvero i punti all’estremità dove è avvenuto il
crossing over)
5. DIACINESI (i cromosomi si ricondensano in uno stato di massimo compattamento)
METAFASE I
I bivalenti si attaccano ai microtubuli del fuso attraversoo i cinetocori e migrano all’equatore del
fuso.
La presenza dei cromosomi omologhi APPAIATI (cioè dei bivalenti) all’equatore del fuso durante la
metafase I è una differenza fondamentale fra la meiosi I e la meiosi II.
ANAFASE
I membri di ciascuna coppia di cromosomi omologhi si separano e iniziano