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➢ COMPONENTE EFFETTRICE-VISCERALE DEL PARASIMPATICO

che si origina dal nucleo MUCO-NASO-LACRIMARE e le fibre

pregangliari si vanno ad interrompere nel ganglio SFENO-PALATINO

andando ad innervare la mucosa del naso, del palato e delle ghiandole

lacrimari.

Il nervo intermedio del faciale è composto da tre componenti:

➢ EFFETTORE VISCERALE DEL PARASIMPATICO che si interrompe

nel ganglio sottomandibole e sottolinguare, innervando moltre ghiandole

esclusa la parotide

➢ SENSITIVO VISCERALE si origina dal ganglio genicolato che raccoglie

la sensibilità di ⅔ della lingua e si porta nel nucleo del tratto solitario

➢ SENSITIVO SOMATICO si origina dal ganglio gemicolato e raggiunge

la sensibilità del padiglione auricolare e la porta al nucleo del trigemino

➢ NERVO ABDUCENTE (VI NERVO): Si origina dal nucleo abducente e

va ad innervare il muscolo retto laterale dell’occhio e questo permette lo

spostamento del bulbo oculare lateralmente

➢ TRIGEMINO (V): Nervo che va a innervare la faccia ed è costituito da

una radice SENSITIVA (più grossa) e una MOTRICE. Insieme

confluiscono nel GANGLIO SEMILUNARE DI GASSER da cui partono

le tre branche.

➢ OFTALMICO raccoglie la sensibilità dell’occhio, della fronte e

Il nervo

del naso.

➢ Il nervo MASCELLARE raccoglie la sensibilità della guancia, del labbro

superiore, dell’arcata dentaria superiore e del seno mascellare.

➢ Il nervo MANDIBOLARE raccoglie la sensibilità generale della

mandibola etc. La COMPONENTE SOMATICA si origina dal nucleo

masticatore e a va ad innervare i muscoli masticatori

FUNZIONI DEL BULBO

➢ trasmissione di impulsi in ascesa e in discesa

➢ Centri di regolazione della pressione arteriosa, cardionibitore,

inspirazione bulbare (controllo della respirazione), vomito

➢ Attività riflesse: tosse, starnuto, salivazione, degustazione, secrezione

gastrica, peristalsi intestinale

IL PONTE

➢ Subito dopo il bulbo

➢ Fibre trasversali

➢ Comunica con il cervelletto attraverso i peduncoli cerebellari medi

➢ Nella posizione laterale abbiamo la fuoriuscita del nervo trigemino

➢ E’ separato posteriormente dal cervelletto dal IV ventricolo

➢ Emergono i nervi encefalici: stato-acustico, faciale, abducente, trigemino

FUNZIONI DEL PONTE

➢ e ATTIVITA’ RIFLESSA

CENTRO PNEUMO-TASTICO

➢ Riflesso corneale: toccando la cornea il paziente chiude l’occhio (arco

afferente del n.oftamico e del nervo effettore faciale)

➢ Riflessi uditivi:quando c’è tanto rumore la membrana del timbano viene

meno), se c’è particolare silenzio la membrana è più rilassata

tesa (vibra

MESENCEFALO

➢ E’ unito al cervelletto dai PEDUNCOLI CEREBELLARI SUPERIORI

➢ Al suo interno si forma un canale per il liquor: l’ACQUEDOTTO

MESENCEFALICO DI SILVIO

➢ Dietro questo si trova la LAMINA QUADRIGEMINA o il TETTO DEL

MESENCEFALO, formata da 4 tubercoli gemelli:

➢ 2 TUBERCOLI SUPERIORI: mediano i riflessi visivi dallo stesso lato

➢ 2 TUBERCOLI INFERIORI: Acustici

➢ davanti all’acquedotto di Silvio ci sono i PEDUNCOLI CEREBELLARI,

divisi in TETTO e PIEDE a opera di un nucleo di SG, la sostanza nera

➢ Un altro nucleo importante di SG del mesencefalo è il NUCLEO ROSSO

➢ Emergono dal mesencefalo i SEGUENTI NERVI:

➢ NERVO TROCLEARE (IV): Motore somatico puro, si origina dal

NUCLEO TROCLEARE e innerva il MUSCOLO OBLIQUO

SUPERIORE dell’occhio, sposta la cornea in basso e lateralmente

➢ NERVO OCULOMOTORE COMUNE (III): Si tratta di un nervo

MOTORE SOMATICO che si origina dal nucleo OCULOMOTORE per

la maggiore parte dei muscoli dell’occhio (retto sup., inf. mediale e

obliquo inferiore). Presenta anche la componente EFFETTORE

VISCERALE, che si origina dal NUCLEO DI EDINGER e WESTPHAL

che si interrompono al GANGLIO CILIARE, le fibre posteriori innervano

il muscolo sfintere della pupilla e il muscolo ciliare, responsabile

dell’accomodazione del cristallino

➢ NERVO OTTICO (II): Nervo sensitivo puro, raccoglie la vista ed è di

spettanza del diencefalo. I 2 nervi ottici si incrociano nel CHIASMA

OTTICO. La retina è formata da dei fotorecettori, i coni e i bastoncelli

che passano l’impulso alle cellule bipolari e questa passa lo stimolo alle

cellule gangliari che escono fuori dal bulbo formando il NERVO

OTTICO. Questo sono ricoperte da oligodendrociti. Si uniscono nel

chiasma dove le fibre della metà nasale si incrociano per poter avere la

visione tridimensionale. Le fibre della metà temporale proseguono dirette

nei corpi genicolati del diencefalo e da qui si portano alla corteccia

cerebrale del lobo occipitale

➢ NERVO OLFATTIVO (I): Sensitivo puro, raccoglie l’olfatto e si origina

dal TELENCEFALO. E’ uno dei nervi cranici più corti

Il mesencefalo può avere vari riflessi:

➢ MIOSI, restringimento della pupilla alla luce

➢ MIIDRIASI, dilatamento della pupilla al buio

➢ ACCOMODAZIONE DEL CRISTALLINO, per la messa a fuoco

➢ Esistono riflessi OCULO-CEFALICI o VESTIBOLO-OCULOMOTORI

DIENCEFALO

➢ Fa seguito al tronco encefalo e si continua con il telencefalo. La parte

visibile del diencefalo è formato dal chiasma ottico, dal peduncolo

ipofisario, più indietro dai corpi mammillari e dai peduncoli cerebellari

➢ Comprende l’ipotalamo, il talamo e l’epitalamo che circondano il terzo

ventricolo

IPOTALAMO

➢ E’ l’unica parte visibile dall’esterno ed è compreso tra il chiasma dei

nervi ottici e i peduncoli cerebellari

➢ E’ detto CERVELLO VISCERALE, in quanto rappresenta il più elevato

centro di controllo per le attività di vita vegetativa

➢ L’ipotalamo ANTERIOREcontrolla il PARASIMPATICO, quello

POSTERIORE l’ORTOSIMPATICO

➢ E’ sede dei centri della fame, della sete, delle emozioni, regolazione

respiratoria e cardiaca, temperatura corporea

➢ E’ anche sede di controllo dell’IPOFISI, producendo INIBINE che

regolano l’attività endocrina dell’IPOFISI ANTERIORE

➢ Usa l’ipofisi posteriore o NEUROIPOFISI funge da magazzini di 2

ormoni:

➢ ANTIDIURETICO (ADH), che favorisce il riassorbimento dell’acqua e

livello del TCD e collettore

➢ OSSITOCINA, contrazioni dell’utero durante il parto e la montata lattea

e l’eiezione del latte dai capezzoli

TALAMI

➢ La maggior parte del tessuto nervoso nel diencefalo si trova nei talami. i

talami sono 2 NUCLEI DI SOSTANZA GRIGIA, chi forma ovale, situati

ai 2 lati del III ventricolo

➢ Punto di arrivo di tutte le grandi vie sensitive (escluso l’olfatto) e sono

processate dai nuclei talamici e poi le varie sensibilità vengono smistate

ad aree specifiche della corteccia

➢ Ricevono sul nucleo reticolare stimoli inibitori dalla corteccia per

bloccare l’invio alla corteccia stessa di sensibilità

➢ SELEZIONE DEGLI STIMOLI DA INVIARE ALLA CORTECCIA

E’ costituito da 5 nuclei talamici principali:

➢ GRUPPO ANTERIORE: Fanno parte del sistema limbico e svolgono un

ruolo importante nelle emozioni, nella memoria e nell’apprendimento;

trasmettono informazioni dall’ipotalamo e dall’ippocampo al giro del

cingolo

➢ GRUPPO MEDIALE: Sonono correlati al mantenimento della coscienza

negli stati emozionali

➢ E’ costituito dai nuclei anteriore e laterale e

GRUPPO VENTRALE:

trasmettono informazioni riguardanti COMANDI MOTORI SOMATICI

dai nuclei basali e dal cervelletto alla corteccia premotoria. Trasmettono

impulsi sensoriali come il tatto, la pressione, il dolore, la temperatura, la

propriocezione e il gusto del MS alla corteccia

➢ GRUPPO POSTERIORE: Informazioni visive e uditive alla corteccia

➢ GRUPPO LATERALE: Stazioni di scambio di fibre modulatrici

EPITALAMO

➢ L’epitalamo è il tetto del III ventricolo.

➢ E’ composto dall’EPIFISI o GHIANDOLA PINEALE, dall’ABENULA e

da una porzione membranosa che contiene il PLESSO COROIDEO

CERVELLETTO

➢ Sta nella FOSSA CRANICA POSTERIORE dietro al bulbo e al ponte da

cui è separato dal IV ventricolo

➢ Superiormente una lamina di dura madre, il TENTORIO, lo separa dai

poli occipitali del telencefalo

E’ unito al tronco encefalico dai peduncoli cerebellari:

➢ al BULBO dai PEDUNCOLI CEREBELLARI INFERIORI

➢ AL PONTE dai PEDUNCOLI CEREBELLARI MEDI

➢ Al MESENCEFALO dai PEDUNCOLI CEREBELLARI SUPERIORI

➢ E’ costituito da 2 emisferi formati da CORTECCIA DI SOSTANZA

GRIGIA, uniti insieme da una struttura centrale detta VERME.

➢ La superficie del cervelletto presenta numerose pieghe regolari e sottili

posti orizzontalmente, dette FOLIA, che hanno la funzione di ampliarla,

separate da SOLCHI superficiali

➢ Nel cervelletto, la SG sta all’esterno, la sostanza bianca all’interno

➢ Il cervelletto contiene tanta sostanza griga e poca sostanza bianca. La SB

ha un aspetto ramificato e prende il nome di ALBERO DELLA VITA

➢ Nella SB sono immersi 4 paia di NUCLEI di SG, dove trovano

interruzione le fibre delle CELLULE DI PURKINJE, in uscita dal

cervelletto

➢ La corteccia cerebrale ha un’estensione di circa 2 m ed è omogenea dal

punto di vista della struttura e dello spessore di circa 1 mm

Il cervelletto è diviso in 2 emisferi, uniti dal VERME e in base a questo si può

dividere in:

➢ LOBO ANTERIORE, POSTERIORE E FLOCCULONODULARE

Dal punto di vista funzionale invece:

➢ ARCHICEREBELLUM: Lobulo flocculonodulare (è il più vecchio).

integrata per l’equilibrio. Mantiene il tono dei muscoli della

Sensibilità

postura e controlla l’equilibrio

➢ PALEOCEREBELLUM: VERME E PARAVERME. Sensibilità integrata

propriocettiva incosciente (connessioni con nucleo rosso). Paragona il

programma di movimento con i movimenti reali e corregge se necessario

➢ NEOCEREBELLUM: Emisferi. Viene informato da telencefalo dei

movimenti che vuole eseguire e gli invia i programmi motori

➢ La SB presenta al suo interno 4 NUCLEI DI SOSTANZA GRIGIA,

chiamati nuclei intinseci dove trovano interruzione le fibre delle cellule

del Purkinje. Da qui nascono tutte le vie efferenti del cervelletto

➢ TETTO ARCHICEREBELLUM, GLOBOSO PALEOCEREBELLUM,

EMBOLIFORME PALEOCEREBELLUM, DENTATO

NEOCEREBELLUM

La sostanza grigia del cervelletto è costuita da tre strati, dal più superficiale al

più profondo: STRATO MOLECOLARE, STRATO DELLE CELLULE DEL

PURKINJE e LO STRATO DEI GRANULI.

➢ Lo STRATO MOLECOLARE, spesso circa 350 micron, è costituito dalle

fitte arborizzazioni dendritiche delle cellule di Purkinje e del Golgi

➢ Lo STRATTO DELLE CELLULE DEL PURKINJE o GANGLIARE,

spesso circa

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Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mariolinatucci di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Rossi Antonella.
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