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SPESE RELATIVE AI MEZZI DI TRASPORTO

L’art. 164 del TUIR stabilisce che per i mezzi di trasporto utilizzati dall’impresa occorre applicare,

salvo eccezioni un regime di deducibilità parziale, in particolare in merito agli ammortamenti;

• quale regola generale è deducibile nella misura del 20 per cento delle quote di ammortamento

relativamente alle autovetture, no a determinati limiti massimi di acquisizioni;

• nella misura del 70 per cento per i veicoli dati in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior

parte del periodo

d’imposta.

Più nel dettaglio:

• deduzione integrale per:

- i) i veicoli utilizzati esclusivamente nell’attività d’impresa, senza i quali l’attività stessa non

potrebbe essere esercitata (ad es. i mezzi d’opera, gli autocarri, etc.);

- ii) i veicoli adibiti ad uso pubblico, muniti di atto rilasciato da pubblica amministrazione (ad

es. i bus per le aziende pubbliche di autotrasporti);

• deduzione parziale – limite percentuale:

- 20% per veicoli ad uso aziendale non esclusivo;

- 80% per i veicoli utilizzati da agenti e rappresentanti di commercio;

- 70% per i veicoli assegnati in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior parte del periodo

d’imposta;

• deduzione parziale – limite assoluto:

- € 18.075,99 per le autovetture e gli autocaravan;

- € 4.131,66 per i motocicli;

- etc.

Esercizio n.13 mezzi di trasporto

Si supponga, con riferimento all’esercizio X di Alfa Spa, societ esercitante attivit industriale, che

risultino imputate a Conto Economico spese inerenti all’utilizzo di autoveicoli, cos dettagliate:

- Spese per assicurazioni di autoveicoli ad uso aziendale pari a 5.000 euro;

- Spese per assicurazioni di autoveicoli attribuiti ad uso promiscuo a dipendenti per la maggior

parte del periodo di imposta pari a 3.000 euro.

Attenzione: per le prime spese c’è scritto “ad uso aziendale” non “ad uso esclusivo” quindi siamo

nel caso del “20% per veicoli ad uso aziendale non esclusivo”. Questo vuol dire che il restante

80% è un costo che ho a CE che non ci dovrebbe essere perché è indeducibile

Attenzione: per le seconde spese “ad uso promiscuo” siamo nel caso del “70% per i veicoli

assegnati in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior parte del periodo d’imposta” quindi il

30% di questa spesa non può essere dedotto quindi lo porto in aumento all’utile di esercizio.

Ci premesso, necessario considerare che le assicurazioni relative ad autoveicoli ad uso

aziendale sono scalmente deducibili nell’esercizio X di Alfa Spa solamente nella misura del 20%,

ossia per (5.000*0,2) = 1.000 euro.

Di conseguenza occorre apportare, con riferimento all’esercizio X:

- Una variazione scale in aumento pari alla quota indeducibile dell’80% delle spese di

assicurazione relative alle auto aziendali, ossia pari a (5.000*0,8) = 4.000 euro.

Inoltre, necessario tenere conto che le assicurazioni relative ad autoveicoli dati in uso

promiscuo ai dipendenti per la maggior parte del periodo di imposta sono scalmente

deducibili nell’esercizio X di Alfa Spa nella misura del 70%, ossia per (3.000*0,7) = 2.100 euro.

39

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Di conseguenza occorre apportare, con riferimento all’esercizio X:

- Una variazione scale in aumento pari alla quota indeducibile del 30% delle spese di

assicurazione relative alle auto attribuito ad uso promiscuo, ossia pari a (3.000*0,3) = 900 euro.

Entrambe le suddette variazioni scali vanno indicate nella dichiarazione dei redditi riferita

all’esercizio X di Alfa Spa.

Esercizio n.18 ires dovuta e acconti da versare

Alla ne dell’esercizio n, presso la S.p.A. Sirio, sulla base dei dati della Situazione contabile

redatta dopo le operazioni di assestamento risultava un utile lordo prima delle imposte

dell’importo di euro 187.500.

Sapendo che nella determinazione del carico IRES occorre tenere conto di variazioni scali in

aumento per euro 25.780 e di variazioni scali in diminuzione per euro 14.850, determina:

• L’ammontare dell’IRES dovuta per l’esercizio n e il relativo saldo da versare, tenendo presente

che sono stati contabilizzati interessi attivi bancari per euro 1.200 e che l’acconto IRES versato

nel corso dell’esercizio stato pari a euro 46.988;

• Gli importi delle due rate dell’acconto per l’esercizio n + 1.

Presenta poi la rilevazione di ne esercizio con la quale si registra l’IRES dovuta per l’esercizio e

quella relativa al versamento tramite banca del saldo per l’esercizio n e della prima rata

dell’acconto per l’anno n + 1.

Ricorda che gli acconti sono prima 40% e poi 60%.

46.988 è l’acconto che ho versato l’anno scorso sull’Ires di quest’anno.

Imponibile ires = utile prima delle imposte + variazioni in aumento - variazioni in diminuzione

Sull’imponibile ires calcolo il 24% quindi questo è l’Ires di competenza di quest’anno 47.623, a

questo importo tolgo l’acconto già versato l’anno precedente quindi il debito ires da versare è

323.

Nota che ci sono ritenute d’imposta del 26% sugli interessi attivi (ritenuta alla fonte) lo tolgo

perché me l’ha già trattenuto la banca quindi non devo pagarlo due volte.

Il 40% e il 60% da versare è calcolato su imposta di competenza - ritenuta scale.

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IMPOSTE SUL REDDITO - IRES E IRAP lezione Prof. Barzaghi

L'IRES, non colpisce solo le società ma una serie di enti collettivi ed in particolare quelle che non

sono persone siche e società di persone, perché queste sono colpite da IRPEF.

Questa fu sostituita dall’IRPEG (Imposta sul Reddito del Persone Giuridiche) nel 2003, ma hanno

lo stesso campo di soggetti passivi (coloro colpiti dall'imposta).

L'IRAP è un tributo particolare.

Queste due costituiscono le imposte dirette delle società di capitali e in particolare la loro scalità

corrente.

Le imposte si dividono in:

• Fiscalità corrente

• Fiscalità di erita: il fatto che la origina è che le imposte dobbiamo trattarle come componenti

positive e negative di reddito come tutti gli altri e quindi secondo il principio di competenza.

Ma la normativa scale provoca una serie di di erenze che causano una di erenza tra la scalità

corrente, ossia le imposte dovute sulla base della dichiarazione dei redditi, e le imposte

e ettivamente di competenza dell'esercizio alla luce di alcune normative scali che provocano

un di erimento o un anticipazione dell'imponibilità o della deducibilità di tanti componenti

positivi o negativi di reddito di esercizio.

principio di derivazione,

Per quanto le imposte si determinino sul ossia io come punto di

partenza per la determinazione dell'imponibile scale, parto dal risultato determinato sulla base

delle regole civilistiche. Il mio punto di partenza è il bilancio, il risultato del conto economico. Se la

derivazione fosse perfetta il risultato del CE andrebbe a coincidere con l'imponibile scale.

Le imposte vanno a conto economico e si utilizza il principio di competenza.

Succede che ci sono delle di erenze perché la derivazione non è perfetta ma si de nisce

ra orzata. Vuol dire che i criteri civilistici in senso allargato (ossia codice civile e oic che non

hanno forza di legge), quando riguardano la classi cazione, la quali cazione, l'imputazione

temporale dei componenti positivi o negativi di reddito di esercizio sono regole valide anche ai ni

scali, salvo una normativa scale speciale disponga diversamente.

Quando interviene una normativa scale che limita od esclude la deducibilità o l'imponibilità di

taluni componenti positivi o negativi, io vado ad avere una di erenza de nitiva. Cosa signi ca?

Che il risultato del mio conto economico è X, all'interno del CE ho taluni costi, e questi costi sono

deducibili solo per una determinata percentuale (alla luce della normativa scale) e quindi ho una

di erenza che mi è generata da una variazione de nitiva. Cosa comporta? Si limita a comportare

una di erenza tra l'aliquota scale nominale e l'aliquota e ettiva.

Se noi abbiamo un determinato risultato dell'esercizio che deve essere modi cato per andare a

determinare l'imponibile scale e queste modi che sono le variazioni in aumento e in diminuzione

(posso aumentare o ridurre il risultato civilistico), queste variazione mi portano ad avere un

imponibile scale diverso dal risultato del conto economico, quindi un carico scale e ettivo

diverso da quello nominale.

Esempio di variazione in aumento de nitiva

Risultato CE =100

Costi indeducibili = 10 quindi applicherò una variazione in aumento pari a 10, quindi

Imponibile scale = 110 sulle quali calcolerò le imposte.

L'aliquota IRES al momento è 24%.

Il carico scale nominale è il 24%. Teoricamente dovrei pagare 24 (su 100).

Il carico scale e ettivo è 26,4 (su 110) perché per e etto di una variazione de nitiva in aumento il

mio carico scale e ettivo è superiore al mio carico scale nominale.

Non chiamo all'appello la scalità di erita perché quei 10 di costi indeducibili alla luce della

normativa scale non saranno mai deducibili quindi 26,4 sono imposte correnti e al tempo stesso

di competenza.

Ma questa è solo una delle possibilità di variazioni che abbiamo. Noi possiamo avere variazioni in

aumento ed in diminuzione de nitive, ma anche temporanee. Ossia la normativa scale a volte

anticipa o ritarda la deducibilità o l'imponibilità di taluni componenti positivi o negativi di reddito

ed in questo caso si parla di variazione temporanea, perché è una variazione destinata nel tempo

a riassorbirsi. La variazione temporanea non modi ca l'e ettivo carico scale sulla società ma si

limita a variarne il pagamento nel tempo. 41

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Se quello che cambia è solo quando queste tasse le pagherò, alla luce del principio di

competenza, io dovrò andare a modi care le mie imposte correnti, contabilizzando la scalità

di erita, a nché in ciascun esercizio scriva le imposte e ettivamente di quell’esercizio.

variazioni temporanee

Queste le dividiamo in 2 gruppi:

1. Una parte di mero ritardo di deduzione di costi:

Quando lo stato ritarda la possibilità alle aziende di dedurre taluni costi. Tipo l'eccedenza nei

costi di manutenzioni la deduci in 5 quote uguali nei prossimi anni (il 5% subito).

Qual è la ratio sottost

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A.A. 2023-2024
111 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/13 Scienze merceologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher donatella_t di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Planning e consulenza fiscale societaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Doni Federica.