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CLONAZIONE E QUESTIONI BIOETICHE

Si tratta di clonazione umana che al momento sarebbe in realtà semplice da svolgere.

Hans Jonas (1903-1993) è uno dei maggiori filosofi contemporanei, tedesco-ebreo migra in Canada e negli Stati Uniti. Lui predilige il tema dei diritti, dell'evitare la sofferenza, della discriminazione. Occupandosi di diritti e di quanto possono essere messi alla prova dalla scienza quindi la volontà che l'umanità non venga sopraffatta dalla scienza creata da essi stessi. Il suo timore in merito a una perdita di controllo da parte del creatore dalla sua creatura fa sì che Jonas acquisti una visione pessimistica. Crede che se la scienza non viene messa alla prova dai valori umani va incontro a sviluppi talmente deleteri da essere considerati delle apocalissi. Lo spettro

del suo stesso mostro. La scienza, se non controllata, può diventare un labirinto senza via d'uscita, in cui l'uomo si perde e si auto-distrugge. La responsabilità diventa quindi un principio fondamentale nella pratica scientifica. La libertà di fare ciò che si vuole senza conseguenze diventa un'utopia, perché le azioni dell'uomo hanno un impatto diretto sulla sua identità e sul contesto in cui vive. La raccolta di saggi "Tecnica, medicina ed etica. Prassi del principio di responsabilità" affronta proprio questo tema. La scienza e la medicina non possono più limitarsi a cercare una semplice "restitutio ad interim", ma devono considerare le implicazioni morali e sociali delle proprie azioni. La minaccia di un progresso scientifico incontrollato diventa sempre più reale. Come Prometeo che ha rubato il fuoco agli dei, l'uomo ha acquisito un potere enorme attraverso la scienza, ma deve saperne uscire dal labirinto che ha creato. Altrimenti, rischia di rimanere intrappolato con il suo stesso mostro, mettendo a rischio la sua stessa esistenza e quella del pianeta.

Il Minotauro, l'appello è ai futuri scienziati che andando oltre certi limiti si possono trovare a non controllare situazioni e processi che hanno messo in moto. Il contesto storico prevede la scienza che si lega con la tecnica quindi non più solo teorica ma è supportata da macchine e crea macchine quindi applicativa. Ha una valenza protoindustriale in cui la macchina serve per evitare fatiche e dominare la natura. Quando si crea un innesto con ambito sociale ed economico si ha una responsabilità, ha una valenza etica. Le premesse di Jonas indicano che non si può parlare di scienza innocente. Lui si proietta verso un'etica della civiltà tecnologica quindi un settore in cui vaglia il rapporto tra tecnica ed etica. La tecnica ha da sempre accompagnato l'esistenza dell'uomo sulla terra ma mentre nelle epoche precedenti rimaneva subordinata alla natura perché il suo compito era limitarla e non di spezzarne gli equilibri.

L'epoca moderna costituisce un radicale rovesciamento di quel rapporto. Conseguenze del rovesciamento:

  • Uscita dell'uomo dallo stato di minorità, non si è più subalterno alla natura, raggiungimento dell'emancipazione dalla paura nei confronti della natura. La subordinazione indica un atteggiamento psicologico in termini oggettivi più ho conoscenze più riesco a controllarlo. Quando l'uomo ha cominciato a domandarsi il perché delle cose ha risposto in maniera irrazionale proiettando il proprio io all'esterno e divinizzando i fenomeni naturali, la malattia, la salute. Quando si ha una visione della malattia ontologica quindi come entità devi rivolgerti a un dio per ristabilire il patto spezzato e scongiurarla → massimo esempio di insubordinazione.
  • Affermazione della supremazia dell'uomo sulla terra per cui l'uomo non solo non subisce più ma riesce a riprodurre, è un uomo creatore che

si sostituisce alla natura/dio.

Gli uomini hanno pagato l'accrescimento del loro potere tecnologico con l'estraniazione su ciò su cui lo esercitano e come conseguenza sulla distruzione di ciò che hanno imparato a dominare. Se io strappo il velo di Iside posso arrivare a prevaricare e oggettivare. Per cui l'uomo si sostituisce alla natura compie l'errore di prospettiva di non sentirsi parte della natura per cui perde contatto con la propria vita e il proprio essere.

Apocalisse strisciante - crisi ecologica e rischi connessi all'ingegneria genetica. Ha come bersaglio sia l'individuo (ingegneria genetica) che il pianeta (crisi climatica, ecologica...). Per quanto riguarda l'ingegneria lui raramente evoca un danno biologico ma lo spaventa il fatto di essere umani, la perdita dell'essenza.

Jonas vuole mostrare la componente pratica di una filosofia della tecnica. La tecnica è l'esercizio del potere dell'uomo.

dibattito etico sulla clonazione umana, sottolineando che la creazione di cloni umani solleva interrogativi sul motivo per cui dovremmo crearli e sui diritti che dovrebbero avere. Jonas ritiene che l'intervento umano nel campo biologico sia estremamente potente e che ciò richieda una riflessione approfondita sulla sua etica.confronto fra l'ingegnere tradizionale e quello genetico attraverso l'impatto che questa differenza può avere vuole far capire quali sono i rischi come una sorta di parabola dal senso morale molto forte. In che senso è possibile parlare di tecnica biologica in analogia o per differenza alla tecnica o ingegneria tradizionale? Come opera l'ingegneria genetica (basandoci sul pensiero di Jonas): 1. Modifica strutture preesistenti (con morfologia già esistente) significa aumentare il numero delle variabili quindi l'impatto fra un modello acquisito e uno già esistente fa crescere le variabili. Ad esempio la medicina non è una scienza esatta perché ogni struttura è un sistema a sé anche se ci sono delle leggi biologiche basiche. Per quanto riguarda gli organismi viventi, modificare significa che un'azione si sovrappone ad un'altra. Sorge quindi il problema dell'integrazione di un'attività.

Rispetto ad un'altra. La prevedibilità del processo non è più tanto ovvia. Il processo presenta molte variabili -> cresce numero incognite.

2. Questione del tempo: la riprogettazione, modificazione e perfezionamento di un organismo equivale a tempi molto lunghi che può avere incidenza sul soggetto e sulle generazioni. Per selezionare una variabile genetica ci vogliono tempi lunghissimi, accelerare i tempi crea in termini di allineare i tempi di adattabilità. Il principio di responsabilità non è da intendere letteralmente ma lui allude al principio non nei confronti del prossimo ma nei confronti del pianeta per il futuro e della specie con le sue generazioni.

3. Un esperimento biologico non prevede la presenza di modelli sostitutivi che si possano distruggere a piacimento. Se ho a che fare con organismi umani posso condizionare la vita futura con un errore.

4. Per un ingegnere genetico non esiste più una distinzione tra

esperimento e azione definitiva. L'applicazione all'uomo è quando l'esperimento è incontrovertibile quindi puoi applicarlo. Questione della irreversibilità nella tecnica biologica quando si raggiungono i risultati.

5. L'ingegneria biologica si muove sul piano genetico e prevede riproduzione, trasmissione ereditaria. Nella tecnica genetica il risultato è mediato, passa per l'innesto del nuovo fattore causale nella catena ereditaria e quindi viene proiettato nel tempo attraverso le generazioni. È imprevedibile, incerto ma a lunghissimo termine.

CLONAZIONE ED EUGENETICA

Quando si parla di ingegneria genetica il problema è l'uso di materiale che può essere eticamente sensibile, con queste tecniche si avranno terapie benefiche il problema sono i mezzi. Un esemplare per volerne avere la duplice copia bisogna volerlo perché prezioso e funzionante. Il modello quando si tratta di un essere umano realizza gli

ideali della classe dirigente secondo valori ideali e politici, questo porta alla omologazione da una parte e discriminazione per il diverso dall'altra. Per cui il problema del miglioramento non è da poco. Hans Jonas è molto sensibile al tema dei diritti, dice che l'uomo ha voluto imporsi sulla natura provocando una nuova estraniazione non più in quanto dominato ma in quanto dominatore. La sua condizione allarmante si riassume nel concetto di apocalisse strisciante che è una lenta rovina che non viene percepita dai contemporanei ma si verificherà nel tempo, è strisciante perché si è innescato ma ne pagheranno le conseguenze le generazioni. Questo concetto va di pari passo con il principio di responsabilità, tanto più lungo è il tempo quanto più ampi sono gli spazi → tale fenomeno tarda a manifestarsi ma arriverà quindi da prevedere. La tecnica è azione con conseguenze e non.

solospeculazione.Se crei un uomo il nuovo modello che tipi di parametri e che funzione deve raggiungere? In che sensodeve essere un uomo migliore? La perfezione è diversa per ogni specifico campo.L'eugenetica negativa (di difesa) è quella che determina un controllo biologico preventivo e protettivorispetto all'insorgenza di determinate malattie ereditarie o genetiche. Controlla l'accoppiamento perimpedire la trasmissione di geni patogeni attraverso l'imposizione di alcune regole di comportamento,costrizione, sterilizzazione. La diagnosi prenatale, è una forma di eugenetica che ha un impattominore a livello di sensibilità, dopo la diagnosi da' la possibilità nel caso di procedere con l'aborto sevogliono i genitori. Il pensiero di Jonas a riguardo per quali finalità si può decidere di aderire ad unprogramma ispirato all'eugenetica negativa sono:

  1. Umanitaria (benessere del discendente, del nuovo

nato; evitazione di un possibile, futurodolore). Quale diritto si lede, in questo caso? Non quello del possibile, nuovo nato, ma quellodei genitori (ad avere una discendenza).

2. Evoluzionistica (non si protegge tanto l’individuo, quanto la specie).

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
30 pagine
SSD Scienze mediche MED/43 Medicina legale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aleselmi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Bioetica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Cavarra Berenice.