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Il tronco dell'encefalo
Il tronco dell'encefalo è composto da: mesencefalo, ponte, midollo allungato (o bulbo). Caudalmente il midollo allungato continua, passando a livello del diencefalo, attraverso il grande forame occipitale, con il midollo spinale. Rostralmente rispetto al tronco dell'encefalo si trova il talamo e l'ipotalamo. Il tronco dell'encefalo regola attività riflesse critiche per la sopravvivenza, come ad esempio la frequenza cardiaca e la respirazione. Ecco perché le lesioni occorse in quest'area possono essere anche estremamente gravi.
Una componente del tronco encefalico è la formazione reticolare, una rete complessa composta da circa 100 minuscoli nuclei, che occupa la parte centrale del tronco encefalico. A volte, viene indicata con il nome di sistema reticolare attivante, poiché alcune sue parti sembrano svolgere un ruolo importante nella regolazione dello stato di veglia e del sonno.
ruolo nell'arousal. I nuclei della formazione reticolare sono coinvolti in una varietà di funzioni, tra cui il sonno, l'attenzione, il movimento, il mantenimento del tono muscolare, nonché vari riflessi cardiaci, circolatori e respiratori. Il tronco dell'encefalo presenta le seguenti strutture al suo interno: - Fasci ascendenti e discendenti: collegano le strutture diencefaliche e telencefaliche con il tronco dell'encefalo o con il midollo spinale. - Nuclei dei nervi cranici: gruppi di neuroni collegati con le 12 paia di nervi encefalici. - Gruppi di neuroni con proiezione diffusa: vengono spesso fatti rientrare nella formazione reticolare del tronco dell'encefalo. - Alcuni gruppi di neuroni (nuclei) specifici: come il nucleo rosso e la sostanza nera. Dato il "poco spazio" a disposizione, gli assoni che costituiscono i vari fasci corrono molto vicini gli uni agli altri e possono essere facilmente colpiti in.mediale: trasporta informazioni relative alla discriminazione tattile fine e alla propriocezione (cioè al senso di posizione e movimento del corpo nello spazio). fascio spino-talamico: veicola informazioni relative alla nocicezione (percezione del dolore). lemnisco laterale: trasporta informazioni uditive.trigeminale• il – trasporta informazioni sensitive relative al distretto trigeminale (cioè alla faccia e agli organi annessi).
fasci discendentiI principali che attraversano il tronco dell’encefalo sono:
fascio piramidale• il – trasporta informazioni relative al controllo del movimento volontario. A livello del midollo allungato, il fascio piramidale subisceuna “decussazione”, cioè un incrocio (gli assoni del fascio destro passano a sinistra e viceversa).
fasci tetto-spinale, vestibolo-spinale, rubro-spinale reticolo-spinale• I e hanno tutti significato motorio.
MESENCEFALO, PONTE E BULBOMESENCEFALO collega gli emisferi cerebrali a ponte e cervelletto.
Il è quella struttura nervosa che È attraversato da fibre ascendenti e discendenti dinumerose vie di collegamento tra centri nervosi superiori e inferiori. Inoltre, è sede di nuclei motori e centro di regolazione/integrazione di diverse funzioninervose. nuclei
Del nervo oculomotore comune nervo trocleareNel mesencefalo sono contenuti i (III paio di nervi cranici) e del (IV paio). Altre due formazioni dicentri del sistema motorio extrapiramidale: nucleo rosso sostanza nera.sostanza grigia sono sono il (in sezione presenta un colorito rosso bruno pallido) e laformazione reticolare,Nella zona centro-mediale del mesencefalo troviamo la presente anche nel ponte e nel bulbo.
PONTEIl si presenta come un ispessimento ventrale del tronco encefalico ed appare, in superficie, come costituito da fibre trasversali che vanno da unemisfero cerebellare all'altro. 27fibre ponto-cerebellari peduncolo cerebellare medio.L'ampio fascio trasversale costituito dalle si raccoglie, a ciascun lato del ponte, nel Dal ponte derivanoaltri nervi cranici: trigemino (V paio), abducente (VI paio), faciale (VII paio), vestibolo-cocleare (VIII paio).
BULBO tramite tra midollo e ponte,Il fa da è leggermente più spesso del midollo e misura circa 3-4 cm.
In posizione antero-laterale presenta due olive bulbari. delle piramidi”ingrossamenti, chiamati Nel bulbo avviene la “decussazione l'incrocio tra i fasci cortico-spinali derivanti dalla cortecciacerebrale di ogni emisfero encefalico. respirazioneImportanti strutture presenti nel bulbo sono relative alla (centri bulbari della respirazione) e controllano diaframma e muscoli intercostali. Inoltre,centro vasomotore,il bulbo presenta al suo interno anche il responsabile principale del controllo del tono muscolare dei vasi, della frequenza cardiaca e dellapressione sanguigna. Da questa zona del tronco emergono il nervo accessorio (XI paio), ipoglosso (XII paio), vago (X paio) e glossofaringeo (IX paio). Tra bulboe ponte emergono i nervi cranici vestibolo-cocleare (VIII paio) e faciale (VII paio).Altri nuclei del tronco encefalico, sebbene possano essere considerati come parte della formazione reticolare, hanno dignità a sé stante è il caso
delle strutture dopaminergiche del mesencefalo, composte cioè da neuroni che utilizzano la dopamina come NT. Il più importante gruppo di neuroni dopaminergici è rappresentato dalla sostanza nera pars compacta. La principale proiezione dei neuroni dopaminergici della pars compacta della sostanza nera è verso lo striato (caudato e putamen, strutture facenti parte dei gangli della base). La degenerazione di questi neuroni è responsabile della malattia di Parkinson. L'altra parte della sostanza nera, il globus pallidus, è considerata come parte del nucleo rosso, che fa parte dei gangli della base. Altro nucleo presente nel mesencefalo è il da cui origina il fascio rubro-spinale (diretto al midollo spinale), e ha significato motorio. LEZIONE 34 I GANGLI DELLA BASE I gangli della base sono un raggruppamento di cellule del telencefalo basale, situato nella profondità dell'encefalo anteriore (il termine“basale” è utilizzato per indicare strutture profonde del cervello). I gangli della base rappresentano un’importante componente del sistema motorio e collaborano alla capacità di produrre strategie motorie per il movimento e la strategia migliore per giungere allo scopo. I gangli della base rappresentano i bersagli della corteccia cerebrale. Abbiamo la chiara immagine di un circuito dove l’informazione circola dalla corteccia ai gangli della base e al talamo e quindi ritorna alla corteccia, in particolare all’area motoria supplementare. Una delle funzioni di questo circuito è la selezione e l’inizio dei movimenti volontari.
I gangli della base sono costituiti dal nucleo caudato, putamen, globo pallido (costituito da un segmento interno, GPi Globo Pallido Interno, e da un segmento esterno, GPe Globo Pallido Esterno) e dal nucleo subtalamico. Inoltre, possiamo aggiungere la substantia nigra.
Struttura del mesencefalo che è connessa reciprocamente con i gangli della base. Il nucleo caudato e il putamen striato, globo pallido costituiscono ciò che è il bersaglio dell'input corticale ai gangli della base. Il mesencefalo è la fonte dell'output verso il talamo. I gangli della base hanno due principali proiezioni: da una parte la corteccia motoria primaria, l'area motoria supplementare e la corteccia premotoria, e dall'altra i nuclei motori del tronco dell'encefalo. Attraverso queste connessioni, i gangli della base influenzano i movimenti sotto il controllo della corteccia motoria primaria.
Vi è una via diretta e una via indiretta di connessioni eccitatorie che provengono dalla corteccia. Nel circuito motorio attraverso i gangli della base, comincia con le sinapsi che provengono dalle cellule corticali eccitano le cellule del putamen le quali, tramite sinapsi inibitorie, si connettono ai neuroni del globo pallido, che a loro volta si connettono...
connettono con le cellule del Nucleo Ventrale Laterale (VLo, che riceve input dal nucleo ventrale laterale) grazie ad altre sinapsi inibitorie. Latalamo-corticale (che procede dal VLo all’AMS) è una connessione eccitatoria che facilita la scarica dei neuroni dell’AMS che sono legati al movimento.
L’informazione, quindi, passa dalla corteccia ai nuclei della base e al talamo per poi ritornare alla corteccia e, in modo particolare, all’area motoriasupplementare. Una delle funzioni di questo circuito sembra essere la selezione e l’inizio dei movimenti volontari.facilitare l’inizio dei movimenti desiderati.
La via diretta permette ai gangli della base diL’attivazione corticale del putamen determina l’eccitazione dell’AMS tramite il nucleo ventrale. Vediamo come avviene…
Un punto cruciale è che i neuroni nel segmento interno del globo pallido sono spontaneamente attivi a riposo e, di conseguenza, inibiscono tonicamente
Il nucleo ventrale. L'attivazione corticale:
- Eccita i neuroni del putamen,
- I neuroni del putamen inibiscono i neuroni del globo pallido interno (GPi),
- I neuroni del globo pallido interno (GPi) liberano le cellule del nucleo ventrale laterale dall'inibizione permettendo loro di diventare attive.
- L'attività del VLo fa aumentare l'attività dell'AMS.
VIA INDIRETTA
Esiste anche una complessa attraverso cui, i gangli della base tendono a contrapporsi alle funzioni motorie della via diretta. Le informazioni che provengono dalla corteccia viaggiano in parallelo attraverso la via diretta e indiretta e gli output di entrambe le vie regolano la porzione motoria del talamo. L'inibizione del Globo Pallido esterno nucleo subtalamico.
Le caratteristiche della via indiretta sono e del I neuroni striatali inibiscono le cellule del GPe che, a sua volta, inibisce le cellule del GPi e del nucleo subtalamico. Il nucleo subtalamico è eccitato anche.
neuroni del talamo. Questa inibizione del talamo impedisce la trasmissione dei segnali neurali verso la corteccia, riducendo così l'attività corticale. Inoltre, l'attività del GPi inibisce anche i neuroni del nucleo subtalamico, che a loro volta inibiscono i neuroni del GPi. Questo circuito di feedback negativo contribuisce a regolare l'attività del sistema cortico-basale. Per formattare il testo utilizzando tag html, puoi utilizzare il seguente codice:dagli assoni che provengono dalla corteccia e le sue proiezioni eccitano i neuroni del GPi, che naturalmente inibiscono i neuroni del talamo. Questa inibizione del talamo impedisce la trasmissione dei segnali neurali verso la corteccia, riducendo così l'attività corticale. Inoltre, l'attività del GPi inibisce anche i neuroni del nucleo subtalamico, che a loro volta inibiscono i neuroni del GPi. Questo circuito di feedback negativo contribuisce a regolare l'attività del sistema cortico-basale.