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Il ciclo uterino

Il ciclo uterino (o ciclo mestruale) ha una durata media di 28 giorni (in condizioni fisiologiche può durare da 21 a 35 giorni) e può essere suddiviso in tre fasi: mestruale (mestruazione), proliferativa, esecretiva. Le diverse fasi si susseguono in risposta agli ormoni implicati nella regolazione del ciclo ovarico.

Il ciclo uterino ha inizio con la mestruazione, periodo caratterizzato dalla completa distruzione dello strato funzionale dell'endometrio. La costrizione delle arterie riduce la vascolarizzazione di questa zona, le ghiandole e i tessuti dello strato funzionale iniziano a degenerare, e le pareti delle arterie indebolite vanno incontro a rottura. Il sangue scorre nel connettivo dello strato funzionale e passa poi, unitamente all'endometrio degenerato, nel lume uterino e, attraverso l'orifizio uterino esterno, nella vagina. La desquamazione prosegue fino a coinvolgere l'intero strato funzionale dell'endometrio. La fase mestruale

differenziazione delle ghiandole uterine sono stimolate dagli estrogeni e dai progestinici prodotti dai follicoli ovarici in sviluppo. Durante questa fase, l'endometrio diventa più spesso e ricco di vasi sanguigni. Quando il follicolo dominante raggiunge la maturità, rilascia un ovocita durante l'ovulazione. Se l'ovocita non viene fecondato, il corpo luteo si degenera e i livelli di estrogeni e progestinici diminuiscono. Questa diminuzione dei livelli ormonali provoca la desquamazione dell'endometrio, che viene espulso attraverso la vagina durante la mestruazione. Durante il periodo mestruale, l'utero si contrae per espellere l'endometrio e il sangue. Queste contrazioni possono causare dolore e crampi addominali. Alcune donne possono anche sperimentare altri sintomi come mal di testa, nausea e affaticamento durante il ciclo mestruale. È importante notare che ogni donna può avere esperienze diverse durante il ciclo mestruale. Alcune possono avere mestruazioni leggere e indolori, mentre altre possono avere mestruazioni più abbondanti e dolorose. Se i sintomi mestruali sono particolarmente intensi o interferiscono con la qualità della vita, è consigliabile consultare un medico.

La vascolarizzazione porta alla completa ricostruzione dello strato funzionale. Nel corso di questo processo di riparazione, l'endometrio viene definito in fase proliferativa. Questa riparazione avviene nel momento in cui i follicoli primari e secondari aumentano di dimensioni, ed è stimolata e sostenuta dagli estrogeni secreti dai follicoli in via di sviluppo. Al momento dell'ovulazione, lo strato funzionale ha uno spessore di parecchi millimetri, e le ghiandole che si estendono fino al confine con lo strato basale elaborano un muco ricco di glicogeno. L'intero strato funzionale è altamente vascolarizzato, con piccole arterie che si spiralizzano verso la superficie interna, derivanti da tronchi più voluminosi presenti nel miometrio. Durante la fase secretiva, sotto la stimolazione di estrogeni e progestinici prodotti dal corpo luteo, le ghiandole endometriali si dilatano e incrementano la loro secrezione, e le arterie si allungano e si spiralizzano attraverso i

Tessuti dello strato funzionale. Questa fase ha inizio al momento dell'ovulazione e perdura fino a che resta in funzione il corpo luteo. L'attività secretoria raggiunge il picco massimo circa 12 giorni dopo l'ovulazione, e già dopo 1-2 giorni l'attività ghiandolare cala; il ciclo uterino termina quando termina la produzione ormonale da parte del corpo luteo. Ha inizio quindi un nuovo ciclo, con la fase mestruale e la desquamazione dello strato funzionale. La fase secretiva dura solitamente 14 giorni, e dunque la data dell'ovulazione può essere stabilita come il 14° giorno dalla data di comparsa della mestruazione.

Per menarca si intende il primo ciclo uterino, che si manifesta al momento della pubertà (normalmente all'età di 11-12 anni). Il termine menopausa sta ad indicare il momento in cui si manifesta l'ultimo ciclo uterino, solitamente verso i 45-55 anni. La menopausa è dovuta al fatto che le cellule

sono arendita, ovvero, sono limitate e stabilite già alla nascita, quindi il ciclo uterino e così quello mestruale, si arrestano non appena la scorta di cellule uovo è terminata. Durante il periodo fertile, la regolare cadenza dei cicli uterini può essere interrotta solo da circostanze insolite quali malattie, stress, inedia, oltre naturalmente alla gravidanza. In generale, cicli irregolari sono caratteristici dei primi due anni dopo il menarca, e degli ultimi due anni prima della menopausa. Prima dei 40 anni si parla di menopausa precoce dovuta essenzialmente ad una scarsità di follicoli primordiali. La menopausa è accompagnata da un picco della secrezione di GnRH, FSH ed LH, e dalla diminuzione di estrogeni e di progesterone circolanti. Il decremento dei livelli estrogenici porta a: riduzione delle dimensioni dell'utero, riduzione delle dimensioni delle mammelle, assottigliamento delle pareti di uretra e vagina, indebolimento del tessuto.connettivo di supporto di ovaie, utero evagina. Le ridotte concentrazioni di estrogeni sono state correlate anche allo sviluppo di osteoporosi e di una varietà di effetti neurologici e cardiovascolari, come vampate di calore, ansia e depressione. LA VAGINA La vagina è un condotto muscolo-mucoso elastico che si estende dal collo dell'utero al vestibolo, uno spazio delimitato dai genitali esterni. La lunghezza media è di 7,5-9 cm ma, trattandosi di un organo molto estensibile, lunghezza e larghezza sono estremamente variabili. All'estremità prossimale della vagina, il collo dell'utero si proietta nel canale vaginale; il recesso poco profondo che circonda questa porzione di cervice viene chiamato fornice vaginale. La vagina è un canale membranoso con una forma appiattita e ha una parete anteriore e posteriore. La vagina tende ad allungarsi durante la gravidanza. L'asse della vagina è obliquo, dall'avanti all'indietro e dalbasso verso l'alto e forma un angolo di 70°. La vagina decorre parallelamente all'intestino retto, con il quale si trova posteriormente in stretto contatto. Anteriormente, l'uretra decorre lungo la parete della vagina, nel tratto che va dalla vescica urinaria alla sua apertura nel vestibolo. La vascolarizzazione della vagina avviene principalmente ad opera dei rami vaginali delle arterie e delle vene iliache (uterine) interne. L'innervazione è ad opera del plesso ipogastrico, dei nervi sacrali e di rami del nervo pudendo. Infatti, durante il parto è possibile fare un'anestesia epidurale che riguarda le regioni sottoperitoneali, oppure un'anestesia del nervo pudendo. La vagina svolge tre funzioni principali:
  1. Funge da via di passaggio per l'eliminazione del flusso mestruale.
  2. Riceve il pene durante l'accoppiamento e gli spermatozoi diretti all'utero.
  3. Rappresenta l'ultimo tratto del canale del parto, attraverso il quale avviene l'espulsione del feto.
qualepassa il feto durante il parto. La parete della vagina contiene una rete di vasi sanguigni e strati di muscolatura liscia, ed è lubrificata dalle secrezioni della cervice uterina e dal passaggio di fluidi attraverso l'epitelio (che risulta permeabile all'acqua). Vagina e vestibolo sono separati per mezzo di una piega elastica di tessuto epiteliale, l'imene, che può bloccare parzialmente o per intero l'ingresso in vagina. Ha un rapporto molto stretto con l'uretra e il retto ma le due vie hanno sbocchi diversi. Nella zona della fornice si ha un rapporto di vicinanza tra la cavità peritoneale e la parete posteriore della vagina. La vagina contiene una popolazione batterica alimentata dalle sostanze nutritive contenute nel muco cervicale. L'attività metabolica dei batteri vaginali crea un ambiente acido che limita la crescita di molti organismi patogeni, ma inibisce la motilità degli spermatozoi. Ecco dunque spiegata.

L'importanza delle sostanze tampone contenute nel liquido seminale per il successo della fecondazione.

Il lume vaginale è rivestito da un epitelio pavimentoso stratificato, che in stato di riposo si solleva in pieghe chiamate rughe. Queste pieghe permettono la dilatazione e vanno via via a scomparire con l'età e con il numero di gravidanze. La sottostante lamina propria, spessa ed elastica, contiene piccoli vasi sanguigni, nervi e noduli linfatici. La mucosa vaginale è circondata da una tonaca muscolare dotata di notevole elasticità, con strati di fibrocellule muscolari lisce arrangiate in fasci longitudinali e circolari, continui con il miometrio. La tonaca muscolare è abbastanza spessa ma la particolarità è che le cellule intermedie del suo epitelio pavimentoso sono ricche di glicogeno. Quando queste cellule maturano e crescono rilasciano del glicogeno sulla superficie esterna diventando un bersaglio per possibili patogeni. Nella

vagina vi è infatti una flora batterica di lattobacilli che si nutrono di questo glicogeno in modo da non far attaccare altri patogeni. La porzione di vagina adiacente all'utero ha un rivestimento sieroso continuo con il peritoneo pelvico; nelle altre porzioni, lo strato muscolare è circondato da una tonaca avventizia di connettivo fibroso. A questo livello, nella donna multipara e magari in seguito a gravidanze, possono avvenire prolassi dell'utero, classificabili in primo, secondo e terzo grado a seconda della sua uscita. GLI ORGANI GENITALI ESTERNI FEMMINILI La regione che comprende gli organi genitali esterni femminili viene chiamata vulva o pudendo muliebre. La vagina si apre nel vestibolo, uno spazio centrale delimitato dalle piccole labbra, due pieghe rivestite da cute sottile priva di peli. Anche l'uretra termina al livello del vestibolo, ma anteriormente all'orifizio vaginale; nei pressi dell'orifizio uretrale esterno si aprono nell'uretra.le ghiandole parauretrali. Anteriormente all'orifizio uretrale, si proietta nel vestibolo il clitoride, costituito all'interno da tessuto erettile omologo ai corpi cavernosi del pene, che in seguito all'eccitazione sessuale si inturgidisce richiamando a sé grandi quantità di sangue. L'apice del clitoride è sormontato dal piccolo glande del clitoride, erettile, mentre il corpo del clitoride è circondato da estensioni delle piccole labbra che formano il prepuzio (o cappuccio) del clitoride. I due muscoli bulbo-cavernosi circondano su entrambi i lati l'orifizio vaginale, restringendo nel'accesso con la loro contrazione. Tali muscoli ricoprono i bulbi del vestibolo, ammassi di tessuto erettile localizzati ai due lati dell'ingresso della
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
22 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Tidde di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia degli organi e degli apparati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Zecchi Sandra.