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Condizionamento del paziente

Andiamo a condizionare il paziente ovvero, durante i primi 3 passi inspiri, poi fai tre passi in apnea e poi sei passi espirando.

La Ginnastica Distrettuale mani del paziente sul torace del paziente, in tutti i decubiti, quindi andiamo a stimolare ad esempio il lato in alto, oppure la parte basale costale, oppure dividete il torace in 4 punti.

Disostruzione Bronchiale

Per quanto riguarda la Disostruzione Bronchiale, il paziente abbiamo detto si deve idratare a sufficienza almeno 2 litri d'acqua al giorno, gli facciamo fare l'aerosol, bisogna che noi conosciamo bene l'albero bronchiale con il fonendoscopio, in maniera da seguire le progressioni delle secrezioni verso l'alto, se facciamo un approccio come si deve.

Manovre di Drenaggio Posturale Assistito

Per quanto riguarda le manovre, ovvero il Drenaggio Posturale Assistito, potremmo usare le Percussioni, però le percussioni sono quelle veramente che fanno i massaggiatori di altri tempi, sicuramente non sono indicate con il paziente respiratorio, sono le vibrazioni e le...

successioni che sarebbe il coppettamento, quindi sicuramente possiamo usare quelle. Sul piccolo paziente usiamo addirittura due dita per evocare le vibrazioni, i pazienti un po' più grossetti usiamo il coppettamento, sicuramente non va fatto sulla zona cardiaca, sicuramente sulla scapola può essere fatto in maniera più importante e quant'altro, sicuramente non la zona del fegato, possiamo evitare. Ginnastica Diaframmatica sull'emilato destro, zona vasale toracica. Ad esempio il Drenaggio per il bronco segmentario posteriore del superiore, noi dobbiamo drenare questo bronco qua, mettete il paziente seduto e un po' inclinato davanti, in maniera tale che questo bronco da drenare sia verticale rispetto al bronco più grosso. Il Bronco Segmentario Anteriore del superiore, anche in questo caso il paziente si mette disteso, un po' ruotato verso destra, sempre per drenare questo distretto qua, per il bronco segmentario anteriore. Per la Lingula ilposizionamento è di 35°, quindi basale e lingula 35° e anche 45° di Trendelenburg. Se dobbiamo drenare il segmento apicale del lobo superiore, il paziente lo mettiamo seduto inclinato verso sinistra e questo è il Drenaggio di Postura, ci andiamo a fare la coppettazione, andremo a farlo assistito. Se dovete drenare il segmento posteriore del lobo superiore, il paziente è seduto inclinato in avanti e verso sinistra. Poi una volta che avete iniziato, vi viene spontaneo. Il segmento anteriore del lobo superiore il paziente è supino a 0°, se è un segmento mediale del lobo medio il paziente è supino però a 35°. Se è il segmento apicale del lobo inferiore a 0° se invece è quello anteriore del lobo inferiore il paziente è supino, il tronco rivolto a sinistra e a 45° di Trendelenburg. Se invece dobbiamo drenare il segmento laterale del lobo inferiore il paziente è in decubito laterale sinistro e a

45° di Trendelenburg. Se voi vi prendete tutti i bronchi e poi vi andate a vedere questo che vi do, capite che dovete verticalizzare il segmento di cui vi parlo e metterlo appunto in verticale rispetto al bronco più grosso e lì andrete a fare il drenaggio di postura. E questo era per il destro, per il sinistro è l’esatto contrario. Però dovete sapere come drenare quella porzione a rispetto di un’altra, vi ritroverete alcune volte a doverlo fare perché è proprio lo pneumologo che ve lo richiede, dovete drenare questo segmento qua e voi dovete capire se il paziente va seduto, va supino a 0°, a 35°, a 45°. L’emogasanalisi che cos’è? Che esame è, è un esame del sangue regolare? Dove si entra? Arteria Radiale o Brachiale, si fa il prelievo e poi si deve mettere nel ghiaccio, cioè va conservato nel ghiaccio, perché purtroppo si rovina facilmente il sangue arterioso, va fatto il prelievo,

si mette nel ghiaccio, si porta subito al laboratorio analisi e si analizza, oppure se c'hai direttamente il macchinario pronto si analizza. Nelle condizioni normali che viene fuori dall'emogasanalisi? La pO2, la pressione d'ossigeno, di quant'è la pO2 nel soggetto normale? Dagli 80 ai 90 mmHg, anche 95. Poi c'abbiamo la pCO2 che va dai 38 ai 42 mmHg. Poi è importante sapere il pH del sangue e poi dobbiamo andare a vedere almeno gli ioni carbonato. Però noi almeno queste 4 le dobbiamo sapere, quindi quando noi andiamo a trattare un paziente respiratorio, dobbiamo andare a vedere queste 4 cose, perché questo ci dice tanto, ci può essere pure un paziente che non ha una patologia respiratoria però ha questi parametri alterati, quindi noi dobbiamo sapere quando e perché. Se c'abbiamo un paziente con ipossia e ipercapnia, ovvero un'acidosi respiratoria, di quanto sarà la pO2 e di quanto sarà la pCO2,

quanto sarà il pH, quanto saranno gli ioni carbonato? Se c'è un'ipossia con ipercapnia la pO2 sarà minore, immaginiamo un 70 mmHg, se c'è pure un'ipercapnia la pCO2 sarà aumentata, sarà anche un 50 mmHg, il pH come sarà? Sarà un pH piuttosto acido, quindi sarà un 7,30, 7,32, 7,34 e gli ioni carbonato un pochettino pure quelli sono mossi, tendenti all'alto. Quindi quelli abbiamo detto 28 - 32 per milli litro, là saranno più o meno un 32, perché pure là vanno a fare un compenso renale. Se abbiamo un paziente che ha 96 di pO2, però questo ha un affanno, però ha 96 di pO2, ha 35 mmHg di pCO2 e ha gli ioni carbonato normali, però ha una dispnea assurda, secondo voi cosa ha questo paziente? Ha una crisi emotiva e non ha patologie respiratorie. Se ci troviamo difronte invece a un paziente che casomai ha un acidosi metabolica, perché è un paziente diabetico,

che c'avrà secondo voi? C'avrà anche in questo caso una pO2 normale, una pCO2 normale e c'avrà un pH modificato, c'avrà un pH sotto la norma, quindi c'avrà un pH ad esempio di 5. Riabilitazione Cardiorespiratoria – Lezione 5 (Marco Pasta) Quali sono le tecniche riabilitative respiratorie? Quali approcci, che usiamo per il paziente respiratorio? Che tipi di approcci usiamo? Quali sono le strategie, i metodi, le tecniche? Il training autogeno sul paziente respiratorio, ma per training autogeno, non sempre oppure, se lo facciamo come veramente lo fa lo psicologo, ancora meglio, però anche un approccio che comunque sia non è un training psicologico al 100%, comunque induce il rilassamento ed è molto efficace in tutti questi pazienti. Lavorare in ambienti confortevoli, con ambienti caldi, ambienti poco rumorosi, mettere a suo agio il paziente, adottare pure quelle piccole strategie che possono sembrare per unaltro paziente coseinsignificanti, invece nel paziente respiratorio è importante, come il rullo sotto le ginocchia, oppure un piccolo rialzo alle braccia e quant'altro. Indurre anche in questo caso il rilasciamento, "Rilascia la tua colonna, non stare così teso, srotola le spalle", dare tutte queste indicazioni. La riabilitazione diaframmatica, abbiamo detto che il Diaframma è un muscolo che è percepito poco dal soggetto sano, figuriamoci nel soggetto con problemi respiratori. Quindi allentiamo le tensioni distrettuali, facciamo questo tipo di lavoro globale e poi lo possiamo fare l'emilato destro e l'emilato sinistro. Quali altri approcci conosciamo sul paziente respiratorio? Il lavoro sugli accessori, quindi andiamo a lavorare con il pompages, con il massaggio, con i trigger point, andiamo a lavorare su questi muscoli molto contratti. Quale altra tecniche conoscete? Il drenaggio, per drenaggio che intendiamo? Qual è la chiave divolta della riabilitazione respiratoria? L'aria che entra e che esce, perché non potete immaginare che nei bronchi più piccoli, quelli veramente ... nella posizione testa in giù possa aiutare, è l'aria che entra e che esce che va a tirare fuori le secrezioni. Abbiamo parlato del Punto di Egual Pressione, come fare per innalzarlo e per potenziare l'innalzamento, vi ho detto anche il decubito laterale. Il Drenaggio di Postura che è relativo alle secrezioni più alte. E solo dopo che abbiamo auscultato il paziente e andiamo, visto le secrezioni, o meglio, l'andamento delle secrezioni, da distali a prossimali, allora facciamo il Drenaggio di Postura, allora facciamo la tosse 4. Quali altre tecniche possiamo mettere, di cui abbiamo parlato che adesso, più o meno gli approcci sono questi, adesso bisogna miscelarle ad altri oppure una rieducazione distrettuale. Perché questo? Perché abbiamo detto che per alcuni

Pazienti, il problema è il contenuto per altri è il contenitore. Un problema del contenuto quale potrebbe essere? Per contenuto cosa intendiamo? Il Polmone e le pleure, un problema del contenuto potrebbe essere una BPCO con problemi di secrezione, quindi potrebbe essere la secrezione, potrebbe essere un problema delle pleure o potrebbe essere un asma, però io intendo l'ingombro, quindi per ingombro, o meglio, secrezioni che si sono accumulate, poi vedremo che pure la Polmonite ha questo problema. E poi il contenitore là lavoriamo sugli accessori, lavoriamo sull'area distrettuale, lavoriamo sull'adiaframmatica, lavoriamo sulla mobilizzazione scapolo-toracica, costo vertebrale e quant'altro. Partiamo con qualche patologia specifica. La Pleurite. Secondo voi, qual è il problema, l'infiammazione delle pleure, e che comporta l'infiammazione delle pleure? Non c'è più, o per lo meno, viene a perdersi quel film che

permette lo scorrimento, perché c'è un processo logistico in atto, per cui ci sono delle sinechie, le due pleure non scorrono l'una sull'altra e il paziente ha un forte dolore.

Il trattamento ha inizio dopo la fase acuta e dopo l'rx di controllo e non si inizia mai il trattamento con una temperatura alta.

Di solito il paziente dove lo troviamo? Lo possiamo trovare a letto della pneumologia, quindi ci rechiamo dal paziente e troviamo un soggetto dolorante, rannicchiato su se stesso, molto probabilmente rannicchiato dalla parte della pleurite, per cui il nostro compito qual è? Cercare innanzitutto, ridurre però dobbiamo lavorare anche sulla postura, dobbiamo lavorare sul dolore.

Quindi sicuramente dobbiamo riportare il paziente a almeno in una posizione supina, quindi cercare di ridistendere le ginocchia e riportare, rieducare al respiro, perché avrà un respiro a bassi volumi proprio per evitare questo sfregamento e di conseguenza

il dolore, quindi, sicuramente bisogna fare un lavoro che è quello di riportare il paziente
Dettagli
A.A. 2022-2023
188 pagine
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SSD Scienze mediche MED/34 Medicina fisica e riabilitativa

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giacomo.benedetto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Riabilitazione cardio-respiratoria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Pasta Marco.