Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 8
 Psicologia dello sport Pag. 1  Psicologia dello sport Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 8.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 Psicologia dello sport Pag. 6
1 su 8
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Il ruolo degli allenatori

La scuola degli allenatori che manifestano atteggiamenti controllanti tendono a ridurre la motivazione intrinseca in classe. I rinforzi estrinseci rinforzano la motivazione intrinseca se forniti in un clima incoraggiante l'autonomia personale.

Gli allenatori devono organizzare attività che sollecitano l'interesse degli atleti, riducendo i feedback che coinvolgono solo per dovere o per gli effetti positivi che ne derivano e, ovviamente, per soddisfare le ambizioni dei genitori.

La teoria dell'autodeterminazione spiega anche questo concetto: il prevalere di una motivazione controllante e comportamenti estremamente rigidi comportano la privazione del soddisfacimento dei bisogni di competenza e autonomia. Favoriscono regolazioni estinseche (comportamenti motivati dalla paura e dai premi). Un atleta può sentirsi insoddisfatto perché si percepisce poco competente a fornire le prestazioni che si aspetta nonostante si sia.

impegnatomoltissimo.L'atleta può anche attribuire le sue di coltà all'allenatore, in quel caso è stato "ostacolato" nel raggiungimento del bisogno di competenza.Gli atleti riconoscono un ruolo importantissimo all'allenatore. Hanno in tutto e per tutto la loro carrierain mano. Attribuiscono non solo grandi competenze all'allenatore ma anche il ruolo motivazionale.

LA MENTALITÀ ORIENTATA ALLA CRESCITA

La motivazione si può dividere in " alla riuscita e a evitare l'insuccesso.Quella alla riuscita deriva dall'orientamento personale al successo, dalla percezione della possibilità di ottenarlo e dal valore incentivante che si dà al successo.La motivazione ad evitare l'insuccesso deriva dalla forza dell'orientamento individuale a evitare oritardare l'entrata in compiti di riuscita, la probabilità percepita s'insuccesso e il significato

attribuito all'insuccesso. Le indagini hanno dimostrato che chi ha un livello elevato di desiderio di successo e una scarsa paura dell'insuccesso presenta un alto livello di abilità. Chi ha un pro lo opposto ha delle migliori prestazioni durante l'allenamento, ma in ogni caso più elevato di chi ha un pro lo indifferente, bassa motivazione in ambedue le motivazioni. I soggetti ansiosi quindi hanno una prestazione migliore, in quest'ultimo caso, secondo la teoria dell'identi cazione ottimale di funzionamento. L'ansia viene spiegata come fattore favorente l'ansia pre-gara.

I NUOVI MODELLI MOTIVAZIONALI

Carol Dweck ha proposto la sua teoria sulla motivazione, partendo da bambini delle elementari. I bambini con lo stesso livello di abilità possono rispondere in modo di erente agli insuccessi:

  • Impegno insufficiente con conseguente aspettativa ed emozioni positive;
  • Insufficiente abilità, diventano poco perseveranti e non accettano le
de.ffi fi fiffi fi ff ffi ff fi ff fi fiQuesta diversità viene spiegata da Dweck partendo da due diversi tipi di obiettivi:Obiettivi di prestazione: lo scopo del comportamento è di dimostrare la propria competenza. Questi obiettivi conducono a risposte d'incapacità dopo un insuccesso.Obiettivi di padronanza: lo scopo del comportamento è di sviluppare la competenza e la padronanza del compito= REAZIONE COSTRUTTIVADi apprendimento: gli insuccessi sono info utili a favorire il percorso di apprendimento.Ognuno di noi dà un diverso significato al successo:Orientamento al sé: atleta che vuole dimostrare il suo livello di abilità in relazione agli altri, il sentimento di successo si manifesta solo quando è favorevole il confronto con gli altri.Orientamento al compito: atleta che dimostra un certo livello di padronanza, la priorità è il confronto con sé stesso il livello di competenza percepito dipende dai progressi

Che realizza.

ORIENTAMENTO AL COMPITO E AL Sé

Gli studenti orientati al compito pensano che il successo sia determinato dal laborare con molto impegno e dalla cooperazione. Quelli orientati al sé credono che il successo sia favorito dall'essere brillanti e intelligenti.

La stessa cosa la si può vedere nell'ambito sportivo. Gli atleti orientati al sé danno maggiore importanza all'abilità e ai fattori esterni (migliore attrezzatura) per non parlare dell'uso di sostanze illecite. Inoltre spesso ricercano scuse, cercano di barare.

In ambito di squadra, un orientamento al risultato aumenta lo stress, che diminuisce in un ambiente orientato al compito.

In sostanza gli orientati al sé danno minor importanza all'impegno rispetto a quelli orientati al compito. È stata rilevata una correlazione positiva tra orientamento al compito e motivazione intrinseca (spinta a impegnarsi e fare bene in un'attività dalla quale

approccio: eseguire il compito nel miglior modo possibile, superando le prestazioni precedenti Obiettivo compito evitamento: evitare di fare peggio rispetto alle prestazioni precedenti Gli atleti che si concentrano sull'approccio al compito tendono ad avere risultati positivi, mentre quelli che si concentrano sull'evitamento di brutte figure tendono ad avere risultati negativi. È importante notare che i bambini che si sentono protagonisti di uno stress maggiore sono quelli che danno maggiore importanza e prontezza nel rispondere al compito piuttosto che al risultato finale e a riconoscimenti esterni. In conclusione, l'approccio al compito e l'evitamento del fallimento sono due atteggiamenti diversi che possono influenzare i risultati degli atleti.evitamento: evitare di eseguire il compito in modo sbagliato Obiettivo intrapersonale approccio: fare meglio della scorsa volta Obiettivo intrapersonale evitamento: evitare di fare peggio dell'altra volta Obiettivo normativo approccio: fare meglio degli altri Obiettivo normativo evitamento: evitare di fare peggio degli altri L'obiettivo compito approccio è stato spesso collegato a processi positivi relativi a persistenza nei compiti e motivazione intrinseca, piacere... L'obiettivo compito evitamento determina l'evitare la ricerca d'aiuto, una diminuzione della motivazione. L'obiettivo prestazione approccio condivide con il precedente l'evitamento della ricerca d'aiuto e problemi d'ansia. L'obiettivo prestazione-evitamento ha evidenziato la paura di fallire e comportamenti dominati da ansia e depressione. È importante dividere le dimensioni "assoluto" e "intrapersonale" perché un...compito, l'impegno è visto come un mezzo per migliorare le proprie abilità e competenze. Al contrario, quelli con una mentalità fissa vedono l'impegno come un segno di debolezza o mancanza di talento. Sulla perseveranza: gli individui con una mentalità di crescita sono più inclini a perseverare di fronte alle difficoltà e agli ostacoli. Vedono gli errori come opportunità di apprendimento e sono disposti a mettere in discussione le proprie convinzioni per crescere e migliorare. Sulla resilienza: coloro che hanno una mentalità di crescita sono più resilienti e in grado di affrontare le sfide con una mentalità positiva. Vedono le difficoltà come momenti di crescita e sono disposti a fare sacrifici per raggiungere i propri obiettivi. In conclusione, la mentalità di crescita è associata a una maggiore motivazione, impegno, perseveranza e resilienza. Promuovere una mentalità di crescita negli atleti giovani può aiutarli a sviluppare il loro pieno potenziale e raggiungere il successo nel loro campo.crescita l'impegno è fondamentale per ottenere risultati, nella concezione opposta impegnarsi molto è segno di scarsa intelligenza. Spiegazione della di coltà: per quelli con una mentalità fissa le battute d'arresto e gli errori sono percepiti come un errore e segnale di inadeguatezza, per gli altri sono segnale del bisogno di migliorare. Sulle strategie future: per chi ha una mentalità orientata alla crescita dopo una prestazione non efficace bisognerà impegnarsi di più, quelli della concezione opposta tenderanno ad impegnarsi di meno. Gli educatori possono trasmettere ai loro allievi una concezione fissa o incrementale. Se prevale la prima i professori crederanno che i risultati scolastici saranno costanti per tutto l'anno e non avere influenza sul miglioramento delle abilità degli studenti. Se prevale la seconda i docenti promuoveranno l'avanzamento di chi ha maggiori doti. LA TEORIA

DELL'ATTRIBUZIONE

Ogni individuo interpreta ciò che succede nell'ambiente in termini di relazioni causali, fornendo così spiegazioni che gli danno un senso. Gli individui fanno attribuzioni perché predisposti a predire e interpretare le proprie e le azioni altrui.

  1. Per comprendere il comportamento altrui bisogna capire come loro percepiscono e descrivono il loro ambiente sociale;
  2. Gli individui ricercano un ambiente stabile e prevedibile che permetta loro di controllarlo;

Il comportamento è frutto di fattori interni (abilità e impegno) ed esterni (coltà del compito e fortuna).

ff fl ffi fi fi fi fi fi ffi fi ffi ffi

Le tre dimensioni causali sono:

  • Locus: identifica l'abilità e l'impegno come cause interne di successo (aiuto degli altri = cause esterne);
  • Stabilità: durata nel tempo di una causa (interna o esterna);
  • La controllabilità: relativa alla volontà di una persona d'impegnarsi in
un determinato compito. Unacausa esterna è incontrollabile ma anche alcune interne possono esserle (come con l'altezza di unapersona).L'attribuzione di un insuccesso a cause interne può influenzare negativamente la ducia in sé.Per limitare questa possibilità è stato ipotizzato che si tenda a dare interpretazioni causali di tipo difensivo (a seguito a insuccessi) e interpretare i successi invece in termini di abilità personale.In generale si può dire che l'atleta attribuirà i successi personali a fattori interni, gli insuccessi personalia fattori esterni. E per quelli di squadra? Rispetto ai primi si attribuirà a fattori interni alla squadra, ilfallimento a fattori esterni alla squadra.L'ATTRIBUZIONE CAUSALE NEGLI SPORT DI SQUADRANella squadra i giocatori più esperti e con maggiore prestigio si ritrovano spesso a parlare delle causeche hanno portato al risultato negativo, chiedendo piùimpegno. Sulla base del risultato delle partite possono emergere spiegazioni che pongono l'accento su: pregiud
Dettagli
A.A. 2023-2024
8 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher agatino.barberi48 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e dello sport e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università della Sicilia Centrale "KORE" di Enna o del prof Nicolosi Simona.