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Estratto del documento

La comunicazione omessa rende annullabile il provvedimento finale

L'omessa comunicazione rende illegittimi anche i provvedimenti vincolati poiché la partecipazione può essere utile per l'accertamento e la valutazione dei presupposti sui quali si basa il provvedimento finale.

L'istruttoria

L'istruttoria del procedimento ha lo scopo di accertare i fatti e acquisire gli interessi rilevanti ai fini della determinazione finale. I fatti da accertare riguardano i presupposti e i requisiti richiesti dalla norma l. 241/1990. È la fase in cui si verificano i presupposti di fatto, cioè si accertano i fatti e si acquisiscono gli interessi rilevanti e i presupposti di diritto, cioè le norme applicabili a tale fattispecie.

L'istruttoria è retta dal principio inquisitorio, infatti secondo l'articolo 6 l. 241/1990 il responsabile del procedimento accerta d'ufficio i fatti senza essere vincolato alle allegazioni dei soggetti.

privati.Il responsabile del procedimento deve anche compiere leverifiche della documentazione prodotta dalle parti e dellaveridicità dei dati.

Alcuni atti istruttori sono richiesti dalle leggi che disciplinanoi singoli procedimenti, è il caso dei pareri obbligatori e dellevalutazioni tecniche.

I pareri possono essere obbligatori o facoltativi. I primi sonorichiesti dalla legge in relazione a specifici procedimenti el’omessa acquisizione rende illegittimo il provvedimento(amministrazione competente deve rilasciarlo entro 20g).

Ipareri obbligatori inoltre possono essere anche vincolanti:l’amministrazione che li riceve non può assumere unadecisione difforme dal contenuto. I pareri facoltativi sonorichiesti ove si ritengano utili ai fini della decisione.

Partecipazione fase istruttoriaL’istruttoria è aperta alla partecipazione dei soggetti cheabbiano diritto di intervenire e partecipare alprovvedimento. L’amministrazione è tenuta a

comunicarel'avvio del procedimento. (facoltà di intervenire anche i portatori di interessi pubblici o privati). La partecipazione si sostanza in due diritti (art 10 l241/1990):

  1. Prendere visione degli atti del procedimento
  2. Possibilità di presentare delle memorie scritte che illustrano il punto di vista del soggetto interessato e documenti

Lo scopo della partecipazione è quella di arrivare ad una soluzione che garantisca sia gli interessi del privato sia gli interessi pubblici

Responsabile del procedimento individuato dall'art 4 l241/1990

L'istruttoria è affidata al responsabile del procedimento i cui compiti sono indicati nell'articolo 6 l 241/1990 e includono tutte le attività propedeutiche all'emanazione del provvedimento finale.

Preavviso di rigetto

Nei procedimenti a istanza di parte il responsabile del procedimento è tenuto ad attivare una fase istruttoria supplementare nei casi in cui sia orientato ad un provvedimento di rigetto.

Al soggetto che ha dato avvio al procedimento deve essere data comunicazione dei motivi ostativi ed entro 10 giorni l'interessato può presentare osservazioni scritte.

Il responsabile del procedimento non adotta il provvedimento finale ma trasmette tutti gli atti, corredati da una relazione, all'organo competente ad emanare il provvedimento finale. Quest'ultimo si deve attenere alle risultanze dell'istruttoria, può discostarsene ma deve indicare le ragioni nel provvedimento finale.

CONCLUSIONE

Conclusa l'istruttoria, l'organo competente a emanare il provvedimento assume le decisioni sulla base del materiale acquisito. L'articolo 2 della legge 241/1990 pone in capo all'amministrazione l'obbligo di concludere il procedimento mediante l'adozione di un provvedimento espresso.

Termine del procedimento

Il provvedimento deve essere emanato entro il termine stabilito per lo specifico procedimento. L'articolo 2 obbliga ciascuna

amministrazione ad individuare per ciascun tipodi procedimento il termine. Di regola la durata massimanon deve superare i 90g.Se le amministrazioni non provvedono a porre una propriadisciplina si applica un termine generale di 30 giorni.Il provvedimento tardivo è considerato viziato.Il mancato rispetto del termine può costituire motivo perl’esercizio del potere sostitutivo. Il potere sostitutivo èdisciplinato dall’art2. Il privato può rivolgersi al titolare delpotere sostitutivo che deve concludere il provvedimentoentro un termine pari alla metà di quello originariamenteprevisto.Se la pubblica amministrazione è inadempiente il giudicepuò nominare un Commissario Adatta affinché porti atermine il procedimentoArt 2 bis: l’amministrazione che è inadempiente orisponde in modo tardivo è tenuta al risarcimento deldanno. Il soggetto di tale provvedimento dovrà dimostrareche il provvedimento sarebbe

stato con esito favorevole, il ritardo dell'amministrazione e la misura del danno.

A differenza del risarcimento del danno l'indennizzo si ha a prescindere dalla dimostrazione del danno, infatti, l'articolo 2 bis afferma che si ha diritto ad indennizzo per il solo fatto che l'amministrazione ha risposto in ritardo.

Art 13: tutte le regole riguardanti il procedimento non vengono applicate ad:

  • atti normativi
  • atti amministrativi generali
  • atti di pianificazione e programmazione
Dettagli
A.A. 2021-2022
5 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher BBB00000000000 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Internazionali di Roma – UNINT o del prof Gandolfo Giancarlo.