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I PROCESSI AZIENDALI
I processi aziendali supportano i processi decisionali con lo scopo di renderli più efficienti. Possono essere primari / di core-business o istituzionali (di supporto a quelli primari, organizzativi).
Ogni azienda può essere analizzata secondo una prospettiva di processo, come fatto dalla catena di Porter: l'azienda è una successione di attività finalizzate a produrre valore per il cliente. Questo valore è misurabile con il prezzo che il cliente è disposto a pagare per il servizio / per il prodotto.
Il processo primario è composto da queste fasi:
- Gestione delle materie prime
- Trasformazione
- Marketing e vendite
- Distribuzione
- Post vendita
Il processo istituzionale (comune a tutte le aziende legate alla legislazione europea/nazionale), invece:
- Approvvigionamento
- Sviluppo delle tecnologie
- Sviluppo delle risorse
- Infrastruttura
Definizione formale
Per eseguire un processo occorrono:
- BP (Process business): attività
collegate nel tempo e nello spazio svolte dalle risorse dell'azienda(uomini e mezzi).- A: attività- I: input, materie prime, risorse aziendali- O: output, beni materiali e non- C: clienti, destinatari
Attraverso la disaggregazione sequenziale / la specializzazione possiamo scomporre un macro-processo a ogni step in:- Processo- Fase- Attività- Operazione
Trasformazione dei processiIl fine maggiore è quello di aumentare l'efficacia del processo affinché il prodotto venga scelto dal cliente.Per migliorare l'efficienza dell'attività si può far in modo che:- Vi sia meno difficoltà nello scambio dei dati durante i processi- Si riducano i tempi- Vi sia un miglior servizio per il clienteL'organizzazione deve evolvere continuamente per soddisfare sempre di più le esigenze dei clienti. Più l'azienda lo fa in modo efficiente, più rimane sul mercato.
Strategie di trasformazioneCi sono diversi tipi
di trasformazione: - Buy-side: interazione tra aziende / fornitori (B2B, e-procurement) - In-side: processi interni per la riduzione dei costi e il miglioramento della qualità (sistemi ERP) - Sell-side: rivolti alla clientela (CRM) Prima di trasformare un processo occorre fare una classificazione che permette di: - Identificare i processi attuali - Confrontarsi con la concorrenza per vedere se il processo può essere migliorato o semplificato - Definire i processi obiettivo Le classificazioni sono necessarie e funzionali a capire quali sono i processi più importanti a cui va data la precedenza di migliorarli. Le classificazioni attuabili sono: - Intra-settoriale: si svolge in prima analisi ed è a basso livello di dettaglio - Settoriale - Aziendale - Per normative (best practice): viene svolta per vedere come migliorare il processo. Vengono messi a disposizione, infatti, dei reali parametri di confronto per la definizione di un obiettivo. È un tipo di confronto competitivo.fondamentale per l'innovazione. Porta alla riduzione dei tempi del processo, alla sua automatizzazione e al miglioramento della sua efficienza nei confronti del cliente finale. BUSINESS PROCESS REENGINEERING (BPR) Il BPR è un procedimento di innovazione organizzativa, centrata sui business process, che modifica il flusso delle attività grazie alle nuove tecnologie. Attraverso questo processo, formato da una serie di azioni, l'azienda passa da una situazione A a una situazione B. Grazie all'introduzione dei BPR nei processi aziendali, si utilizzano le nuove tecnologie di innovazione, che portano alla riduzione dei tempi morti e all'efficientamento dei processi interni ed esterni all'azienda. L'IT (tecnologie di informazione) è un fattore di innovazione, non solo un supporto ai processi aziendali, che offre: automazione, informatizzazione, sequenzazione, tracciamento, supporto analitico e geografico, integrazione, supporto intellettuale edisintermediazione. Prima di integrare le nuove tecnologie ai processi aziendali, occorre attuare una fase di reengineering dei processi.
Stadi delle teorie BPR
- 1990, Hammer: fondazione teorica
- 1993, Davenport: sviluppo metodologia
- 1994: integrazione multidisciplinare
Fondazione teoria radicale
La reingegnerizzazione dei processi è il ripensamento di fondo / ridisegno dei processi aziendali finalizzato a realizzare straordinari miglioramenti dei parametri critici delle prestazioni (costi, qualità, servizio, tempestività...). Hammer non fornisce una metodologia di reengineering, ma delle linee guida. Occorre selezionare il processo, comprenderlo e riprogettarlo per migliorare la qualità e i tempi del servizio.
Criteri per scegliere i processi su cui intervenire:
- Cattivo funzionamento, che può causare patologie operative e, di conseguenza, basso livello di competitività dell'azienda.
- Importanza, cioè l'utilità del
processi per il cliente- Fattibilità, cioè la probabilità di successo, che è inversamente proporzionale all’impatto organizzativo del processo
Con la ‘comprensione dei processi’ si intende considerare le esigenze del cliente e verificare se e in quale misura il processo le soddisfa. Inoltre è bene capire quali sono le prestazioni, i gap e le criticità.
Per riprogettare il processo / innovarlo occorre:
- Organizzarsi basandosi sugli obiettivi da raggiungere, cioè sul cliente
- Far svolgere il processo a chi desidera l’output (es: home-banking)
- Integrare l’elaborazione delle informazioni nel lavoro di raccolta
- Avere indipendenza geografica, cioè accentrare le risorse distribuite geograficamente
- Collegare attività parallele, anziché collegarle a valle
- Mettere punti decisionali dove il lavoro è effettivamente eseguito
- Incorporare il controllo dentro il processo
Sviluppo
utilizzando come riferimento le migliori pratiche del settore. Il Workflow, invece, è una tecnologia che permette di automatizzare e gestire in modo efficiente i flussi di lavoro all'interno dell'organizzazione. Consente di definire le attività, i ruoli e le responsabilità dei vari attori coinvolti nel processo, garantendo una maggiore efficienza e controllo. L'integrazione di queste tecnologie con il BPR permette di ottenere risultati migliori e più rapidi, grazie alla possibilità di confrontarsi con le migliori pratiche del settore e di automatizzare i processi aziendali. In conclusione, la metodologia gradualista di Davenport per il BPR prevede un approccio step-by-step per migliorare i processi aziendali, integrando le tecnologie di Bench-marketing e Workflow per ottenere risultati ottimali.Con quelle dell'azienda migliore in fase di diagnosi e fornisce nuove idee di soluzione in fase di progettazione.
Il Workflow è utilizzato per comprendere le tecniche di analisi dei processi e delle tecnologie software, in modo da automatizzare il flusso del processo. In fase di analisi costringe l'utente a schematizzare in modo sistematico il flusso delle attività e in fase di progettazione permette di collegare strettamente la fase di ridisegno a quella di realizzazione.
Risultato finale del BPR
All'inizio l'organizzazione è tradizionale, poi attraverso i BPR, cioè con un'innovazione sui processi gestionali (improvement / reengineering), si arriva a un'organizzazione processiva, basata sul cliente e integrata. Il BPR, perciò, può essere visto come una configurazione gestionale di tipo processivo.
Passi logici per il miglioramento
- Descrivere la variabile in analisi (variabile IT integrata con le variabili organizzative)
- Identificare gli strumenti di supporto