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SARS

Coronavirus = sarscov2 (il primo venne registrato nel 2002)

Contagio era avvenuto in estremo oriente, il primo contagio in un albergo (frequentato da uomini di

affari che hanno attraverso viaggi diffuso rapidamente l’infezione) tramite aerosol (presi dal sistema

di areazione dell’hotel e trasportato nelle camere vicine) -> virus poco contagioso, no pandemia

Casi mondiali = 8422 (pochi per un virus non conosciuto)

Letalità 11%

Origina animale (zoonotica)

MERS = mediterraneo (da giugno 2012), 2600 casi ma 943 morti

Geograficamente confinata

Influenza

Mortalità elevata per anziani

Caratteristiche epidemiologiche

· In tutti i paesi

· Contagiosità

· Origine zoonotica (serbatoi animali)

· Causati da virus con estrema variabilità

· Andamento epidemico/pandemico

· Severe complicanze (mortalità) per soggetti a rischio (es. cardiopatici)

· Costi importanti

Aspetti epidemiologici:

- Elevata contagiosità: 15% per epidemie, >50% per pandemie

- Morbosità più elevata in bambini (gastroenterica) e negli anziani

Mortalità: persone anziane con patologie croniche che vengono aggravate dall’influenza

L’influenza mette ko volontari e donatori (manca sangue, dona il personale sanitario al policlinico e

al san raffaele)

L’influenza si riflette con danni sia sanitari (malattia, morte) sia sociali e economici (lavoratori a

casa)

Caratteristiche cliniche:

· Incubazione 2 gg

· Febbre, tosse, dolori muscolari

I virus influenzali sono tanti, è una grande famiglia di almeno 3 tipi:

A = serbatoi animali (origine zoonotica), responsabili di tutte le pandemie, sono i più contagiosi e i

più frequenti

B = non ha serbatoi animali, poche infezioni ma comunque ci sono

C = no serbatoi animali, asintomatici

H e N fanno riferimento agli antigeni (proteine) sulla superficie del virus: Hemoagglutimina (H),

Neuroamminidasi (N)

Nel nome del virus ci sono anche numeri perché ci sono 16 tipi di H a 9 tipi di N che si possono

combinare (144 combinazioni) -> è un virus che muta, è variabile e soprattutto di tipo A

Serbatoi animali: polli, tacchini, suini, cavalli, foche e poi per giri possono arrivare all’uomo

Nome del virus

A/Moscow/21/99(H3N2)

Tipo di virus/origine geografica/numero esecutivo/anno di isolamenteo(sottotipo virale con numero

di Hemoagglutammina e Neuroamminidasi)

Mutazioni del virus

Deriva antigenica = mutazione nelle due proteine di superfici che avviene di stagione in stagione

Da ogni spostamento antigenico nasce un virus completamente diverso e nuovo per la popolazione

umana.

Quando le mutazioni sono grandi non è più un’epidemia ma una pandemia. Alla base delle grandi

mutazioni ci sono

· Ricombinazione = un virus ibrido dato da combinazione tra virus animale e virus umano

· Salto di specie = da una specie animale il virus passa all’uomo

Le pandemie infatti prendono il nome dall’origine animale

· Pandemia spagnola (1918) = H1N1 (tipo A sempre) -> c’erano già le mascherine per la

prevenzione aerea, leggi e divieti per cui negli ambienti chiusi e sui mezzi c’era l’obbligo della

mascherina

· Pandemia asiatica (1957)= H2N2 -> oltre un milione di morti, prevenzione con gargarismi al

fluoro

· Pandemia di Hong Kong (1968) = H3N2

Influenza aviaria

= salto di specie da uccelli selvatici

H5N1 (1997) -> mortalità al 50% ma contagiosità da uomo a uomo pari a 0

Partono soprattutto nell’est asiatico perché c’è una grande vicinanza con gli animali

PANDEMIE INFLENZALI

Pandemia suina del 2009

Prevenzione

· Sorveglianza = raccolta di dati per scoprire il numero di casi -> RespiVirNet (network delle

infezioni respiratorie di origine virale): mediante tamponi, accessi al PS (pronto soccorso),

monitoraggio delle terapie intensive

· Vaccinazione

· Terapia = specifica (la terapia deve essere somministrata subito all’insorgere dei sintomi, è

difficile), coadiuvante, delle complicanze batteriche (per eventuali altre infezioni batteriche che si

aggravano con l’influenza)

Il maggior numero di casi di influenza sono bambini, di decessi sono anziani

Prevenzione:

- Lavare le mani o se non ne ho la disponibilità usare un disinfettante

- Coprire bocca e naso quando si starnutisce

- Evitare di toccarsi bocca, naso, occhi

- Stare a casa se ho sintomi (soprattutto nella fase iniziale che è più contagiosa)

- Mascherina

- Vaccino = ottimale 75% e 95% per gli anziani

Il vaccino non può essere somministrato nei bambini da 0 a 6 mesi, a chi ha avuto una reazione

allergica.

A febbraio ogni anno per la stagione dopo si riuniscono gli esperti OMS (organizzazione mondiale

della sanità). A giugno-luglio si fanno i test tecnici e scientifici del vaccino. A settembre arriva il

vaccino in farmacia e a ottobre iniziano le vaccinazioni antinfluenzali (così di anno in anno perché

cambia). Il vaccino antinfluenzale è sempre un vaccino combinato da fare in età pediatrica (2-18 anni)

detto quadrivalente. Per gli anziani >65 anni c’è una dose di richiamo detto vaccino inattivato. Per

ogni fascia d’età c’è un vaccino adatto, è una dose per tutti.

Persone a rischio:

- Bambini

- >65

- Gravide

- Personale sanitario e addetti a servizi pubblici

MALATTIE BATTERICHE INVASIVE

= sepsi (necrosi) e meningite

Casi sporadici che colpiscono soprattutto i giovani e sono causa di mortalità

Meningite

Infiammazione delle meningi (membrane dell’encefalo)

· Infiammazione batterica -> solo su queste abbiamo prevenzione

· Virale

· Causa non infettiva (farmaci, crisi epidermiche delle meningi)

Sepsi

Interessa tutto l’organismo (da febbre transitoria a infezioni sistemiche) finché si arriva allo shock

settico che può provocare morte. È una manifestazione diversa dello stesso tipo di infezione della

meningite, ma la sepsi non si limita alle meningi ma va a tutto il corpo.

Fattori di rischio:

· Età = 0-1 anno soprattutto, o anziani

· Stagionalità = ambienti chiusi nella stagione fredda

. Terapia = antibiotico

BATTERI:

Pneumococco

Può causare meningite e varie infezioni tra cui otite, soprattutto nei bambini, si trasmette con

secrezioni respiratorie. Può causare polmoniti negli adulti

Meningococco = almeno 13 (si chiamano con le lettere dell’alfabeto) e non ha serbatoi animali,

diffuso soprattutto nell’africa subsahariana, può portare danni cerebrali (meningite) e amputazione

degli arti che vanno in necrosi, è asintomatico. Si trasmette con secrezioni respiratorie, i casi

secondari sono rari

Meningite da meningococco

Il meningococco è un abitante abituale del nostro tratto naso-gola. Di solito ci coabitiamo in una

maniera del tutto civile. Per limitare il rischio di trasmissione è necessario individuare il prima

possibile i contatti e attivare una chemioprofilassi immediata. Per contatti stretti si intendono per

esempio i colleghi di lavoro, compagni di scuola, coinquilini, le persone che nei 7 giorni precedenti

hanno avuto contatto con la saliva dell’ammalato e in più i sanitari direttamente esposti alle secrezioni

respiratorie. I quadri clinici più frequenti delle infezioni da meningococco prevedono la meningite

che per il 10-20% dei casi è fulminante. Questo può anche andare a causare la sepsi meningococcica.

Il decorso fulminante può essere legato alla bassa età, all’immunodeficienza, vita in comunità e

ambienti affollati. In realtà la maggior parte dei casi si verificano in soggetti sani che non presentano

fattori di rischio. L’incubazione dura all’incirca 3-4 giorni. Va ad intaccare le dapprima le vie

respiratorie, poi può arrivare al sistema nervoso centrale a dare meningiti oppure può arrivare a tutto

il corpo. I casi in Italia dal 1994 sono decisamente andati a

diminuire fino ad oggi. I casi di fascia di età negli ultimi anni ci

fanno capire come la fascia d’età maggiormente colpita sia da 0-

1 anno. La prevenzione per il meningococco è quella di arrivare

direttamente al caso, o al caso sospetto. Il soggetto deve essere

sottoposto a diagnosi di conferma. Vengono poi chiamati i

contatti stretti i quali vengono sottoposti a chemioprofilassi e al

termine gli viene proposta la vaccinazione. Per l’ammalato si

tenta di curarlo e se arriva al termine lo si vaccina contro gli altri

ceppi. I vaccini contro il meningococco sono 2: il quadrivalente

(A, C,W,Y) e il vaccino anti meningococco B.

Meningiti da pneumococco Di pneumococchi ne esistono più di 90 tipi diversi. Può

causare meningite e sepsi, ma dobbiamo tenere conto che

questo può andare a causare polmonite e infezione delle

vie respiratorie. Le meningiti e le sepsi da pneumococco si

presentano in forma sporadica: non esistono casi

secondari, per questo non viene fatta la ricerca dei contatti.

Lo pneumococco è presente nel nostro organismo

normalmente, soprattutto nei bambini. La sintomatologia

tendenzialmente è abbastanza lieve, la più comune è

l’otite. I casi in Italia sono andati a crescere in questo caso. Le due fasce di età a rischio sono i bambini

da 0 a1 anno e gli anziani con più di 64 anni. I vaccini che abbiamo sono diversi e hanno indicazioni

diverse su questi. Ad oggi si è arrivato al 23 valente per i bambini, mentre per gli adulti al 20 valente.

Meningiti da Hib

Fino alla fine degli anni 90 era la causa più comune di meningite nei bambini fino a 5 anni. Con

l’introduzione del vaccino esavalente si è andata a ridurre di parecchio i casi e le morti. Anche in

questo caso la fascia interessata è quella dei bambini e specialmente quelli piccoli. In Italia il numero

dei casi è sempre andato a crescere dal 1994. La prevenzione vale quella del meningococco.

Morbillo, parotite, rosolia e varicella

L’OMS vuole arrivare all’eliminazione del morbillo. Questo piano va avanti da un sacco di anni. Per

la rosolia, il piano di prevenzione prevede l’eliminazione della rosolia congenita.

Il morbillo

Il morbillo è una malattia infettiva virale ad elevata contagiosità. Il

morbillo è un virus, una volta espulso non resiste molto

nell’ambiente perché molto sensibile. Il principale sintomo sono

quelli tipici dell’influenza, ma dopo poco arriva l’esantema (macchie

cutanee). Possono anche esserci delle complicanze anche ad arrivare

al ricovero o alla morte (anche se abbastanza raro). La sorgen

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
69 pagine
SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Laiazzo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Prevenzione dei servizi sanitari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Romano Luisa.