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Tipi di memoria
3. Memoria dichiarativa o cosciente (il cosa), procedurale (il come, parte automatica, inconsapevole, la maggior parte dei nostri comportamenti è procedurale) dimenticare ricordare vs: gli studi sulla memoria si sono concentrati sul come facciamo a ricordare piuttosto che sul come facciamo a dimenticare. Questo è molto più faticoso e difficile, in quanto siamo fatti per ricordare e non per dimenticare. Eppure non sempre riusciamo a ricordare, ma si tratta di un problema di recupero e non di immagazzinamento. Difatti la nostra capacità di riconoscere sembra non avere limiti (es. gioco di Kim: oggetti da riconoscere; esperimento di Standing: volti da riconoscere). Sia il ricordare che il riconoscere sono due funzionalità della memoria ma sono due cose diverse, se il primo risulta più complicato, il secondo ci è più naturale.
Memoria sensoriale: può essere iconicamemoria (persistenza traccia visiva, circa ecoica 100ms) o elaborazione
dei contenuti uditivi, circa 12sec).esperimento di Sperling (memoria iconica): al soggetto veniva mostrata una matrice di 9 lettere in file da 3. Dopo 50ms udiva un segnale sonoro e gli veniva chiesta l'intera matrice (resoconto totale), ricordandosi in media 4/5 simboli. Oppure il segnale gli indicava quale linea della matrice doveva "leggere" (resoconto parziale); se i soggetti riportavano in media 3 su 4 simboli (accadeva quando il segnale acustico era subito dopo la sparizione della matrice) si poteva stimare che 9 simboli erano accessibili in memoria, se invece i soggetti riportavano in media 1 solo simbolo (segnale con 1s di ritardo) voleva dire che solo 3 simboli erano accessibili alla memoria. La memoria agisce in modo diverso nelle situazioni in cui dobbiamo registrare del materiale per pochi secondi rispetto a quelle situazioni in cui dobbiamo farlo per intervalli più lunghi (STM: 20sec, LTM: oltre 20s). distinzione tra memoria temporanea e permanenteè anche coinvolta nella manipolazione e nell'elaborazione delle informazioni. La STM ha una capacità limitata e una durata breve, generalmente di pochi secondi o minuti. memoria a lungo termine (LTM): è la memoria a lungo termine, che consente di conservare informazioni per periodi di tempo più lunghi, anche per tutta la vita. La LTM ha una capacità praticamente illimitata e una durata molto più lunga rispetto alla STM. La differenza tra STM e LTM è evidente anche dal punto di vista neurologico. Mentre la STM sembra essere principalmente associata all'attività del lobo frontale, la LTM coinvolge diverse aree cerebrali, tra cui l'ippocampo e la corteccia. I casi di pazienti con danni cerebrali, come Henry Molaison e il caso KF, hanno fornito ulteriori prove sulla distinzione tra STM e LTM. Henry Molaison, a causa dell'asportazione di una parte dell'ippocampo e della corteccia, ha sviluppato una forte amnesia, perdendo la capacità di riconoscere conoscenti ma mantenendo una STM intatta. Nel caso KF, una lesione all'emisfero destro ha causato l'incapacità di ripetere più di due cifre, ma la capacità di apprendimento a lungo termine e la memoria per la vita quotidiana sono rimaste intatte. In conclusione, la STM e la LTM sono due tipi di memoria distinti, con caratteristiche e funzioni diverse, che coinvolgono strutture cerebrali diverse. La STM è coinvolta nella manipolazione e nell'elaborazione delle informazioni a breve termine, mentre la LTM consente di conservare informazioni per periodi di tempo più lunghi.serve per la codifica degli stimoli sensoriali e per l'immagazzinamento di questi nella LTM (per questo viene anche chiamata memoria di lavoro). In questa entra solo il contenuto della memoria sensoriale che è stato selezionato dall'attenzione e affinché tale contenuto venga codificato, immagazzinato, conservato si attuano strategie di recupero. La codifica (encoding), ossia la rappresentazione che usiamo per registrare l'informazione, o ancora la trasformazione del materiale sensoriale in un formato adeguato per essere ricordato, può essere acustica, visiva o semantica. La codifica acustica prevede un mantenimento attivo dell'informazione attraverso la ripetizione; Esperimenti di Conrad: da questi emerge che è molto più facile ricordare una stringa di lettere quando queste hanno un suono simile. La codifica acustica sembra essere favorita e dominante (solo per il materiale verbale). Si ipotizza che il meccanismo alla base sia l'articolazione.di ciò sia l'immagine visiva che l'immagine uditiva. Questo fenomeno è noto come memoria di lavoro fonologica e si ritiene che sia coinvolto nel processo di codifica e decodifica del linguaggio. Un esempio di come la memoria di lavoro fonologica può influenzare la percezione del linguaggio è l'afasia di conduzione. In questa condizione, la connessione tra l'area responsabile della produzione del linguaggio (area di Broca) e l'area responsabile della percezione del linguaggio (area di Wernicke) viene interrotta. Di conseguenza, la memoria di lavoro fonologica, che si basa sull'interazione tra percezione e produzione del linguaggio, viene compromessa e si verifica un deficit nella capacità di ripetizione delle parole. È interessante notare che la codifica visiva si cancella rapidamente, generalmente entro 1-2 secondi. Tuttavia, alcune persone sono in grado di mantenere un'immagine visiva per alcuni minuti, con una vividezza simile a quella di un'immagine uditiva. Questa capacità di mantenere un'immagine visiva a lungo termine è ancora oggetto di studio e non è ancora completamente compresa.fotografia (memoria fotografica/immaginazione eidetica).immagazzinamento limiti temporaliL' (storage) dimostra i della STM Sperimento di Peterson e Peterson: ai soggetti venivano presentate sequenze casuali di consonanti. Veniva poi lasciato passare un intervallo di tempo in cui il soggetto faceva ciò che credeva migliore per ricordare le parole (condizione 1) o doveva eseguire un altro compito (condizione 2). Nella prima condizione non c'erano problemi a ricordare le lettere mentre nella seconda dopo 18 sec la rievocazione era nulla capacità limitata una di 7 ± 2 (il magico numero 7 di Miller) chunks (strutture). Ciò significa che possono essere attivi solo 7 elementi. Un modo per aiutare la STM è raggruppare gli elementi in queste unità, ritrovabili nella LTM. I ricordi nella STM si affievoliscono in pochi secondi, c'è un deperimento molto rapido; sele parole da ricordare sono molto lunghe la capacità della memoriadiminuisce poiché ci vuole più tempo per pronunciarle. Inoltre, il vecchio materiale viene continuamente rimosso e sostituito da nuovo materiale. Il dipende dal numero di elementi attivi, quanti più elementi si trovano nella STM, tanto più lento diventa il recupero. Sternberg: presenta ad ogni prova una stringa di numeri (da 1 a 6) da memorizzare, la cui lunghezza varia ogni volta. Dopo un intervallo di 2 secondi viene presentata una cifra "sonda" che può essere presente o assente tra gli stimoli presentati. Viene misurato il tempo impiegato dal soggetto per rispondere (tempo di latenza). Risulta che quest'ultimo dipende dal numero di cifre presentate e aumenta in funzione di questo (40 ms per ogni numero in più). La ricerca all'interno della STM opera quindi in maniera seriale, ad una velocità di 40 ms per elemento. Il processo interno di confronto seriale elabora quindi 25 elementi al secondo. A riformulare il concettodi memoria a breve termine come memoria di lavoro sono stati Baddeley e Hitch. La memoria temporanea era concepita come un magazzino temporaneo, mentre l'idea di working memory pone l'accento sulla manipolazione attiva dell'informazione, del materiale sensoriale, fa intendere che c'è qualcosa di più. La memoria di lavoro è una specie di lavagna mentale, uno spazio di lavoro per l'elaborazione mentale, una funzione della memoria a breve termine (STM e WM non sono sinonimi). In particolare per Baddeley e Hitch la working memory è costituita da tre componenti: - anello fonologico-articolatorio: responsabile del mantenimento dell'informazione verbale e uditiva - accuino visuo-spaziale: mantiene l'informazione visiva e spaziale - esecutore centrale: controlla gli altri due sistemi (che immagazzinano) assegnando loro le risorse necessarie Tale sistema non sembra essere coinvolto nella comprensione di frasi semplici (pazienti con).disturbi della memoria sono in grado di ripetere e capire frasi semplici). Abbiamo una memoria speciale per le frasi semplici ma le funzionalità della STM entrano in gioco solo per frasi complesse, dove c'è bisogno della capacità di immagazzinare. La STM è anche una stazione di transito per la LTM. Uno dei metodi per trasferire dalla STM alla LTM è la ripetizione, un meccanismo utilizzato soprattutto per cose che devono diventare procedurali (es. andare in bici), tuttavia non è sempre efficace. A confermare che tale meccanismo è il più comunemente usato sono gli esperimenti sulla rievocazione libera (free recall). Viene chiesto di imparare a memoria una lista di parole e poi scrivere su un foglio tutte le parole che si ricordano; la curva di rievocazione seriale mostra che le ultime parole della lista, essendo ancora attive nella STM (effetto recency), sono quelle ricordate meglio insieme alle prime parole (effetto primacy).primacy).che sono state trasferite alla memoria a lungo termine (Rundus ha poi verificato che più una parola è ripetuta, meglio è ricordata,e le prime parole della lista sono quelle più ripetute.teoria del consolidamentosecondo la (Hebb) il mantenimento dell’informazionenella STM implica un’attività dei neuroni, e un modo per prolungarla è laripetizione, in quanto produce una modificazione permanente dell’attivitàamnesia retrogradaneuronale. A confermare tale teoria è il fenomeno dell’(perdita di memoria causata da un colpo alla testa, a perdersi sono i ricordi nonancora consolidati). Tuttavia la ripetizione da sola non basta. Craik e Lockhartteoria dei livelli di elaborazione ripetizionehanno elaborato la distinguendo tradi mantenimento ripetizione di elaborazione(elaborazione superficiale) e(elaborazione più profonda, presuppone un’integrazione dell’informazione con icontenuti
già presenti nella LTM) Esperimento di Craik e Tulving (1975): tre fasi in cui nella prima si mostrano frasi brevi o lunghe con una parola mancante, nella seconda viene mostrata una parola bersaglio e il soggetto deve decidere se questa è compatibile con la frase, nella terza fase vengono presentate nuovamente le frasi incomplete e il soggetto le deve completare. Ne risulta che più la frase è complessa maggiore è la probabilità di ricordarla e completarla correttamente. L'esperimento sembra confermare l'esistenza di diversi livelli di elaborazione. Nel momento in cui ho un significato, in cui compio un'analisi semantica dello stimolo (processo profondo), trasferisco i contenuti della STM nella LTM. La codifica semantica è quindi quella più efficace per ricordare poiché