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ARTO INFERIORE: CINGOLO PELVICO E PARTE LIBERA

Il cingolo pelvico trasmette la forza degli arti inferiori allo scheletro assile, sostiene il corpo quando è in stazione eretta, consente di camminare e protegge gli organi della cavità pelvica. Le ossa della parte libera dell'arto inferiore sono 30: femore, patella, tibia, fibula, 7 ossa del tarso, 5 ossa del metatarso e 14 falangi.

CINGOLO PELVICO

Ciascun osso dell'anca nell'adulto è costituito dalla fusione di tre ossa: ileo, l'ischio e il pube. L'articolazione sacro-iliaca coinvolge le superfici articolari del sacro e la superficie posteromediale dell'ileo. Le porzioni anteromediali delle ossa dell'anca si connettono l'una all'altra attraverso un disco di fibrocartilagine nella sinfisi pubica. Sulla superficie laterale di ciascun osso c'è un incavo detto acetabolo nel quale si articola la testa del femore. Un ponte osseo forma i margini superiori e laterali.

dell'acetabolo al cui interno è presente una superficie ricurva a forma di C. Ovvero la faccia semilunare che si articola con la testa del femore. OSSA DELL'ANCA

Ileo, ischio e pube si incontrano a livello della Fossa acetabolare. L'ileo è l'osso più voluminoso e si trova nella porzione superiore dove forma una superficie ricurva adatta per l'inserzione di muscoli, legamenti, tendini. L'ileo si fonde con l'ischio sempre in prossimità dell'acetabolo. L'ischio è l'osso più robusto, infatti quando ci troviamo in posizione seduta tutto il peso è sostenuto dalle tuberosità ischiatiche. Il sottile ramo ischiatico continua per fondersi anteriormente con il ramo inferiore del pube. Anteriormente, il ramo inferiore ha inizio nel tubercolo pubico, dove incontra il ramo superiore del pube, sulla cui superficie anteriore è presente una cresta rugosa, la cresta pubica. I rami pubblico e ischiatico

delimitano il forameotturatorio.

PELVILa pelvi è costituita da due superfici: anteriore e posteriore, costituite a suo volta dalle ossadell'anca, del Sacro, del coccige. forma una sorta di anello osseo. la pelvi può esseresuddivisa in grande pelvi è piccola pelvi:

  • la grande pelvi racchiude gli organi inferiori della cavità addominale ed è costituitadall'estesa porzione laminare dell'ileo
  • la piccola pelvi racchiude le strutture situate al di sotto della linea ileo pettinea. ilmargine superiore della piccola pelvi è definito stretto superiore della pelvi e lospazio delimitato è la cavità pelvica. lo stretto inferiore della pelvi è l'apertura che sitrova sul lato Inferiore.

PARTE LIBERA DELL'ARTO INFERIORELo schema generale dell' arto inferiore è simile a quello dell'arto superiore ma la suaanatomia funzionale è diversa. l'arto inferiore trasmette l'energia del

suolo allo scheletro assile e assicura la stabilità dell'arto inferiore nel corso degli spostamenti. Lo scheletro dell'arto inferiore è costituito da: femore, Patella, tibia, fibula, ossa del Tarso, ossa del metatarso e falangi. FEMORE Il femore è l'osso più lungo e più pesante del corpo. Distalmente si articola con la tibia mentre la testa del femore si articola con l'anca nell'acetabolo. Un legamento stabilizzante si inserisce sulla testa del femore a livello di una depressione chiamata FOVEA CAPITIS o Fossetta della testa. Distalmente alla testa il collo si unisce con il corpo il quale presenta una curvatura rispetto all'asse longitudinale. Nei punti in cui prendono inserzione i tendini si sviluppano i trocanteri. Il grande trocantere si proietta lateralmente dal punto in cui il collo si unisce al corpo del femore. Il piccolo trocantere si origina sulla superficie postero mediale, mentre sulla superficie anteriore una rilevata.

linea intertrocanterica segna il limite distale della capsula articolare. Questa linea si continua sulla superficie posteriore, passando al di sotto dei trocanteri, come cresta intertrocanterica. la linea pettinea mediale e la tuberosità glutea laterale, al di sotto della cresta intertrocanterica, rappresentano il punto di intersezione dei muscoli Pettineo e grande gluteo. una cresta prominente, la linea aspra, decorre al centro della superficie posteriore del corpo femorale e costituisce la zona di inserzione dei muscoli che adducono il femore. distalmente la linea aspra si divide in due creste sopra condiloidea e, una mediale e una laterale, che delimitano un'area triangolare, la superficie poplitea. la cresta sovracondiloidea mediale termina in un rilievo rugoso ovvero il tubercolo adduttorio. la cresta laterale termina a livello dell' epicondilo laterale. i condili mediale e laterale si trovano distalmente agli epicondili. Le lisce superfici articolari si fondono dunque a

determinare una superficie articolare con margini laterali rilevati, la superficie patellare, sulla quale scivola la patella. Sulla superficie posteriore i due condili sono separati da una profonda fossa intercondiloidea.

PATELLA

La patella è un voluminoso osso sesamoide situato all'interno del tendine del muscolo quadricipite femorale, muscolo estensore del ginocchio. Tale osso rinforza i tendini del quadricipite favorendo nella contrazione e proteggendo la superficie anteriore dell'articolazione del ginocchio. La patella ha un'ampia superficie superiore e un'apice grossolanamente appuntito. La superficie rugosa e l'ampia base costituiscono il sito di inserzione del tendine del quadricipite e del legamento patellare. Il legamento patellare si continua all'apice della Patella fino alla tibia. La superficie posteriore presenta due faccette concave per l'articolazione con i condili mediale e laterale del femore.

TIBIA

La tibia è l'osso

voluminoso mediale della gamba. I condili mediale e laterale della tibia si articolano con i condili mediale e laterale del femore. Tra i condili mediale e laterale si trova una cresta, l’eminenza intercondiloidea, che separa i condili della tibia. Sull’eminenza intercondiloidea si trovano due tubercoli (mediale e laterale).

Il margine anteriore rappresenta la cresta anteriore e inizia distalmente alla tuberosità tibiale e si estende lungo la superficie tibiale anteriore.

Il margine laterale della diafisi costituisce la cresta interossea sulla quale si impianta una membrana di tessuto connettivo fibroso (membrana interossea) che si estende fino al margine mediale della fibula. Distalmente la tibia si assottiglia e il margine mediale termina in un voluminoso processo ovvero il malleolo mediale.

L’epifisi distale della tibia presenta una superficie articolare per l’articolazione tibiotarsica che a livello della caviglia avviene tra la tibia e l’astragalo, osso

prossimale del tarso. FIBULA La fibula o perone è un osso sottile che si trova parallelamente al margine laterale della tibia. La testa della fibula si articola in posizione posteroinferiore del condilo laterale, al margine laterale della tibia. Il margine mediale dell'osso è unito alla tibia attraverso la membrana interossea. La fibula non partecipa all'articolazione del ginocchio e non trasmette il peso alla caviglia e al piede, ma costituisce un'importante sede per l'inserzione di muscoli. FILE 3 SISTEMA NERVOSO VISIONE D'INSIEME Il sistema nervoso centrale comprende l'encefalo e il midollo spinale. Esso è responsabile di interazioni, elaborazioni e coordinamento di informazioni sensitive (input) e degli stimoli motori (output). Il SNP trasporta le informazioni sensitive al SNC e comandi motori dal SNC ai tessuti e agli organi periferici. Le informazioni sensitive sono trasportate al sistema nervoso centrale dal compartimento afferente mentre

Le informazioni motorie arrivano ai muscoli, alle ghiandole e alle cellule specializzate attraverso il compartimento efferente. Nel compartimento afferente, un recettore percepisce le modificazioni dell'ambiente esterno e genera un impulso che arriva al sistema nervoso centrale. Da qui origina la via efferente che termina a livello di un effettore, che può essere una cellula muscolare, ghiandolare o specializzata nel compiere specifiche funzioni.

Il sistema nervoso centrale elabora le informazioni sensitive e le trasferisce agli organi periferici attraverso due vie: la via efferente e la via afferente. Le vie efferenti trasportano gli impulsi nervosi, ovvero le informazioni motorie, mentre le vie afferenti sono costituite dalle informazioni sensitive.

Le informazioni motorie partono dal sistema nervoso centrale per arrivare al sistema nervoso periferico attraverso le vie efferenti.

Il tessuto nervoso possiede 2 tipi di efferenti si hanno due sistemi nervosi:

  • Sistema nervoso somatico: innerva la muscolatura scheletrica striata e permette il movimento. Dipende dalla nostra volontà.
  • Sistema nervoso autonomo: si divide a sua volta in due compartimenti, ovvero divisione simpatica e divisione parasimpatica. Entrambe innervano la muscolatura liscia, cardiaca e le ghiandole. Non dipende dalla nostra volontà.

Ricorda: la via efferente è una via che mette in comunicazione il sistema nervoso centrale con il sistema nervoso periferico e trasporta le informazioni motorie, va dal SNC agli organi periferici attraverso il sistema nervoso autonomo e il sistema nervoso somatico.

Dal sistema nervoso centrale partono le vie efferenti, che arrivano al sistema nervoso periferico. I recettori, invece, inviano i loro impulsi attraverso la via afferente (attraverso il SNP) al SNC, deputato ad elaborare una risposta.

cellule: neuroni e cellule della nevroglia.

NEURONI= responsabili del trasferimento e delle elaborazioni delle informazioni. Presenta un corpo cellulare (pirenoforo), e la regione adiacente al nucleo è detta pericarion. Il corpo cellulare presenta dei prolungamenti detti dendriti. Dal corpo cellulare si estende un lungo assone che termina con uno o più bottoni sinaptici, tramite i quali un neurone comunica con un'altra cellula.

CELLULE DELLA NEVROGLIA= La maggior parte si trovano nel SNC:

  • ASTROCITI: sono le più grandi e più numerose. Svolgono diverse funzioni: Controllo dell'ambiente interstiziale; mantenimento della BEE; formazione di una rete di sostegno tridimensionale per il SNC; riparazione del tessuto nervoso danneggiato; guida dello sviluppo neuronale.
  • OLIGODENDROCITI: presentano sottili terminazioni citoplasmatiche e corpi cellulari più piccoli. Queste cellule cooperano nella formazione della guaina mielinica lungo l'intera lunghezza

dell'assone mielinico. Le aree ricoperte da mielina

Dettagli
A.A. 2022-2023
34 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher margherita2910_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi del Sannio o del prof Sciarrillo Rosaria.