IO = diviso in io strutturale ed io corporeo (nascita dalle prime esp
sensoriali), mediazione tra es e super io;
SUPER IO = deriva dalla figura paterna (=rigore e severità), contenente
tutte le norme/obblighi comportamentali previsti dalla società;
Sviluppo dell’individuo attraverso le seguenti fasi:
Fase orale (0-1): es;
Fase anale (2-3) es, io;
Fase genitale (4-5): es, io, super io;
Fallica: da 5 a 11, meccanismi di difesa;
Periodo latenza;
Fase genitale in senso stretto;
Metodo psicanalitico attraverso:
Interpretazione: partenza da libere associazioni del paziente (per
somiglianza, contiguità spaziale e temporale), selezione dei significati
inconsci, ricostruzione eventi (messa in relazione sistema conscio con
quello inconscio);
Riguardo alla relazione terapeuta-paziente presenza di:
Transfert: modo in cui le emo e le dinamiche vengono vissute e proiettate
sul terapeuta;
Controtransfert: modo in cui il terapeuta accoglie le interpretazioni;
Collusione: interazione inconscia coinvolgente paziente e terapeuta;
Simbolizzazione affettiva: comprensione delle esperienze attraverso l’uso
di simboli e rappresentazioni mentali;
Il pensiero di Melanie Klein
Divisione tra 2 scuole:
Scuola di Vienna: bambino equiparato ad adulto e gioco come libera
associazione;
Scuola di Londra: bambino non in grado di essere analizzato;
Pensiero di Klein: importanza del gioco come espressione simbolica
delle fantasie e desideri inconsci infantili, in quanto è:
Modo di esplorazione/interpretazione mondo;
Modo di padronanza angoscia;
Fantasie del bambino:
“del sé primitivo”: mondo rappresentato secondo 2 polarità opposte;
“io precoce”: distinzione tra sé e l’oggetto e fa esperienza attraverso
oggetti, elazioni oggettuali: oggetti del mondo interno corrispondono a
quelli del mondo esterno;
Posizione = organizzazione dell’esperienza, modo di interpretazione
mondo, insieme di angosce, 2 le principali:
1) Schizo-paranoide: va dai 0 a 6 mesi ed è caratterizzato da una
scissione di oggetti e situazioni in due categorie opposte buono-
cattivo, accettazione soltanto della parte buona ed esternalizazione di
quella cattiva interpretata come io aggressivo;
3) Depressiva: associazione della proiezione cattiva all’oggetto
buono e paura di averlo distrutto, messa in atto di difese;
Il gioco nella psicologia dinamica
Gioco nel bambino = modalità di padronanza paura e angoscia, esplorazione
del mondo, espressione fantasie, paure, ansie e desideri inconsci;
Panoramica generale sul gioco:
1) Per il bambino: importanza del comportamento verso l’oggetto
danneggiato, vantaggi nello: sviluppo cognitivo, emotivo e sociale,
espressione e creatività, no imposizioni di regole a differenza dello
sport ma soltanto puro divertimento;
2) Per adulti: mantenimento mente attiva, scarico tensioni, socialità;
inoltre dispostivo formativo e di apprendimento x sviluppo personale e
professionale attraverso “serious games” : Giochi di ruolo
professionali: simulazione situa reali, Attività cooperative, team
buildling, i cui requisiti essenziali sono:
Analogia gioco/situazione;
Simulazione performance;
Trainer sostenente giocatori;
Elementi essenziali: obiettivi, regole, setting;
Diverse concezioni del gioco:
Spencer: canale di sfogo energia in eccesso;
Hall: riflessione comportamenti primitivi;
Groos: simulazione situazioni reali in ambiente sicuro;
Psicologia dell’io
Essa ha come base l’interazione dell’individuo con l’ambiente attraverso
+ meccanismi quali adattamento, processi difensivi, relazioni oggettuali;
Adattamento = processo primitivo biologico con lo scopo di
sopravvivenza, principi:
- Antoplastico: modifica individuale x adattamento all’ambiente;
- Alloplastico: modifica ambientale;
- Cambio ambiente in favore di uno + conveniente;
Orientamento biologico alla psicanalisi:
- Adattamento fin dalla nascita a 1 ambiente “mediamente prevedibile”
- io legato a funzioni prettamente biologiche quali quella di
adattamento, di sintesi, di integrazione maturanti con l’individuo;
Psicanalisi = studio dei principi regolanti il funzionamento della mente e
sviluppo di 1 teoria riguardo i processi mentali;
Prospettiva metapsicologica:
- Dinamica: io si oppone all’es grazie alle proprie tendenze adattative;
- Economiche: io si oppone alle pulsioni attingendo a diverse forme di
energia;
- Topologica: l’io è 1 serie di funzioni:
1. Primarie: percezioni, motricità, intelligenza, linguaggio, pensiero;
2. Secondarie: creatività, arte;
Meccanismi di difesa = meccanismi attraverso i quali l’individuo si
protegge dall’eccesso di pulsioni che non è in grado di fronteggiare,
hanno 1 funzione:
- Protezione psicologica;
- Adattamento;
- Stabilità psicologica;
- Riduzione angoscia;
Sono divisi in: nevrotici, meccanici, maturi;
Rapporto con il mondo attraverso:
- Pelle o soma: primo contatto col mondo;
- Relazioni oggettuali: creazione delle rappresentazioni;
- Io: mediazione tra istanze psichiche, realtà e consapevolezza, funzione
difensiva;
Margaret Mahler
Pensiero rigurdante principalmente la figura dell’io (“organo specifico di
adattamento”), l’adattamento e la relazione madre bambino:
1) Adattamento = stato di omeostasi tra richieste esterne e risorse
interne, si sviluppa secondo 3 differenti modalità (autoplastica,
alloplastica, cambio ambiente) e consente come conseguenza lo
sviluppo della resilienza, intesa come equilibrio e crescita in risposta
all’adattamento;
2) Io = coinvolto nelle esperienze, nel mantenimento dell’equilibrio
psichico, nonché nell’adattamento e nella resilienza; per la biologia:
prodotto biologico che matura con la maturazione del sistema nervoso
ed ha come obiettivo il mantenimento dell’omeostasi;
3) Ruolo madre bambino: quest’ultimo attraversa + fasi che
caratterizzano il suo sviluppo come individuo:
1. Separazione-individuazione: nascita psicologica del bambino che a
sua volta si compone di + fasi:
- Fase autistica normale: attività primarie quali sonno, veglia,
mantenimento omesostasi;
- Fase simbiontica normale: riconoscimento madre come oggetto
esterno, Gestalt (risposta sorriso al viso umano), inizio classificazione
di esperienza e memoria;
- Sottofase di differenziazione: inizio attività esplorativa verso il
genitore e il mondo, angoscia dell’estraneo (6 mesi);
- Sottofase di sperimentazione: esplorazione attiva e consapevolezza di
sé come individuo indipendente dal caregiver;
- Sottofase di riavvicinamento: fase ambivalente tra l’emergente
autonomia e la dipendenza dalla figura di attcamento;
- Costanza oggetto libidico e sviluppo mente;
2. Maturazione-sviluppo: nascita biologica, crescita fisico psichica del
bambino;
Donald Winniecott
I punti cardini del suo pensiero sono l’oggetto esterno (origine di quelli
interni), la relazione madre bambino e l’ambiente in relazione allo
sviluppo;
Relazione madre-bambino: necessaria x lo sviluppo psichico del bambino,
il quale segue le seguenti tappe:
1) Dipendenza assoluta: “madre sufficientemente buona” con la sua
empatia protegge e asseconda il figlio, facendolo illudere di capacità
di onnipotenza (soddisfacimento dei propri desideri), ella è tutt’uno col
figlio (ambiente facilitante), tramite:
- Holding: ambiente sicuro;
- Handling: cure e gesti;
- Object presenting: modalità di presentazione al bambino; tuttavia
tramite il deaccomondmento il bambino comincia a conoscere il piano
della realtà se la madre non soddisfa queste azioni;
2) Dipendenza relativa: bambino comincia a prendere coscienza del
mondo esterno, graduale separazione dalla madre anche attraverso
oggetto transizionale (funzione materna-rappresenta il seno);
3) Verso l’indipendenza: sviluppo da parte del bambino dei proprio modi
di fare che fanno fronte alla eventuale mancanza di cura da parte
della madre, coscienza della propria esistenza personale;
Importanza dello sviluppo del sé, dapprima un sé potenziale
(potenzialità alla nascita) che grazie all’esperienza nell’ambiente
diventa vero sé, distinto da falso sé (sviluppo sistema di
compiacenze alle richieste ambientali);
Importanza dell “io” come “io sono”, organizzazione psichica e
centro esperienziale del soggetto;
Il linguaggio come spazio di transizione
SApazio transizionale = spazio potenziale dove si forma il
significato ( = valore psicologico che acquista 1 insieme di segni
in 1\ determinato ambiente); la transizione è presente:
- Nel bambino come fase di distinzione tra soggetto e oggetto, sé e non
sé;
- Nell’adulto come spazio intermedio tra realtà esterna ed interna;
Attività linguistica: fondamentale nella formazione del
significato, il quale si forma a partire da segni
(=rappresentazione della parola), nel processo di meaning
making e affordance (= tendenza verso 1 dimensione di
significato);
Funzione del linguaggio: connessione tra il mondo interno e
quello esterno, nascita di relazioni e legame affettivo,
formazione degli oggetti del mondo tramite processo di
significazione;
Il linguaggio può essere anche gioco: gioco simbolico basato sul
“far finta” come gestione dell’oggetto;
La teoria dell’attaccamento
Definizioni:
1) Attaccamento: ricerca innata, biologica e primitva della prossimità con
la figura di accudimento che generalmente sono rappresentate dalle
figure genitoriali primarie; il legame connesso a questo ha 3 funzioni:
- Legame emotivo: base x l’esplorazione;
- Legame fornente sicurezza e fiducia;
- Formante modelli interni operativi;
Codifica attaccamento: attraverso la Strange Situation (esperimento di
20 min intervallati da 3 minuti di presenza estraneo e assenza madre,
ritorno madre) vengono identificati 4 modelli di attaccamento che il
bambino può assumere:
1. Sicuro: bambino disperato dall’assenza della madre e contento al suo
ritorno;
2. Insicuro evitante: bambino indifferente e evitante al ritorno del
caregiver;
3. Insicuro resistente: difficoltà esplorativa e desiderio consolazione ma
rifiuto della stessa;
4. Disorganizzato: comportamento confuso sia sul gioco sia nella
relazione col caregiver;
Teoria attaccamento: carattere interdisciplinare comprendente