Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Analisi dell'impianto idraulico
Ha tubi usati con diametro 170,90 e il a tubi nuovi con diametro 184,00 (ΔH=54.20-31.16=23.04), per questo si è previsto l'uso di una valvola da ubicare nel picchetto 5. Tale impianto funzionerà nei primi anni in condizione di tubi nuovi avente una cadente piezometrica pari a 0,00927ΔH=23,08 dissipando un nel picchetto 5, dove la quota piezometrica passerà da 200,00 m a 176,96 m. Con il passare del tempo, a causa dell'invecchiamento della condotta, andranno ad aumentare le perdite di carico di tutto l'impianto e per far fronte a ciò, si procederà con la graduale apertura della valvola posta al picchetto 5 per ridurre le perdite di carico localizzate da noi imposte.
Progettata la condotta si procede alla verifica delle velocità e delle sovrapressioni:
Velocità: Vo= Q/σ= 1,46m/s (D=0.184m)
Sovrappressioni: (c/g) x Vo= (350/9.81) x 1,85= 52.08
Tubi in polietilene ad alta densità PN16DN[mm] Sp[mm] Di[mm]200
18.2 163.6225 20.5 184.04.4 Serbatoio di valle Il volume giornaliero, cioè il volume d'acqua che quotidianamente affluisce al serbatoio, risulta essere: 3W Q 86400 3361mg m Il volume complessivo del serbatoio, realizzato in cemento armato, tiene conto delle aliquote di compenso e di riserva mentre il volume antincendio viene tralasciato in quanto considerato trascurabile. In particolare: il volume di riserva, ossia quello che è necessario immagazzinare in caso di interruzione del servizio dell'acquedotto esterno, deve garantire il fabbisogno cittadino per la durata di un giorno: 3W W 3361mr g il volume di compenso, ovvero quello necessario a bilanciare la variabilità giornaliera della richiesta dalla rete interna, deve garantire un terzo del fabbisogno giornaliero: 1W W 1120, 4 mc r Quindi il volume da assegnare al serbatoio è: 3W W W 4481, 4mtot r c 10 Corso di Costruzioni Idrauliche Prof. Ing. Giovanni DeMarinisSi prevede di suddividere il serbatoio in due vasche uguali allo scopo di garantirne il funzionamento anche durante le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria di una delle due vasche. Fissando un tirante idrico h=5m, l'area del serbatoio risulta: A = 2W/h = 896,3m² Prevedendo due vasche avremo per ciascuna di esse un volume: V = 3W²/h = 2240,7 m³ E un'area: A = 2A/2 = 448,15m² Il serbatoio è progettato con una pianta rettangolare e il dimensionamento viene effettuato considerando un rapporto orientativo tra larghezza b e lunghezza a del serbatoio di 2/3. Quindi: b = 2/3a Assumendo a = 36,7m, avremo b = 24m Vengono inoltre inseriti dei setti di separazione posti ad una distanza di 5,90m all'interno delle singole vasche sia per non avere eccessive luci sul solaio di copertura, che può essere massimo di 6 metri, e sia per garantire un continuo deflusso dell'acqua ed evitare il ristagno della stessa in alcunepuò essere realizzato con le dimensioni x b x H = 2,70 x 2,70 x 5,30
Le tubazioni e i pezzi speciali previsti per la camera di manovra sono state considerate in ghisa sferoidale.
Corso di Costruzioni Idrauliche Prof. Ing. Giovanni De Marinis
5.1 Schema di funzionamento della camera di manovra
Funzionamento normale:
Funzionamento durante la manutenzione di una vasca (prima vasca):
Funzionamento con entrambe le vasche in manutenzione:
6. Apparecchiature istallate lungo le tubazioni
Per il buon funzionamento delle condotte risulta necessario prevedere l'istallazione di una serie di apparecchiature speciali all'interno di appositi manufatti, facilmente accessibili dall'esterno, che, salvo i casi di apparecchiature di notevole ingombro, sono in genere costituiti da semplici pozzetti muniti di chiusino metallico di accesso. Esistono poi varie altre apparecchiature, aventi specifiche funzioni, come per esempio quelle di impedire l'inversione del flusso.
Costruzioni Idrauliche Prof. Ing. Giovanni De Marinislimitare le sovrappressioni durante il moto vario, di interrompere automaticamente il flusso, di misurare la portata, la pressione.
I pozzetti
Tutte le apparecchiature e gli strumenti, previsto lungo la rete di adduzione esterna devono essere calcolati all'interno di appositi manufatti in calcestruzzo e muratura, che in genere sono completamente interrati e vengono chiamati "pozzetti". I pozzetti sono muniti di chiusini metallici per l'accesso dall'esterno, che devono essere provvisti di adeguati sistemi di chiusura, per impedire l'ingresso nel pozzetto a persone estranee al servizio. Le dimensioni del pozzetto variano a seconda delle apparecchiature installate; esse devono consentire di effettuare agevolmente tutte le manovre degli apparecchi che si rendono necessarie durante l'esercizio e di eseguire le operazioni di manutenzione ordinaria, di riparazione, di smontaggio e di sostituzione delle
apparecchiature stesse.
Norme di progettazione
La progettazione, la costruzione e il collaudo delle tubazioni sono regolati in Italia dalla "Normativa tecnica sulle tubazioni" contenuta nel Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 12/12/85, pubblicata sul n.61 della GU del 14/3/86. Tale normativa definisce con il termine tubazione il complesso di tubi, dei giunti e dei pezzi speciali che costituiscono le opere di adduzione e/o di distribuzione di acqua per uso potabile, agricolo, industriale e per usi multipli, ovvero le opere di fognatura per la raccolta e l'allontanamento delle acque reflue e di quelle meteoriche.
La normativa è unificata, nel senso che stabilisce criteri di progettazione, realizzazione e collaudo indipendente dal materiale delle stesse. Dall'oggetto delle Norme sono esclusi i procedimenti di progettazione, costruzione e controllo di produzione dei tubi, dei giunti e dei pezzi speciali, per i quali esiste una serie di prescrizioni.
contenute in diverse NORME UNI, ISO, relative ai vari materiali delle tubazioni; sono altresì escluse le disposizioni in materia di sicurezza, igienica e sanitaria. 6.1 Fase di realizzazione dell'opera - sezione di scavo Le norme contengono delle precisazioni sui controlli da effettuare negli stabilimenti e nei cantieri per l'accettazione dei tubi, dei giunti e dei pezzi speciali, che devono essere accompagnati dalla certificazione delle prove effettuate in stabilimento a controllo della produzione; altre prescrizioni riguardano le opere di carico, trasporto, scarico e accatastamento dei tubi, che devono essere effettuate con modalità e mezzi tali da evitare qualsiasi possibilità che si verifichino alterazioni delle caratteristiche dei tubi stessi o dei rivestimenti; infine, lo sfilamento dei tubi deve essere effettuato evitando il loro strisciamento. Prima della posa in opera i tubi, i giunti e i pezzi speciali vanno accuratamente controllati, scartandoL'impiego di quelli che dovessero risultare danneggiati e ripristinare l'eventuale rivestimento, se i danni riguardano solo questo. Dovrà evitarsi che durante la posa penetrino all'interno delle tubazioni dei detriti, che potrebbero danneggiare le tubazioni stesse o i loro rivestimenti. Il fondo scavo su cui vanno posati i tubi deve essere spianato e livellato, eliminando qualsiasi asperità che possa danneggiare il tubo o il rivestimento. Nel caso si renda necessario realizzare un letto di posa o impiegare il rinterro con del materiale diverso da quello proveniente dallo scavo, dovrà essere accertato che non insorgano fenomeni corrosivi. La posizione dei tubi all'interno della trincea di scavo non deve mai essere realizzata mediante appoggi discontinui, quali pietre, mattoni o altro, in quanto il piano di posa deve garantire un'assoluta continuità di appoggio. Nei tratti in cui sono possibili degli assestamenti, dovranno adottarsi
particolari provvedimenti, come l'impiego di giunti adeguati o appoggi discontinui stabili, quali selle o mensole; in tal caso, il contatto tra tubi e selle di appoggio andrà realizzato con l'interposizione di materiale idoneo. Al termine delle operazioni di giunzione occorre procedere a un rinterro parziale di ciascun tratto di tubazione con un limitato ricoprimento sulla generatrice superiore dei tubi, lasciando scoperti i giunti; il terreno di rinterro va disposto nella trincea in modo uniforme, in strati di spessore opportuno, costipando sotto e lateralmente al tubo, per ottenere un appoggio stabile e impedire spostamenti laterali. La trincea di scavo deve avere una larghezza pari al diametro nominale del tubo più un margine di 25-30 cm da ciascun lato, per quanto riguarda l'altezza di ricoprimento al di sopra della generatrice superiore del tubo, è necessario non scendere al di sotto di
- 1 metro, al fine di mantenere l'acqua isolata termicamente dall'ambiente esterno in misura sufficiente.
- L'altezza massima di rinterro va determinata in modo da non superare le tensioni ammissibili per il materiale; naturalmente è opportuno per motivi tecnici ed economici, fissare altezze di ricoprimento piccole.
- La realizzazione del letto di posa sul fondo trincea, indispensabile in presenza di terreni rocciosi o contenente sassi, risulta consigliabile anche per i terreni sciolti, al fine di garantire al tubo un appoggio continuo e regolare.
- Lo spessore del letto di posa si assume in genere pari a 0.10-0.15 cm.
- Il rinterro va fatto coprendo la tubazione per almeno 10 cm sulla generatrice superiore con lo stesso materiale utilizzato per realizzare il letto di posa, poi con il terreno sciolto, privo di sassi e radici.
- Il letto di posa