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Verifica delle ipotesi sulla media
D D3. Fissare livello di significatività α e calcolare gradi di libertà
○ Decidere la regione del rifiuto in base ad α, gdl=n-1, e H1(mono/bi-direzionale)
○ Trovando un t critico sulla tavola4. Associare una probabilità ad H , calcolando t0 455. Decisione su H : confronto tra t e t critico0
○ |t|<|t critico| = p>α → si accetta H → è vera l'ipotesi nulla
○ |t|>|t critico| = p<α → si rifiuta H → si accetta H → è vera l'ipotesi alternativa
0 1Verifica ipotesi Verifica delle ipotesi sulla media↓Verifica dell'ipotesi sulla varianza
● Estraggo da due popolazioni con varianze omogenee (σ =σ ), campioni indipendenti1 212 22di ampiezza n e n ,s e s1 2
● Distribuzione campionaria del rapporto tra varianze
● Distribuzione teorica di probabilità F
● Si calcola F 462VERIFICA DELLE IPOTESI: χ (chi)1. Verifica ipotesi χ2 con 1 campione2La statistica
χ confronta una distribuzione teorica (nella popolazione) e una distribuzione osservata (nel campione) 1 variabile con k categorie (1 campione)
Distribuzione di frequenza con k categorie → 2
Distribuzione teorica del χ
Attraverso il campione valuto la probabilità che il modello sia vero nella popolazione
Modello dell'equidistribuzione = gli n casi del campione si distribuiscono equamente nelle categorie k2 2
La tavola del χ, definisce un valore critico χ a partire da:
α = regione del rifiuto di H (colonne)0
Gradi di libertà (righe)1. Scelta del test statistico (di significatività)2
Si calcola χ facendo riferimento alla distribuzione di frequenze2. Definizione dell'ipotesi2
H → χ = 0 → equidistribuzione0 2
H → χ ≠ 0 → non c'è equidistribuzione1
Fissare livello di significatività α e calcolare gradi di libertà
Decidere la regione del rifiuto
in base ad α e gdl=k-1 (dipende dal tot. casi)2° Trovando un χ critico sulla tavola 24. Associare una probabilità ad H , calcolando χ0° Confronto la distribuzione osservata (f = dati campionari) con la distribuzione0teorica (f ) ottenuta con l'equidistribuzione dei casi (n) nelle categorie (k):t 2 25. Decisione su H : confronto tra χ e χ critico02 2° χ <χ critico = p>α → si accetta H → pongo vera l'equidistribuzione: la0probabilità di ottenere una distribuzione come quella osservata è elevata (>α )→ differenza tra distribuzioni imputabile al caso → ipotesi di equidistrib. vera2 2° χ >χ critico = p<α → si rifiuta H → si accetta H → pongo vera0 1l'equidistribuzione: la probabilità di ottenere una distribuzione come quellaosservata è bassa (<α ) → differenza tra distribuzioni non imputabile al caso → ipotesidi equidistribuzione falsa 4722. Verifica ipotesi χ con due campioni
La statistica χ confronta una distribuzione teorica (nella popolazione) e una distribuzione osservata (nel campione), considerando due o più variabili
Analisi delle contingenze:
Si analizza una tabella a doppia entrata o di contingenza
Distribuzione teorica del χ
Modello in esame = modello di indipendenza tra le due variabili = le variabili cambiano indipendentemente l'una dall'altra = tra le due non c'è relazione H0
Scelta del test statistico (di significatività)
○ Si calcola χ facendo riferimento alle distribuzioni di frequenze
Definizione dell'ipotesi
○ H → χ =0 → p(A |B )=p(A |B )0 1 1 1 2
○ H → χ ≠0 → p(A |B )≠p(A |B )1 1 1 1 2
Fissare livello di significatività α e calcolare gradi di libertà
Decidere la regione del rifiuto in base ad α e gdl, dove gdl dipende dalla tabella
di contingenza:
■ Il vincolo è il totale dei casi: v=r c-1x
■ I vincoli sono marginali di riga (r-1) e colonna (c-1): v=(r-1)(c-1)2
○ Trovando un χ critico sulla tavola 24. Associare una probabilità ad H , calcolando χ0
○ Confronto la distribuzione osservata (f = dati campionari) con la distribuzione0teorica (f ) ottenuta in base all'indipendenza tra le variabilit 2 25. Decisione su H : confronto tra χ e χ critico02 2
○ χ < χ critico = p>α → si accetta H → pongo vera l'indipendenza: la0probabilità di ottenere una distribuzione come quella osservata è elevata (>α )→ differenza tra distribuzioni imputabile al caso → ipotesi di indipen. vera2 2
○ χ > χ critico = p<α → si rifiuta H → si accetta H → pongo vera0 1l'indipendenza: la probabilità di ottenere una distribuzione come quellaosservata è bassa (<α ) →
differenza tra distribuzioni non imputabile al caso→ ipotesi di indipendenza falsa → tra le due variabili c'è dipendenza
Correzione continua di Yates2χ è usato con variabili discrete (non metriche), però la sua distribuzione è continua
Tolgo .5 alla differenza in valore assoluto fatta tra le due frequenze
La correzione è necessaria se:
- gdl>1 e 20% di f ≤5t
- gdl=1 e 50% di f ≤5t
COEFFICIENTE DI CORRELAZIONE PEARSON
Cos'è la correlazione
Correlazione = mettere in evidenza la relazione tra le due variabili
Stabilire il tipo di relazione
Stabilire il grado (intensità) della relazione
Stabilire la direzione della relazione
Diagramma di dispersione
Variabile x = intenzione
Variabile y = controllo
La nube di punti si sviluppa secondo una retta → relazione lineare
Punto = coppia di valori
y = f(x)
Sintetizzare
- Calcolare il punto che ha come coordinate le medie
- Covarianza
= misura del grado di associazione di due variabili
Può avere valori positivi e negativi
Quando è 0, x e y sono indipendenti
Aumenta il crescere del grado di dipendenza tra x e y
Limite = misura relativa, dipende dall'unità di misura delle variabili
2. Misurare la dispersione della nube di punti → deviazione standard di x e y
Media dei prodotti dei punteggi x e y standardizzati
i i
Coefficiente di correlazione r di Pearson
r = indice dell'abilità di adattamento della retta, ottenuta con il metodo dei minimiquadrati e i dati campionari
Coefficiente r misura:
La forza della relazione = il valore
La direzione della relazione = il segno
-1 ≤ r ≤ 1
Variabili devono essere almeno su scala a intervalli
50r=covarianza standardizzata=rapporto tra covarianza (Cov o S ) e deviaz. stand. (S e S )xy xy x y
È un coefficiente indipendente dall'unità di misura di x e y
51Interpretazione r di Pearson
Se r =
±1 → relazione lineare perfetta ● Se r=0 → assenza di relazione lineare ● Se r<|.20| → relazione molto debole ● Se |.20|<r<|.40| → relazione moderata ● Se |.40|<r<|.60| → relazione abbastanza forte ● Se r>|.60| → relazione forte Verifica delle ipotesi su R di Pearson = verifica dell'ipotesi su ρ (rho) ● ρ = parametro nella popolazione che corrisponde alla statistica r ● L'ipotesi si verifica trasformando la r in t 1. Scelta del test statistico (di significatività) ○ Si calcola r e si trasforma in t 2. Definizione dell'ipotesi: confronto con la popolazione di riferimento ○ H → ρ=0 ○ H → ρ≠0 (bidirezionale) ○ ρ>0 e ρ<0 (monodirezionale) 3. Fissare livello di significatività α e calcolare gradi di libertàlibertàà
Decidere regione del rifiuto in base ad α, gdl=n-2, e H (mono/bi-direzionale)1
Trovando un t critico4. Associare una probabilità ad H , trasformando r in t05. Decisione su H : confronto tra t e t critico0
|t|<|t critico| = p>α → si accetta H → c'è assenza di relazione (ρ=0)0→ la relazione tra le variabili non è significativa
|t|>|t critico| = p<α → si rifiuta H → si accetta H → non c'è assenza di0 1relazioni (ρ=0) → la relazione tra le variabili è significativa 52
COEFFICIENTI DI CORRELAZIONE NON PARAMETRICI
I coefficienti non parametrici si usano quando anche una sola delle due variabili nonraggiunge il livello metrico di misurazione1. Coefficiente di correlazione r di Spearmansr si calcola quando i dati sono costituiti da ranghi (o graduatorie), o quando una variabile èsordinale e l'altra metricad = differenza tra ranghi di ogni
coppia di valori
iN = numero dei soggetti o coppie di punteggi
26Σd = 0 → r = 1-0 = 1s
Con i ranghi delle graduatorie che coincidono, d = 0
Quando le posizioni in graduatoria sono esattamente opposte r = -1s
Verifica dell'ipotesi di ρs
Serve per valutare se la relazione è significativa, cioè diversa da zero
ρ = parametro nella popolazione corrispondente alla statistica rs s
Se n≤30 i valori di r critici sono tabulati per due livelli di α (.05 e .01), es l'ipotesi monodirezionale è in funzione del numero dei soggetti (non gdl)
Se n>30 esiste una relazione tra r e t di Student (come in Pearson)s1 popolazione1 campione2 variabili ordinali↓1. Scelta del test statistico (di significatività): si calcola rs
Definizione dell'ipotesi: confronto con la popolazione di riferimento
H → ρ = 00 s
H → ρ ≠ 0 (bidirezionale se n>30)1 s
ρ>0 e ρ<0 (monodirezionale se n<30)
Fissare livello di significatività α
Decidere regione del rifiuto in base ad α, n (se n<30) o gdl=n-2 (se n>30),H (monodirezionale se n<30) e H (mono/bi-direzionale se n>30)
Trovando un r critico (per n<30) o un t critico (per n>30)