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Estratto del documento

COSA E’ IL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL CONTROLLO.

Documento con contenuto disciplinato artt 6-7 del 231. Non vive sulla carta ma rappresenta

articolazione organizzativa che l’ente può decidere di adottare per conformità al 231. È una

facoltà, per poter godere di benefici. Articolazione organizzativa con lo scopo di prevenire ed

evitare la commissione dei reati presupposto.

Come si adotta questo modello? Fase preliminare: analisi, valutazione, mappatura, del rischio

reato.

L’ente, in sostanza, fa un check up di se stesso per darsi questo modello di organizzazione. I reati

presupposti tra 100-150 e sono molto eterogenei fra loro.

Prima cosa per adottare questo modello: capire quali reati presupposto costruiscono rischio e

quali no, verificare come possono essere commessi i reati per evitarli.

Stabilire norme e precisi requisiti per le assunzioni, adottare norme interne per chi fa le assunzioni

per selezionare gli assunti invase al curriculum.

Questo check up avviene per tutti i reati e per tutte le modalità. L’insieme delle misure di

prevenzione, costituisce check up.

Fine pratico è adottare un assetto idoneo a prevenire, evitare, la commissione di reati

presupposto, che consenta di evitare a priori il coinvolgimento dell’ente

L’ente non risponde se il giudice accerta che l’ente aveva adottato un modello idoneo capace di

prevenire la commissione di reati. Giudice-> accerti che prima del reato l’ente aveva adottato un

modello idoneo a prevenire la commissione di quei reati. Anche se ci sia vantaggio, o sia stato un

sottomesso o apicale SI ESCLUDE LA CONDANNA DELL’ENTE. Articolo 6 comma 1 APICALE, 7

COMMA 2 sottoposto.

I benefici sono meno consistenti dell’immunità ma meno significativi.

L’ordinamento da a alla società professata la possibilità di misure, effetti premiali a livello

giuridico, purché il modello sia adottato e attuato prima dell’apertura del dibattimento.

L’esclusione della responsabilità salta se il modello è anteriore, se invece è adottato tra reato e

apertura dibattimento-> alleggerimento carico sanzionatorio.

Riduzione sanzione pecuniaria da 1/3 a 2/3 se si verificano condizioni articolo 12.

L’adozione del modello, consente, oltre a quelli dell’articolo 17, che l’ente sia sottratto alle

sanzioni interdittive, tra cui adozione modello riparatore.

Modello nell’economia del decreto importanza.

Effetto giuridico tempestiva adozione: indiscutibile che svolga un ruolo centrale.

A che titolo si esclude la responsabilità o la condannabilità ?

Significato articolo 27.

Tre requisiti rapporto tra ente e persona, ente e reato-> criteri che fanno si che l’ente risponda

come reato proprio, il legame tra ente e reato personalizza ulteriormente la responsabilità dell’ente

per quel reato. (oggettiva).

modello-> soggettivo. L’assenza del modello consente di muovere all’ente un rimprovero a livello

soggetti un reato che a livello oggettivo è già proprio.

Soggettivo nel senso che se manca modello l’ente risponde a titolo di colpa da organizzazione.

L’assenza del modello integra la colpa dell’ente. Se il giudice accerta che il modello sia stato

accertato prima, allora non c’è colpa per la disorganizzazione dell’ente.

Esempio reato corruzione

Pagare tangente per far vincere appalto .

Perché sussista responsabilità per corruzione il giudice deve verificare se prima del reato c’era

stata l’adozione del modello, idoneo a evitare la formazione di fondi neri.

Se il modello manca l’ente potrà essere condannato, altrimenti, l’ente non potrà rispondere.

Colpa da organizzazione-> dimensione soggettiva resp ente che completa quella soggettiva.

Se la dimensione oggettiva assicura chel’ente risponda del reato come fatto proprio, il

subordinare la resp alla colpa da organizzazione fa si che l’ente risponda anche per colpa.

La responsabilità dell’ente ricalca quella della persona fisica più o meno. Dimensione oggettiva-

commissione reato, e verificare anche colpevolezza. Se c’è il modello di colpa di organizzazione

non si può rispondere.

4 elementi resp ente

Reato

Attribuzione oggettiva affinché sia resp propria dell’ente. escamotage. Perché sia proprio: persona

che appartiene all’organigramma, i aggiunta : reato che deve essere a vantaggio. Doppio legame

per attribuire a livello oggettivo il reato all’ente come reato proprio.

Livello soggettivo per rispondere del reato: dato dalla sussistenza della colpa di organizzazione,.

Modello adottato prima: evitare colpevolezza

Modello adottato dopo: premio.

Questa colpa di organizzazione che il legislatore pretende, che equivale ad assenza modello è

requisito fondamentale del 231 che lo rende compatibile con l’articolo 27 in accezione ampia:

principio di colpevolezza.

Qui colpa e colpevolezza attengono solo alla sfera organizzativa.

Purtroppo questa è una schematizzazione semplicistica. In realtà sono necessarie

puntualizzazioni, limitate a due.

2 profili problematici.

1. Molto spinoso, una parte mette in discussione ciò detto fra reato e colpa. Questione su

inversione onere probatorio. Un problema riguarda che il modello non si presenta in realtà

come unitario, ma viene declinato dal decreto 231 a seconda del rapporto tra ente e persona

fisica. A seconda che ad agire sia apicale o sottoposto. Apicale: articolo 6 . Sottoposto

articolo 7. Se ad agire al reato commesso da apicale: inversione onere della prova a carico

dell’ente. Comma 1 arti 6: deve essere l’ente a fornire prove obbligatorie, prove di

commissione del fatto, modelli idonei. Assenza di modello: non è il pm a dover dimostrare la

colpa dell’ente. Inversione onere prova, spetta all’apicale. Il legislatore ha fatto in modo che

sia l’ente a dimostrare diligenza nel caso in cui ad agire sia stato apicale, perché l’apicale è

espressione e volontà dell’ente: quindi è come se l’ente lo volesse. Dato che il pm deve

provare elementi oggettivi. Nel caso in cui si attribuibile all’apicale. Perché l’articolo 6 comma i

pone problemi con il 27? L’inversione dell’onere della prova determina una responsabilità

oggettiva. Ciò trasforma la responsabilità dell’ente in oggettiva che si esaurisce nella

dimensione oggettiva del 231 che il pm deve provare. In caso di apicale si ripresentano i

problemi del dogma societas delinquere non potest. Ecco un esempio che nel caso di apicale

la disciplina è più severa.

2. Indeterminatezza disciplina modello, degli articoli 6 e 7. Riguarda il modello in generale senza

basarsi su apicale o sottoposto. Questa indeterminatezza è il più grande paradosso. Il decreto

dice poco.. aspetto spinoso. Unico dato da cui partire è che il giudizio di idoneità deve essere

prognostico. Il giudice prescindendo dal fatto che sia stato commesso, si chiede e verifica che

sia idoneo a prevenire ed evitare reati della specie verificatisi. Il dato condiviso in astratto è ch

eia giudizio sull’idoneità del modello è prognostico. Il giudice prescindendo dalla

commissione, si chiede e verifica, deve accertare se data la commissione del reato può

muovere un rimprovero per colpa anche all’ente o solo alla persona fisica dato che l’ente

aveva fatto tutto per evitare quel tipo di reati. Prospettiva deve essere EX ANTE. In aggiunta,

gli articoli 6-7 danno indicazioni sul contenuto del modello. Il modello deve contenere misure

idonee a garantire.. e prevenire situazioni di rischio. Inoltre 6-7 dicono quali caratteristiche

deve avere per essere attuato. Costituzione interna all’ente di un organismo di vigilanza, con il

compito di garantire attuazione modello, in aggiunta, il 231 dice che il modello deve prevedere

sistema disciplinare che sanzioni discipline dello stesso livello. Affinché i modello possa

essere considerato effettivo deve essere previsto questo OVG, e sanzione disciplinare.

Queste sono indicazioni tratte da artt 6-7 ma sono di massima, non sono una guida di dettaglio.

Nel caso in cui non si sa cosa debba essere modello attuato, il giudice potrebbe ritenere che la

commissione del reato sia prova dell’inidoneità del modello.

Problema che si pone: se x indeterm. disciplina, il giudice applica equazione REATO

CONSUMATO= MODELLO INADEGUATO, quale è la conseguenza?

La ripercussione è che di fatto la colpa da organizzazione è presunta. Ancora una volta la

responsabilità dell’ente è oggettiva. Il precipitato pratico è che gli enti sono non incentivati ad

adottare il MOG se non ha una disciplina non chiara.

Piccolo cenno natura resp. ente.

Che tipo è la resp. DEL 231?

VIENE QUALIFICATA COME RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA DIPENDENTE DA REATO.

Dovuta a difficoltà di ipotizzare capacità penale di persone giuridiche, difficoltà superare dogma

societas delinquere non potest. Si tratta di una resp che vede nel reato uno dei suoi elementi

costitutivi ma che non si esaurisce nel reato. Il reato non esaurisce la resp, è un segmento.

Questa soluzione compromissoria, ha fatto si che la natura della resp dell’ente assurgesse a

questione controversa.

Da una parte 231 e sanzioni sono etichettati come amministrativi. D’altra parte non si può negare

di essere di fronte a responsabilità che abbia la commissione di un reato, con sanzioni afflittive.

Diversi orientamenti interpretativi:

1 chi ritenne che sia resp. amministrativa

2 chi ritiene sia penale

3 chi ritene che sia un genere di resp. innovativo.

Rilevanza teorica, pratica

231 sistema ad architettura complessa, nuovo sistema punitivo innovativo, contiguo a quello

penale, che deve rispettare i principi che governano la natura penale.

Rispetto garanzie costituzionali a livello penale.

Il decreto, e la sua impostazione nasce da un raffronto con l’articolo 27.

INSOLERA.

Dinamiche di un diritto europeo.

L’europa è oggi protagonista. Lo è stato fino dalle origini, anche per il rapporto con il nostro

diritto.

Qualcosa di nuovo. Perimetro sia europeo che sovranazionale.

Storicamente ci confrontiamo con un altro diritto, quello internazionale penale. Convenzioni che

intervenivano fra stati e prevedevano forme sanzionatorie, con più drastica la guerra, in relazione

ai conflitti sovranazionali.

All’inizio del XX secolo, e poi, in modo sempre più significativo dalla fine della 2 guerra mondiale,

c’è stato il problema di uniformità di sanzioni che diventa significativo, trova anche realizzazioni,

che però hanno un limite, nell’innestar

Dettagli
A.A. 2021-2022
46 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher angela.spanu.3 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto penale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Insolera Gaetano.