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I GRUPPI NELLE ORGANIZZAZIONI

I gruppi di lavoro vengono chiamati anche "team" e "squadre"; questi nomi richiamano il linguaggio sportivo.

La storia rispetto ai team è ambivalente: non tutti sono convinti che il team sia un vantaggio.

Quali sono i vantaggi che vengono affidati ai gruppi?

Dalle teorie della gestalt in avanti si comincia a rimarcare il valore positivo del gruppo per l'aspetto della creatività. Il gruppo viene inteso come qualcosa di più della semplice somma delle parti (una squadra diventa efficiente nel momento in cui le persone che ne fanno parte pensano che quel risultato da soli non lo avrebbero mai raggiunto).

Un gruppo che funziona bene per le organizzazioni acquisisce un valore da custodire, dà risultati migliori dell'individuo.

Il gruppo è costituito da relazioni (vive di dinamiche relazionali di avvicinamento, ossia prossimità, da un lato, e distanziamento dall'altro).

dall'altro; è importante trovare la misura perfetta) → solo la distanza relazionale giusta permette al gruppo stesso di esprimersi al massimo (questa criticità relazionale è una delle più importanti nei gruppi). Oggi il tema del gruppo è centrale nelle organizzazioni: aumenta l'esigenza di fondarsi su gruppi che fungono da collante, anche a livello simbolico (creare gruppi di lavoro in cui si creano legami anche virtuali, di partecipazione a un certo contesto lavorativo). Ad oggi, l'esperienza di provvisorietà rende più problematica la costruzione di un'identità collettiva. I team che funzionano bene sono importanti perché:

  • accrescono il vantaggio competitivo dell'organizzazione → se si ha un team che produce bene, probabilmente si riuscirà a fare più innovazione;
  • aumentano la produttività;
  • migliorano la qualità e incentivano l'innovazione → è

più facile che ci sia sperimentazione all’interno di un gruppo efficiente;

- consentono di sfruttare in modo più semplice le opportunità dei progressi tecnologici;

- aumentano la motivazione, l’impegno e la soddisfazione lavorativa del lavoratore;

- consentono una realizzazione più efficace del compito grazie alla gamma di abilità e conoscenze dei componenti del gruppo stesso;

- consentono la crescita di fiducia tra i membri del team;

- consentono la crescita del senso di appartenenza e lealtà all’organizzazione.

• Un gruppo può essere definito come un numero qualsiasi di persone che interagiscono tra loro, sono consapevoli l’una dell’altra e percepiscono loro stesse come gruppo (Schein,1965).

• Un team è un gruppo di persone che lavora in modo interdipendente, con lo scopo di raggiungere uno specifico obiettivo, reciprocamente condiviso.

La differenza sostanziale tra team è gruppo sta in tre

parole chiave:

  • interdipendenza → l'interdipendenza è fatta per favorire uno il lavoro dell'altro;
  • sinergia → gli sforzi combinati del team sono considerati migliori della somma dei singoli contributi;
  • gli obiettivi condivisi → gli obiettivi profondi sono condivisi; l'obiettivo per cui sono in gruppo è quello del gruppo, cioè non sto in gruppo perché raggiungo meglio gli obiettivi individuali ma sto in gruppo per raggiungere gli obiettivi di gruppo.

Distinguiamo 78 Sara Brivio, STP T1, A.A. 2023/24

  • gruppi formali → sono raggruppamenti voluti e sistematici all'interno dell'organizzazione;
  • gruppi informali → sono raggruppamenti naturali e spontanei di persone.

Le teorie che influenzano il pensiero sul gruppo sono diverse.

  • La teoria dell'identità sociale

La teoria dell'identità sociale sostiene che l'appartenenza ad un gruppo o ad un team crea una grande forza identitaria.

capace di influenzare chi ne fa parte. In particolare, la capacità identitaria consente di definire in maniera chiara chi sta dentro e chi sta fuori dal gruppo e questo determina la creazione di ingroup e outgroup. Perché i gruppi siano efficaci le persone non devono considerarsi individui singoli, ma membri di un gruppo, con cui condividono i valori.

- La teoria dello scambio sociale

Secondo la teoria dello scambio sociale gli individui valutano l'appartenenza ad un gruppo sulla base di un'analisi di costi e benefici.

- L'approccio socio-analitico: appartenenza e identità

Questo approccio nasce dalla tradizione psicodinamica che analizza le dimensioni di gruppo come parte di un processo di crescita individuale: nello sviluppo ad un certo punto si scopre l'esistenza dell'altro; poco per volta la costruzione delle dinamiche del "noi" va di pari passo con la costruzione di processi di differenziazione. Se non si fanno i passi evolutivi

La differenziazione è fondamentale per creare dinamiche di gruppo. Queste dinamiche avvengono nella nostra testa. Le dinamiche di avvicinamento e allontanamento riguardano quanto una persona riesce a rappresentare il gruppo a livello psicologico, da un lato come un "noi", ma allo stesso tempo mantenendosi come un individuo.

Il gruppo è dato dall'esistenza di un "noi", inteso come entità collettiva in cui ciascun membro può riconoscersi e rispecchiarsi, condividendo con altri ideali e scopi comuni, e da cui può derivare un comune senso di sicurezza e protezione.

Il gruppo primario può rappresentare, in questa prospettiva, il luogo psichico in cui l'individuo può recuperare le sue inclinazioni naturali, attraverso la libera scelta delle appartenenze, che trovano espressione nelle correnti affettive che legano i membri di un gruppo informale, sia.

Esso costituito nell'ambito sociale o organizzativo (Moreno, 1934). Il gruppo viene a costituire una configurazione originale e autonoma, differente dalla somma dei suoi membri, dotata di una propria struttura, di specifiche finalità e di relazioni con altri gruppi, caratterizzandosi come una totalità dinamica, contraddistinta dalla interdipendenza che lega i suoi membri (Lewin, 1948, 1951).

L'appartenenza al gruppo si fonda sul ruolo primario per lo sviluppo psichico individuale che il gruppo svolge, in modo indipendente da qualsiasi necessità specifica; vi è infatti una parte della vita psichica che viene stimolata e attivata solo nella partecipazione a un gruppo.

A contatto con la complessità della vita mentale del gruppo, e con la minaccia all'identità individuale che questo rappresenta, l'individuo regredisce, nel funzionamento intellettuale, emotivo, morale, secondo configurazioni

analoghe a quelle che il bambino impiega nellarelazione con i suoi primi oggetti mentali (nei gruppi si mettono in gioco le dinamiche diallontanamento e vicinanza tipiche delle prime relazioni, per questo diventano più primitivepiuttosto che più evolute), quando affronta il complesso compito di dare senso e forma allamolteplicità delle esperienze interne ed esterne, lottando contro i sentimenti diframmentazione e dispersione che ne derivano (Bion, 1961).

In ogni gruppo pertanto esistono due livelli di funzionamento:

  • il gruppo di lavoro → il livello di cooperazione razionale dove si collocano gli obiettivi e leattività che fondano la costituzione del gruppo e il rapporto con i vincoli di contesto;
  • il gruppo di base → in cui si colloca il prodotto psichico del funzionamento mentalecollettivo più primitivo (non è razionale e funziona per istinto).

Per difendersi dal funzionamento primitivo il gruppo mette in atto alcuni

Meccanismi di difesa che permettono da un lato l'aumento della coesione, dirottando su oggetti esterni gli impulsi distruttivi, dall'altro danno forma a fenomeni di negazione, evasione dal compito, che perturbano sia la vita emotiva che la produttività del gruppo.

Oggi è aumentato il ricorso al gruppo come momento di ricomposizione del lavoro, ma gli stessi gruppi di lavoro sono segnati dalla precarietà e dall'incertezza.

La condivisione del compito

Nel funzionamento di un gruppo un punto cruciale è la definizione degli obiettivi. Gli obiettivi e la condivisione dei compiti sono quello che spesso caratterizzano un gruppo, in quanto un gruppo che non ha obiettivi o compiti si scioglie.

Il compito, nella costituzione e nel mantenimento di un gruppo, rappresenta un elemento di articolazione fondamentale dello spazio fisico e mentale comune. Il gruppo è sostenuto sia per conservare la relazione, sia per riuscire in un compito: la dimensione

autonomi → sono team che hanno un alto grado di autonomia decisionale e organizzativa.• Team di progetto → sono team temporanei creati per raggiungere un obiettivo specifico.• Team funzionali → sono team che lavorano all'interno di un dipartimento o di una funzione specifica dell'organizzazione.• Team virtuali → sono team in cui i membri sono geograficamente dispersi e comunicano principalmente attraverso strumenti digitali.• Team interfunzionali → sono team composti da membri provenienti da diverse funzioni o dipartimenti dell'organizzazione.• Team di apprendimento → sono team che si concentrano sull'apprendimento e lo sviluppo delle competenze dei membri.

transculturali → è un team formato da persone di molte culture; per questo è complicato da far funzionare, anche solo dal punto di vista del linguaggio (comunicazione.

Team di ricerca e sviluppo → è un team che si caratterizza per la funzione che ha; è classicamente un gruppo a progetto.

Team per la risoluzione dei problemi

Team transfunzionali → è un team costituito da persone che ricoprono funzioni molto diverse. 80 Sara Brivio, STP T1, A.A. 2023/24

Task force → è un gruppo che agisce sull'emergenza.

Team virtuali → è un team che funziona esclusivamente da remoto.

Gruppi amicali (nascono nell'organizzazione) → anche nelle organizzazioni ci possono essere dei gruppi amicali, che di solito sono trasversali e possono avere vari obiettivi; hanno dei loro funzionamenti e si caratterizzano per nascere in organizzazione; in certi casi possono anche diventare delle

alleanze di lavoro.

  • Comunità di pratica → sono un insieme di relazioni tra le persone,
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Publisher
A.A. 2023-2024
107 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sarabrivio303 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Miglioretti Massimo.