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Valutazione dei risultati e strategie per il miglioramento continuo

C8. sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati? (Valutazione dei risultati) risposta: indicatori di risultato e strategie per la valutazione dell'impatto del risultato. 9. Come possiamo apportare miglioramenti alla qualità dell'intervento? (Miglioramento continuo alla qualità) risposta: uso degli indicatori di processo per modificare prassi operative. 10. Se l'intervento ha avuto successo, come è possibile sostenerlo? (Sostenibilità) risposta: risorse e istituzionalizzazione. D caStesura del progetto: 8 punti: 1. Titolo del progetto: è la prima cosa che viene letta, deve fornire informazioni chiare del contenuto, deve incuriosire e non annoiare, deve essere accattivante e catturare l'attenzione del lettore, quindi una buona regola è quella di creare un titolo spero ma creativo. Questo vuol dire che dobbiamo immaginare un titolo che dia informazioni serie sui contenuti, ma utilizzare strategie metaforiche che suscitino interesse.curiosità degli interlocutori esempio: "Parmigiano e cioccolato, un accostamento sorprendente" e non troppo lungo, acronimi e giochi molto più di moda. 2. Definizione del problema, era e analisi dello scenario: 1. Breve introduzione generale: si espone in sintesi il problema in oggetto nei suoi aspetti generali e anche nelle sue peculiarità legate a quel particolare contesto nel quale il progetto sarà implementato. Per fare questo, il ricercatore deve fare riferimento alla letteratura scientifica. Ad esempio, se si parla di bullismo, per definirlo a livello generale e delle implicazioni, è ovvio che non ci inventiamo cosa sia, ma facciamo riferimento alla letteratura. Occorre fare riferimento quindi a progetti già implementati su quella determinata tematica che vanno a costruire lo sfondo teorico empirico all'interno del quale ci andiamo a collegare. Questi progetti danno base di credibilità al progetto che si vuole incrementare.dev'essere utilizzata in modo parsimonioso per non appesantire la parte più importante in cui spieghiamo obiettivi, strategie e risultati che ci aspettiamo di ottenere con l'implementazione del progetto. (1 pagina e mezzo in cui bisogna fare riferimento a quello che può essere un modello teorico che noi sposiamo come background teorico delle attività che andremo a proporre) C2. Descrizione delle caratteristiche che il problema assume: del contesto: qui si dimostra che il problema è rilevante ma non dobbiamo farlo così punto e basta ma bisogna dimostrarlo utilizzando dei dati, la scienza ha dati empirici per dimostrare la rilevanza del problema e l'urgenza di intervenire per l'entità dei danni, analisi del contesto, analizzare il problema, incidenza e rilevanza, numero di persone coinvolte nel problema, cause ed dinamiche sottostanti che stanno alla base del problema, motivazioni dell'intervento ma

Anche fare un'analisi delle risorse già esistenti potrebbero contribuire alla messa in atto del progetto, non c'è una lista predefinita una volta per tutte si possono citare articoli, di archivio o di giornali, fattori sottostanti ad un fenomeno, o la rilevanza psicologica che assume quel fenomeno per la popolazione, o le dinamiche che attiva, lo so sono anche le statistiche che devono essere recenti e filabili ma anche studi empirici ad hoc, tema di ricerca e progettazione, questo vuol dire che potrebbe far parte stessa della progettazione sociale l'idea di svolgere uno studio o ricerca che funga da ricerca utile a declinare le caratteristiche del fenomeno del contesto.

3. Analisi dei bisogni dei destinatari (orientati al futuro, cioè a ciò che dovrebbe essere fatto) operare in modi diversi per fare quest'analisi, l'importante è che questi bisogni siano orientati al futuro e non siano retrogradi.

3. Definizione degli obiettivi generali e specifici:

Formattazione del testo

Declinazione delle finalità generali: intenzioni vaghe astratte che descrivono in questo modo ciò che il progetto intende persegui, queste intenzioni possono essere di diversa natura, prevenire il bullismo ad esempio m promuovere comportamenti non discriminatori su basi di genere e orientamento sessuale ecc.. obiettivi molto astratti che dicono tanto ma nulla rispetto a quali tipi di cambiamento vorremmo aggiungere o implementare.

Definizione degli obiettivi generali: le finalità generali possono e dovrebbero essere sempre declinate in obiettivi generali che restano ancora ad un livello di astrazione generale ma incominciano a omiadelineare i piano di azione che dobbiamo applicare per raggiungere la finalità generale.

Definizione degli obiettivi specifici: scendiamo ancora più nello specifico definendo gli obiettivi specifici che dovrebbero essere formulati nel modo più realistico e concreto possibile, dovrebbero a aiessere declinati in

Indicatori direttamente misurabili, di quanto voglio ridurre il conflitto ad esempio? E cosa vuol dire ad esempio che voglio aumentare il contatto?

Ora, caratteristiche degli indicatori: quindi il ricercatore deve, a partire da una finalità generale, andare a capire in che modo raggiungere gli obiettivi scendendo nello specifico con attività.

Le attività sono le azioni che mettiamo in atto per raggiungere l'obiettivo e gli obiettivi specifici non possono essere confusi con la finalità, devono permetterci di misurare l'aumento o diminuzione dell'impatto, ecc. e devono essere:

  • Misurabili
  • Attendibili
  • Rilevanti
  • Validi
  • Fattibili

Indicatori: variabili che ci permettono di valutare il cambiamento e di valutare quanto si discosta il cambiamento atteso rispetto a quello ottenuto attraverso l'implementazione del progetto. Questo si ottiene attraverso un percorso che parte da una finalità astratta, si definiscono come le finalità.

Possibili obiettivi generali possono essere raggiunti e si derivano in obiettivi specifici e quindi diretti, misurabili, quindi le ramificazioni a vari livelli sono possibili in numero variabile.

Definizione dei destinatari diretti o indiretti:

  1. Definizione dei destinatari diretti o beneficiati e indiretti o su cui il progetto può avere delle ricadute a cascata. Se ad esempio il progetto è un progetto che si implementa su una classe scolastica è ovvio che i destinatari più indiretti saranno i genitori dei bambini o ragazzi coinvolti.
  2. Dobbiamo anche definire i partecipanti. A breve o a lungo termine, cioè quei partecipanti che potranno partecipare a quel progetto.
  3. Stima quantitativa del numero dei beneficiari del progetto, molto spesso i form per la progettazione sociale e richieste dai fondi chiedono una stima dei partecipanti diretti e indiretti a quell'attività, quindi impatto sociale oltre tutto il resto.

Descrizione dei partecipanti in termini di caratteristiche sociodemografiche, quanti uomini donne autoctoni, ma anche in termini valoriali/comportamentali anche attraverso ricerche pilota per comprendere i sentimenti alla base.

Capire se i partecipanti percepiscono il problema e se ritengono desiderabile il cambiamento, questo è fondamentale e perché non si può cambiare se non si vuole.

Descrivere le strategie con le quali noi andremo a reclutare i partecipanti e criteri di selezione nel caso non potessimo operare sull'intera comunità ma selezionare un gruppo di partecipanti.

Metodologie e attività previste: entriamo nel piano delle azioni, quindi siamo nelle condizioni di dire come intendiamo implementare il cambiamento e quali attività intendiamo implementare nel progetto per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, quindi ora la descrizione delle metodologie e delle attività non è un'operazione banale.

Gli studi sul contatto hanno dimostrato che affinché il contatto tra persone che appartengono a culture diverse possa avere benefici, questo contatto deve avere determinate caratteristiche. Altrimenti, se messi insieme senza avere un obiettivo comune, questo contatto potrebbe anche avere effetti negativi. Quindi, per scegliere quali azioni possiamo mettere in campo per raggiungere gli obiettivi, non possiamo andare di fantasia, ma aiuta avere in testa un modello di intervento. Farsi ispirare da modelli simili già implementati può essere utile. Soprattutto, le teorie che scegliamo devono essere coerenti con il background e ritrovarlo anche nelle strategie, altrimenti il progetto è incongruente. Bisognerebbe avere un modello di intervento che garantisca una probabilità alta che quelle azioni possano raggiungere gli obiettivi auspicati. Utili anche in questa fase sono i modelli scientifici, meta-analitici e buone prassi. 2. Il ricercatore dovrebbe saper distinguere le attività principali e quelle

Secondarie: omia- Principali:1 Attività di ricerca: n2 Attività di formazione/sensibilizzazione: gestite attraverso variel.ctatecniche come ad esempio lezioni frontali, o cooperative learning,giochi di simulazione e di ruolo, brainstorming, laboratori ecc.a ai3 Altre attività: colloqui individuali o di gruppo (counseling)Corganizzazione di eventi, attività, gruppi di mutuo aiuto, apertura digmsportelli e servizi, creazione di database, organizzazione di attivitàora(es. segretario sociale, mediazione interculturale).

Secondarie: aspetti organizzativi del progetto composizione staff,ebpianificazione incontri, risorse, spazi, protocolli, permessi,tarealizzazione materiali, reclutamento, beneficiari, pubblicizzazione,disseminazione dei risultati.

6. Articolazioni e tempi o fasi di realizzazione (pianificazione):Temporalizzazione: dobbiamo definire in quanto tempo possiamobydefinire gli obiettivi auspicati e questo vale sempre e sopratutto neibandi

grossi in cui si concorre per qualcosa di europeo e bisognadeconsiderare questo aspetto per calibrare le attività. L'elemento dellacoerenza tra complessità del piano che stiamo programmando e tempidisponibili è un elemento che pesa in modo molto rilevante nellavalutazione dei progetti, e questo è complesso perché dobbiamoimmaginare quanto tempo serve per quelle attività che
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A.A. 2022-2023
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Debbbbby di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia Sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Marchini Pierluigi.