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STRUMENTI DI FINANZIAMENTO IBRIDI

Non appartengono né alla categoria del capitale di rischio né a quella del capitale di debito. Lo strumento ibrido per eccellenza sono le obbligazioni convertibili, create per raccogliere capitale di rischio lasciando però la possibilità di valutare l'andamento dell'impresa al possessore, che ne richiederà la conversione nel caso in cui vada bene.

Un altro tipo di strumento ibrido è il contingent value right, sviluppatosi con la finanza digitale (applicazione, contratto di associazione in partecipazione).

CAPITOLO 14

AZIONI ORDINARIE: azioni che non godono di privilegi particolari nella distribuzione dei dividendi o nel rimborso del capitale in caso di fallimento. Le imprese emettono solitamente più di una classe di azioni, dotate di diritti di voto differenti (spesso con lo scopo di mantenere il controllo dell'impresa).

AZIONI PRIVILEGIATE: si distinguono in quanto caratterizzate dal...

Il testo fornito riguarda il godimento di un diritto di prelazione nel pagamento dei dividendi e nella liquidazione delle attività in caso di fallimento. Questo diritto ha rendimenti tipicamente molto bassi, prefissati come la quota da ricevere in caso di liquidazione. Può essere considerato sia come equity che come debito: se equity non comporta obbligatoriamente il pagamento di un dividendo, se debito invece dividendofisso. Se ha componenti sia di debito che di equity, queste vanno contabilizzate separatamente.

Pur non essendoci limiti all'autorizzazione di azioni, alcuni governi impongono delle tasse in base al numero di azioni autorizzate e l'autorizzazione stessa di un numero elevato di azioni potrebbe generare preoccupazione tra gli investitori, perché le azioni autorizzate possono essere emesse successivamente con l'approvazione del CDA, ma senza un voto degli azionisti.

Gerarchia debiti in caso di fallimento:

  • DEBITO SENIOR GARANTITO: strumento di debito assistito da un diritto

reale(collateral) sui beni della società emittente. I prestiti di seconda linea sono uguali ma assumono una posizione secondaria rispetto al debito senior, in termini di rivalsa sull'azienda.

DEBITO SENIOR NON GARANTITO

DEBITO SUBORDINATO O JUNIOR: piuttosto rischioso e meno privilegiato dei precedenti

PRESTITI DEGLI AZIONISTI: mutui a lunghissimo termine ed a basso tasso d'interesse concessi alla società dagli azionisti di maggioranza.

AZIONI PRIVILEGIATE

AZIONI ORDINARIE (residual claimant)

CAPITOLO 15

VENTURE CAPITAL: consiste nel finanziamento delle nuove imprese attraverso capitale di rischio (frequenti soprattutto nei settori ad alto potenziale di sviluppo).

La maggior parte del capitale di rischio per le imprese appena nate proviene dalle società di venture capital, le quali raccolgono fondi da una varietà di investitori, ricercano le imprese promettenti in cui investire e quindi le aiutano a crescere. La stragrande maggioranza di questi ha vita

prefissata di 10 anni.I venture capitalist sono investitori che tendono a specializzarsi nell'investimento in nuove imprese dei settori high-tech, offrono continui consigli alle imprese e possono rientrare dall'investimento in due modi:a volte (quando l'impresa ha un po' di storia alle spalle) può capitare che venga venduta ad una più grande un'impresa può decidere di quotarsi in borsa, offrendo così ai venture capitalist l'opportunità di liquidare il proprio investimento, vendendo la propria partecipazione e lasciando il controllo agli imprenditori originari.

PRIVATE EQUITY: capitale di investitori esterni utilizzato per finanziare imprese in fase di avviamento, operazioni di leverage buyout, ristrutturazioni ecc. (frequenti soprattutto nel caso di imprese già esistenti, quando i fabbisogni sono troppo grandi) consiste essenzialmente in un'attività finanziaria mediante la quale

un'entità rileva le quote di una società (acquisendo da terzi esistenti o sottoscrivendone di nuove). (Spesso le società di venture capital raccolgono fondi per investire in imprese in sofferenza o rilevano divisioni di public company per poi quotarle). Private angel: investitore che fornisce, a titolo personale, capitale di rischio per le piccole imprese in fase di avviamento. IPO (initial public offer): offerta pubblica di azioni che può essere primaria (offerta di nuove azioni allo scopo di raccogliere liquidità) o secondaria (azionisti esistenti decidono di vendere una parte dei titoli -> le più importanti si verificano quando i Governi vendono i titoli che detengono nel capitale di una società). Problemi delle IPO: - Efficienza dei mercati (mercati finanziari organizzati -> se funzionano male qualcuno perde valore) - Efficacia -> grado di completezza dei mercati (più il progetto proposto è innovativo più il problema si accentua)

è consistente)Vantaggi dell’essere quotati in borsa: il prezzo delle azioni fornisce una misuraprontamente disponibile delle performance di un’impresa e permette dicompensare il team manageriale con un adeguato piano di stock option. Leinformazioni più dettagliate e facilmente reperibili, permettono di diversificarele fonti di finanziamento e ridurre quindi il costo dell’indebitamento.

Prospetto informativo: documento che in un’emissione pubblica di titolisintetizza le principali informazioni circa le caratteristiche dell’emissione stessae dell’emittente (storia, piani futuri); va presentato alla CONSOB, che deveapprovare l’emissione.

Sottoscrittori: svolgono normalmente un triplice ruolo offrono alla societàuna consulenza legale e finanziaria (soprattutto nella scelta dei prezzi azionari),comprano l’emissione, la rivendono al pubblico degli investitori.

I sottoscrittori possono essere riluttanti ad assumersi un

impegno fisso edecidere di trattare l’emissione secondo due diverse clausole:

Best effort: prevede che i sottoscrittori non si impegnino a vendere interamente l’emissione, ma promettano soltanto di vendere quantopossibile dell’emissione, senza garantire la vendita di tutti i titoli.

All or none: prevede che la sottoscrizione venga annullata se i sottoscrittori non riescono a vendere l’intera emissione.

Il business della sottoscrizione di titoli è dominato dalle più importanti banchecommerciali e di investimento.

I sottoscrittori corrono diversi RISCHI: rischio che l’emissione non abbiasuccesso, trovandosi a possedere azioni che il mercato non richiede; potrebbero subire ingenti perdite a causa del crollo dei prezzi dei titoli; essere accusati di non aver informato correttamente gli investitori qualora le azioni dinuova emissione vadano male.

Operazioni di spinning: sottoscrittori assegnano, nel corso di nuoveemissioni particolarmente attese

dal pubblico degli investitori, pacchettizzatori ai manager di società loro clienti viene meno la garanzia di imparzialità offerta dai sottoscrittori. Spread: compenso dei sottoscrittori differenza tra il prezzo a cui acquistano l'azione dall'emittente e il prezzo a cui la rivendono al pubblico. UNDERPRICING: costo (svantaggio) che deriva dall'emissione di titoli ad un prezzo inferiore al loro valore di mercato nelle offerte iniziali eccedono gli altri costi di emissione. È molto difficile per i sottoscrittori determinare il prezzo a cui gli investitori saranno disposti a comprare le azioni. Tuttavia, molte banche d'investimento ed investitori istituzionali ritengono che l'underpricing sia negli interessi dell'impresa emittente: un basso prezzo di emissione nella prima offerta di titoli potrebbe far aumentare il prezzo quando l'azione viene successivamente trattata sul mercato, ed aumentare quindi la capacità.dell'impresa di raccogliere ulteriore capitale di rischio. Maledizione del vincitore: è un'altra causa per cui le nuove emissioni sono vendute con un underpricing. Deriva dal fatto che gli investitori non sono ugualmente informati: quelli meno informati non sono in grado di distinguere quali emissioni sono attraenti e di conseguenza sono esposti alla "maledizione del vincitore". Imprese e banche sottoscrittrici ne sono consapevoli e hanno bisogno di accettare un certo livello di underpricing al fine di attrarre gli investitori non informati. Un'altra motivazione alla base dell'underpricing potrebbe essere ricondotta agli interessi dei sottoscrittori: questi intendono, infatti, ridurre quanto più possibile il rischio di rimanere con azioni invendute, nonché entrare nelle grazie dei clienti a cui hanno assegnato le azioni. Il costo dell'underpricing può essere "superato" nella mente degli azionisti dalla felicesorpresa di ritrovarsi più ricchi del previsto. Money left on the table: ammontare del denaro non raccolto in sede di collocamento per effetto dell'underpricing. Gray market: sistema di contrattazioni che avviene prima del collocamento, attraverso il quale gli investitori potrebbero venire a conoscenza del prezzo di mercato prima del collocamento. (più comune nel caso di obbligazioni) OPV: offerta pubblica di vendita -> le azioni oggetto dell'offerta sono già esistenti e cedute da azionisti dell'impresa che in occasione della quotazione intendono liquidare il proprio investimento. OPS: offerta pubblica di sottoscrizione -> le azioni oggetto dell'offerta sono di nuova sottoscrizione e consentono quindi all'impresa di raccogliere nuovo capitale. OPVS: offerta in cui parte delle azioni sono esistenti, parte sono di nuova emissione. Bookbuilding: modalità per collocare un IPO (preferita dalla maggior parte delle imprese italiane) -> La fase di

bookbuilding è organizzata e gestita dal global coordinator; egli raccoglie in un libro (book istituzionale) tutti gli ordini di acquisto/sottoscrizione degli investitori istituzionali ordinati in funzione del prezzo, della priorità temporale oppure della dimensione. Ogni ordine può essere espresso in numero di azioni oppure in controvalore; per ognuno viene indicato il limite di prezzo segnalato dall'ordinante. In tal modo è possibile costruire la curva di domanda che lega ai singoli livelli di prezzo i diversi volumi richiesti e quindi collocabili. Le indicazioni su prezzo e quantità dei potenziali acquirenti non sono vincolanti, servono come guida per fissare il prezzo dell'emissione.

Vantaggi: tale metodo permette ai sottoscrittori di privilegiare quegli investitori le cui offerte si dimostrano maggiormente utili a stabilire il prezzo di emissione e lo sconto (sotto forma di underpricing) con il quale premiare gli acquirenti.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
25 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/09 Finanza aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher milanleo98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politiche finanziarie aziendali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Mantovani Guido Massimiliano.