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UREA
NH3 ruminale in eccesso viene assorbito dalla parete
ruminale, portato al fegato dal sangue e detossificato ad urea
che in parte ritorna al rumine attraverso saliva/parete ruminale
Urea nel latte: parametro non compreso tra quelli obbligatori
per pagamento latte per qualità (misurato in mg/dL) ma viene
sempre + richiesto da allevatori in quanto indicatore diretto e
pratico per valutazione adeguatezza apporto proteico e
rapporto energia-proteine razione in rapporto alla qualità di
latte prodotto
alcuni caseifici hanno sperimentato sistemi di pagamento che prevedono interventi riduttivi su
➔ premi per titolo proteico se c'è troppa urea
Problema affrontabile con determinazione caseine che elimina eventuale conseguenza eccessi NPN
Incide sulla qualità del latte soprattutto se
caseificato (perché diminuisce l’indice di
caseina), ma anche sulla fertilità della bovina.
Si migliora con diete miscelate, energia
fermentescibile in quantità corretta,
bilanciamento delle diete
PUNTO CRIOSCOPICO
Determinazione punto crioscopico/di congelamento ha finalità commerciale e antifrode, serve a
verificare presenza quantità anomale di acqua estranea da malfunzionamento/errati utilizzi impianto
mungitura/conservazione latte (lavaggi, disinfezioni) e della eventuale volontaria aggiunta di acqua
Misura concentrazione salina e di ioni che abbassa punto di congelamento del latte (in media <-0,51°)
Non è parametro di pagamento ma può essere inserito di comune accordo da singolo caseificio e da
allevatori suoi conferenti-> non compreso tra parametri sottoposti a controllo dai regolamentari
comunitari del pacchetto igiene
PARAMETRI IGIENICO-SANITARI DEL LATTE
CELLULE SOMATICHE
Sono cellule dell'organismo della bovina che si ritrovano normalmente nel latte (non sono patogene
per l'uomo ma – ce ne sono + latte è sano
• epiteliali di sfaldamento: vita media cellule alveolari 1-2d, poi si desquama la mucosa
epiteliale di alveoli e dotti; sempre presenti ma in secrezione lattea normale sono 10-30% del
latte totale
• leucociti/globuli bianchi: cellule della linea bianca del sangue, neutrofili-macrofagi-linfociti;
indicatori di stato infiammatorio del tessuto mammario=mastite supera 1-2.000.000 cellule/ml
(99% in caso di mastite); da mammelle sane in concentrazioni <200.000 cellule/ml
-macrofagi: tipo cellulare predominante nel latte normale, 30-70% delle cellule totali in latte di
mammelle sane, nel caso di infezioni fagocitano e distruggono batteri e favoriscono migrazione
neutrofili polimorfonucleati dal sangue verso il latte
- linfociti: organizzano e coordinano attività delle altre cellule coinvolte nel sistema
immunitario di difesa (25% delle cellule totali in latte mammelle sane)
- neutrofili polimorfonucleati: maggioranza dei leucociti presenti nel latte da mammelle infette
(99%), sono in grado di riconoscere e inglobare batteri distruggendoli (fagocitosi); in genere
concentrazione aumenta nel latte 12-
24 ore post inizio infezione batterica
ma alcuni microrganismi (escherichia
cosi) possono suscitare risposta +
veloce
Cellule somatiche indicatore della sanità
della mammella
• Se la bovina è sana le CS sono basse
(<50-100.000/mL)
• Se la bovina inizia a dare segni di mastite
100-200.000/mL
• Se la bovina supera i 300.000/mL è in
mastite subclinica
• Se la bovina supera i 500.000/mL è in mastite clinica
nei mesi + caldi c'è un aumento delle cellule somatiche con picco ad agosto
I principali agenti di mastite sono: batteri (75%), lieviti e funghi (2%) e altre cause come alghe, virus,
traumi…(25%) I batteri entrano dall'orifizio capezzolare, si riproducono e
colonizzano tessuto alveolare
In seguito all'invasione batterica si ha il passaggio nel latte
di leucociti-> latte può presentarsi alterato con fiocchi e
coaguli che possono bloccare dotti impedendo la
fuoriuscita di latte (stoppini)
Mastite può essere senza sintomi (mastite subclinica) o
dare sintomi clinici a livello mammario (mammella rossa,
gonfia e dolente) o sistemico (febbre) per effetto delle
tossine batteriche
Cellule somatiche hanno problema di distribuzione non normale dei dati e dobbiamo quindi
trasformare i dati relativi alle analisi del latte per cellule somatiche
di solito si effettua trasformazione logaritmica e media aritmetica logaritmi diventa
➔ rappresentativa
Linear score= log 2 (cellule/12.500); si usa perché ad ogni raddoppio del numero di cellule somatiche
c'è una perdita di latte lineare
MASTITI CONTAGIOSE: staphylococcus aureus
(difficile da eliminare perché sopravvive nella
mammella) e agalactiae (sensibile agli antibiotici) e
corynaebacterium bovis
Batteri responsabili vivono nelle mammelle/epidermide capezzoli; contagio= passaggio animale-
animale soprattutto durante mungitura con contatto guaine prendicapezzoli; generalmente mastiti
subcliniche croniche; prevenzione: igiene alla mungitura e mungere contagiose/sospette alla fine
MASTITI AMBIENTALI: streptococcus dysgalactiae e uberis e coliformi (E. coli, klebsiella; mastiti
acute e tossiemia)
Batteri responsabili vivono nell'ambiente ed entrano nel canale del capezzolo post mungitura;
prevenzione: post-dipping e igiene della stalla/mungitura
MASTITI DA BATTERI OPPORTUNISTI: staphylococcus spp. coagulasi-negative (sensibile a
antibiotici)
Batteri responsabili vivono sull'epidermide dell'animale; mastiti medio-leggere con aumento cellule;
prevenzione: post-dipping, no stress ambientali e trattamenti antibiotici in asciutta
CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE E SUSCETTIBILITA' ALLA MASTITE (genetica)
Forma capezzolo meglio leggermente conica
Lunghezza capezzolo 6-7cm
Epidermide capezzolo liscia e integra
Canale papillare lungo e abbastanza stretto
Sfintere tonico e orifizio sano e non troppo ampio con leggera produzione di cheratina
In caso di mastite latte si impoverisce di componenti sintesi mammaria e si arricchisce di
componenti ematici di filtrazione
Mediamente in 1 anno si perdono 200€/bovina (8-10% della produzione)
Nuove infezioni si producono soprattutto all'inizio dell'asciutta e nell'intorno del parto
CARICA BATTERICA NEL LATTE
Indicatore di sporcizia, scarsità igiene e pulizia dal momento e successivamente mungitura
Pericolosa se elevata o se porta batteri patogeni all'uomo (importanza pastorizzazione, sterilizzazione
o caseificazione)
Numero di germi per unità (UFC/ml) di latte: latte è sterile in mammelle sane, la contaminazione può
avvenire già a livello di cisterna del capezzolo
Fonti di inquinamento:
• ambiente stalla: stalla libera con cuccette (con paglia, sabbia, terra, trucioli, carta o tappeti di
gomma piena/in trucioli) oppure stalla libera con lettiera permanente
• ambiente sala mungitura e modalità mungitura
• temperatura conservazione latte
• trasporto latte
effetti sulla qualità del latte:
in latte “normale” refrigerato CBS è bassa (<25.000 UFC/ml, limite per latte crudo)
- 60% flora non acidificante
- 20% psicrofili e psicrotrofi: sono i + pericolosi, distrutti per pastorizzazione ma producono
proteasi che attaccano caseina resistenti a trattamenti di calore
-> diminuiscono resa casearia e producono sapore amarognolo a formaggi molli
- 20% batteri lattici e/o coliformi: si sviluppano meglio con flora non acidificante e con
distruzione sostanze inibenti (Lattoperossidasi, lisozima…); per yogurt è meglio pastorizzare
fino a 90° e poi inoculare
Carica batterica si abbassa molto con mungitura meccanica
Si è abbassata la presenza di carica batterica casearia e anti-casearia:
batteri lattici 90%-> 20%
psicotrofi 10%-> 80%
enterobacteriaceae, coliformi (E. coli) sono indice di contaminazione fecale e di non corretta
gestione dell'igiene di produzione del latte; sono in grado di moltiplicarsi nell'impianto di mungitura
dove possono residuare se temperatura lavaggio è troppo bassa (incide + la temperatura che il tempo
di stoccaggio)
Animali puliti in stalla danno latte pulito
➔
Hygiene score: valutazione soggettiva da effettuare all'entrata in sala di mungitura idealmente su
tutti gli animali in mungitura con tabella di riferimento+
Latte va refrigerato subito dopo mungitura
SPORE
Un buon latte ha <300 spore/L)
Spore anaerobie: derivano da alimenti e ambiente
Resistono alla pastorizzazione
Danno problemi a formaggi per gonfiori tardivi (35-40%
dei difetti riscontrabili nel parmigiano reggiano sono
dovuti a clostridi anaerobi)
Sono forme vegetative di batteri sporigeni anaerobi
• Clostridium butyricum: fermenta zuccheri, si
sviluppa all'inizio della stagionatura, produce
CO2, H2, acido butirrico e acetico
• Clostridium tyrobutyricum: si nutre di zuccheri
e Sali dell'acido lattico, si moltiplica durante stagionatura ed è considerato il maggior
responsabile
• Clostridium sporegenes: si nutre di proteine e gas di fermentazione e sostanze maleodoranti,
si sviluppa anche dopo 12 mesi di stagionatura ma non si individua con battitura
Derivano da terra che contamina fieni, sili, magazzini o insilati
Si previene presenza con proibizione uso insilati (nel parmigiano), attenzione operazioni raccolta
insilati (senza terra), miglioramento pulizia stalla e animali e aggiunta additivi antibatterici nel latte
(lisozima nel grana padano)
ATTENZIONE: non c'è relazione tra CBS e spore, se pulisco bene ottengo bassa CBS e spore però può
succedere che ci sia bassa CBS e alte spore
LATTODINAMOGRAFO: misura l'attitudine alla caseificazione
- Tempo di coagulazione “r” (min): tempo tra aggiunta caglio e formazione primo fiocco
presamico
- Tempo di rassodamento “k10” (min): tra inizio coagulazione e raccoglimento di una
data consistenza del coagulo (apertura forbice di 10mm)
- Consistenza del coagulo “a30” (mm): larghezza forbice del tracciato dopo 30 minuti dall'inizio
della coagulazione
MUNGITURA MECCANICA
all'inizio della mungitura 70% latte nelle cellule del tessuto ghiandolare (riflessi nesvosi-muscolari) e
il 30% nelle cisterne (contrazioni del capezzolo)
oggi nel 99% delle stalle perché:
• Migliora qualità latte
• Migliora sanità mammella
• Migliora benessere lavoratore
• Diminuisce costi mungitura
• Adattabile a condizioni di allevamento diverse
• Standardizzabile e quindi ripete azioni positive ma anche quelle negative
Impianti di mungitura a spina di pesce, auto-tandem, parallela/pettine e giostra/rotativa (interna o
esterna)
routine di mungitura:
prima:
1. Monitorare regolarmente salute ma