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B,
normativa impone che sia al massimo di 70 - 80 m, perché le apparecchiature delle
utenze (rubinetti, scaldabagni, ecc.) sono collaudate a circa 100 m di colonna
Qualora la verifica non sia soddisfatta, non potendo variare la quota del serbatoio
giacché garantisce il carico necessario, si sconnette la rete di distribuzione ogni 30
40 m di quota (non è detto che occorrono più serbatoi. Si possono installare anche
delle semplici vasche di sconnessione).
Stabilita la sua quota, bisogna determinare la posizione del serbatoio.
abitato e avere la condotta di avvicinamento quanto più breve e robusta possibile,
Nel nostro caso la quota più bassa è posizionata alla quota di 150 m, per cui si
prevedono delle vasche di disconnessione alle quote di 220 m e 180 m.
5. CALCOLO PORTATA
Come dato di progetto della portata che deve arrivare al serbatoio si utilizza la portata
La portata dovrà, comunque, essere minore di quella minima fornita dalla sorgente
poiché si deve garantire sempre il suo minimo deflusso vitale.
sarà erogata quando la richiesta sarà massima.
Inoltre, progettando con la portata media si ha un vantaggio economico poiché si
potrà utilizzare un diametro minore per le tubazioni.
4
Per il calcolo della portata bisogna tener conto del numero di abitanti residenti e
fluttuanti e della dotazione idrica. Il criterio fissato per assegnare le dotazioni unitarie
al 2040 è stato quello di assicurare un valore minimo pari a 350 l/abitante*giorno a
livello di ambito territoriale ottimale (A.T.O.); in questo modo è stata tutelata non
-
ssariamente si deve far riferimento per far fronte ad eventuali
incrementi di consumo idrico ad oggi non prevedibili, poiché riferiti ad un arco
temporale a lungo termine, ma che necessariamente devono essere considerati ai fini
di una corretta gestione del servizio idrico integrato.
Tali dati sono ricavati dal P.R.G.A. di seguito allegato, che riporta il numero di
1.
Q = dot * n° abitanti / 86400
m
Sia:
dot = la dotazione idrica, ossia la portata giornaliera di un singolo individuo e la
media sul numero di abitanti della portata di tutti gli utilizzi pubblici.
territoriale in cui ricade il nostro comune di riferimento (A.T.O. 5) è 350 l/ab*gg
n° abitanti = numero di abitanti da considerare.
Anno (n) Numero Abitanti (Ni)
1951 2064
1961 1753
1971 1541
1981 1718
1991 1917
2001 1853
2011 1853
2015 1925
La previsione demografica al 2050 è di 1867 abitanti.
Si utilizza 1925 (attuale) come numero di abitanti da considerare.
Q 7,80 l/s
= (q*N)/86400 =
M 5
6. STUDIO DEL TRACCIATO
Bisogna far sì che l'acquedotto funzioni per quanto più possibile a gravità. Perciò
occorre garantire una differenza di carico tale che assicuri questo funzionamento.
Quando ciò non è possibile, si possono utilizzare gli impianti di sollevamento.
Bisogna poi stabilire se far funzionare l'impianto in continuo o per un dato numero di
ore. Se continuo, bisogna provvedere alla realizzazione di una vasca di compenso,
ovviamente il costo in più sarebbe compensato da un personale minore.
Bisogna cercare un compromesso tra le seguenti condizioni:
il tracciato deve funzionare quanto più possibile a gravità;
deve essere quanto più possibile breve;
deve essere sicuro;
deve garantire l'igiene;
deve avere un impatto ambientale contenuto.
Altre considerazioni di carattere economico riguardano i seguenti punti:
1. Pressioni: le tubazioni devono avere pressioni modeste, poiché maggiori sono le
pressioni, maggiore è il costo della tubazione, di ciò si deve tener conto nella
scelta del tracciato, evitando i tratti in cui si possono avere pressioni elevate.
2. Scavo: porre le tubazioni, laddove è più facile realizzare le trincee.
3. Coltivazioni: bisogna cercare di evitare terreni a colture più ricche.
4. Disboscamento: evitare di abbattere troppi alberi, e tenersi lontani dalle zone
dove sono presenti questi, poiché le loro radici possono andar a danneggiare le
tubazioni.
5. Zone acquitrinose maggiore
6. Zone franose: evitarle anche se ciò comporta l'allungamento della condotta.
Qualora non fosse possibile, si cerca una tubazione che può subire deformazioni e
si prendono misure atte a contenere le frane.
7. Freschezza dell'acqua: ricoprimento e affondamento delle condotte e
riempimento con terreno minuto.
8. Accessibilità: posizionare l'acquedotto in zone adiacenti alle strade già esistenti,
ad esempio per condotte minori, lungo la banchina, per acquedotti più grandi
meglio una sede propria ma comunque facilmente raggiungibile e parallela alla
strada stessa. 6
Di seguito sono riportate le 3 soluzioni di tracciato analizzate;
Soluzione 1
Soluzione 2
Soluzione 3 (Alternativa relativa alla parte finale)
La soluzione 1 rappresenta un buon compromesso tecnico-economico, dal momento
che i costi di esproprio sono contenuti, e si ha un andamento altimetrico abbastanza
dolce. Vedi allegato: Tav. 1 Planimetria
7
7. PROFILO LONGITUDINALE
Nel profilo longitudi della
condotta, e la piezometrica a tubi nuovi e usati.
Occorre che in nessun punto la piezometrica intersechi la condotta, altrimenti
-3 m dalla piezometrica,
in modo che in caso di rot
Bisogna verificare inoltre che nel punto più depresso non ci sia un carico troppo
elevato, che solleciterebbe troppo la tubazione, nel nostro caso il punto più
depresso è il picchetto 29 con un carico di 160 m.
Altra verifica da fare è quella sulla velocità in condotta. Per normativa la velocità
e non deve essere inferiore a 0,6 m/s:
VERIFICA VELOCITA'
la velocità deve essere compresa tra 0.6 e 2 m/s
V [m/s] = 0,853025 Si
Laddove il profilo ha un andamento pianeggiante, bisogna andar a imporre delle
pendenze minime pari al
galleggiamento che tende a portarla verso quindi a espellerla mediante gli
sfiati, posti proprio nei vertici superiori della condotta.
Nei vertici inferiori sono posti, invece, gli scarichi che assolvono la funzione di
tubazioni, quando bisogna svuotarle.
Il dimensionamento dei tubi viene eseguito per tubi usati e cioè per lo stato
meno perdite di carico dovute a una scabrezza minore, ciò determinerà
serbatoio rispetto alla condizione di tubi usati.
Vedi allegato: Tav. 2 Profilo Longitudinale.
Nel disegno è rappresentato di colore blu la linea piezometrica a tubi usati,
mentre di colore rosso la linea piezometrica a tubi nuovi.
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8. TUBAZIONI
La scelta del materiale delle tubazioni, del tipo di giunto, dei pezzi speciali, dei
diametri interni, degli spessori, degli eventuali rivestimenti interni ed esterni e di altri
elementi progettuali è fatta in base alla valutazione dei seguenti parametri:
- la caratterizzazione fisica, chimica e sanitaria dei fluidi da trasportare;
- la caratterizzazione geologica e geotecnica dei terreni interessati dal tracciato;
- dimensionamento idraulico e statico delle tubazioni;
- ossia degli elementi vincolanti nello studio del
tracciato e del profilo delle tubazioni.
Bisogna tener conto, inoltre, dei vantaggi che offrono le tubazioni in acciaio:
- il minor costo della tubazione;
- il minor costo del trasporto e della messa in opera, essendo leggero;
- la maggior lunghezza delle barre prodotte in commercio;
- la resistenza a elevate pressioni di esercizio.
Di contro, le tubazioni in acciaio sono soggette alla corrosione da parte dei terreni,
delle acque presenti e in misura maggiore delle correnti vaganti nel terreno.
ricoperte da opportuni rivestimenti sia interni sia esterni in materiale bituminoso.
Per isolare invece le tubazioni dalle correnti vaganti si adottano misure di protezione
che possono essere attive o passive.
La protezione passiva, più semplice, si realizza mediante il rivestimento della
tubazione per mezzo di materiali impermeabili ed elettricamente isolanti. Se non
attiva che può essere a corrente impressa o ad anodi sacrificali.
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8.1. DIMENSIONAMENTO DEI TUBI
uniforme. Si è adottata la formula di Contessini.
piezometrica sarà minore, ciò comporterà un certo carico, che se eccessivo, dovrà
essere ridotto con un opportuna valvola
un certo periodo, i tubi saranno considerati usati e la piezometrica sarà tale che il
carico finale non darà pr
Dove:
L = 6057 m (lunghezza del tracciato)
H = 140 m 3
Q = 0,0078 m /s
Dalla formula si ricava il valore del diametro teorico:
Poiché non tutti i diametri sono in commercio, si approssima questo valore al
diametro commerciale subito maggiore:
Diametro commerciale più vicino a quello trovato è:
DN D spessore D
est int
100 114,3 3,2 107,9 [mm]
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8.2. POSA IN OPERA
La posa in opera delle tubazioni è preceduta da un accurato controllo dei tubi, dei
eventuale rivestimento. Le tubazioni sono collegate mediante giunti e pezzi speciali. I
giunti dei tubi in acciaio sono essenzialmente del tipo a bicchiere, a flangia, a
manicotto filettato ed elastico. Per le tubazioni in acciaio si ha una tipologia molto
più vasta di pezzi speciali. scavate e
richiuse mediante successivo rinterro. Il fondo dello scavo, su cui vanno posati i tubi,
deve essere spianato e livellato eliminando qualsiasi asperità che possa danneggiare i
tubi o il rivestimento.
La larghezza al fondo della fossa di scavo viene stabilità pari al diametro nominale
(DN) della tubazione aumentando di 0,25-0,30 m da ciascun lato.
terreno, dalla profondità dello scavo e dal tempo in cui lo scavo resta aperto, che
influisce sulla stabilità delle pareti.
Talvolta è necessario, per la stabilità delle pareti, realizzare delle armature di
sostentamento di legno di metallo. sere tale
da assicurare un sufficiente isolamento termico, per evitare durante il percorso
eccessivi r giungere ai rubinetti di erogazione a
temperatura non superiore a 15° 16° C.
A i climi risulta generalmente sufficiente
In presenza di sovraccarichi esterni, il ricoprimento deve avere un valore minimo atto
a contenere le sollecitazioni sulla tubazione.
Per rendere possibile lo scarico a gravità nei vicini fossi delle acque di svuotamento
della tubazione e per facilitare la posa in opera è opportuno realizzare il fondo dello
scavo sopra il livello della falda superficiale, specie in presenza di tubazioni
scopo di ridurre il rischio della corrosione;
se così facendo non si rispettano alcune zone il valore minimo di ricoprimento, nella
fase di rinterro si realizza un piccolo rilevato sopra il piano campagna.
La posizione dei tubi nella trincea di scavo non deve mai essere realizzata mediante