I PROCESSI DI VALUTAZIONE
I processi di valutazione organizzativa sono finalizzati a misurare l'efficienza
attraverso la quale un’organizzazione è strutturata e gestita.
Attraverso i processi di valutazione è possibile individuare le aree aziendali
efficienti e quelle che richiedono interventi migliorativi per implementare il loro
funzionamento.
Analisi organizzativa
Consiste in un processo di valutazione della realtà organizzativa nel suo
complesso, dei meccanismi di funzionamento e del sistema di relazioni che la
governano
L’obiettivo è mettere in risalto le caratteristiche organizzative delle funzioni,
delle competenze e delle risorse presenti nell’organizzazione, che costituiscono
la base per valutare lo stato di un'organizzazione, oltre a consentire
l’individuazione di eventuali inefficienze e potenzialità di sviluppo.
Tale processo avviene in diversi ambiti:
Gestionale: analisi delle attività collegate tra loro
Organizzativo: analisi della struttura organizzativa e delle risorse umane
Economica: analisi del profitto economico dell’organizzazione
La seconda fase di analisi è orientata a rilevare la distanza che separa la
situazione rilevata con la situazione ottimale definita negli obiettivi Strategici
dell’organizzazione (Gap Analysis).
Nella Gap Analysis si analizzano le necessità, le mancanze o inefficienze che
ritardano il raggiungimento degli obiettivi e si individuano le azioni correttive
da implementare.
CICLO DI PRODUZIONE
Si definisce “ciclo di produzione” la sequenza delle attività necessarie a produrre un
prodotto finito o un semilavorato in una determinata quantità e in un certo lasso di
tempo. È il risultato di un’attenta attività di pianificazione e controllo, che inizia con la
progettazione del prodotto e prosegue con la selezione dei materiali, che vengono
utilizzati e modificati durante le varie fasi di produzione.
Il ciclo di produzione in economia aziendale si riferisce al processo attraverso il quale
un'azienda trasforma le risorse in beni o servizi da offrire sul mercato.
In un ciclo di produzione vi sono due fasi importantissime:
1) Input: si riferisce a tutte le risorse e i materiali che vengono utilizzati per
produrre un determinato prodotto. Questi possono includere materie prime,
energia, manodopera e macchinari
2) Output: si riferisce, invece, al prodotto finito che viene generato attraverso il
processo di produzione. L'output può essere un bene materiale o un servizio.
Input:
- Mercato di approvvigionamento (acquisizione di materie prime, dei beni e dei
servizi necessari alla realizzazione e la diffusione dei prodotti o servizi di
un’azienda): rappresentano il contesto in cui avvengono momenti di scambio di
contatto con i fornitori per acquisire le fonti di approvvigionamento. Mercato
delle merci e dei servizi, del lavoro, dei capitali.
- Materie prime: Materiali derivanti dallo sfruttamento delle risorse naturali e che
vengono immessi nei processi produttivi per la realizzazione di una grande
gamma di beni attraverso processi di trasformazione lavorativi e processi
industriali. Possono avere un’origine agricola o mineraria da cui deriva il loro
uso all’interno di un’azienda che può essere rispettivamente alimentare o
industriale. Le materie prime possono avere una produzione di tipo rinnovabile
ovvero che si rigenerano al termine di ogni ciclo di produzione/consumo, oppure
non rinnovabili e che quindi loro consumo porta la diminuzione della quantità
disponibili in natura.
- Materie prime secondarie: scarti di produzione di materie derivanti da processi
di riciclo che possono essere messi di nuovo nel sistema economico come
nuove materie prime. Si possono utilizzare tramite attività di: riuso, riutilizzo di
oggetti che non sono ancora diventati scarti o rifiuti con l’obiettivo di non far
terminare il loro ciclo di vita; oppure attraverso il riciclo ovvero un utilizzo di
materiali di scarto di rifiuto derivanti da precedenti processi produttivi.
- Semilavorati: i prodotti, collocati a metà strada del processo produttivo,
vengono detti semilavorati proprio per l’incompletezza della loro lavorazione.
Output:
- Prodotti finiti: risultato principale del processo produttivo che sono destinati alla
vendita
- Mercati di sbocco: il contesto in cui l’azienda svolge attività di scambio dei
propri beni prodotti.
PROCESSO PRODUTTIVO
Fase della provvista
Approvvigionamento dei diversi fattori produttivi necessari per lo svolgimento
dell’attività aziendale. I fattori produttivi possono essere divisi in due ordini:
- Fattori a fecondità semplice che trovano utilizzo in un unico processo produttivo
e che quindi recupero del capitale avviene attraverso i ricavi della vendita
- Fattoria fecondità ripetuta i quali partecipano più processi produttivi. È il
recupero in questo caso del capitale investito avviene partecipando epicicli
produttivi mantenendo inalterate le sue caratteristiche tecniche.
Il costo di acquisizione dei fattori della produzione misurato dalla quantità di denaro
che l’impresa decide di investire e pertanto se ne prima per il suo ottenimento.
L’obiettivo di un’azienda in questo caso è quello di produrre dei beni che siano
vendibili a dei prezzi che consentano il recupero del capitale investito.
Obsolescenza dei FP processo che implica la riduzione del valore di un fattore
produttivo e che sono interessati anche ad un aspetto tecnico, rappresentato dal
superamento tecnologico sul mercato, ed economico, la perdita di valore economico
che lo rende in idoneo all’utilizzo per il quale è stato acquistato. I fattori della
produzione colpiti da tale processo perdono attrattività sui rispettivi mercati.
Fase della trasformazione
Riguarda l’insieme delle operazioni che trasformano le materie prime in prodotti finiti. I
fattori produttivi immessi nel processo produttivo subiscono un incremento di valore
corrispondente al prezzo del prodotto finale.
La fase della trasformazione è caratterizzata da una un aspetto tecnico ed economico
in quanto avviene una trasformazione in senso fisico e merceologico e finalizzato alla
creazione di una nuova ricchezza nella fase di scambio del prodotto nel mercato di
sbocco.
La trasformazione può avvenire in tre ambiti:
Fisica: la materia prima a prodotto finito
Spaziale: trasferimento di un bene da luogo di reperimento a quello di utilizzazione di
consumo. Questo determina anche un incremento di valore che dipende dal suo
trasferimento da un mercato saturo ad un mercato in cui lo stesso bene scarseggia.
Temporale: trasferimento nel tempo di un bene sul mercato. Anche in questo caso si
avrà un incremento di valore attraverso la conservazione dei beni che vengono
accantonati durante i periodi di abbondanza e resi disponibili quando diventano una
risorsa scarsa.
Fase di scambio
Avviene attraverso tutte le operazioni con cui l’impresa scambia sui mercati di sbocco i
prodotti ottenuti alla fine di una fase di trasformazione, output.
Al termine di questa fase l’azienda ritorni in possesso dei capitali che aveva
inizialmente investito per l’acquisizione dei fattori di produzione, input, nella fase
dell’approvvigionamento. In questo caso il prezzo del prodotto il primo indicatore sulla
valutazione dell’efficienza del processo produttivo in cui è possibile verificare se tale
processo a creato o consumato ricchezza investita.
La gestione del ciclo produttivo va intesa come combinazione di n. processi
semplici rappresentato dalle singole fasi che costituiscono un grande processo
complesso.
TEMPO
Sequenzialità. Subisce l’influenza delle modalità di svolgimento dei processi
precedenti condizioni processi successivi.
SPAZIO
In ogni istante del processo produttivo vengono attivati simultaneamente più
processi elementari.