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--EPISODIO MANIACALE E IPOMANIACALE

Un episodio maniacale viene definito come un periodo di almeno 7 giorni nel quale si

osserva un tono dell’umore eccessivamente elevato, eccitato o irritabile e un

conseguente aumento anormale ed eccessivo delle normali attività quotidiane.

episodio maniacale elevata

L’ si caratterizza per una serie di sintomi tra cui:

autostima e senso di grandiosità; riduzione del bisogno di dormire; logorrea;

accelerazione del pensiero e fuga delle idee; elevata distraibilità; aumento

delle attività quotidiane o agitazione psicomotoria; partecipazione ad

attività rischiose.

almeno 3 di questi sintomi episodio

La presenza di consente di fare la diagnosi di

maniacale .

episodio ipomaniacale

L’ , invece, si differenzia dall’episodio maniacale per la

durata condizioni cliniche che non

, in questo caso 4 giorni e non 7 e per le

rendono necessario un ricovero .

--CONCORDANZA TRA MONOZIGOTI E

DIZIGOTI

Notiamo dall’immagine che, in seguito agli studi sui

gemelli monozigoti e dizigoti si nota che la

concordanza tra i gemelli monozigoti è molto alta .

Vi è anche una forte differenza tra i dizigoti e i

monozigoti.

Anche in questo caso si pensa che esistano dei geni che predispongano l’individuo alla

patologia, con una componente ereditaria importante.

--TERAPIE BIOLOGICHE DELLA DEPRESSIONE BIPOLARE

litio ancora usato

Il è come farmaco per questa patologia (usata già 60 anni fa), ma,

ultimamente anticonvulsionanti e antiepilettici

, si sono iniziati a usare gli con dei

buoni effetti. litio

A livello neuronale il riduce la neurotrasmissione eccitatoria (dopamina e

[[ancora non si

glutammato), ma, aumenta la trasmissione inibitoria (GABA).

conoscono i meccanismi esatti]]

effetto molto rapido

L’ terapeutico del litio è per il disturbo bipolare, la sostanza è

assunta sottoforma di carbonato di litio (efficace per le manie).

Un altro problema è che andrebbe assunto anche nelle fasi “down” della

patologia, ma, le persone non riconoscendo il disturbo durante quelle fasi è

molto probabile che sospendano la somministrazione.

L’indice terapeutico del litio purtroppo è basso e gli effetti collaterali includono tremori

delle mani, aumento ponderale e sete.

Le dosi tossiche causano nausea, diarrea, coordinazione motoria scarsa, confusione e

È molto facile passare dalla dose clinica a quella di abuso

coma. ed è un

trattamento pressoché cronico.

---MECCANISMO D’AZIONE DEGLI

ANTICONVULSIONANTI/ANTIEPLIETTICI

blocco potenziali d’azione

1. Blocco dei canali sodio ( dei ).

agonista GABAergico

2. Azione come .

antagonista serotonina.

3. Azione come della

-DEPRESSIONE STAGIONALE (“SAD”)

È un disturbo che appare in massima parte in associazione alla stagione invernale.

iperfagia di carboidrati, letargia, disturbi del sonno e aumento

I sintomi sono

di peso .

prevalenza donne climi più invernali

Ha una nelle ed è più comune nei .

Il vivere in climi più nordici e, in minima parte, anche l’inverno ha una relazione con la

melatonina

nostra esposizione alla luce: noi produciamo un ormone, la , la cui

secrezione inizia quando inizia a fare buio .

Quindi il vivere in un luogo più nordico ci espone ad una maggiore produzione di

melatonina.

--ESPOSIZIONE ALLA LUCE (“fototerapia”)

Il trattamento prevede un’esposizione alla luce con un’intensità e durata precisa: la

mattina e per 30min specifici apparecchi

con .

È un trattamento senza effetti collaterali.

Il suo scopo è quello di ridurre il livello della melatonina dovuto al buio.

-DEPRESSIONE POST-PARTUM

--CAUSE

Si pensa che il rapido declino dei livelli degli ormoni riproduttivo che avviene dopo il

parto possa contribuire allo sviluppo di questa patologia in donne che sono

predisposte. eventi di vita

Diversi fattori predispongono le donne a questa condizione:

stressanti episodi passati di depressione storia familiare di disturbi

, , una

dell’umore sono tutti riconosciuti come maggiori predittori della depressione post-

partum nelle donne.

Il periodo più vulnerabile è nei 3 mesi successivi alla nascita del bambino.

--FATTORI GENETICI

Recentemente è stato pubblicato uno studio sui gemelli in Australia che ha riportato il

25% di varianza nei gemelli nell’occorrenza della depressione post-partum.

--BABY BLUES vs DEPRESSIONE POST-PARTUM

Baby blues: Si presenta tra il terzo o quarto giorno dopo il parto e può durare

 fino a pochi giorni dopo fino a poche settimane. Il 70%-80% delle donne che

partoriscono fanno esperienza di sintomi depressivi nelle settimane dopo il

parto.

Depressione post-partum: Si può presentare in qualsiasi momento entro

 l’anno dopo il parto. Circa il 10% delle crisi post-parto può durare fino ad un

anno.

--LA PSICOSI POST-PARTUM

molto rara circa il 0.1/0.2%

È una condizione ( ) occorre generalmente nel periodo di

3/6 sett. dopo il parto.

Si ha un rischio più alto se associato ad un disturbo bipolare o ad una schizofrenia:

abusi sul bambino suicidio infanticidio

questa condizione può portare a degli ; ; .

delusione, allucinazioni; disturbi del sonno; pensieri

I sintomi più comuni sono:

ossessivi sul bambino; rapidi cambiamenti di umore; estrema ansia e

agitazione; pensieri omicidi/suicidi .

--TRATTAMENTI PER LA DEPRESSIONE POST-PARTUM

psicoterapia farmacologia gruppi di

I trattamenti possono includere la , la , dei

supporto .

Per dei sintomi blandi/moderati ci si concentra più su trattamenti di tipo

psicoterapeutico e di gruppi di sostegno rispetto a cure farmacologiche, dato che tutti

gli antidepressivi passano attraverso il latte materno.

CAPITOLO 18: LO STRESS

stress stressor

Lo è un insieme di sintomi fisiologici che derivano da uno , ovvero uno

stimolo o una situazione che produce una risposta di stress generalizzata.

attacco-fuga

La risposta di prevede un cambiamento ormonale nell’attività

simpatica/parasimpatica in preparazione della risposta. (prima fase della risposta allo

stress)

STORIA DEGLI STUDI SULLO STRESS

Selye

Nella prima metà del ‘900 sviluppa un modello che prende il nome di General

Adaptation Syndrome secondo il quale l’organismo reagisce allo stress in 3 fasi:

1. Allarme: attivazione delle risorse per affrontare una minaccia

2. Resistenza: adattamento allo stressor

3. Esaurimento: calo delle risorse e possibili danni fisici/mentali

Successivamente Holmes e Rahe stilano una lista di eventi che scatenerebbero una

risposta di stress nell’individuo, ordinandoli in una scala di intensità.

RISPOSTA DA STRESS

Attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene

 Attivazione del sistema nervoso simpatico

 Aumento di vigilanza e dell’attivazione mentale

 Comportamento di attacco-fuga

-ATTIVAZIONE DELL’ASSE IPOTALAMO-

IPOFISI-SURRENE

1. percezione dello stressor: amigdala e ipotalamo

riconoscono una minaccia.

2. Attivazione ipotalamo: l’ipotalamo secerne

corticotropina (“CRH”) nel sistema che lo porterà

all’ipofisi.

3. Stimolazione ipofisi anteriore: la CRH

raggiunge l’ipofisi anteriore, che risponde

secernendo ACTH, un ormone adrenocorticotropo

nel sangue.

4. Stimolazione ghiandole surrenali: l’ACTH arriva

alle ghiandole surrenali, stimolando la corteccia

surrenale a produrre cortisolo e altri

glucocorticoidi.

5. Feedback negativo

--RISPOSTE CATABOLICHE ALLO STRESS

Catecolamine (midollare surrenale)

 Epinefrina: Metabolismo del glucosio (riserve muscolari)

o Epinefrina + Norepinefrina: Irrorazione muscolare, maggiore gittata

o cardiaca e pressione nel sangue

Glucocorticoidi (corticale surrenale):

 Cortisolo: Conversione proteine in glucosio -> maggiore uso dei lipidi e

o aumento del flusso ematico; riduzione della sensibilità gonadica (porta ad

una minore secrezione di steroidi sessuali)

--REGOLAZIONE DELL’ASSE IPOTALAMO-IPOFISI-SURRENE

DELL’AMIGDALA E IPPOCAMPO

1. Amigdala: stimola l’asse e quindi di

conseguenza il rilascio di cortisolo in

risposta a pericoli.

Ipotalamo:

o Attivazione ipotalamo-

 ipofisi-surrene

Attivazione sistema

 nervoso simpatico

Sostanza grigia periacquedottale:

o Comportamento di evitamento

Sistemi modulatori diffusi

o Aumento di vigilanza

2. Ippocampo: se riconosce un’eccessiva presenza di cortisolo, inibisce

l’asse.

--EFFETTI NOCIVI DELLA SECREZIONE PROLUNGATA DI

GLUCOCORTICOIDI ipertensione;

la secrezione prolungata dei glucocorticoidi porta a diversi sintomi:

danneggiamento tessuto muscolare, danno cerebrale (ippocampo); diabete

da steroidi; infertilità; inibizione della crescita; inibizione risposte

infiammatorie; depressione immunitaria.

allostasi

L’ e il termine che descrive il processo di risposta agli stimoli per

riguadagnare e mantenere l’omeostasi.

carico allostatico

Il si riferisce al logoramento cumulativo e collettivo dei sistemi

corporei in presenza di una risposta di stress e eccessiva, è stato implicato negli effetti

negativi dello stress sulla salute.

--EFFETTI DELLO STRESS A LUNGO TERMINE

In degli esperimenti fatti su dei ratti in seguito di esposizione a lungo termine a

stressor si nota:

decadimento funzioni ippocampali meccanismi di

Un delle in specifici

 apprendimento.

incremento della liberazione periferica del cortisolo e

Un

 corticosteroidi.

drastica caduta di prestazioni in determinati funzioni

Una (come compiti

 spaziali che sono mediati nell’ippocampo).

Si nota un danno cerebrale selettivo nell’ippocampo delle grandi cellule piramidali in

presenza cronica di una situazione di stress. (neuro-imaging fatto su scimmia con

basso stato sociale)

--LO STRESS PRENATALE

nascere da una madre che è esposta cronicamente a stress

Si nota che

espone il nascituro ai livelli del cortisolo secrezione molto

. Hanno quindi una

più elevata cortisolo

di rispetto a coloro che non sono nati da madri con situazioni di

esposizione a stress cronico. influisce anche sulla

Negli studi sugli animali si è anche verificato che ciò

probabilità di alterazioni strutturali dell’amigdala (volume maggiore), più nello

nucleo laterale

specifico del .

L’esposizione allo stress in età precoce predispone ad una riduzione del

volume della corteccia prefrontale impatteranno

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher leosassii di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicobiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof De Gennaro Luigi.
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