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Estratto del documento

NUMERI COMPLESSI

UNITÀ IMMAGINARIA

  • i = √(-1) = 1

POTENZE DI i

  • i1 = i
  • i2 = -1
  • i3 = -i
  • i4 = 1
  • i5 = i
  • i6 = -1

...

FORMA ALGEBRICA DI UN NUMERO COMPLESSO

z = x + iy con x ∈ R, y ∈ R

  • Re(z) = x : PARTE REALE
  • Im(z) = y : PARTE IMMAGINARIA

...

OPERAZIONI DEI NUMERI COMPLESSI

  • z1 = x1 + i y1
  • z2 = x2 + i y2
  • ...

RAPPRESENTAZIONE DEI NUMERI COMPLESSI E PIANO DI GAUSS

  • R2 → z : piano con coordinate x
  • z : (x, y) → piano con coordinate (x, y) : (Re(z), Im(z))

...

Opposto: z = x + iy -> -z = -x + i(-y) (z = x - iy)

Congiugato: x + iy̅ = x-i(-y) z = x + iy z̅ x - iy

Modulo: x + iy |z| = √x² + y² z·z̅ = x² + y² Immagine 3a del Libretto Cockválkóclorita

Proprietà fondamentale: z·z̅ = |z|²

dim. 3d x + iy allora z = x + iy z·z̅ = (x + iy)(x - iy) = x² - (iy)² = x² + iy² = (i²x² + i²y²) = |z|²

Reciproco Posso scrivere il reciproco di z: z·z̅ = 1 nella seguente forma:

z̅ = z / |z|²

1 / z = 1 / z̅ = x ∙1 / 2 riposo \(\frac{√3}{2}\)

Forma trigonometrica o polare dei numeri complessi

Numero complesso come coppia ordinata di numeri reali, se z ∈ C∈ UN numero complesso allora e della forma:

z = (x + iy) con x, y ∈ R

Detto un punto P(x;y), considero il vettore OP Quindi posso individuarlo tramite: - l'ipotenusa del rifco - l'angolo che il vettore forma con il semiasse di - asse postribut. (se y = 0; x = 0);

Formula h:i ipotenusa soddisfatta coltrieth aiura

x² + y² = OP

2 cosθ e R

Definizione:

r·1 = cos(t) + isen(t)

Sia z = x + iy ∈ C

Allora z può essere scritto nella forma z ρ·p|θ

∴ x + iy = r·(x + i(y)) = r·(\(cosθ\) +i sinθ) = r· eiθr·eiθ

|z| = √x² + y²

ρ – anglo derivato corrispondente a z (misurato in radianti)

∠ angolo di OP con resume\(y\)=\(y_f − y_0\)

ρ

θ ircos

senθ y cosθ x

sinθ

∴ angolo tale che: cosθ = x/p, senθ = y/p, θ = arctan(y/x) e y₀,x₀

Algebra Lineare

  • Dipendenza/Indipendenza Lineare

Sia V uno spazio vettoriale su K. I vettori v1...vksono definiti dipendenti se v1 != 0 e n scalari λ1...λn.

Def: La combinazione lineare dei vettori vi tramite gli scalariλ1, λ2...λn è:

λ1v1 + λ2v2 + ... + λnvn

Dipendenza Linearev1, vk ∈ V sono linearmente dipendenti se ∃ λi, i scalari non tuttinulli t.c.

λ1v1 + λ2v2 + λkvk = 0

Indipendenza Linearev1, vk ∈ V sono linearmente indipendenti se:

λ1v1 + λ2v2 + ... + λkvk = 0

Allora λ1 = 0; λ2 = 0; λk = 0

Esempio:v1=(1/2) v2=(1/3) t ∈ R2

λ1v1 + λ2v2 = 0λ(1/2)(1, 2) + λ(1/3)(3, 1)

=> λ1 + λ2 = 0⇒1/2 + 3λ2 = 0λ1 = 0v1, v2 sono linearmente indipendenti

  • Generatori

v1, vp ∈ E sono generatori di V se ∀ v∈V ∃ λi scalari t.c.

V = λ1v1 + ... + λpup

Ovver posso esprimere ogni vettore di V tramite v1...vp

  • Base di uno spazio vettoriale

Sia V uno spazio vettoriale su KUn insieme di vettori v1...vn ci è un base di V se

  1. v1, vn sono linearmente indipendenti
  2. v1, vn sono generatori
  • Proprietà:
  1. Ogni spazio vettoriale ci ha una base
  2. Due basi dello stesso V hanno la stessa cardinalità
  3. Detto B⊆V...l'insieme di generatori allora B è una base di V

dim

ker f per induzione: vale

allora f iniettivo se e solo se ker f=(0)

Proposizione

  • ker (psici) non sottospazio vettoriale

  • f iniettivo -> ker (f)={0n} vedere qui comunque

In (F)= dim (Im (F))

Dimostrazione: rg (R) = rg (F)

Discussione

p sottospazio -> rg (P) = dim (W) [Im (R)=Rm rg (P)=k]

P lineare -> ker (f)=[0n] -> dim (ker (F)) = 0

Teorema della dimensione

f: V -> W lineare V=Kn W=Km

allora

dim (V) = dim (Im (f)) + dim (ker (f))

in particolare: f: Kn-> Km lineare

allora

n = rg (f) + dim (ker (f))

dim Kn = dim (Im (f))

Corollario

  • rg (f) ≤ min{n, k}, in effetti rg (F) = dim (Im (f))

  • Im (f) = Rm -> rg (f) = k

  • Teo della dimensione -> rg (P) = n dim (ker (f)) -> rg (f) ≤ n

Conseguenze del teorema

  • dim (Im (p)) = dim (ker (f)) + n

  • Im (f) = Rm -> dim ≤ k

  • dim (ker (f)) = n dim (ker (f)) ≡ n - k

Proposizione

Sia f: Rn K lineare

f suriettiva -> n ≥ k

f iniettiva -> n ≤ k

f biiettiva -> n = k

Proposizione

f: Rn-> K lineare

n < k -> f non può essere suriettiva

n > k -> f non può essere iniettiva

Im (f: Kn→ Kn rg (f)=n -> pil di vettori compendido della base:3 pil che però i sottos in Rk) sono fin ind -> 3 dim lker (f) ilto4 -> f iniettività

Diagonalizzabilità e triangolarizzabilità

Detta A matrice n×n, E algebrica applicata p.f. di R^n → R^n

X = A ⋅ X ampandendo rianire diagonalizz.

  • Vogliamo calcolare una nuova b.b. t.c. e Λ d.a rispetto a B sia rappresentata da una matrice diagonale D, altrimenti triang.
  1. Una matrice n×n si dice diagonalizzabile se ∃ M matrice n×n t.c.

M^-1 ⋅ A ⋅ M = I_(λ

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
24 pagine
1 download
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/02 Algebra

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SaraB.2001 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Algebra lineare e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Franciosi Marco.