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RESISTENZA AL CAMBIAMENTO: RESISTENZA AL CAMBIAMENTO:

funzionale ad evitare la perdita della interpretata come lotta tra il bisogno di

gratificazione di bisogni narcisistici infantili. crescere, creare confini ed evitare

l’imprigionamento dall’Oggetto-Sé materno

nocivo.

MADRE: «L’interesse della madre per ogni MADRE:«La madre non era interessata a

dettaglio dei suoi “escreti”, fisici e mentali, lui [...]», ma al controllo su di lui come

aveva prodotto una fissazione a una un’appendice. Seguono: Depressione,

grandiosità infantile [...]» disperazione e bisogni insoddisfatti.

PADRE: vittoria edipica immaginaria che PADRE: nucleo di idealizzazione rimosso

copre e nasconde la sconfitta edipica reale.

“Credo di essere riuscito a comprendere come la struttura del Sé del Sig Z…era

geneticamente legata alle personalità dei genitori. In analisi, era riuscito a rompere il

profondo legame fusionale con la madre. Ma nonostante la rottura, eravamo riusciti a

conservare i suoi talenti e le sue abilità che lo rendevano capace nella sua professione, così

come i contenuti specifici delle sue ambizioni e ideali che avevano determinato la scelta del

suo lavoro, e che lo avevano reso emotivamente significativo (il successo della seconda

analisi emerge grazie al fatto che il paziente recupera i suoi talenti e fiorisce). E ciò anche

se questi talenti, queste abilità, ambizioni e ideali erano sorti dalla matrice della relazione

fusionale ormai abbandonata con la madre (grazie alla relazione con l’analista, le ambizioni

vengono recuperate, uscendo dalla relazione con la madre). Nessuna delle sue abilità o dei

suoi talenti più significativi erano stati influenzati dalla personalità paterna...L'elaborazione

della relazione transferale con me, gli aveva permesso di ristabilire un legame con la

mascolinità e l’indipendenza paterne, e quindi il nucleo emozionale delle sue ambizioni,

ideali e abilità e talenti basilari era stato alterato, anche se i contenuti rimanevano gli stessi.

Ora sperimentava queste …come proprie, e perseguiva i suoi obiettivi…non come una

compiacenza masochista… ma come le attività svolte da un Sé indipendente (se prima

i suoi obiettivi come

viveva le passioni come riflesso della madre, ora sperimentava

propri)” → l’analisi comporta riscoprire gli stessi talenti, le stesse abilità, ma

stavolta come propri (il paziente evade dalla simbiosi con l’oggetto-sé).

analogie tra Kohut e Winnicott: per entrambi, la psicopatologia deriva da

carenze, deprivazioni. nell’analisi avviene la soddisfazione non di pulsioni ma di

bisogni essenziali infantili. l’analista diventa “oggetto buono/oggetto-Sè”, che

fornisce esperienze relazioni di contenimento, holding, ammirazione, che

permette l’idealizzazione → compensazioni evolutive.

→ teoria interpersonale della psichiatria. “In breve

Harry Stack Sullivan (1892-1949)

la schizofrenia ha un significato unicamente in un contesto interpersonale; e le

sue caratteristiche possono definirsi soltanto con uno studio delle relazioni che

intercorrono fra lo schizofrenico e altre persone schizofreniche, meno

schizofreniche, e non schizofreniche” (H.S.S., 1931-32, p.303). “la psichiatria è lo

studio dei fenomeni che hanno luogo in configurazioni fatte di due o più persone,

una delle quali può essere più o meno completamente illusoria” (H.S.S., 1964,

p.33). lavora con pazienti prevalentemente schizofrenici

note biografiche:

● nasce in provincia di New York 1892 = psicoanalista americano

● terzo figlio di una coppia di origine irlandese, emigrati in USA dopo la morte dei due

fratelli maggiori di Sullivan

● viene da un ambiente impoverito, ha una storia molto diversa da autori visti per ora

● la madre è stata ricoverata ripetutamente per depressione: “suo figlio era così

diverso da me… [le potevo] essere utile solo come manichino sul quale lei potesse

appendere il suo complicato sistema di illusioni»; padre inaccessibile”; non veniva

visto per quello che era dalla madre, ma veniva visto come un manichino

● infanzia isolata, senza fratelli; viveva in un ambiente rurale; entra all’università di

Cornell (università molto prestigiosa per medicina) e scompare per 2 anni (la biografa

ipotizza che in questi due anni è stato ricoverato, forse per schizofrenia. aveva

particolare sensibilità per i suoi pazienti schizofrenici)

● studia medicina all’Università di Chicago;

● negli anni ‘20 a Washington incontra Clara Thompson (sua analista) ed entra in

analisi

● tra gli anni 30 e 40: lavorerà come psichiatra in vari ospedali psichiatrici, tra New

York, Washington e Baltimora; fonda la rivista ‘psichiatria’, diventa psicoanalista e

sarà uno dei fondatori della Società psicoanalitica di Washington-Baltimore e della

fondazione William Alanson White.

● era omosessuale e conviveva con un ragazzo molto più piccolo di lui, che aveva

adottato per evitare omofobia

● 1949 muore improvvisamente a Parigi, mentre è li per una conferenza UNESCO

nella psichiatria statunitense negli anni ‘20, la maggior parte degli psichiatri

aveva fatto un periodo di psicoanalisi. Sullivan svilupperà un suo pensiero che

riprenderà la psicoanalisi, per poi sviluppare la "psichiatria interpersonale” da cui

evolve la psicoanalisi interpersonale (corrente ancora oggi molto influente, sia in

Europa che negli USA). Sullivan è stato ispirato da alcuni elementi: pragmatismo

americano, autori come Meat,/Cooley → approccio un po’ diverso. alcuni autori

hanno integrato la sua teoria non ritenendola sufficiente, però alcuni elementi

risultano totalmente rivoluzionari. per Sullivan tutti i fenomeni umani sono

caratterizzati dall’interazione tra il singolo e altri fenomeni umani, e noi

dobbiamo sempre riferirci alle relazioni che ognuno ha coi pazienti (sani e

malati); gli altri possono anche essere illusori: ricordi o illusioni.

descrizione psichiatrica della schizofrenica:

- sintomi positivi: compaiono deliri (di grandezza, di gelosia, ecc), allucinazioni

(percezioni in assenza di percetto: esempio sento delle voce), pensiero-eloquio

disorganizzato, comportamento disorganizzato, catatonia (forma che si manifesta a

livello psico-motorio)

- sintomi negativi (qualcosa che viene sottratto alla personalità): affettività appiattita,

apatia, ritiro, anedonia (mancanza di voglia di fare qualsiasi cosa)

c’è anche una compromissione del funzionamento lavorativo-scolastico, delle relazioni

interpersonali, cura di sé, ecc

Kraepelin (1890-1907) conia il termine dementia praecox: “follia” con evoluzione progressiva

verso uno stato di deterioramento e disintegrazione della personalità, del funzionamento

mentale e affettivo. Kraepelin è il primo a distinguere tra tre forme di schizofrenia:

- schizofrenia ebefrenica: mancanza di coesione e coerenza nel pensiero, linguaggio,

comportamento, affettività, deliri e allucinazioni non sistematizzati

- schizofrenia catatonica: prevalgono sintomi psicomotori (eccitamento o blocchi

psicomotorio)

- schizofrenia paranoide: deliri e allucinazioni sistematizzati (il paziente crede di

essere un redentore che deve salvare il mondo: il modo in cui spiegherà il fatto è

razionale), funzioni cognitive preservate

se la patologia è causata da una disfunzione neurologica il comportamento e la

sintomatologia sono privi di significato oppure i significati sono irrilevanti per la

comprensione della patologia. Kraepelin riteneva che i pazienti fossero destinati a

degenerazione nel corso del tempo. Sullivan si oppone all’approccio biologico di Kraepelin:

sosteneva che i fenomeni di degenerazione fossero risultato dell’ospitalismo. i pazienti erano

rinchiusi in ospedali psichiatrici senza cure, erano custoditi lì, lontani dalla loro famiglia.

esempi clinici:

- paziente ebefrenico: “Mi hanno portato via il cervello! Perché mi hai lasciata sola

stamattina? Ormai io sono in coma, io sto morendo e lei non mi crede, mi fa gli occhi

della morte” (pensieri sconnessi tra loro)

- paziente paranoide: “tutti sono a conoscenza di ciò che penso” [qualche giorno dopo]

“tutto è chiaro, sento la voce di Dio che mi dice di predicare, devo compiere la mia

missione , salvare l’umanità, divento il nuovo redentore” [non può però mangiare]

perché un organizzazione criminale mi potrebbe uccidere (l’organizzazione criminale

vuole uccidere il redentore)”

un altro psichiatra fondamentale è Bleuler: ha introdotto il termine schizofrenia, osservando

che non sempre la malattia comporta degenerazione; nota che è possibile discernere

significati nel pensiero "dei eristico", arcaico, animistico: quello che dice il paziente può

avere senso, semplicemente il modo di parlare risulta strano. schizofrenia descritta con le

“quattro A”

- affetti = inappropriati o appiattiti

- ambivalenza e paralisi decisionale

- allentamento delle associazioni

- autismo = pensieri idiosincratici e isolamento sociale

cenni di psicoanalisi e psicosi:

Freud:

- 1° modello: concetto di narcisismo serve inizialmente a distinguere le psicosi dalle

nevrosi. implica disinvestimento della realtà esterna, un esame di realtà indebolito,

riduzione delle relazioni affettive

- 2° modello: la differenza fra il deficit dell’Io dei nevrotici e psicotici è quantitativa non

qualitativa: il nevrotico tende a modificare se stesso, lo psicotico rinnega la realtà e la

sostituisce con percezioni allucinatorie, pensieri deliranti

Abraham, Ferenczi:

- il modello esplicativo viene generalizzato a forme diverse di patologia sfumando le

differenze fra nevrosi e psicosi- conflitti psichici alla base di tutti i disturbi

Federn (1929):

- amplia l’ipotesi freudiana- il ritiro dell’investimento libidico non solo dal mondo

esterno ma anche dai confini dell’Io.

- avviene una regressione dell’Io a stadi anteriori dello sviluppo osservabile nella

destrutturazione delle funzioni cognitive e disintegrazione delle emozioni

- perdita dei confini dell’io: spiega la depersonalizzazione e la derealizzazione

- regressione delle idee (pensiero concreto, simbolismo idiosincratico)

Melanie Klein:

- nota l’analogia tra le operazioni mentali nel primo periodo sviluppo normale e nei

pazienti psicotici 29 novembre

terapie somatiche pre-clorpromazina: Sakel e il coma da insulina (1927); idroterapia;

leucotomia prefrontale di Moniz (1935) e la lobotomia transorbitale di Freeman; tera

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
153 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher _migi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Tagini Angela.