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PROPRIETA’ MORFOLOGICHE DELLE PAROLE
2.1 Le unità di base: parole, radici o temi?
L
aparolaèun’unitàlinguisticaprimitiva,chehaproprietàsemantiche(essenzialmenteattraversoleparolei
parlanti trasmettono il significato del loro pensiero), sintattiche (sono le parole, combinandosi tra loro, a
c
ostruirequelleunitàpiùgrandi–frasi,sintagmi–oggettodistudiodellasintassi)edistrutturainterna(sono
formatecioèdauncertonumerodisotto-unità;ilcomponentemorfologicodellagrammaticasioccupadella
struttura interna delle parole: esso dovrà funzionare come un sistema, formato da elementi minimi ed
operazionispecifiche).Ilproblemaèdefinirequalisianoleunitàminimedelsistema.Nelcasodilinguecon
flessione estesa(latino,italiano,etc.)vièancheun'altraquestionecrucialeperlateoriamorfologica.Nelle
lingue con flessione ricca,icasidisempliceaggiuntadimorfemiflessiviadunaformadibasesonorari.Il
meccanismo flessivo dei nomi latini è più complesso. Nella maggioranza dei casi, la forma di base
sottostante al paradigma flessivo non è in grado di comparire da sola alla superficie della lingua, ma è
qualcosa di più astratto, definibile soltanto per mezzo dell’analisi linguistica. La necessità dell’astrazione
morfologicapotrebbeessermessaindubbiodallapraticadiutilizzarecomeformadicitazioneilnominativo
singolare per i nomi, e la prima persona singolare dell’indicativo presente periverbi.Dunque,inlatinole
unitàdibaseperilfunzionamentosincronicodellamorfologianonpossonoessereleparoleflesse,comele
forme di citazione dei vocabolari, giacché sono troppo concrete
: la desinenza flessivaoscuraconlasua
presenza le caratteristiche della base astratta sottostante. Una possibile alternativa potrebbe essere il
ricorsoalleradici
,bennoteallalinguisticastoricaeripreserecentementeinprospettivasincronica(Embick
2000). La radice è senza dubbio un elemento importante per l’apprendimento linguistico e per la
comparazione tra le lingue, poiché rappresentalapartesemanticacomuneapiùparole.Eppure,ilnucleo
semanticodiunaparolanonèingrado,dasolo,diselezionarel’aggiuntadideterminatimorfemiflessivi,a
scapitodialtri.Valeadirecheilcomportamentomorfologicodiunaparolanonèprevedibileapartiredalla
suasolaradice(odallasuasolaformaflessa),poichéunastessaradicepuòdareorigine,invariamaniera,
averbi,nomiedaggettivi.Ilconcettoastrattocheaccomunatutteleparolecostruitesullamedesimaradiceè
sempre lo stesso: ciò che cambia è il modo in cui il concetto semantico viene funzionalizzato
morfologicamente,cioèlacategorialessicaledellasingolaparola.Labasedellaflessionenonpuòessereun
nudomorfemaradicale,maènecessariocheatalemorfemasiaggiungaunamarcadicategorialessicalee
l’indicazionediunaclasseflessiva.Saràquindiopportunoconsiderarelavocaletematicacomeunelemento
intrinsecodellabaseflessiva,assiemeallaradice:ilcomplessocosìcostituitodovràesserconcepitocomela
parolaastratta,privadiflessione,checostituiscelabaseperlamorfologia.Dunque,riassumendo,l’unitàdi
base della morfologia latina dovrà essere intesa come un’
unità intermedia
: un qualcosa di più astratto
rispettoadunaparola,poichénoncontieneledesinenzeflessive,edalcontempoqualcosadipiùconcreto
rispettoadunaradice,perchécontieneunsignificatolessicaleoltrecheun’informazionegrammaticale.Tale
unità di base è iltema
.
2.2 Le proprietà dei temi
U
n tema è un’unità morfologica composta da unmorfemalessicale(
radice
),cheesprimeilsignificatopiù
generaledellaparola,edaunmorfemagrammaticale
,cheesprimel’appartenenzadellaparolasiaaduna
categoria lessicale (
nome, aggettivo, verbo
) che ad una determinata classe flessiva (
declinazione o
coniugazione
). Quest’ultimo appare solitamente nella forma fonologica di una vocale tematica (
ros-a;
lup-o
)opuòessereanchefonologicamentenullo(
morfemazero
).Siachesiaespressoomeno,ilmorfema
grammaticaledev’essercomunquepresentenellastrutturamorfologicaastrattadeltema,perchéapartireda
essosiapossibileprevedereesattamenteilparadigmaflessivo
.L’appartenenzadiunaparolaadunadelle
tradizionaliclassiflessivedellatino(declinazioni,coniugazioni)dipendedalleproprietàdeltemadellasingola
parola.(-a>1°;-o>2°;-i>3°;-u>4°;-e>5°).Èpropriol’interferenzafratemiconesenzavocaletematicaad
alimentare la forte irregolarità che caratterizza la3°declinazione.Similmente,periverbi,lediversevocali
tematiche determinano il formarsi di 4 coniugazioni. Il tema di una parola contiene tutte le informazioni
grammaticali necessarie per il corretto operare delle regole morfologiche (flessione, derivazione,
composizione). Il tema deve contenere, oltre all’indicazione della categoria lessicale alla quale la parola
appartiene, un certo numero di trattiintrinseci,chedefinisconoaltreproprietàgrammaticali(-m;-f;-nperi
nomi o la struttura tematica per i verbi). Iltemaèl’unitàminimadellamorfologia(nédellasemanticané
della sintassi), poiché il tema costituisce la base sia della flessione, che della derivazione e della
composizione.L’analisilinguistica,compiutadalparlanteperinterpretareilsignificatodelleparole,utilizzasia
processi di segmentazione che di astrazione. Questo equivale a dire che, per conoscere una parolanon
basta segmentarla: ènecessarioconoscereprimalasuacategoriasintattica,andarealdilàdellaformadi
superficie, per risalire alla sua base tematica astratta, e poi ricostruire i processi morfologici che hanno
p
rodottolaformaconcreta.Secondolagrammaticagenerativa,l’unitàentrolaqualesiesprimeilsignificato
non è la parola, ma la frase. Assegnare un significato ad una parola significa assegnare a tale parola
un’analisi grammaticalecompleta,nonsolomorfo