TACCUINO VISUO-SPAZIALE
Tiene attiva la traccia visuo-spaziale nella working memory, serve per memorizzare
temporaneamente e manipolare informazioni visive.
É composto da:
- Visual cache: informazioni relative a forma e colore;
- Inner scribe: informazioni spaziali e di movimento.
L’accesso al taccuino visuo-spaziale è obbligatorio/diretto attraverso la vista classica, o
indiretto, attraverso le immagini.
BUFFER EPISODICO
Consiste in una serie di processi che integrano la working memory con la memoria a lungo
termine. Questa integrazione permette di unire gli elementi della working memory come il
ciclo fonologico e il taccuino visuo-spaziale con la memoria a lungo termine per creare
delle vere e proprie scene, o episodi. Il suo utilizzo è proprio quello di conservare queste
integrazioni, dette rappresentazioni multimodali.
ESECUTIVO CENTRALE →
E’ il sistema di coordinamento generale delle attività cognitive caratterizzato da una
serie di processi.
- Inibizione: inibire deliberatamente risposte dominanti e automatiche quando serve,
resistenza all’interferenza e agli elementi di disturbo;
- Trasferimento (shifting): capacità di spostare rapidamente la propria attenzione da un
compito all’altro;
- Aggiornamento: aggiorna e monitora le informazioni della memoria di lavoro sostituendo
quelle obsolete/vecchie con alcune nuove e rilevanti;
ff fi - Accesso: media il rapporto tra working memory e memoria a lungo termine, esempio di quel
compito in cui posso deliberatamente dire tutte le parole che iniziano con una lettera e allora
scavo nella mia MLT a partire dal compito recepito dalla WM e agisco di conseguenza.
Sindrome disesecutiva
Per via di una possibile lesione dei lobi frontali (condizione tipica di chi ha incidenti
stradali), questi pazienti so rono i gravi disturbi dell’attenzione e un aumentata distraibilità.
Il paziente non è in grado di tenere attiva la traccia fonica o visiva (reiterazione), né di
inibire stimoli distraenti; ha di coltà a cogliere l’insieme di una situazione complessa e a
passare dai processi automatici ai processi controllati.
Esempio: io dico a una persona con sindrome disesecutiva “disegna dei cerchi”, lei li
disegna. A un certo punto dico “ora disegna linee verticali”, lei non riesce a fare shifting e
quindi continuerà a disegnare cerchi.
Una persona con questa sindrome in una situazione di pericolo instanzia delle routine di
fuga molto automatizzate: la stanza prende fuoco, il suo processo automatico è aprire la
porta ma ci accorgiamo che la porta è bloccata, lei non riesce a trovare un’altra soluzione
ma continua a provare ad aprire quella porta.
Memoria a lungo termine
Esistono diverse memorie a lungo termine con speci ci connotati neurali.
La prima distinzione è tra:
- Memoria dichiarativa (esplicita), ne posso parlare, è mediata dal linguaggio. A sua volta
essa si suddivide in:
Semantica, so qualcosa del mondo (pensare in modo oggettivo a qualcosa che conosco).
• Contenuti: concetti, idee (astrazione). Referente: il mondo. Concetto di tempo e spazio:
assenti. Richiamo: cosa? Fenomenologia del ricordo: conoscenza attuale.
Episodica, riguarda gli episodi, io nello spazio-tempo. Contenuti: eventi, episodi. Referente: io
• stesso. Concetto di tempo e spazio: presenti. Richiamo: quando? Dove?. Fenomenologia del
ricordo: passato ricordato.
La distinzione tra le due non dipende dal tipo di informazione ma dall’esperienza
soggettiva che le accompagna.
- Memoria procedurale (implicita), è la memoria delle procedure, delle azioni che so
compiere. Non è mediata dal linguaggio.
Teoria del consolidamento
Come si consolida la memoria? Consolidamento, processo di ssazione delle tracce
mnestiche nella memoria a lungo termine, lungo complesso e di durata variabile, da mesi
ad anni. Più è lungo il consolidamento più è stabile la traccia. Le tracce mnestiche recenti
sono chiare ma fragili, quelle vecchie più sbiadite ma robuste.
Due fasi del consolidamento:
- Veloce (ore), collegato al ruolo dell’ippocampo,
- Lento (anni), collegato all’interazione tra ippocampo e neocorteccia.
Donald Hebb
Secondo Donald Hebb le memorie sono conservate a livello cerebrale sotto forma di reti di
neuroni: assembramento cellulare (engramma). Attraverso l’esperienza (apprendimento)
ff ffi fi fi
tali assembramenti gradualmente vengono a rappresentare speci ci oggetti o concetti o
stimoli esterni all’organismo.
Engrammi (reti neurali): modi cazioni biochimiche cerebrali che legano le esperienze
passate e il comportamento attuale —> tracce mnestiche.
Creazione di un engramma: processo attraverso il quale neuroni che precedentemente
funzionavano indipendentemente, cominciano a lavorare insieme come una rete. Di fronte
ad un certo stimolo, alcuni neuroni si attivano insieme e man mano si legano
(ra orzamento dei legami sinaptici), consolidandosi.
Apprendimento Hebbiano: se due neuroni si attivano contemporaneamente la loro
Neurons wire together if they re together.
interconnessione (sinapsi) viene ra orzata.
I nostri ricordi a lungo termine non sono collocati in un’area cerebrale speci ca ma
distribuiti in vari distretti cerebrali.
L’ippocampo ha un ruolo importante per la codi ca e l’immagazzinamento di nuovi ricordi,
in particolare per quelli relativi alla memoria dichiarativa. Ha il ruolo di mediatore tra
neuroni, permette la connessione di aree diverse. E’ simile ad un indice che collega
insieme i di erenti frammenti dei ricordi: sistema relazionale.
H.M non aveva più l’ippocampo e quindi non riusciva ad avere nuovi ricordi.
SINDROME AMNESICA
Danno acquisito della memoria a lungo termine.
Cause molto diverse: interventi chirurgici, encefalite, traumi cranici, ictus, abuso cronico di
alcool (sindrome di Korsako ).
Approccio sindromico:
- amnesia retrograda
Compromissione nel ricordo di eventi passati, (nel senso che precede il
momento in cui è stato causato il danno cerebrale, la storia passata);
- amnesia anterograda
Compromissione nell’apprendimento e ricordo di nuove informazioni,
(nel senso che segue il momento dopo il trauma, nuove esperienze);
- Memoria a breve termine preservata;
- Normale livello intellettivo;
- Capacità di apprendimento procedurale preservata (ruolo dei gangli della base e del
cervelletto). Ad esempio compito di disegno speculare di fronte ad uno specchio. L’unica
di erenza tra noi e una persona con sindrome amnesica è che quest’ultima non si
ricorderebbe di aver svolto questo compito. alta variabilità
Le amnesie anterograda e retrograda sono ad (pazienti molto diversi tra
gradiente
loro), a (allontanandosi nel tempo dall’evento amnesico l’intensità dell’amnesia
decresce, tendenzialmente e etti negativi maggiori sui ricordi di recente formazione
copresenti
rispetto a quelli più remoti), e (per avere una sindrome amnesica bisogna avere
sia un’amnesia anterograda che un’amnesia retrograda).
Nella sindrome amnesica la memoria episodica mostra gravi de cit mentre la memoria
semantica pregressa è tendenzialmente preservata. Però c’è un’incapacità di acquisire
parole nuove dopo l’esordio. I danni semantici sono principalmente anterogradi (dopo
l’evento).
Sindrome di Korsako
Tipologia di sindrome amnesica.
Condizione clinica dovuta all’abuso cronico di alcool. Carenza progressiva della vitamina
tiamina B1. Non esiste un evento traumatico speci co. Due caratteristiche principali:
anosognosia confabulazione
(non riconoscere la propria condizione) e (costruzione
narrativa coerente anche se non ricordano. Cercano di dare un senso a ciò che succede,
ff ff ff ff ff ff fi ff fi fi fi fi fi fi
anche mentendo o fantasticando, rattoppando l’esperienza mancata. I malati di questa
sindrome cercano un senso alla mancanza di memorie).
Teoria dell’attaccamento
Teoria proposta da John Bowlby, psicanalista del secondo dopo guerra.
Molti bambini rimasti orfani morivano anche in seguito a cure ed ospitalità, oppure si
ammalavano gravemente.
Assunto centrale della teoria dell’attaccamento: noi abbiamo un sistema
neurobiologico (una tendenza innata) che chiede aiuto ad una gura “primaria” in una
situazione di vulnerabilità.
La risposta naturale a questa richiesta d’aiuto è l’accudimento.
MODELLO SPERIMENTALE DELLA STRANGE SITUATION
Procedura di venti minuti che si svolge in genere con una coppia mamma-bambino (di
14-28 mesi). Serve per veri care la teoria dell’attaccamento.
E’ una procedura divisa in otto fasi. C’è una stanza con dentro dei giochi, disegni, è
colorata e confortevole. La mamma e il bimbo entrano e dentro trovano lo sperimentatore.
Poi la mamma esce dalla stanza.
Secondo la teoria dell’attaccamento questo basta per attivare il nostro sistema
neurobiologico, quindi un bambino dovrebbe piangere, cercare la mamma etc… Dopo un
paio di minuti la mamma rientra e, secondo la teoria, il bambino dovrebbe disattivare il
sistema di attaccamento, e quindi calmarsi e smettere di piangere.
pattern sicuro o pattern B:
1. Circa la metà dei bambini ha un quando la mamma esce il
bambino piange, prova rabbia, tristezza, paura, e quando la mamma rientra, si sente di
nuovo al sicuro e tranquillo, e magari inizia a giocare o ad esplorare la stanza;
pattern evitante o pattern A:
2. Il 15% dei bambini ha un quando la mamma esce dalla
stanza il bambino mostra indi erenza, quando la mamma torna evita il contatto sico e
oculare, la evita. I bambini evitanti sembrano una falsi cazione della teoria
dell’attaccamento. Però questi bambini hanno un cambiamento nei parametri
psico siologici, che dimostra che il sistema dell’attaccamento è attivato, solo che non lo
dimostrano comportamentalmente.
pattern resistente o pattern C:
3. Il 15% dei bambini ha il quando la mamma esce piange
ma quando rientra continua a piangere, non si disattiva il sistema dell’attaccamento. Il
bambino resiste al conforto.
Questi tre pattern vengono de niti pattern organizzati.
4. Circa il 25% dei bambini non hanno un pattern stabile (disorganizzati): il bambino mostra
dei comportamenti contraddittori. Stato oniroide, non sa cosa fare. Anche quando la
mamma rientra la risposta è instabile.
ADULT ATTACHMENT INTERVIEW
Gli adulti vengono sottoposti ad un Adult Attachment Interview (A.A.I.), un’intervista
semistrutturata sottoposta alle mamme che hanno partecipato alla strange situation con i
loro bimbi.
- Si chiedono delle esperienze infantili all’adulto;
- Si chiedono aggettivi per de nire la relazione con i genitori (memoria semantica);
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.