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Il bene tutelato è la regolarità dei procedimenti finalizzati a ottenere i contributi e le erogazioni indicati nella norma.
La fattispecie è punibile a titolo di dolo generico, richiedendosi la cosciente e volontaria realizzazione della condotta, accompagnata dalla consapevolezza della falsità delle dichiarazioni o dei documenti prodotti.
La concussione è il reato realizzato dal pubblico ufficiale, che costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altre utilità usando minaccia o violenza per alterare la volontà del soggetto e per indurlo a un'azione o omissione diversa da quella che altrimenti avrebbe compiuto.
Avviene un abuso della qualità o dei poteri del pubblico ufficiale con una promessa di una manifestazione di impegno, apparentemente valido, a eseguire una futura prestazione, mentre la dazione si concretizza nell'effettiva consegna della cosa.
Può essere considerato un
danno minacciato quello stato di timore o di paura che è ingenerato nel privato dalla situazione di preminenza di cui usufruisce il pubblico ufficiale.
L'induzione indebita a dare o promettere utilità avviene quando il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altre utilità.
La pena prevista è la reclusione da 6 anni a 10 anni e 6 mesi.
L'induzione del concusso si manifesta in un'attività dialettica dell'agente che, avvalendosi della autorità e ricorrendo ad argomentazioni di indole varia riesce a convincere il soggetto passivo alla dazione o alla promessa.
La condotta deve essere idonea ad influenzare l'intelletto e la volontà della vittima con un'attività di persuasione, suggestione, inganno o pressione, e dalla posizione del concusso che pur avendo
ampi marginidecisionali, si presta comunque alla richiesta della prestazione non dovuta, perché motivata dallaprospettiva di un tornaconto personale. Tale ultimo elemento giustifica la previsione di una sanzione anchea carico del concusso.
La corruzione è disciplinata dalla L. 190/2012 enunciando che il pubblico ufficiale che, per l’esercizio dellesue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altre Utilità o ne accettala promessa. La pena prevista dall’art. 318 è la reclusione da 3 a 8 anni.
Il bene-interesse protetto dalla norma incriminatrice è costituito dal buon andamento, dalla correttezza edall’imparzialità della pubblica amministrazione. Trattasi di reato proprio, ha 3 elementi costitutivi:
- l’accordo con punibilità, oltre che del corrotto, anche del corruttore,
- l’esercizio della funzione o del potere da parte del pubblico ufficiale,
- il
Il compenso per il funzionario. La corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio si ha quando si omette o ritarda o per aver omesso o ritardato un atto del loro ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri d'ufficio, ricevono, per sé o per altri, denaro o altra utilità o ne accettano la promessa. La pena prevista è la reclusione da 6 a 10 anni ed è applicabile anche al corruttore.