Estratto del documento

APPROCCIO PIAGETIANO APPROCCIO HIP

Uso del comportamento per inferire i principi Uso del comportameto per inferire le

logici che lo spiegano operazioni mentali coinvolte

Cambiamenti qualitativi Cambiamenti quantitativi

Discontinuità (stadi) Continuità

Enfasi sui principi astratti che organizzano il Enfasi sui processi attraverso cui si crea e

pensiero viene manipolata la conoscenza

Risposte del Cognitivismo

Cosa si sviluppa? --> risposta complessa!

Non cambia il principio organizzatore della conoscenza, ma alcuni aspetti legati al funzionamento

del sistema cognitivo - su cui la psicologia dello sviluppo cognitivista si è concentrata:

1) aumento della capacità di elaborazione

2) modifica delle strategie

3) sviluppo della metacognizione

4) incremento della conoscenza di base

5) cambiamento del codice rappresentazionale

In termini generali, lo sviluppo coinvolge cambiamenti su due livelli strettamente collegati tra loro:

- processi (regole, strategie, capacità di elaborazione) attraverso cui l’info viene

selezionata, codificata, manipolata e memorizzata diventano sempre più efficienti

- rappresentazioni (prodotti dell’elaborazione) della conoscenza diventano sempre più

complesse e accessibili alla coscienza

1) Al crescere dell’età, miglioramento della prestazione in compiti che misurano la capacità di

elaborare info, in termini di efficienza - posizione sostenuta soprattutto dai neopiagetiani:

crescita dell’efficienza operativa (es.: velocità nel contare) consente di svolgere più operazioni

contemporaneamente sulla stessa info (Case, 1985; Pascual-Leone, 1987)

Span di memoria di cifre (numero di cifre che il soggetto riesce a ripetere correttamente) aumenta con l’età (3 anni, 3

cifre / 10 anni, 6 cifre / adulti, 7 cifre) in conseguenza di:

- maturazione neurologica (mielinizzazione delle fibre nervose) --> aumento della quantità di info elaborabili

- cambiamenti nell’efficienza di elaborazione --> esercizio dell’esecuzione delle operazioni implicate nel

compito le rende sempre più automatizzate, quindi sempre meno impegnative

Sviluppo non ha a che fare (solo) con l’acquisizione di capacità logiche sempre più elevate (logica

formale), come pensava P., ma (anche) con crescenti efficienza nell’elaborazione dell’info e

capacità di utilizzare processi di controllo per pianificare e monitorare il proprio comportamento.

Lettura (Case): durante i primi anni di scuola primaria, i bambini diventano lettori sempre più esperti, perché si

automatizza l’accesso alla rappresentazione fonologica e lessicale - quindi avviene più velocemente e con minor

dispendio di risorse attentive, che possono così essere dedicate a comprensione del significato del testo e ricordo.

2) Uno dei modi attraverso cui i processi diventano più efficienti è grazie alla capacità di usare

strategie cognitive sempre più efficienti e complesse.

Strategia: piano organizzato gerarchicamente, che controlla l’ordine con cui deve essere eseguita

una sequenza di operazioni cognitive orientate a uno scopo (vedi compito della bilancia di Siegler)

Strategie mnestiche sono attività controllate dal soggetto, consapevoli e pianificate, eseguite volontariamente al fine di

ottimizzare immagazzinamento e conseguente recupero dell’info

Strategie di immagazzinamento - operazioni che il soggetto attua sull’info perché sa che dovrà ricordarla in futuro:

- reiterazione: basata sulla ripetizione del nome degli stimoli da ricordare, a voce alta o solo con il pensiero

(età critica: 6-7anni)

- organizzazione: il materiale viene organizzato e raggruppato in classi o categorie; si sviluppa più tardi della

precedente (età critica: 10-12anni) (es.: numero telefonico)

- elaborazione: il soggetto rielabora il materiale per creare associazioni tra elementi da ricordare; implica

l’identificazione di un referente comune o di un significato condiviso dagli elementi da ricordare, o la

costruzione di un’immagine o una frase che li contenga entrambi

Strategie di recupero - attività che il soggetto esegue per cercare di ricordare, anche quando non sapeva di doverlo

fare (memoria incidentale): implicano l’abilità di ricercare in modo sistematico e flessibile le info nello spazio interno

della memoria; si sviluppano tardi (età critica: adolescenza)

Come emerge l’uso di strategie (prima dei 6/7anni)? Ruolo di metamemoria e processi di controllo

3 fasi nello sviluppo della reiterazione:

1) i bambini mostrano molto precocemente la consapevolezza del fatto che ricordare richiede uno sforzo,

infatti usano comportamenti strategici - ma solo strategie esterne

Es.: bambini di 3 anni ai quali viene raccontata una storia (orsetto/tazze - Wellmann, 1975)

2) il bambino è capace di usare la reiterazione se istruito a farlo, ma non spontaneamente carenza di

=

produzione --> si comporta sempre come se si trattasse di un compito di memoria incidentale: istruzioni

“guarda” vs “ricorda” producono le stesse prestazioni

Es.: bambini di 6 anni non reiteratori spontanei, addestrati a ripetere, smettono di usare la strategia al termine

dell’addestramento (Keeney, 1967)

Fase legata alla mancanza di consapevolezza dell’utilità della strategia; infatti, se viene fornito un feedback

esplicito sull’efficienza del suo uso, allora i bambini persistono nell’utilizzarla

3) solo intorno ai 7 anni i bambini usano spontaneamente la reiterazione, con effetti di facilitazione sulla

rievocazione, e successivamente compaiono strategie più complesse; il numero di strategie disponibili

aumenta con l’età e il bambino impara ad usarne di sempre più adatte allo specifico compito

Quindi, la capacità di usare strategie viene raggiunta grazie allo sviluppo di una serie di fattori:

- automatizzazione dei processi di elaborazione dell’info

- presenza di maggior spazio operativo per controllare il processo di memorizzazione e

tenere il compito fisso in mente memoria di lavoro

=

- consapevolezza metacognitiva, cioè di quando e come utilizzare una specifica strategia

in modo efficace (manca ai bambini più piccoli)

3) - conoscenza metacognitiva: insieme di conoscenze che il soggetto possiede sulle proprie

attività cognitive - relativamente a persone, compito e strategie

- controllo, monitoraggio e regolazione metacognitiva: controllo che il soggetto è in grado di

esercitare sulle proprie attività cognitive

Metamemoria: conoscenza metacognitiva del bambino relativa a sé stesso come dotato di una memoria limitata, per

cui i bambini più grandi hanno una conoscenza più realistica e accurata di caratteristiche e limiti della propria memoria

Con il crescere dell’età, span di memoria predetto dai soggetti e quello reale si avvicinano sempre di più: se si chiede

ai bambini se è più facile ricordare un numero telefonico digitandolo subito dopo averlo sentito o dopo aver bevuto un

bicchiere d’acqua, risponde correttamente il 40% dei bambini di 5 anni (a 4,5anni sovrastimano lo span) vs il 75% dei

bambini di 10 (dai 9anni, stime diventano realistiche)

Si tratta della conoscenza di cosa rende certi compiti di memoria più difficili di altri (tipo di materiale e natura della

prova di rievocazione) e delle strategie (qual è la migliore per uno specifico compito)

Solo verso i 6 anni, comprendere è diverso da ricordare - per cui la rievocazione è più difficile del riconoscimento, e le

strategie migliori per memorizzare sono diverse dalle migliori per comprendere.

Proposti diversi modelli, accomunati dall’idea dell’esistenza di un’organizzazione gerarchica del sistema cognitivo con

al vertice una struttura con funzione di controllo esecutivo: esecutivo centrale (Baddeley, 1986), sistema attenzionale

supervisore (Shallice, 1994), processore centrale (Umiltà, 1992)

Esso mette in atto strategie consapevoli che consentono di monitorare lo svolgimento dei processi mentali implicati

nell’impresa cognitiva in cui l’individuo è impegnato, e di modificarli - attraverso processi di pianificazione / selezione /

controllo on-line dei processi: essi iniziano a funzionare intorno ai 3 anni, ma la loro efficienza cresce gradualmente

con l’età (fino all’adolescenza), in relazione alla maturazione delle aree corticali frontali, che costituiscono il loro più

probabile substrato neurale.

4) Conoscenza intesa come prodotto (a) e motore (b) dello sviluppo

(a) Quantità di conoscenza che il bambino possiede, un fattore chiaramente soggetto al

cambiamento evolutivo: con sviluppo ed esperienza accumuliamo conoscenza, e ciò obbliga il

nostro sistema cognitivo a organizzarla in forme sempre più complesse

Intorno ai 2 anni, il bambino dispone prevalentemente di ricordi episodici, rappresentazioni che riguardano script =

sequenze di azioni familiari, eventi che si verificano nella vita quotidiana del bambino secondo un ordine temporale

preciso (routine frequenti nella sua vita): essi coinvolgono il suo mondo sociale, consentendogli di generare

aspettative sugli eventi - e possono aiutare la memoria ma anche ostacolarla, poiché rigidi.

(b) Classicamente considerata come prodotto e conseguenza dei più rilevanti miglioramenti nella

capacità di utilizzare strategie; più recentemente, lo studio degli effetti dell’acquisizione di

expertise (il divenire esperti in un dominio della conoscenza) sulla cognizione e la sua estensione

al caso dello sviluppo ha rivelato che la prima influenzerebbe:

(Chi e Glaser, 1980)

- rete rappresentazion. (reticolo semantico): struttura della conoscenza immagazz. in MLT

Quella degli esperti è più ricca, densa e organizzata - contiene un numero maggiore di

concetti, proprietà associate ad essi e connessioni tra questi due elementi

Descrizione della rete rappresentazion<e di un bambino di 4 anni esperto di dinosauri (Chi e Koeske, 1983)

- processi e strategie utilizzabili per manipolare i contenuti di conoscenza

Esperti ne usano di più complessi, cioè appaiono cognitivamente più maturi dei non esperti

--> la conoscenza accumulata in una specifica area influenza positivamente la qualità del

funzionamento cognitivo dell’esperto in quello stesso dominio, per varie ragioni:

- qualità del ricordo: la crescita della base di conoscenza del bambino in domini

specifici può spiegare le differenze nella prestazione mnestica di bambini di diversa

età (e di bambini esperti sul materiale da ricordare rispetto ad adulti meno esperti),

poiché l’info è ben ricordata quando si inserisce bene nella struttura della

conoscenza posseduta dal soggetto --> conoscenza aiuta il ricordo, cioè è più facil

Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 99
Psicologia dello sviluppo  Pag. 1 Psicologia dello sviluppo  Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 99.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo  Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 99.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo  Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 99.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo  Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 99.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo  Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 99.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo  Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 99.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo  Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 99.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo  Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 99.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo  Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 99.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo  Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 99.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo  Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 99.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo  Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 99.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo  Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 99.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo  Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 99.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo  Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 99.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo  Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 99.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo  Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 99.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo  Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 99.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia dello sviluppo  Pag. 91
1 su 99
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Acquista con carta o PayPal
Scarica i documenti tutte le volte che vuoi
Dettagli
SSD
Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Carolinxs di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Macchi Cassia Viola.
Appunti correlati Invia appunti e guadagna

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community