Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 15
Procedimento amministrativo e diritto di accesso Pag. 1 Procedimento amministrativo e diritto di accesso Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 15.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Procedimento amministrativo e diritto di accesso Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 15.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Procedimento amministrativo e diritto di accesso Pag. 11
1 su 15
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

DIRITTO DI ACCESSO

è uno degli aspetti fondamentali del diritto amministrativo e riguarda la possibilità

per chiunque abbia un interesse legittimo di accedere agli atti e ai documenti

amministrativi detenuti dalla pubblica amministrazione.

Documento amministrativo

si intende ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica,

elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di

atti detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti

attività di pubblico interesse.

Questo diritto è riconosciuto e disciplinato principalmente dalla Legge n.

241/1990 sul procedimento amministrativo, con particolare attenzione agli

articoli 22 e seguenti che definiscono le modalità, le condizioni e le limitazioni

per esercitare questo diritto.

ARTICOLO 22 (Accesso ai documenti amministrativi)

Chiunque ha interesse, che sia diretto, concreto e attuale, può accedere agli atti e

ai documenti amministrativi, fatti salvi i limiti stabiliti dalla legge.

L’interesse deve essere legittimo, cioè deve risultare connesso alla posizione

giuridica del richiedente.

Modalità di accesso

Accesso diretto

• Per alcuni tipi di documenti, l'accesso può essere diretto senza necessità di

motivare l'interesse. In genere, questo si verifica per documenti di facile

consultazione come quelli relativi a licenze, permessi, atti amministrativi

pubblicati.

Accesso motivato

• Per altri documenti più sensibili, occorre che il richiedente motivi il proprio

interesse, che deve essere attuale, concreto e diretto. Ad esempio, se un

cittadino chiede accesso a un atto amministrativo che lo riguarda, deve

giustificare in che modo il documento gli interessi.

Accesso tramite istanza

• L’istanza per l’accesso deve essere rivolta all'amministrazione che detiene

l'atto, e deve essere presentata in modo chiaro, indicando i documenti di

interesse.

Limiti al diritto di accesso

Il diritto di accesso non è assoluto, ed è soggetto a limitazioni, soprattutto quando

si tratta di documenti sensibili o quando il rilascio dell'accesso potrebbe

compromettere:

La riservatezza di altre persone (ad esempio, dati sensibili e dati personali

• protetti dalla normativa sulla privacy, come il Regolamento (UE)

2016/679 - GDPR).

Il segreto d’ufficio o altre norme di riservatezza specifiche previste dalla

• legge, come per la sicurezza nazionale, la protezione delle indagini o per

motivi legati alla difesa e alla pubblica sicurezza.

La tutela degli interessi economici e giuridici dell’amministrazione e di

• soggetti terzi.

Termini di risposta

L’amministrazione ha 30 giorni di tempo per rispondere all’istanza di accesso.

Se l'accesso è rifiutato, il provvedimento deve essere motivato.

Se l’amministrazione non risponde nei 30 giorni, la richiesta di accesso si considera

accettata (silenzio-assenso).

L'accesso agli atti e il segreto amministrativo

Segreto amministrativo: Un documento può essere escluso dall'accesso quando è

previsto da una normativa che ne stabilisce il segreto per ragioni di sicurezza,

difesa, politica, ecc.

Tuttavia, se un documento contiene anche informazioni non segrete,

l’amministrazione è tenuta a concedere l'accesso solo alla parte non sensibile.

ACCESSO CIVICO (art. 5 del D.Lgs. 33/2013)

Nel contesto del diritto d'accesso, esiste anche il diritto di accesso

civico, che consente a chiunque di chiedere l’accesso a documenti,

informazioni e dati che le pubbliche amministrazioni sono obbligate a

pubblicare per legge (trasparenza amministrativa).

Accesso agli atti amministrativi: modalità operative

Verificare che l’istanza sia conforme, specificando i documenti richiesti.

• Accertarsi che la persona che richiede l’accesso abbia un interesse

• legittimo.

Effettuare una valutazione dei limiti all'accesso, per evitare violazioni

• della riservatezza o altri diritti.

Rispettare i tempi di risposta stabiliti dalla legge.

Sanzioni per il mancato rispetto del diritto d’accesso

In caso di rifiuto ingiustificato o di risposta tardiva, il richiedente ha diritto a

ricorrere al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale).

Se la violazione è grave, l’amministrazione potrebbe essere sottoposta a sanzioni

amministrative.

SCHE MA FISSO PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO (LEGGE 241/1990)

Suggerimento di frase iniziale da usare sempre:

"Il procedimento amministrativo inizia su istanza di parte ai

sensi dell’art. 2 e seguenti della Legge 241/1990. La pubblica

amministrazione è tenuta a concluderlo con un provvedimento

espresso e motivato entro i termini previsti."

1. Avvio del procedimento

Può essere:

• d’ufficio, su iniziativa della PA;

• a istanza di parte, su richiesta del cittadino.

Deve essere protocollata e contenere tutti gli elementi necessari (oggetto,

• motivazione, documentazione).

2. Comunicazione di avvio del procedimento

Obbligatoria se il procedimento è avviato d’ufficio.

• Serve a garantire la partecipazione dei soggetti interessati.

3. Nomina del responsabile del procedimento (art. 5 L. 241/1990)

È il funzionario che segue l’istruttoria e controlla il rispetto dei termini.

• Va indicato chiaramente nella comunicazione al cittadino.

4. Istruttoria

Raccolta e verifica della documentazione.

• Eventuale richiesta di integrazione, con sospensione dei termini.

• Acquisizione di pareri, valutazioni tecniche o nulla osta.

• Eventuale coinvolgimento di controinteressati (con diritto a partecipare).

5. Termine del procedimento

Deve essere concluso entro un termine certo, stabilito per legge o da

• regolamento.

In genere: 30 giorni (procedimenti semplici), 60 o 90 giorni (complessi).

• Se non concluso, si può configurare silenzio-assenso (se previsto).

6. Conclusione

Provvedimento espresso, motivato ai sensi dell’art. 3 L. 241/1990.

• Può essere:

• di accoglimento,

• di diniego,

• di accoglimento parziale,

• con prescrizioni.

7. Comunicazione del provvedimento

Deve essere notificato alle parti e ai controinteressati.

• Può essere impugnato (vedi punto successivo).

8. Tutela del cittadino

In caso di diniego o silenzio:

• istanza di riesame o autotutela;

• ricorso al TAR (entro 60 giorni);

• ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (entro 120

• giorni);

in alcuni casi: Difensore civico.

Oggetto: Procedimento per la concessione di contributi per il pagamento del canone di

locazione

Riferimento normativo: Art. 11 L. 431/1998 – L. 241/1990

Il procedimento ha inizio con la pubblicazione, da parte del Comune, di un bando pubblico

per l’erogazione di contributi economici finalizzati a sostenere le famiglie in difficoltà nel

pagamento dell’affitto.

Il bando specifica requisiti di accesso (ISEE, residenza, titolarità di contratto di locazione,

ecc.) e criteri di priorità.

Il procedimento si attiva su istanza di parte: i cittadini presentano domanda entro il

termine stabilito, allegando la documentazione richiesta (ISEE, contratto di locazione,

documento d’identità, eventuale autocertificazione su stato di bisogno, ecc.).

Ai sensi dell’art. 5 della Legge 241/1990, viene individuato il responsabile del

procedimento, normalmente un funzionario dell’Ufficio Servizi Sociali o Politiche Abitative.

Il responsabile procede alla fase istruttoria, verificando:

la regolarità e la completezza delle domande;

• il possesso dei requisiti richiesti;

• l’eventuale necessità di integrazioni documentali.

Successivamente, viene predisposta una graduatoria provvisoria sulla base dei criteri

previsti (ad es. ISEE più basso, presenza di minori o disabili, nuclei monogenitoriali, ecc.).

Decorso il termine per le osservazioni o eventuali ricorsi, viene approvata la graduatoria

definitiva con provvedimento del dirigente.

Il procedimento si conclude con l’emissione del provvedimento di concessione del

contributo, notificato ai beneficiari. Il contributo è poi liquidato secondo le modalità

indicate (es. bonifico bancario).

L’interessato escluso può presentare richiesta di riesame o ricorso al TAR, nel rispetto

dei termini previsti.

Oggetto: Rilascio di autorizzazione per l’occupazione temporanea di suolo pubblico

Riferimenti normativi:

Codice della Strada (D.Lgs. 285/1992)

• Regolamento comunale per l’occupazione di suolo pubblico

• Legge 241/1990

Il procedimento ha inizio su istanza di parte, quando un cittadino, un’impresa o un

esercente commerciale presenta domanda al Comune per ottenere l’autorizzazione a

occupare temporaneamente una porzione di suolo pubblico, ad esempio per:

installazione di tavolini esterni (dehors);

• esecuzione di lavori edili (ponteggi, container, betoniere);

• eventi o manifestazioni.

L’istanza, presentata in modalità cartacea o telematica (via PEC o portale SUAP), deve

contenere:

generalità del richiedente;

• motivazione dell’occupazione;

• planimetria con indicazione dell’area da occupare;

• durata e modalità dell’occupazione;

• eventuale autorizzazione della Soprintendenza se in area vincolata.

Responsabile del procedimento

Ai sensi dell’art. 5 L. 241/1990, l’Ufficio Tecnico o SUAP individua il responsabile del

procedimento, incaricato di istruire la pratica.

Fase istruttoria

Il responsabile verifica:

la completezza della domanda e la regolarità della documentazione;

• la compatibilità dell’occupazione con la viabilità e con eventuali vincoli urbanistici o

• ambientali;

l’acquisizione di pareri interni (Polizia Locale, Ufficio Traffico, Ufficio Commercio,

• ecc.);

il pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico (COSAP o

• equivalente).

Se necessario, viene richiesta un’integrazione dei documenti e viene sospeso il termine di

conclusione del procedimento.

Conclusione del procedimento

Il procedimento si conclude con l’adozione di un provvedimento autorizzativo, che

può: autorizzare l’occupazione alle condizioni indicate (durata, spazi, obblighi);

• imporre prescrizioni (es. delimitazioni, orari, rispetto accessi di emergenza);

• essere motivatamente negato in caso di incompatibilità con l’interesse pubblico.

Il termine ordinario per la conclus

Dettagli
Publisher
A.A. 2025-2026
15 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elecre di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Ricciardi Mario.