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ASSEGNATO DEI COMPITI PER CASA

LEZIONE DEL 3/04

Tema del procedimento.

Normalmente viene descritto come un insieme coordinato di atti di sequenze o fatti che ha

come sbocco conclusivo la emanazione di un provvedimento amministrativo o atto

amministrativo un provvedimento finale.

A cosa serve un procedimento amministrativo?

Molteplici

1. Prima: costituita dalla partecipazione (che ha due sottocategorie la difensiva e la

collaborativa), assicurare la partecipazione di tutti gli interessati, di modo che nel

procedimento possa emergere la voce di tutti coloro che sono interessati nell’esercizio

del potere, o perché soffrono o beneficiano dall’esercizio del potere. Stimolare la

collab tra privati e amm pubblica--> funzione collaborativa (quando privato vuole

ottenere un certo provvedimento dalla amministrazione, per esempio qualcosa che

ampli la sua sfera giuridica soggettiva) altre volte funzione difensiva (quando

amministrazione si trova resistenza dal privato che vuole difendersi e opporsi da un

poter che mira a limitare la sua sfera giuridica soggettiva, un potere che mira a

protergli via qualcosa, e in generale tutti i poteri limitativi) .

2. Assicurare un adeguato controllo dell’esercizio del potere da parte del giudice

amministrativo che potrà verificare la corretta sequenza degli atti e vedere se si è

svolto qualcosa in maniera corretta. Laprocedimentazione è funzionale a garantire un

migliore controllo.

3. Organizzatoria (coordinamento): serve a mettere in ordine il modus procedendi

dell’amministrazione. è come se procedimento fosse catena di montaggio con vari

momenti o fasi. Un inscatolamento. Forma della funzione amministrativa. Si

manifesta anche attraverso il coordinamento che il processo garantisce soprattutto

quando riguarda più amministrazioni o organizzazioni.

4. Legittimazione del potere. Legalità procedimentale=maggiori garanzie di

partecipazione del potere.

Il procedimento amministrativo racchiude realtà diverse e diversi tipi di procedimenit. In

questa varietà alcune categorizzazioni sono importanti: la prima riguarda procedimenti

generali e individuali. Può essere emanato per un provvedimento generale; un piano; un

programma; o preordinato a un atto tipo sanzione.

Distinxione importante perché le regole relative ai procedimenti generali/individuali sono

diverse.

Prof vuole la legge 241 del 90 aggiornata. Lavoreremo sul testo di questa norma.

Essa prevede alcuni istituti per lo meno sotto al profilo dell apartecipazione e motivazione del

provvedimento (art 3) che si applicano solo ai procedimenti di provvedimenti individuali.

È una prima distinzione importante da fare tra atti e provvedimenti

-individuali

-generali (Spesso emanati). Sono atti attraverso cui amministrazione autolimita la propria

discrezionalità. Piano urbanistico ad ex.: limita la propria discrezionalità, nella misura in cui

la richiesta di un servizio è conforme al piano regolatore.

Una seconda distinzione importante che si può fare

Altra distinzione

-procedimenti

 Ampliativi: volti a provvedimenti che ampliano la sfera giuridica, si aprono

normalmente su istanza di parte

Art 10 bis 241: impone all’amministrazione di comunicare a colui che ha fatto la richiesta o

presentato la domanda per ottenere un certo provvedimento di comunicare prima di un

diniego le ragioni ostative all’accoglimento dell’istanza. L'amministrazione ha l’obbligo di

anticipare la decisione presa nel suo provvedimento. Così la difesa avrà il tempo di preparare

le sue ragioni per spingere la pubb amm a non percorrere il diniego. Si applica solo sui

procedimenti su istanza di parte.

 Restrittivi: volti a restringere la sfera giuridica e iniziano d’ufficio.

Distinzione tra procedimenti discrezionali e vincolati

 Dal punto di vista procedimentale i discrezionali sono più complessi dei primi

 Vincolati dunque sono più snelli si svolgono in un processo che è quasi una finzione.

Le 3 fasi

Iniziativa

Istruttoria

Decisoria (fase della sentenza della decisione della amministrazione)

La 4 non sempre c’è ed è quella della verifica dell’efficacia. Si è formato in questa parte un

atto un provvedimento non ancora efficace, non produttivo di effetti. Perché lo diventi

occorre una fase integrativa dell’efficacia. Serve un diverso organo.

LEGGE SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO

241 DEL 1990

Segna un salto di qualità nel rapporto tra cittadini e amministrazione, perché si passa da un

rapporto che era improntato alla superiorità dell’amministrazione nei confronti del cittadino

ad una visione maggiormente paritaria più attenta al cittadino stesso. Una legge che segna

anche il passaggio da un’amministrazione anonima come tale riconosciuta dal cittadino.

Passaggio da amm. Tutelata dal segreto d’ufficio a una che si apre e può essere conosciuta

con il diritto di accesso ai documenti di cui si occupano gli articoloi 22 e seguenti. Questa

legge si deve soprattutto all’opera della dottrina. Fu infatti preparata da una commissione

detta commissione Nigro (Colui che guidava la commissione). .la commissione prerparoò una

bozza du legge significativamente modificata poi, e ha lasciato in piedi una legge di principi,

che ha codificato alcuni orientamenti giurisprudenziali. Legge che consacra alcune

acquisizioni a vantaggio del cittadino nei confronti della amministrazione. È pur vero però

che questa legge proprio per la sua importanza non ha resistito ai numerosissimi tentativi

quasi annuali, di metterci mano. L'impianto originario di questa legge è stato nel corso degli

anni significativamente cambiato/modificato. Qualche volta mortificato, perché ogni governo

ha sentito il bisogno di dire la sua.

La modifica più significativa è quella del 2005 con la legge 15 del 2005. Essa prevede e

introduce nella legge 241 un intero capo (il capo 4 bis) che disciplina il provvedimento

amministrativo. La sentenza. Relativo alla efficacia e validità del provvedimento

amministrativo.

A chi si applica le norme della legge 241. Qual è cioè l’ambito di applicazione soggettivo. Le

norme si applicano innanzitutto alle amministrazioni statali agli enti pubblici nazionali o alle

società con totale o parziale capitale pubblico o alle società le cui attività si sostanziano in

attività amministrative. Gestori dei pubblici servizi.

Piùcomplicato per applicazione verso regioni.

Dal punto di vista oggettivo (prima era quello soggettivo), a quali procedimenti si applica la

241. Essa si applica integralemnte ai processi amm di tipo individuale, mentre alcune sue

parti non si applicano ai procedimenti volti ai procedimenti mirati a ottenere provvedimenti

vari e generali.

I procedimenti del tributario ad esempio

Ha una funzione la 241 sussidiaria. Ha una applicazione quando ci sono delle lacune. In

alcuni casi vi sono delle discipline speciali che possono essere più avanzate o garantiste.

Quello che accade con nle autorità indipendenti. Nei procedimenti volti a si trovano garanzie

maggiori di quelle stabilite nella 241.

Procedimento amm si articola in fasi

Prima tappa: fase introduttiva, la norma di riferimento è l’art 2 della 241 (Il primo art è

dedicato ai principi)

1. Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un’istanza, ovvero debba essere

iniziato d’ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante

l’adozione di un provvedimento espresso.

Qua troviamo che procedimento inizia o su istanza di parte o d’ufficio.

Modalità intermedia la eteroiniziativa pubblica. Procedimento avviato da un amm pubblica

diversa da quella che ha il potere di provvedere. Amministrazione diversa da quella che ha il

potere di provvedere.

Espressione del prinicipio di doverosità. Si distinguon due obblighi in cpao all’amm che

sorgono dall’avvio del procedimento: il primo obbligo è l’obbligo di procedere che dervia

dalla presentazione dell’istanza, dal fatto che all’amministrazione e che l’amministrazione sia

venuta a conoscienza di un fatto dal quale scaturisce l’obbligo di procedere. Obbligo di

procedere cioè obbligo di svolgere una attività propedeutica all’emanazione del

provvedimento finale. Ha il dovere di concluderlo il procedimento. Sorgono dunque obbligo

di procedere sia obbligo di provvedere. Provvedere all’emanazione di un provvediemneot

espresso entro un termine stabilito

Con i provvedimenti d’ufficio non c’è iniziativa come si trova una data.

Finire ultimi due minuti della registrazione

LEZIONE DEL 10/04

1La chiusura della fase istruttoria accoglimento dei motivi ostativi

2conferenza dei servizi

3silenzio assenso

4 la scia

4 temi di oggi

1) ISTRUTTORIA CUORE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO. pubb amm

ha obbligo di comunicare a colui che ha presentato la richiesta quali siano i motivi

ostativi (disciplinata dall’art 10 bis): scopo di rinforzamento. Lo scopo di questa

comunicazione è quello di consentire un supplemento di contradditorio tra priv e pubb

amm. Il privato ha 10 giorni di tempo per presentare delle osservazioni

scritte/replicare se amm adduce dei motivi per cui ostacolare. Supplemento di

dialogo/di istruttoria. Questa comunicazione sospende i termini di conclusione di

procedimento.

1. Nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del

procedimento o l'autorità competente, prima della formale

adozione di un provvedimento negativo, comunica

tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento

della domanda. Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento

della comunicazione, gli istanti hanno il diritto di presentare per

iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da

documenti. La comunicazione di cui al primo periodo sospende i

termini di conclusione dei procedimenti, che ricominciano a

decorrere dieci giorni dopo la presentazione delle osservazioni o,

in mancanza delle stesse, dalla scadenza del termine di cui al

secondo periodo. Qualora gli istanti abbiano presentato

osservazioni, del loro eventuale mancato accoglimento il

responsabile del procedimento o l'autorità competente sono tenuti

a dare ragione nella motivazione del provvedimento finale di

diniego indicando, se ve ne sono, i soli motivi ostativi ulteriori che

sono conseguenza delle osservazioni. In caso di annullamento in

giudizio del provvedimento così adottato, nell'esercitare

nuovamente il suo potere l'amministrazione non può addurre per

la prima volta motivi ostativi già emergenti dall'istruttoria del

provvedimento annullato. Le disposizioni di cui al presente articolo

Dettagli
A.A. 2023-2024
40 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessandro.stefanutti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Marra Alfredo.