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IL PROCEDIMENTO PENALE
FISSA BENE
Nella fase preliminare non vengono emesse sentenze. Dominus> P.M.
Nella fase del processo si assume la qualità di imputato> massima espressione
del diritto di difesa (garanzie). In questa fase il P.M. assume parte al processo. La
garanzia è assicurata dall’udienza preliminare, per valutare l’accuratezza delle
azioni del P.M. Le prove si formano davanti al giudice (procedimento maieutico).
Si inizia con le indagini preliminari (compiute dal P.M. talvolta con l’ausilio della
polizia giudiziaria) che si avviano con l’iscrizione della notizia di reato, hanno un
contenuto con tutte le attività che il ministero ritiene necessarie per fare la
scelta finale a chiusura delle indagini preliminari tra esercizio dell’azione penale
o richiesta di archiviazione. L’art 326 cp.p. apre il libro V dedicato alle indagini
preliminari e all’udienza preliminare: “Il pubblico ministero e la polizia
giudiziaria svolgono, nell'ambito delle rispettive attribuzioni, le indagini
necessarie per le determinazioni inerenti all'esercizio dell'azione penale”.
Questo articolo deve essere letto in concomitanza con l’art 358 c.p.p. che
delinea in questa fase la natura del P.M. che agisce per conto e nell’interesse
dello Stato. Il ministero è il dominus di questa fase.
I CARATTERI DELLE INDAGINI PRELIMINARI
• La segretezza: interna (disciplinata dall’art 329 c.p.p.)> gli atti compiuti dal P.M.
e dalla polizia giudiziaria sono coperti dal segreto e cade con la chiusura delle
indagini preliminari (riguarda anche atti particolari, come comunicazioni e
intercettazioni); in realtà ci sono dei casi in cui la segretezza può essere violata
se strumentale alle indagini, e esterna (o divieto di pubblicazione, art 114
c.p.p.)> riguarda la pubblicazione (anche parziale) con stampa o altro mezzo
degli atti coperti dal segreto; si preserva anche la verginità cognitiva del giudice.
Gli atti non più coperti dal segreto non possono essere ugualmente pubblicati.
L’unico atto non più segreto che può essere pubblicato è l’ordinanza di custodia
cautelare.
AVVIO DEL PROCEDIMENTO PENALE
Si avvia con la notitia criminis (o notizia di reato) che consiste nell’accadimento
storico di un fatto riconducibile a una condotta umana determinata nel luogo,
nel tempo e nello spazio già consumato, avvenuto o in corso di formazione le cui
componenti sul piano oggettivo sono quelli che connotano una fattispecie di
reato descritta da una norma incriminatrice (condotta>evento>nesso di
causalità). Come si acquisisce notizia di reato? C’è un modo informale> mi da
notizie di reato non qualificate (non disciplinato dalla legge) e c’è un modo
formale> la legge stabilisce dei modi specifici di acquisizione di notizie di reato
(disciplinato dalla legge). La notizia di reato deve essere immediatamente
trasmessa al P.M. laddove non lo sia stata sin dal principio.
In riferimento all’art 330 c.p.p.:
• informale> notizia giornalistica, confidente di polizia, denuncia anonima,..
• formale> denuncia, referto,..
DENUNCIA (artt. 331-333 c.p.p.): è la dichiarazione di scienza con cui una
persona fisica a conoscenza di fatti porta a conoscenza della polizia giudiziaria
o del P.M. del comportamento che secondo la sua idea corrisponde ad una
fattispecie di reato. La denuncia può essere fatta da un pubblico u_iciale, da un
privato, presentata ad un u_icio di polizia o all’u_icio del P.M. I pubblici u_iciali
hanno un obbligo di denuncia delle notizie apprese durante il loro servizio
(diversamente saranno sanzionati), il privato no. La denuncia assume la forma
sia orale che scritta.
REFERTO (art. 334 c.p.p): è la dichiarazione con la quale l’esercente della
professione sanitaria porta a conoscenza del P.M. o della polizia giudiziaria della
commissione di un reato perseguibile d’u_icio del quale è venuto a conoscenza
nell’esercizio della sua professione (riguarda soggetti particolari> professione
sanitaria). L’obbligo di referto è scriminato (non comporta un obbligo) quando
dalla presentazione del referente derivano conseguenze penali nei confronti di
chi ha avuto l’assistenza sanitaria. Deve essere fatta entro 48 ore dall’assistenza
sanitaria.
La notizia di reato può essere inoltre acquisita (formale) attraverso 3 delle 4
condizioni di procedibilità: • querela
• l’istanza di procedimento
• la richiesta di procedimento
Le condizioni di procedibilità sono lo strumento attraverso il quale il P.M. può
procedere per i reati che non sono perseguibili d’u_icio ma che richiedono
l’espressione di volontà di qualcuno (pubblico/privato).
*La querela è un modo di presentazione della denuncia di reato e contiene una
duplice dichiarazione, è l’atto con il quale il titolare del bene giuridico protetto
dalla norma incriminatrice manifesta la volontà che venga perseguito un
comportamento (l’autore) che è stato commesso a suo danno.
Queste notizie di reato che vengono acquisite vengono iscritte dal P.M. nel
registro delle notizie di reato disciplinato dall’art. 335 c.p.p. (ritoccata nel tempo,
anche dalla riforma Cartabia). I registri sono 4 a seconda del tipo di notizia che
riceve. Quello che a noi interessa è il modello ventuno, il registro di notizie di
reato nominative, ossia quelle che contengono anche il nome della persona a
cui il reato è attribuito. L’iscrizione può avvenire immediatamente o
successivamente, quando si viene a conoscenza le soggetto a cui attribuire il
reato (si aggiorna). Si può procedere anche ad nuova iscrizione quando
nell’investigazione ci si imbatte in un nuovo comportamento criminale. Per ogni
comportamento (fatto autonomo) si aggiunge una nuova notizia di reato, anche
se appartiene alla stessa persona. Ciò succede anche per comportamenti
erronei/a_ibbiati ad una persona nuova.
Anche la notizia di reato è coperta dal segreto. Tuttavia si ha il diritto di
conoscere, di sapere, di essere informato dell’accusa per garantirsi un corpo di