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INTRODUZIONE
Napoli -> realtà limitrofa rispetto al resto del paese.
L'autore trascorre a Napoli quattordici mesi a partire da maggio 2013 per studiare il culto delle
"anime sante del Purgatorio".
Indagando la percezione degli italiani su Napoli, viene vista come uno spazio chiuso e lontano
(anche da altri meridionali).
Ricerca articolata in tre parti che costituiscono altrettanti passaggi.
1 – situazione di partenza: ricerca sul campo al rione Sanità, dove il culto delle anime sante del
purgatorio è attestato storicamente.
2 – si sono aggiunte visite alla chiesa di San Pietro di Aram, alla cripta dei Santi Cosma e Damiano
a Secondigliano
3 – ultimi mesi a un altro culto del quartiere, quello della Madonna dell'Arco.
1. CAPITOLO PRIMO: IL PURGATORIO? LA SANITA'! RICERCA SUL CAMPO A
NAPOLI.
◦ 1. le vere catacombe di Napoli. Storia delle anime sante del purgatorio.
Racconto di Roger Peyrefitte del 1952, appunti di viaggio a Napoli in cui assiste per sbaglio ad un
rituale del culto dei morti in zona "Fontanelle" nel quartiere Sanità di Napoli.
I culti tradizionali permettono a chi li pratica di sostare inun senso di temporanea estraneità. La città
fa suo marchio di tradizione sotterranea (a prescindere dal passaggio del tempo, dei governi) il
culto. I teschi vengono rappresentati sui gioielli, tatuati, ecc.
Il purgatorio come concetto viene creato nel 1254. le ossa divennero oggetti di valore affettivo che
esortavano più alla misericordia che alla paura e alla difesa.
I teschi venivano curati e venerati o "adottati", per rendere possibile il passaggio al purgatorio dei
defunti a cui erano appartenuti. Inoltre la cura del teschio può arrecare benefici anche alla persona
che se ne occupa.
In cambio delle cure prestate gli adepti del culto dei morti chiedevano la guarigione dalle loro
malattie, la buona riuscita di un parto o di un matrimonio, la fortuna al gioco ecc.
I morti, onorati, comparivano durante il sonno mandando dei messaggi interpretati in base al codice
della SMORFIA.
Questo scambio con i defunti non veniva visto di buon occhio dalle gerarchie ecclesiastiche che vi
vedevano qualcosa di pagano.
Il 26 luglio 1969 la diocesi emanò un decreto con cui bandiva il culto dalla vita pubblica.
• 2. Enigmi iniziali
il quartiere Sanità vien considerato dai Napoletani stessi un "ghetto in piena città". Il cimitero delle
fontanelle porta con sè varie credenze e leggende. Si dice che quello sia il cimitero dei cimiteri in
quanto quando altri cimiteri della città erano sovraffollati, i morti venivano sepolti a fontanelle. Si
ipotizza anche che possa essere sepolto li Giacomo Leopardi e c'è una targa a ricordarlo.
Per il quartiere sanità sono presenti piccole edicole votive, formate da figure della madonna e sotto
piccole nicchie in cui sono presenti sculture delle anime del purgatorio in terracotta.
La fondazione di una edicola ha la capacità di attivare intercessioni e ringraziamenti accrescendo
l'importanza del nome del fondatore. A volte attorno a una di esse si sviluppa un piccolo culto che i
successori del fondatore possono usare per tramandare la storia della propria famiglia all'interno
della comunità.
In una strada del quartiere sanità ogni 10 o 20 metri ci si imbatte in uno di questi luoghi di culto; di
solito sono collocati davanti alla porta di casa della famiglia che le ha fatte costruire.
• 3. primi passi nel mondo di mezzo
i primi mesi di permanenza in città sono stati dedicati alle conoscenze, a capire come muoversi
all'itnerno del quartiere, i luoghi dove poteva passare e dove no e come comportarsi in caso
qualcuno lo avesse fermato.
Farsi accettare dal quartiere.
• 4. Affaristi religiosi, religiosità affaristica
diverse persone si sono già occupate di parlare del rione Sanità. Quartiere più pittoresco di Napoli,
denunciato come povero e in degrado da diversi politici e giornalisti. Varie iniziative per
riqualificare il rione.
Diversi giovani che hanno ricevuto un istruzione stanno tentand di valorizzare il quartiere a livello
artistico e turistico.
Non c'è l'idea che lo stato possa costituire una risorsa per la città.
• 5. Eroi e peccatori
Don Antonio Loffredo -> parroco della Sanità, scrittore di libri ("Noi del rione Sanità, la scommessa
di un parroco e dei suoi ragazzi").
Nel suo libro parla di un "giovane tedesco" che vuole studiare la Sanità, l'autore del libro. Don
Antonio da all'autore una lista di contatti per indagare il culto dei morti e lo sviluppo del quartiere.
L'autore parla con persone sostenitrice di Don Antonio e anche persone a cui il prete non piace.
Padre Alex altra figura influente. Politica e religione si mischiano "Da noi arriva sempre qualcuno
che diventa un eroe" dice un abitante. Servono figure carismatiche.
• 6. un provvisorio che dura
al cimmitero delle Fontanelle vengono visitatori da tutto il mondo. Devozione e spettacolarità.
Interesse turistico, giornalistico e politico verso il quartiere.
CAPITOLO SECONDO:
I PASSAGGI DI SECONDIGLIANO.
ABBOZZO DI UN CONTESTO DEVOZIONALE
• 1. il peso dell'altro. Assistenza, anime e santità nel centro storico di secondigliano.
Chiesa di ss. Cosma e Damiano. L'autore viene portato li da due donne incontrate nel cimitero di
Fontanelle. Parla con il parroco che racconta del quartiere, i clan insediati nella vicina Scampia
esercitano potere assoluto. La gente si arrangia con la droga o il lavoro nero.
Padre Vincenzo.
Nella chiesa dei ss. Cosma e Damiano c'è una cripta in cui sono contenute reliquie del santo locale.
Padre vincenzo celebra li una messa ogni venerdi, facendo passare i fedeli dalla chiesa e non
direttamente alla cripta per non confondere il rito cristiano con un rito dei morti.
Dai fedeli la cripta è associata a qualcosa di magico, vengono li per intercedere per i propri cari o i
propri defunti, chiedono grazie.
Molti ricordano che questo spazio fu usato come rifugio antiareo durante la guerra e qualcuno
attribuisce la presenza di teschi alle vittime della seconda guerra mondiale; però questa cripta era
presente già da prima e potrebbe essere un antico cimitero.
• 2. le operose mediatrici
a secondigliano ci sono una serie di figure femminili che ruotano intorno al culto dei morti. Tra esse
spiccano in particolare le "tre marie", tre donne tra i sessanta e i settant'anni, rimaste nubili per
diversi motivi, la cui devozione risale dall'infanzia, quando le madri le portavano alla cripta dove
recitavano "l'eterno riposo".
Il culto dei morti è dedicato alla anime dei morti anonimi, quelli che non hanno più famiglia che
possa pregare per loro. Alcune persone integrano i propri defunti nei morti anonimi, pregando
perchè i morti anonimi intercedano e aiutino i propri morti nell'aldilà, così portano la foto dei propri
cari (il santino) e lo appoggiano davanti alle statue.
A Napoli non avere fatto famiglia viene considerata una grande disgrazia. Se si è sterili si può
trasformare questa sfortuna in una circostanza positiva, dedicando la propria vita al culto o alla
vocazione. Maria B. È clinicamente infertile, vive da sola e ha il dono dei presentimenti., che
esercita chiacchierando con gli altri alla cripta.
Un altra mediatrice è Mamma Caterina, una donna che vive in un piccolo centro nella provincia di
Salerno e che, dopo aver avuto nella vita varie apparizioni della Madonna, ora si dice possa fare
miracoli e avere premonizioni. Ci sono altre donne intorno a lei che organizzano dei pullman perché
la gente possa andare a farle visita e lei li riceva.
Un altra donna che l'autore conosce è La mamma di Luigi, un uomo morto a 42 anni e la cui
immagine è collocata nella cripta. La donna dice di vedere i morti e soprattutto il figlio, che gli da
buoni consigli.
• 3. lo stanno aiutando. La grazia del dono delle lingue.
Luigi, marito di Anna (che organizza il gruppo di preghiera per Mamma Caterina). Luigi non era
religioso prima di conoscere Anna e il sacerdote di secondigliano. L'autore va a casa di Luigi, lui gli
dice di non "scandalizzarsi per il loro modo di pregare". La preghiera inizia in maniera tradizionale
poi i partecipanti iniziano a pregare in maniera più confusa, anche emettendo suoni
incomprensibili -> "dono delle lingue" balbettio e glossolalia.
PREGHIERA CARISMATICA -> dimostrata dal dono delle lingue, dalla meditazione, dalla trance.
La glossolalia è epifania e insieme scandalo (non riconosciuta ufficialmente dalla chiesa, livello
semiufficiale).
• 4. Congedo da Secondigliano
CAPITOLO TERZO
LE COLLEZIONISTE D'OSSA DI S. PIETRO AD ARAM.
RACCONTO DI UN'OSSESSIONE.
• 1. i primi martiri della città
nello stesso periodo in cui l'autore frequentava secondigliano, viene a conoscenza del culto dei
morti di S.Pietro ad Aram.
S. Pietro ad Aram è situata in corso Umberto, a cinque minuti dalla stazione, in una posizione molto
centrale. È una delle chiese più importanti di Napoli.
Secondo la tradizione S.Pietro avrebbe celebrato qui la messa dopo essere arrivato a Pozzuoli.
La chiesa ha ricevuto diversi saccheggi nel tempo, e restauri inadeguati. I suoi tesori artistici sono
finiti in collezioni private, in altri monasteri, o sono andati perduti.
Nella chiesa superiore ci sono degli elementi di culto (una teca in cui le coppie scrivevano i loro
nomi, una statua di san Pietro in cui i fedeli infilano santini dei morti). Nella parte inferiore invece
c'è una cripta con il culto dei morti.
Incontra Gianna, signora anziana che tempo addietro aveva fondato un oratorio per la chiesa.
Gianna sente le voci dei morti che le danno indicazioni.
• 2. Gianna e gli spiriti
Gianna si è accostata al culto dopo la nascita dell'ultima figlia e l'inizio di una malattia che l'ha resa
infertile. Successivamente si è resa conto di avere il potere di dare la guarigione. È anche in grado
di intuire il passato delle persone e di intuirne la data della morte.
Secondo Gianna le donne con doti speciali sono soggette all'invidia dei sacerdoti, perchè hanno un
potere che i preti ritengono esclusivo.
• 3. parlare attraverso i morti. Sulla legittimazione delle veggenti meridionali.
Cortometraggi documentari di Luigi Di Gianni -> fonte per lo studio della religiosità meridionale.
Sulla scia di De Martino e del Magismo meridionale, il regista costruisce un archivio di rituali,
personaggi, tipi predominanti, atteggiamenti caratteristici.
Nei suoi film mostra un proliferare di personalità con poteri particolari, possessioni, visioni.
Abert