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PROCEDURA

Fase 1: Separazione dei carotenoidi mediante cromatografia su strato sottile (TLC)

  • Si segna delicatamente con una matita la linea di base a circa 1.5 cm dal bordo corto.
  • Seminiamo sulla linea inferiore lastrina avviene mediante un capillare, con cui si preleva qualche goccia di soluzione; quindi, si pone la lastrina in un vasetto di vetro contenente 20 mL di miscela eluente (Esano: acetato di etile = 6:4 per spinaci), per lo sviluppo cromatografico, facendo attenzione che il solvente nel vasetto non superi la linea di semina.
  • La fase mobile sale per capillarità lungo la fase stazionaria portando con sé i pigmenti che si depositano ad un'altezza caratteristica in base alla diversa affinità per la fase mobile e la fase stazionaria. Al termine dello sviluppo, quando la fase mobile ha raggiunto il fronte del solvente abbiamo stratto la lastrina con pinzetta senza rovinare la fase stazionaria, si segnano delicatamente le macchie con la matita e si
tiene come riferimento per l'eluizione frazionata delle stesse in colonna. Fase 2: Separazione dei carotenoidi mediante cromatografia su colonna a) Procedura per l'impacchettamento in umido - In un becher in cui è stata precedentemente pesata la fase stazionaria (silice) abbiamo versato 100 mL di fase mobile, mescolando accuratamente con una bacchetta di vetro per allontanare l'aria dalla silice. Deve formarsi uno sciroppo molto denso. - Utilizzando un imbuto per solidi e tenendo chiuso il rubinetto, abbiamo versato nella colonna la sospensione di gel di silice (SiO2). - Si apre il rubinetto e si fa fluire l'eccesso di solvente dalla colonna, favorendo l'impaccamento della silice con leggeri colpi sulla colonna mediante un tubo di gomma. - Quando l'impaccamento è avvenuto, si chiude il rubinetto lasciando un battente di circa 1 cm sulla fase stazionaria, onde evitare di lasciarla a secco. b) Preparazione campione di

pigmenti• Nel pallone contenente la miscela dei pigmenti abbiamo aggiunto un cucchiaino di silice e allontanato il solvente al rotavapor. Se, dopo evaporazione.

c) Caricamento su colonna del campione• A questo punto e con il rubinetto chiuso della colonna, trasferiamo delicatamente il campione secco sulla silice in cima alla colonna, utilizzando l’imbuto per solidi• Si apre parzialmente il rubinetto della colonna e si fa impaccare il campione adsorbito su silice in cima alla fase stazionaria.• Poi abbiamo aggiunto con una pipetta lentamente lungo le pareti la fase mobile fino alla sommità della colonna, facendo attenzione che non sia colorata.• Si fa fluire la fase mobile attraverso la colonna, regolando il rubinetto in maniera tale che la fase mobile esca sotto forma di gocce ben distinte (non a flusso)• Successivamente abbiamo raccolto le frazioni di diverso colore in provette numerate (volume di raccolta ca. 15ml).• Dopo avere raccolto

tutte le bande colorate fermiamo la colonna.

Fase 3: Riconoscimento dei pigmenti per TLC e recupero

  • Riuniamo le provette che contengono i prodotti colorati con lo stesso R e trasferiamo nei palloni le frazioni con lo stesso R, cioè ciascuna banda in un pallone distinto previamente pesato.
  • Abbiamo allontanato il solvente al rotavapor e pesato i palloni pieni, in maniera tale da stabilire il peso di ciascun pigmento separato.
  • Prepariamo una lastra per TLC da 2 punti.
  • Si sviluppa la lastra usando come eluente Etere di petrolio: Etere di petrolio: AcOEt = 6:4 (spinaci)

OSSERVAZIONE SOLUZIONE DI SPINACI INIZIALE

  1. Distanza percorsa dalla sostanza = 7mm Rf= 0,11
  2. Distanza percorsa dalla sostanza = 14mm Rf= 0,22
  3. Distanza percorsa dalla sostanza = 17mm Rf= 0,26
  4. Distanza percorsa dalla sostanza = 23mm Rf= 0,36
  5. Distanza percorsa dalla sostanza = 34 mm Rf= 0,53
  6. Distanza percorsa dalla sostanza = 61 Rf = 0,96

Distanza percorsa dal solvente = 63mm

SOLUZIONE DI SPINACI

INIZIALE SOLUZIONE RACCOLTA- PROVETTA 2,3,4

1-Distanza percorsa dalla sostanza = 7mm Rf= 0,11

1-Distanza percorsa dalla sostanza = 11mm Rf= 0,15

2-Distanza percorsa dalla sostanza = 14mm Rf= 0,22

2-Distanza percorsa dalla sostanza = 15mm Rf= 0,21

3-Distanza percorsa dalla sostanza = 17mm Rf= 0,26

3-Distanza percorsa dalla sostanza = 21mm Rf= 0,34

4-Distanza percorsa dalla sostanza = 23mm Rf= 0,36

4-Distanza percorsa dalla sostanza = 33mm Rf= 0,47

5-Distanza percorsa dalla sostanza = 34 mm Rf= 0,53

5-Distanza percorsa dalla sostanza = 44mm Rf= 0,62

6-Distanza percorsa dalla sostanza = 61 mm Rf = 0,96

6-Distanza percorsa dalla sostanza = 67mm Rf= 0,95

Distanza percorsa dal solvente = 63mm

SOLUZIONE DI SPINACI INIZIALE SOLUZIONE RACCOLTA- PROVETTA 6,7,8

1-Distanza percorsa dalla sostanza = 7mm Rf= 0,11

1-Distanza percorsa dalla sostanza = 63mm Rf= 0,90

2-Distanza percorsa dalla sostanza = 12mm Rf= 0,17

3-Distanza percorsa dalla sostanza = 16mm Rf= 0,22

4-Distanza percorsa dalla sostanza = 22 mm Rf=

  1. 0,315-Distanza percorsa dalla sostanza = 45 mm Rf= 0,646-Distanza percorsa dalla sostanza = 68 mm Rf = 0,97Distanza percorsa dal solvente = 70mm
  2. SOLUZIONE DI SPINACI INIZIALE SOLUZIONE RACCOLTA- PROVETTA 10,11,12
  3. 1-Distanza percorsa dalla sostanza = 13 mm Rf= 0,18
  4. 1-Distanza percorsa dalla sostanza = 40mm Rf= 0,57
  5. 2-Distanza percorsa dalla sostanza = 17 mm Rf= 0,24
  6. 2-Distanza percorsa dalla sostanza = 45mm Rf= 0,64
  7. 3-Distanza percorsa dalla sostanza = 23mm Rf= 0,32
  8. 4-Distanza percorsa dalla sostanza = 44 mm Rf= 0,62
  9. 5-Distanza percorsa dalla sostanza = 65 mm Rf= 0,92
  10. Distanza percorsa dal solvente = 70mm

Prima TLC Seconda TLC Terza TLC Quarta TLC

  1. È molto importante in ogni fase della procedura non lasciare mai andare a secco la fasestazionaria.
  2. Si deve trattare di mescolare bene la soluzione di esano e silice prima di essere versati nellacolonna, e durante il versamento continuare a mescolare per facilitare il totaletrasferimento della miscela nella colonna.
  3. Si deve prestare

Attenzione di non bucare la superficie del campione seco al versare la fasemobile senza farla fluire attraverso le pareti della colonna.

Complicazione durante l'esperimento: Il supporto della colonna era molto instabile perciò l'impacchettamento della colonna non avveniva correttamente.

CONCLUSIONI: La tecnica cromatografica su colonna è stata applicata correttamente permettendo di separare efficacemente i carotenoidi presenti in una matrice alimentare di spinacio. L'impacchettamento della colonna non è stato effettuato correttamente per fattori non direttamente imputabili agli operatori, nonostante ciò, l'obiettivo dell'esperimento è stato raggiunto con successo.

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
6 pagine
SSD Scienze chimiche CHIM/10 Chimica degli alimenti

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dammah21 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio di chimica degli alimenti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Plastina Sandra.