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Riassunto esame Antropologia delle religioni, Prof. Brivio Alessandra, libro consigliato Il dio oggetto, Marc Auge Pag. 1
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Estratto del documento

Questa operazione viene compiuta da dei carnefici che quando il re era in vita

eseguivano le sentenze e che alla morte del re uccidono vari schiavi "morti per

il dolore".

Corpo del sovrano trattato come corpo oggetto -> in molte culture i sovrani

non possono compiere alcuni gesti, non possono posare piede per terra, non

possono lavarsi, on ossono parlare forte. Rituali di intronizzazione -> passività

del re.

In Africa il corpo è considerato sempre una parte dello spazio naturale e quindi

è, come ogni oggetto del mondo esterno, passibile di divinizzazione e

simbolizzazione.

Nel Bènin vari organi hanno diversi culti: il pensiero -> i reni, il senso della

decisione -> la testa, la nascita della collera -> il ventre.

L'equilibrio di forza e salute si trova rendendo compatibili le varie parti.

Il corpo degli dei africani, di legno e argilla, è perfettamente omologo al corpo

degli umani. Anche gli uomini sono involucri, corpi posseduti dal dio, che

possono parlare persino con la sua voce.

Il dio è fatto da una precisa "ricetta" e viene alimentato. A seconda

dell'alimentazione (cibi giusti o cibi interdetti) il risultato può cambiare.

Riflessione sul corpo e sul limite??? tecnologizzazione del corpo, volontà di

migliorarlo e superare i limi..??

corpo LOCALIZZATO e quindi SACRALIZZATO – definito in un luogo, in un

recinto, in un contenitore.

4. MATERIA

la parola è fondamentalee per i sovrani africani e dahomeyani, ne conosciamo

anche l'uso musicale a ritmo di tamburo -> processo di materializzazione della

parola.

Gli oggetti magici sono equivalenti alle parole. La materia prima permette la

duplicazione dell'oggetto mentre la parola, il nome, ne rappresenta l'identità e

ne legittima la manipolazione.

Esempio: dio Legba, caso particolare. Dio dahomeyano, fon, ewe e yoruba.

A lui sono associati due oggetti: Fa o Afa (noci in un sacchetto) e Kpoli

(sabbia).

Vi sono più Legba con effigi e funzioni distinte.

Il Legba è il portale di ogni dimora, una piccola effice di terra situata

all'ingresso della casa, il è mercato, luogo di incontro sociale, il protettore del

portale di ogni vodu.

Legba è uno strumento di pacificazione.

La costruzione di un Legba deve tenere conto di vari fattori, uno è la forma, un

altro è il collocamento e un altro i materiali di costruzione.

Per costruire un Legba bisogna trovare un termitaio internamente bianco, non

rosso, fagli un offerta di cibi specifici, mescolare della terra alla materia di

questi sacrifici e poi versare tutto in due piatti coperti da un pezzo di stoffa

bianca legata. Il contenuto è poi versato da un indovino in una giara. Da

questo momento il legba si divide in due parti: un'effigie visibile, in superficie,

e un insieme di elementi sotto terra, dove il Legba dispone il suo Fa e il suo

Kpoli.

La forma somiglia ad un uomo seduto, con due falli, uno di legno e uno di

ferro. Diciotto noci di palma sono introdotte nella giara (perchè il legba possa

trovare il Fa). Si scava una buca e tutti gli oggetti che compongono il Kpoli vi

sono sotterrati, poi si aggiunge nella buca la giara dove sono contenuti dei

piatti e il Legba. I divieti sono gli stessi per ogni Legba: Alcol, polvere da fucile,

legno adisi, olio di ppalmisti, cane , potassa.

Se si danno a Legba cibi interdetti lo si può "scagliare" contro qualcuno. In

questo senso tutte le religioni africane ricadrebbero nell'ambito della magia

nella misura in cui pretendono di influire sulle forze di cui la figura del Dio

riassume la potenza e l'ambivalenza.

Gli Dei sono manipolabili, ma a rischio e pericolo del manipolatore; la sua

azione infatti scatena reazioni non sempre dominabili.

5. PAROLE

la riflessione africana sull'identità individuale è anche una riflessione sulla

natura della materia. La definizione del neonato come essere umano ha diverse

tappe. C'è una doppia esperienza alla base di questa concezione: una legata al

corpo e una legaa alla materialità. L'oggetto feticcio è ciò in cui si accumulano,

in una forma allusivamente corporale, degli oggetti che vanno dalla materia

minerale alla materia animale e dalla materia bruta alla materia morta.

L'oggetto feticcio è un luogo di osservazione e di esperienza comune a tutti gli

uomini di una stessa cultura e a tutte le culture.

Raccolta di alcune esegesi e digressioni che riguardano Legba:

Le Herissè -> Legba è il compagno occulto di ogni individuo, folletto sempre

pronto alla malizia ma disposto a lasciarsi impietosire dalle preghiere e dai

sacrifici. Risiede nell'ombelico, da cui gli piace insufflare la collera.

Maupoil -> egli denuncia l'assimilazione fatta dai missionari di Legba con il

diavolo a causa di alcune effigi in cui aveva le corna e aspetto fallico.

In alcune interpretazioni Legba è il male e Fa è il bene, ma essi sono

complementari e uno non può esistere senza l'altro, altri dicono che entrambi

possono fare bene e male.

Verger -> Legba è messaggero degi altri dei, guardiano dei templi, ddelle case

e delle città. Collera degli dei e degli uomini. Suscettibile e violento, vanitoso e

indecente. Suscita liti e malintesi. Dinamico, gioviale, fedele.

Era il primo re di Ketu, antenato del primo re degli egba ma questa non è

l'unica versione sula sua origine.

Racconto dei due amici e del berretto bianco/rosso -> dovevano invocare

Legba quando hanno giurato fedeltà.

Racconto della testa di Legba -> provato a cuocere una testa di capra in una

giara ma non ci riesce, poi mette la giara sulla testa per trasportarla e quella

diventa la sua testa. -> La testa gli viene data dalla madre, per avere una

testa bisogna affidarsi alle donne, i bambini vengono al mondo dal lato della

testa.

CONCLUSIONE

abbiamo tentato in questo lavoro di proseguire su alcuni aspetti l'esplorazione

dell'universo pagano. Tutto procede da una URGENZA DI SENSO, evidenziata

da Levi-Strauss a partire da una duplica constatazione:

è stato necessario che l'universo significasse dal momento in cui è

– apparso il linguaggio

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Publisher
A.A. 2022-2023
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher G.frosio3 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia delle religioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Brivio Alessandra.