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ACCUSA NEI CONFRONTI DI SOCRATE

ACCUSATORE: Meleto del Demo accusa Socrate

Nessuno lo conosceva, era un giovane

ACCUSA: empietà

Socrate con ciò che dice e fa, mette a repentaglio le fondamenta stesse della città perché corrompe i giovani, lo fa perché non crede agli dei della città ed introduce nuove divinità, viene quindi accusato di attentare ciò che fonda la vita della città.

Socrate presenta l'azione prendendo le parti del suo accusatore. Nell'apparente elogio rivolto a Meleto, si celano gli aspetti di lui più criticabili. Fa un uso strumentale degli ordinamenti giuridici per promuovere la sua persona, "è giovane quindi sa bene il significato di ciò che dice" (ironizza).

Eutifrone ha dei dubbi, attaccando Socrate Meleto attacca il focolare della città, poiché egli è il cuore pulsante di Atene - Socrate rappresenta il fuoco sacro che tiene viva la città.

Quindi Meleto attaccando Socrate non difende le fondamenta della città ma ne attacca il suo focolare. Socrate viene accusato di essere un corruttore di giovani per via delle dottrine che insegna, riguardanti le divinità, egli non si adagia sulla religione della città ma ne introduce di nuove. C'è una cosa che Socrate ha sempre contestato: le visioni tradizionali delle divinità, in cui gli dei sono proiezioni dei vizi e delle virtù degli uomini. Si è sempre battuto contro quell'idea di divinità, quella visione tradizionale. Socrate raccontava di sentire dentro di sé una voce interiore che lo esortava all'astenersi dal fare; quando ci si trattiene dal fare e non si creano schemi, si crea la possibilità di un'alternativa, si apre uno spazio per prendere una decisione autonoma; la voce non comanda ma crea uno spazio in cui il soggetto agente possa assumere le sue azioni autonomamente, consentendo la libertà.città: - Eutifrone è una figura che non si fa mai avanti, mentre Socrate incontra costantemente chi è disposto a mettersi in relazione con lui = uno è periferico, l'altro è il fulcro. - Eutifrone non abita ad Atene ma fuori dalla città; Socrate è radicato nella sua città. Eutifrone sa prevedere il futuro.giustizia•dike graphée — Eutifrone accusa attraverso una causa (dike) il padre, mentre Socrate vieneaccusato (graphé) da Meleto di empietà. Rapporto con il sapere•Eutifrone si propone come una persona che sa cos’è che gli altri non sanno, ciò dovrebbe dargli unprivilegio rispetto agli altri. Vede il sapere come un segno distintivo ai fini del riconoscimentosociale, il sapere dovrebbe dargli uno status diverso da quello in cui è. Socrate non sa, è ignorante, ma quando è assieme a qualcuno le poche cose che sa le condividevolentieri, senza pretender alcun guadagno. Il sapere non è visto come uno strumento per trarrevantaggi individuali. CAUSA MOSSA DA EUTIFRONE Che causa sta promuovendo Eutifrone e perché? Egli promuove un’accusa di omicidio contro il padre. Il padre ha dei servi (roba sua, che fa parte della famiglia in senso lato), inoltre assume anche deglioperai a giorni, salariati. Uno di essi,

ubriaco, fa una rissa con un servo e lo uccide. Il padre di Eutifrone è dell'idea che l'omicidio di una persona debba essere perseguito da un familiare o da chi lo possiede, per questo motivo trae in arresto l'operaio incriminato e lo sbatte in una fossa mentre manda messaggero a chiedere all'esegeta quali passi deve compiere. In quanto arco di tempo, però, il padre si dimentica del prigioniero e questo muore. È per questo che Eutifrone lo chiama a rispondere di omicidio. Quali sono i presupposti per un'azione di omicidio? È titolato a promuoverla il familiare o il padrone. - Morto per cui padre è chiamato a rispondere: il salariato, che è un libero cittadino. La filosofia di Eutifrone e delle sua famiglia è intransigibile, se non "denunci" l'accaduto viene contaminato. Eutifrone ha paura di perdere il rapporto privilegiato che sostiene di avere con la divinità. Sta facendo un calcolo di interessi.

piuttosto di perdere la sua posizione privilegiata,eccede in transigenza; fa questo perché sa che cosa è santo e cosa implica.Eutifrone professa il possesso del sapere di cose divine. Questa conoscenza lo mette in contrasto con i familiari e gli fa leggere negativamente, in mala parte, l’azione del padre.Eutifrone sa cosa è empio e cosa è sacro, quindi Socrate gli chiede di insegnarglielo, così potrà rispondere alle accuse con ciò che gli verrà insegnato.- Eutifrone è convinto di sapere in modo esaustivo, talmente tanto da non ammettere critiche, il suo sapere è esente da qualsiasi alternativa, ciò che sa è tutto ciò che c’è da sapere e può intraprendere linea di condotta opposta all’orientamento comune — atteggiamento dogmatico- Socrate non mette in dubbio che non sappia, ma gli chiede di fargli da maestroLa domanda di Socrate pone delle coordinate ben

Cosa fa sì che ogni azione santa sia santa e che ogni azione empia sia empia? Il carattere distintivo è l'idea di Hosion, uno tra gli altri Hieron: ciò che è santo in quanto divino e come tale è separato dalla massa. Hagion: è santo in quanto è messo al riparo da ogni possibile contaminazione ed è difeso da ogni violazione e contaminazione. Hosion: santo nel senso che è ciò che concerne il rapporto tra gli uomini in quanto sono rispettosi delle leggi divine (principi dei rapporti inter soggettivi che non sono ascrivibili a nessuna autorità, questi principi che sono al fondamento stesso della convivenza tra gli uomini sono per i greci ciò che è santo e gli uomini adottano un comportamento rispettoso di questi principi violando i quali si macchiano). Il santo è qualcosa che da un lato è altro rispetto alle azioni umane, dall'altro non è mai completamente separato, ma crea le condizioni.

Perché si sviluppino rapporti che rendono possibile vita comunitaria. Ciò che viene ricercato è la santità che essendo alla base di ogni possibile convivenza non è un condotto dell'azione umana ma non è indifferente all'agire umano. Obiettivo di Socrate - farsi dire in che cosa consiste ciò che è sacro, che essendo alla base della legge che regola rapporto uomini, essendo possibile non si identifica in essi. Ciò che chiede è che gli dica cosa fa delle azioni sante, sante. Le azioni sante sono quelle in cui ciò che è impossibile nel nostro convivere è presente e viene rispettato. Cosa fa si che le azioni sante siano sante? Qual è l'elemento distintivo? Questo principio universale deve essere fatto in modo da essere riconosciuto in ogni singola azione e nella diversa prospettiva degli innumerevoli soggetti agevoli. È necessario un principio universale che riconduca a un

denominatore comune l'infinità molteplicità dei casi della legge. Però questo principio deve fungere anche da criterio di discernimento da ciò che santo non è. Questo principio viene chiamato da Socrate: idea. Idea è principio. Idea è un termine tecnico introdotto da Platone. Ad oggi, noi, con idea, intendiamo un prodotto della nostra attività di soggetti pensanti.

principio di unitarietà del molteplice che si mantiene. Costante nel mutare le circostanze, non individuabile in un solo caso né con la somma di tutti i casi. Dal punto di vista di Socrate (maestro di Platone), idea è ciò che consente a ciascun uomo di trovarsi difronte alla meraviglia, che ci costringe a porci delle domande.

Il termine idea deriva dal greco = vedere; l'idea è ciò che è massimamente visibile agli occhi dell'intelligenza e come tale non dipende dal soggetto, anche se non gli è preclusa.

È accessibile all’intelligenza della persona. Purché si “esca dalla caverna”. Socrate invita Eutifrone a mostrargli ciò che sta fuori dalla caverna. L’idea è il corrispettivo delle cose che sono fuori dalla caverna, cosa rende possibili le ombre e le statue? Le cose reali. L’idea è ciò che fa si che alcunché è cio che è, che lo rende riconoscibile e ne preserva la sua identità. Socrate parte da una consapevole indigenza della verità, sa di non sapere e chiede a chi è sapiente.

Riassunto lezione precedente

Come giustifica Eutifrone la scelta di denunciare? Il suo essere esperto di cose divine, il suo sapere è ciò che a suo giudizio gli dà elementi per compiere questa scelta, perché gli altri non sanno ciò che lui sa e rispetto a ciò che lui sa le opposizioni altrui sono irrilevanti. Questo

sapere concerne ciò che è santo e ciò che è empio. Termine greco: santo= Hosion, ciò che concerne il rapporto tra uomini e dei fondate su leggi divine che rendono possibile la convivenza. Se da un lato mantiene intatta la divinità dei, dall'altro non li rende così staccati come nello hieron. Dell'Hosion Socrate vuole conoscere l'idea: il principio che permette di identificare le azioni sante senza escludere un'unica azione santa. 1° DEFINIZIONE: Risposta di Eutifrone: "santo è ciò che sto facendo io adesso, ovvero portare a giudizio mio padre; lo giustifico perché tutta la nostra tradizione mitologica ci porta di fronte a comportamenti di questo tipo" Livello logico: - Zeus che si rivolge a suo padre Crono che aveva mangiato i figli e lo costringe a sputarli. - Crono che aveva evirato suo padre, Urano, per

prendere il suo posto e assumendo le regalità dell'esistenza.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
25 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ALESSIABARBAN di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Fuselli Stefano.